Pagine importanti

domenica 29 gennaio 2017

VLOG 150: Kit di sopravvivenza d'emergenza



Benvenuti in laboratorio, viaggiatori: io sono Grizzly, questo è Diario di Viaggio on the road e oggi voglio parlarvi di come creare un kit di sopravvivenza.
Fra poco vediamo perché, intanto cominciamo: sigla!
[♪♫♪]

Quello che vedete alla vostra sinistra è il contenuto del "kit di emergenza e sopravvivenza per 24 ore" di cui voglio parlarvi oggi: fra poco vi mostrerò il suo contenuto nel dettaglio e vi spiegherò un po' come funzionano tutti i componenti che ci sono all'interno, ma prima facciamo una breve digressione.
Su YouTube moltissimi canali stanno affrontando l'argomento «Sopravvivere a un apocalisse zombie», quindi ci sono tantissimi video che spiegano come trovare un riparo, come costruire un kit di sopravvivenza, come costruirsi delle armi, eccetera. Ho pensato che potrebbe essere un discorso interessante, non tanto per il presunto rischio di un apocalisse zombie (che ritengo sia abbastanza "lontano"), quanto piuttosto per il fatto che alcuni fatti di cronaca (che sono successi nell'ultimo periodo) mi hanno lasciato molto da pensare.
Per esempio qui in Sicilia, a gennaio 2017, a causa del maltempo (a causa di una forte nevicata) alcune persone sono rimaste bloccate nei loro veicoli sulla statale praticamente tutta la notte (hanno dovuto dormire in auto). E sono sempre situazioni di disagio, sono situazioni di disagio che si possono ripetere in varie occasioni: è successo che delle persone fossero rimaste bloccate in autostrada per diverse ore a causa di incidenti, a causa di problemi; e ci sono dei problemi che si possono verificare per il forte freddo (ma anche per il forte caldo), e ci sono persone che sono rimaste - non so - bloccate sulle cabine delle funivie, persone che sono rimaste bloccate tutta la notte nel bosco perché erano andate a fare una passeggiata, magari è venuto il maltempo e si sono persi.
Sono situazioni di disagio, sono situazioni di pericolo, sono situazioni di emergenza: sono situazioni che uno si augura di non dover vivere mai, ma che sono un tantino più probabili di un apocalisse zombie. Di solito sono situazioni di emergenza che si risolvono entro le 12~24 ore, però appunto il problema non è tanto quello di stare lì fermi e dire "Ok tanto fra dodici ore si risolve la situazione", cioè: mi sono perso nel bosco, sta piovendo "vabbè: aspettiamo che passi la notte, domani mattina mi sistemo".
Sì, ma il problema è passare questa notte che sta piovendo. O passare questa notte in macchina: questo è il problema.
Ed ecco che mi è venuto in mente di realizzare un kit di prima emergenza, un kit di sopravvivenza che comprenda della roba da mangiare che permetta di avere un ventiquattrore di autonomia: della roba da mangiare "pronta subito", non delle cose da scaldare, da cucinare, ma del cibo secco (qualcosa di energetico); quindi vedrete che c'è della cioccolata, ci sono delle cose dolci: qualcosa che permetta di avere un ventiquattrore di autonomia, quindi qualcosa che permetta di fare una colazione, qualcosa che permetta di fare un pranzo più o meno funzionale, qualcosa che permetta di fare una cena più o meno funzionale. Magari qualcosa da spiluccare che possa essere - comunque - sempre qualcosa di energetico, quindi c'è della frutta secca, c'è della frutta disidratata, c'è qualcosa che permetta... c'è del cioccolato: roba che permette di avere una carica energetica.
C'è anche (ho messo dentro anche) del té, del caffè: avere a disposizione della caffeina è sempre una cosa che aiuta, ed è possibile che uno abbia modo di scaldare dell'acqua, e quindi farsi del caffè o del té caldo.
Ma in mancanza d'altro - per esempio - in una bottiglietta di acqua fredda è anche possibile sciogliere il caffè solubile: viene una bevanda magari discutibile, magari dal sapore molto discutibile, però è sempre una carica di caffeina, è qualcosa che comunque non è il caso di - per così dire - sputarci sopra: è sempre utile da considerare.
Ora, nel pensare a come realizzare un kit di sopravvivenza (un kit di prima emergenza), sono partito da molti presupposti: dalla mia esperienza come scout, dalla mia esperienza nel muovermi all'aperto, da quali possono essere le situazioni che si presentano, dovendo "sopravvivere" (per così dire) magari bloccati in auto, oppure magari in un bosco, magari all'aperto in una situazione in cui bisogna poter passare la notte... e sono giunto al concetto che: bisogna avere un modo di potersi riparare (eventualmente dagli elementi, quindi dalla pioggia o dal vento); un modo di poter accendere un fuoco (che è - comunque - una cosa importantissima); qualcosa da mangiare e qualcosa per poter segnalare la propria posizione.
Però c'era anche la necessità di poter realizzare qualcosa che fosse molto facile da poter trasportare: tutto questo kit riesce a entrare in uno zainetto (questo è il mio vecchio zainetto: vi farò vedere come funziona la situazione).
E non solo permette di essere trasportato nello zainetto: io questo zainetto lo tengo sempre in macchina, e c'è tutto quello che serve per avere - appunto - un po' di autonomia perché, se succede qualcosa, nell'arco delle dodici ore, delle ventiquattrore, nel "ci siamo persi nel bosco: dobbiamo passare la notte" abbiamo tutto quello che serve per poter passare la notte, per poter ricominciare domani mattina a muoverci e trovare dove siamo arrivati e quindi venire fuori da questa situazione, o comunque - se siamo bloccati e qualcuno ci sta cercando - per poter passare la notte, ripararci e segnalare la nostra posizione quando pensiamo che ci possano essere dei soccorritori che ci stanno cercando.
Adesso andiamo ad analizzare nel dettaglio che cosa ho messo in questo kit.

