lunedì 22 settembre 2008

Mi piace se ti muovi... fuori dall'ufficio pero'!

Ormai riordinare e ripulire il mio ufficio e' diventata piu' un'attivita' sportiva che un'attivita' quotidiana di qualche specifico scopo, soprattutto in funzione della quantita' non indifferente di materiale utilissimo, ricambi, componentistica, carte e papiri, robaccia, fatture, documentazione utilissima su componentistica o librerie che sono utili oggi e saranno superate & obsolete non domani, ma gia' stasera sul tardi...
Poi oggi, ravanando nell'armadio delle connessioni per cercare di fare un po' di spazio al router adsl, mi sono reso conto di come ho implementato alcune soluzioni tecniche che sembrano piu' frutto di un delirio da disperazione frammisto a crisi mistico-depressiva che da un ponderato ragionamento su come andrebbe gestito un groviglio di cavi di telefonia e dati, in maniera tale che oltre ad avere un ufficio tecnologicamente funzionante, non sia richiesta una specifica specializzazione in botanica avanzata per infilare le mani nel mastodontico cespuglio di ginepro in cui si riuniscono le 14 prese phone+lan del locale ai ben tre cavi che vengono dall'esterno.
Saltando al volo di palo in frasca, il bello del mio ufficio e' infatti che in un locale che si estende per poco piu' di 17 [si, diciassette] metri quadri piu' poco meno altrettanti di soppalco, sono stipati dentro i muri qualcosa come 900 [si, si: avete letto bene: novecento! (quando ho contato le nove scatole di matasse da 100mt di Pirelli Speedyflam e guardato che in terra rimanevano brandelli di pochi centimetri, ho faticato a crederci anche io, ma poi considerando gli 80 metri di tubo da 3.5cm pieni all'inverosimile, ho dovuto ricredermi)] metri di cavi elettrici, oltre a piu' di un centinaio di metri di cavo UTP categoria 5, e senza dimenticare almeno altrettanti 80 metri di doppino telefonico che scorre con esso. E la cosa divertente e' che adesso devo anche strutturare ex nova tutta la rete del CED, la sala macchine a bordo laboratorio, che dovrebbe comprendere in operativo 24 ore al giorno almeno tre macchine, piu' i banchi e il pc dell'ufficio quando non sono in laboratorio...
Ma torniamo a noi: come dicevo, le pulizie ormai sono agli sgoccioli [anche il laboratorio comincia ad assumere una forma piu' umana (-: ], e dopo l'ultimo ospite che ha usato l'angolo dell'UPS come bagno, stamattina di nuovo ho faticato per far uscire un piccolo geco che si era accasato proprio sotto il rack.
Ora: mi piacciono i gechi [e d'altronde sull'arcata d'ingresso dell'ufficio ne ho attaccato uno in legno dalle dimensioni non indifferenti (parentesi: il prossimo gadget che trovera' posto in ufficio e' una bellissima campanella tibetana che mi ha portato un'amica dal Nepal)] e mi sono molto simpatici, un po' come Re Julien di Madagascar che ne tiene uno sulla corona...

... tuttavia al di la' di un non piacevole ne' esattamente igienico spargimento di ca%%te per tutto l'ufficio, mi preoccupa piuttosto trovare una bella mattina il server fumante con un ottimo spiedino di ramarro ben cotto che gira sulla ventola di raffreddamento dell'hard disk!

1 commenti:

Francesco ha detto...

Hai un kilometro di cavi elettrici (e non) stipati dentro l'ufficio?!?!?

Cavolo!

Bella l'immagine, c'e' il geco nel cappello! :)