14 agosto - si comincia
Lunedi' mattina composto da una serie di operazioni tutte quante legate al viaggio.
Compresa la sveglia alle 6:40 (ngueeee) per farmi barba-capelli.
Poi segue l'ultimo salto dagli amici ascensoristi dove trovo solo GC che - peraltro - oggi fa anche il compleanno: suo figlio (MrDante) sebbene ieri gli aveva espresso l'intenzione di essere svegliato per seguirlo, alla fine e' rimasto all'Arenella fra le braccia di Morfeo.
Facciamo un giretto veloce per clienti-caffe'-mercatodiOrtigia dove procuro dei pomodori secchi, dei capperi [o - secondo quanto scritto sull'etichetta - "Chiapperi di Pantelleria" (-: ] ed altre cose relative al viaggio, compreso l'ordine al fornaio per quattro schiacciate che sostituiranno degnamente i panini durante il viaggio.
Poi casa, ultime ripulite e raccolte di materiali, compresa una chiamata a mia madre per determinare quali altre cose devo portare su dato l'improvviso cambio di tempo (soprattutto giacche e maglioni, che mi ricorda di non far mancare neppure nel corredo delle mie valigie, dato che e' venuta pioggia-vento-maltempo&unFREDDOcane).
Il pomeriggio mi dilungo sul divano in compagnia di Philippe giusto il tempo di capire che non fanno un $asso_di_bastoni in tv ed entrambi ci lasciamo andare ad un crollo da superlavoro.
Nel pomeriggio faccio una volata prima all'Auchan per prendere ancora qualche specialita' da portare su a Trento (nonche' il pranzo di domani dalla nonna), poi dal fornaio per le pizze, previo passaggio veloce davanti al negozio di MC (dei cellulari) che risulta chiuso per ferie. I-:
Infine oggi letto presto dato che domani sara' il gran giorno.
13 agosto - Tatuaggio tribale
La premiazione e' pronta, tutto il pubblico attende solo me.
Devo avvicinarmi al palco ma da questo lato la ressa e' troppo elevata (e tutti continuano a farmi complimenti e stringermi la mano), per cui devo fare il giro e salire dal lato destro. Qualcuno intuisce che sono li, pronto a salire, e cominciano a levarsi gli applausi.
Ringrazio alzando la mano e mi avvicino al lato destro della platea dirigendomi verso le scale del palco, quando all'improvviso qualcuno mi tira per un braccio, mi giro e guardo questo tizio, vestito come una guardia del corpo e con un auricolare, che mi dice a voce alta (per superare la confusione): "Grizzly: e' tardi; devi andare a Morghella, svegliati!".
Macheca%%?
Mi sveglio, guardo la proiezione della sveglietta: 06:37.
Wow, doveva suonare ai quaranta...
Uhm, la faccia di quel tipo mi ricorda qualcosa... Mah...
Accendo la luce e disattivo la sveglia prima che si metta a protestare, poi mi stiracchio e raccatto Gerhard da sotto il braccio.
Io: "Buon giorno. Dormito bene? Yaaaaaaawnnnnnnnn! Uhmm....."
E comincio a guardare quel musetto misto fra il sorridente e l'addormentato, sempre piu' convinto che la faccia di quel tipo mi ricorda qualcuno, ma non faccio commenti.
Quando ho bisogno di svegliarmi presto, permetto a Gerhard di dormire con me, e tutte le volte rigorosamente mi sveglio dai cinque ai tre minuti prima che suoni la sveglia (ma anche all'orario che mi ero imposto senza puntarla...) per cui mi va bene cosi' (-:
Una lavata veloce, la barba e' rimandata a domani per ovvi motivi di tempo, raccatto lo zaino con costume, telo e creme abbronzanti-protettive: uso spf-4 per il corpo e un sacrale spf-30 per la pelata ed il naso - che a bruciarsi il naso sono bestemmie in ottomano per una settimana, come ho gia' avuto modo di provare in passato...
Prima di avviarmi per la strada mi fermo in uno dei pochi bar rimasti aperti in questi giorni di ferie in citta', giusto il tempo di un cornetto integrale [si': al miele (sluuuurp!); sono pur sempre un orso, no? (-: ] e poi via verso nuovi orizzonti, dopo aver chiesto al navigatore sat la strada piu' veloce (interessante come ad un certo punto mi faccia lasciare la strada principale per farmi fare un cinque km sulla strada di Vendicari, dato che in quei 5km ad ogni bivio c'e' un limite di velocita' di 40km/h mentre questo tratto e' tutto a 90km/h), per poi giungere alle otto e mezza tranquillo a casa di Midian.
Il primo ad accogliermi e' stato il padre, dato che Midian a quell'ora era ancora fra le capienti braccia di Morfeo. Dopo qualche commento veloce su questi giorni di lavoro o di ferie, finalmente Midian si alza e ci prendiamo al volo un caffe' dalla moka, prima di organizzarci, cambiarci e scendere entrambi in spiaggia.
