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lunedì 17 giugno 2013

Turchia: benvenuti in Europa, luogo di rispetto dei diritti che vogliamo noi e delle persone che diciamo noi...

In questi giorni in Turchia si costruisce la storia. Con le manifestazioni di piazza, con gli idranti della polizia che spruzzano olio di peperoncino mixato all'acqua, con il governo che va avanti per la sua strada fregandosene di tutto e di tutti...

... e con l'Europa che, come spesso è avvenuto, ben poco si interessa della politica interna di un paese che però è pronto ad accogliere fra le proprie fila.
Un comportamento vergognoso, e inquietante, che l'Italia ha già visto con la gestione dei clandestini che si deve sorbire l'Italia e che sono stati respinti alla frontiera francese.
Che cosa costerebbe all'Europa dire, chiaro e tondo, alla Turchia, di smetterla? Ci vorrebbe qualcosa di serio: "Se entro UN'ORA non vi ritirate dalle piazze, fra UN'ORA e DUE SECONDI la vostra richiesta di entrare in comunità sarà cancellata e non potrà essere presentata per i prossimi trent'anni".
E la comunità internazionale, che è stata pronta a esportare la democrazia in Iraq? Perché non va a dire a Erdogan che "domani mattina si presenteranno gli osservatori ONU accompagnati dalle forze nato in assetto antisommossa e chiunque tentasse non già di non farli entrare, quanto solo di fermarli e chiedere loro i documenti sarà immediatamente arrestato con l'uso della massima forza smanganellando per ore chiunque dicesse solo «come vi permettete»"? Perché non dicono che se non la piantano di irrorare i manifestanti con liquidi urticanti la si considera un attacco terroristico con armi chimiche?
Il perché è chiaro: parliamo della Turchia: un partner commerciale interessante, mica un buco pieno di petrolio con qualche terrorista nelle grotte e qualche piantagione di oppio in giro...


Seguo con apprensione la storia che si svolge, ma non sono affatto ottimista sugli sviluppi di questa storia. Una cosa è certa: la Turchia a mio parere dovrebbe essere cacciata a viva forza dall'ingresso nel mercato unico e in comunità, e pesantemente sanzionata per questi comportamenti.
Il problema è che mi chiedo se qui da noi succederebbe una cosa simile se di dovesse fare tabula rasa di un parco alberato per fare una megachiesa con parcheggio... e ho paura a rispondermi a questa domanda.
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AGGIORNAMENTO - Erdogan ha dichiarato di non riconoscere l'autorità del parlamento europeo. Mi sembra il momento ideale per dichiarare la Turchia ufficialmente fuori dai trattati per l'Europa. Vediamo che passi seguiranno.

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