Salve a tutti e ben ritrovati.
Avrete notato tutti che è un po' che latito. Da una parte devo dire che quando ho cominciato a scrivere questo articolo, avrei voluto creare una sorta di "Messaggio di fine anno", come facevo ai gloriosi tempi di italia.bologna.barzellette, ma invece sono stato costretto a rinviare. Per molti motivi, non solo legati a problemi sul lavoro. Ma anche perché voglio introdurre qualche novità su questo blog, e qualcosa succederà nei prossimi giorni.
Ma questo non toglie che tante cose sono successe, fra la fine dell'anno scorso e l'inizio di questo. Alcune anche molto importanti, come delle grandi novità che stanno riguardando l'associazione di protezione civile che frequento.
Sapete? Si dice che quando finisce un anno si tira una riga, per cominciare un nuovo percorso. Bene, io questa riga ho impiegato un po' per trovare il punto preciso ove tracciarla, ma sono riuscito finalmente a tracciarla. È giunto il momento di lasciarsi un po' di cose alle spalle, e ricominciare.
Ma giusto prima di concludere, voglio velocemente dire qualcosa che avevo preparato in questi giorni e che non sono riuscito a preparare perché ho dovuto prima rinviare questo articolo.
America: il problema delle armi da fuoco
C'è una terra definita delle grandi opportunità. Quella terra che accoglie tutti, la terra del «sogno americano». Quella terra in cui la tua porta di casa è di vetro e il tuo giardino non è recintato. Ma soprattutto quella terra in cui possedere armi da fuoco è un diritto sancito nella costituzione.
Guardiamo in faccia la realtà: la facilità di reperimento di armi per la difesa personale fa sì che io senza alcun motivo plausibile possa tenere in casa un arsenale che neppure tutta l'armeria della locale stazione di polizia.
Poi però tutti si stupiscono quando c'è gente che va al cinema col mitra, stermina i proprio compagni di classe o, come sto seguendo con apprensione, sale su uno scuolabus (poi mi spiegate come ha fatto), semina il panico, uccide l'autista e si rinchiude in un bunker blindato con un bambino di sei anni come ostaggio...
... il problema è semplice: l'America deve trovare anzitutto la forza di ammettere che ha un problema con le armi da fuoco. Poi gli americani potranno trovare una soluzione ben più valente, e spero per almeno una volta non dandola vinta alla lobby delle armi.
Politica italiana
Mi sono perso l'occasione di bacchettare QUEL POLITICO che ha parlato di campagna elettorale il 18 gennaio (la campagna è cominciata il 25, ufficialmente), ma giusto per poter dire che secondo qualche politico la nostra è "una repubblica democratica fondata sulla campagna elettorale". Per il resto, per ora non mi va di esprimermi: c'è troppa carne al fuoco e quindi troverò tempo e spazio più avanti e con maggiore dovizia di dettagli. Ma anche perché nel frattempo anche qui a Siracusa si avvicinano le elezioni comunali. Sarà mia cura parlarne.
Ci sarebbero altre due novità, ma dato che una di queste è anche una piccola sorpresa che sto preparando per questi giorni (-: a fra poco, miei cari inseguitori ((-:
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