Giusto il tempo di prendere posto in una spiaggia semi-deserta, rimanere ad arrostire solo un po' al sole, e poi giunge la decisione di affrontare l'acqua, fresca e con un po' di vento di mare che la rende leggermente mossa.
Solite imprecazioni (GAAAASP! E' freeeed-d-d-d-daaaaaa!) mentre ci immergiamo, verifica per l'assenza di sigarette nella tasca del costume (sic!) e a verificare che gli occhialetti da sub che mi ha prestato Midian consentano una visione "normale" [non come l'anno scorso che NR mi ha prestato i suoi senza dirmi che avevano 9382871 diottrie ingrandenti, ed io come un cretino inforco gli occhiali, mi immergo in un punto in cui praticamente non toccavo e la prima cosa che vedo e' uno scoglio gigantesco che mi arriva a 5 cm dalla faccia...(la cagnetta di Cisternazza ha poi operato la mia vendetta muhahahahahahah ((-: )] e mi fiondo a volo d'angelo contro un'onda che si avvicina (macche', sara' stata alta 10cm, mica come i cavalloni dell'anno scorso... diciamo che mi butto 'de panza' in acqua) poi qualche bracciata per allontanarmi dalla riva.
Ora: io ho frequentato la piscina comunale di Siracusa, ed i relativi corsi di nuoto per circa otto anni. Otto anni in cui - non so perche' - ci hanno insegnato e fatto fare solo tutti gli stili di dorso, ma niente stile libero, rana, farfalla, etc. per cui ancora adesso a stile libero me la cavicchio mentre in tutte le forme di dorso sono quasi a livello olimpionico. (-:
Questo discorso - in questo momento - e' importante. Perche'? Presto detto: mi fermo dopo un minuto di vigorose bracciate a dorso e mi metto in piedi (in un punto in cui l'acqua mi arriva quasi al collo) guardando in direzione della riva, e verso Midian che si sta buttando in acqua a sua volta.
Mi immergo [tanto per bagnare i pochi capelli rimasti (-: (quando ho comprato i tappi di cera FC me li aveva super-incartati pro-privacy (-: e io gli avevo detto "ah, certo, mi raccomando: non dire a nessuno che nuoto coi tappi nelle orecchie!"; FC: "Si, ma non usarli per fare immersione..."; Io: "Al massimo posso bagnarmi i pochi capelli rimasti!"; (((-: ahahaha)], poi mi tolgo il tappo dall'orecchio destro dato che sto guardando Midian: si avvicina dalla riva e potremmo voler fare un po' di conversaz...
AAAAAAAAARRRGGGHHHHH!!!!!!!!
Una sgradevolissima sensazione di bruciore all'interno del braccio destro mi fa sobbalzare in avanti e girare di scatto verso la direzione da cui veniva l'onda che mi ha appena colpito.
E li, chi c'e'? La pu%%ana!
Quella rossiccia, sui 12 cm e moooooolto bastarda!
Midian mi vede, fermo e contrito mentre con la mano sinistra tengo l'interno del braccio.
Mi: "Che succede?"
Io: "Meduse! Una zo%%ola mi ha appena salutato con una pacca sul braccio!"
Mi: "(aldo-giovanni-giacomo-mode) MIIIII! TORNIAMO-SUBBBBBITO-SULLA-RIIIIVAAAAAAAA!"
Io: "GROAR! Mi sa che e' il caso!"
Mentre ci avviciniamo sottocosta, cominciamo a notare che in prossimita' della riva ci sono meduse piccole e medie un po dovunque, e cominciamo a scartarle zigzagando. Sottocosta e vicino alla battigia il numero aumenta. Avvertiamo del pericolo un padre che sta guardando a riva i due figli e lui, profondendosi in ringraziamenti trascina i due bambini (ben poco disposti) sulla battigia, annunciando il prossimo arrivo del nonno col retino.
Nel frattempo Midian si dirige verso casa per vedere se riesce a procurare dell'ammoniaca ("va bene anche il RioCasaMia, nel caso, eh?") mentre io stringo i denti e mi astengo dallo sfregare l'area dell'attacco, per evitare di spargere ulteriormente il veleno.
Una signora, stesa vicino a noi a prendere il sole, molto gentilmente mi offre la sua bottiglietta di ammoniaca e delle garze, annunciandomi "io me la sono portata per ogni evenienza, ma se gia' ce ne sono alcune, mi sa che nemmeno me lo faccio il bagno!".
Grazie all'ammoniaca il dolore passa in pochi secondi.
Il "tatuaggio" si sta gonfiando, ma ancora non mi sono reso conto delle sue dimensioni; nel frattempo giunge Midian con le pive nel sacco (si sono trasferiti li da un paio di giorni ed ancora non hanno nulla di specifico); in questo frangente il nonno dei due bambini di cui sopra ed un altro vicino di casa hanno recuperato un paio di retini e stanno tirando fuori una quantita' industriale di meduse (hanno fatto un buco sulla spiaggia che ben presto risulta abbondantemente pieno...) e non sono neanche le nove del mattino quando io e Midian decidiamo di chiuderla li e andarcene.