Eccomi qua, scusate per l'inquadratura un po' più bassa: io adesso vado fuori dall'inquadratura (ecco: mi taglio la testa) perché voglio mostrarvi - appunto - il contenuto di questo kit, che è la cosa che m'interessa farvi vedere.
Ora, prima di tutto una considerazione: questo kit mi è costato all'incirca una trentina di euro. Quasi tutto il materiale che vedete in questo kit l'ho comprato o all'hard discount, o dai cinesi; solo un paio di cose le ho prese al supermercato, perché non riuscito a trovarle in un hard discount. E perché moltissime delle cose che vedete sono - soprattutto a livello alimentare - monoporzioni, e quindi piccoline etc. perché naturalmente c'è più comodità ad avere singole porzioni che ad avere una cosa più grande che contenga tutto quanto.
Questo è un principio che mi viene anche dall'esperienza di protezione civile.
Cominciamo sicuramente da questa guandiera.Tra l'altro, come vedete ho preso queste guandiere che sono di alluminio e sono richiudibili con il coperchietto (che adesso io gli scriverò anche sopra che cosa contiene ogni guandiera).
Ecco: mi avvicino per metterla a favore di camera, per farvi notare che questa guandiera contiene tutto il materiale, bello, stipato in maniera corretta, in maniera che funzioni.
Qua abbiamo della frutta secca (un mix di frutta secca).
Questa è una piccola merendina al miele: è un biscotto di wafer ricoperto di miele.
E qua abbiamo delle albicocche seccate (delle albicocche disidratate).
Più abbiamo: dei cucchiaini di plastica (sono un kit di 20 cucchiaini, perché non ne ho trovati di meno).
Della cioccolata: io ho trovato della cioccolata piccolina, nocciolata; sarebbe più utile trovare del cioccolato fondente, perché è un ottimo energetico, però questa ho trovato e questa ho voluto prendere, perché è piccolina: son 40 grammi.
Delle fette biscottate, delle schiacciatine, questi sono dei biscotti dolci (dei cracker dolci) con ripieno di frutta.
E più ho una scatoletta di carne in scatola (questa credo che sia carne di pollo in scatola), ma comunque questo già è una parte del kit.