Una doccia veloce, ci ricambiamo e decidiamo che a questo punto e' il caso di scendere in citta' per un gelato e per passare da una farmacia dove prendere dell'ammoniaca o qualcosa del genere. Finalmente guardandomi allo specchio del bagno mi rendo conto che quella disgraziata non mi ha solo toccato sul braccio, ma grazie all'onda che me la ha sbattuta contro, si e' letteralmente fotocopiata sull'interno del braccio!! Porto infatti i segni di quattro tentacoli e dell'ombrello!
Scendiamo in paese, previa sperimentazione del GPS il quale non ha ancora ben presenti i nuovi sensi vietati di Pachino, troviamo la farmacia - CHIUSA - e leggiamo che quella di turno oggi risulta essere in una strada dal nome strano.
Ce ne andiamo al bar, in piazza, dove dopo venti minuti buoni di attesa sulla terrazza decidiamo che e' il caso di andare a prenderci la granita di cui sopra direttamente dentro. Ne approfittiamo per chiedere anche dove si trova la farmacia, che per fortuna e' praticamente in una strada laterale della stessa piazza.
Nel frattempo prendo le sigarette e Midian il giornale per suo padre. In farmacia chiedo dell'ammoniaca, ma annunciandomi di averla finita mi propone una improbabile pomata dopo-puntura di insetto a base di ammoniaca (che - per carita' - ha fatto degnamente il suo dovere, ma...) in un tubetto da 10ml (meno che microscopico, credetemi) pagato la bellezza di SEI EURO E VENTI.
Segue un giretto ramingo a vedere il faro e qualche posto un po' strano sulla strada per Portopalo (fra cui un'area di ville a meta' fra cadente e in costruzione, un paesaggio che ricorda un paesino del vecchio west, molto carino pero') prima di rientrare per un pranzo veloce.
Nel frattempo ci siamo resi conto che - nonostante una ressa non indifferente sulle spiagge, solo pochissimi erano effettivamente in acqua (verso le 11, poco prima di partire per Pachino, in spiaggia c'era un centinaio di ombrelloni, e in acqua ho contato dalla terrazza di Midian solo undici persone...).
Pranzo leggero e poi fuga... il pomeriggio, una volta giunto a casa, lo ho passato anzitutto dormendo ((-: previa espressione della decisione su quale cucciolo mi seguira' a Trento. Quest'anno la scelta e' andata su Simon ('sImon' colla "I" e l'accento sulla "O", non 'sAImon' all'americana: niente targhette ma mi e' piaciuto battezzarlo cosi'), che mi ha sopportato per tutti i giorni in cui ho sviluppato, editato e riletto il libro (il pacioccone sul retro di copertina e' Peter, che tiene troppo caldo per tenerlo fra le braccia a giugno...).
La serata e' quindi continuata con il solito giro di telefonate per fornire i saluti agli ultimi che non sono arrivato a salutare.
Domani sara' una giornata pesante. Molto pesante. Lo so gia' (-:
12 agosto - il peso si fa sentire
Finiscono i lavori in ufficio e si avvicina il momento della partenza, per oggi sono impegnato con mia nonna per le ultime cose (fra cui l'ultima spesa prima della mia partenza) e poi con le ultime sistemazioni di casa, il bucato da lavare-stirare(augh)-ripiegare e riporre correttamente nei cassetti o nella valigia, svuotare la macchina dalle rattare per prepararsi al tragitto, prendere le ultime fesserie dall'ufficio, etc...
Prepararsi a partire e' uno stress, bello e buono, ma almeno mi aspettano non meno di quindici giorni di montagna, fresco, passeggate e mangiate di prelibatezze trentine (-: anzi q-: sluuuuuurrrppp (((-:
Mi auguro solo che quest'anno non si ripeta la solita solfa dei ritardi indelebili [dai trenta minuti in su, l'anno scorso un caso a parte (quattro ore e venti non sono da tutti)], ma che invece sia possibile seguire l'eventuale processione della vara dal traghetto ormai al largo...
Questa sera potevo scegliere se uscire o rimanere in casa davanti alla tv, ma dato il mio stato pressoche' pietoso e la voglia di cucinare tendente allo zero cosmico, dopo una doccia liberatoria sono uscito di casa per un panino & una birra, prima di determinare che - data la poca voglia di fare qualsiasi altra cosa - posso salire solo a Cisternazza per un po' di stelle cadenti, prima di tornare a casa presto dato che domani mi aspetta una levataccia per andare a Morghella.
A Cisternazza sono rimasto praticamente dieci minuti (il tempo di una imprecazione e di una sigaretta), dato che era maledettamente nuvoloso e non si vedeva neppure la luna ["E allora perche' sei rimasto?", direte voi. Ovvio: perche' comunque e' fresco e tranquillo molto piu' che in citta' (-: ].
Domani mi aspetta l'ultimo bagno in mare prima delle ennesime preparazioni conclusive e della partenza, per ora stacco che la sveglia suona alle 6. Geeeeeeerrrrrrrhhhaaaaaaarrrrdddd? Vieni che dobbiamo dormire... (-:
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