Seconda parte del kit.
Allora: qui abbiamo delle bustine di té da infusione (sono due bustine di té generiche): ho scelto delle bustine di té che fossero protette in un involucro di plastica, perché quindi possano resistere più a lungo.
Qui ci sono delle fette biscottate; di nuovo: ho scelto delle fette biscottate che ho trovato in una confezione in cui erano "singolarmente" (o quasi) incartate, queste son quattro fette (e altre quattro fette biscottate son sotto).
Dei biscotti, che ho trovato dei frollini al latte abbastanza generici in questa confezione che sono da otto biscotti alla volta.
Un frullato di frutta (in questo caso ce ne sono due), che è un ottimo prodotto energetico: è il classico frullato di frutta da sportivi; è molto comodo, molto versatile perché è in questo contenitore di alluminio.
Oltre al té, ho preso del caffè, del caffè solubile istantaneo: queste bustine, ognuna di queste bustine è per una tazza di caffè, ne ho ficcate tre così, giusto per poter avere a disposizione qualcosa.
Poi ho preso queste che sono delle piccole marmellate monoporzione (e ne ho parlato nel video di protezione civile: sono molto versatili).
E assieme alla marmellata ho trovato anche il miele in monoporzione. Ci sono quattro marmellatine e quattro blocchetti di miele: il miele è un ottimo energetico, è un ottimo dolcificante, e la marmellata può essere usata per la colazione.
Qua abbiamo delle schiacciatine.
E ho trovato anche (sempre in monoporzione) della crema alla nocciola: ho messo anche quella.
Qui abbiamo, insomma, un po' di fette biscottate, un po' di biscotti, caffè, il té: insomma questa è - diciamo - la guandiera dedicata principalmente alla colazione.

Ecco qui un altro kit.
La prima cosa (che salta subito all'occhio) sono queste: sono le posate monouso singolarmente incartate (di cui vi ho parlato nel video di protezione civile): ce le hanno alcuni supermercati e alcuni punti per la distribuzione alimentare. Sono molto comode in molte situazioni, e anche in questa.
Seguono queste, che sono delle salviettine disinfettanti: eccellenti per lavarsi le mani o per pulire - magari - qualche piccola ferita. Queste si trovano di solito in confezione da dieci in farmacia o in parafarmacia, gliene ho messe dentro tre: sono molto utili per potersi lavare le mani prima di mangiare, magari in una situazione in cui non c'è a disposizione dell'acqua.
Poi abbiamo anche delle salvietitne rinfrescanti (la classica salviettina multiuso): ho trovato all'hard discount una confezione molto piccola, da 10 salviettine, ho pensato di metterla dentro.
Così come un paio di pacchi di fazzoletti, che possono essere comodi; se io mi perdo nel bosco in primavera, sono in preda a crisi allergica, sembra una fesseria ma è una cosa che dà molto fastidio non poter respirare.
E ultima cosa, piccola comodità: ho trovato degli stuzzicadenti singolarmente incartati, e ho voluto metterne dentro due o tre, proprio perché potrebbero comunque servire.

Andiamo avanti: qui abbiamo due coperte termiche di emergenza (le cosidette "metalline"): queste le avete viste sicuramente quando arrivano sbarchi di immigrati, vengono utilizzate per proteggere le persone. Allora: non è una coperta termica che tenga particolarmente caldo (questo lo ammetto), però è un eccellente riparo dal vento, è un eccellente riparo dalla pioggia, mettendo la parte dorata all'esterno, la parte argentata riflette il calore corporeo e - comunque - dà un minimo di aiuto. È sicuramente qualcosa di molto utile; queste si trovano su eBay a un euro (o comunque nei negozi cinesi a un euro), e sono molto comode, e in caso di emergenza sono molto confortevoli. Ho considerato di metterne due perché una uno la può utilizzare, se piove, per farsi una sorta di tenda (una sorta di riparo), anche perché sono molto grandi: queste sono un metro e mezzo per due metri e venti (150x220 cm), quindi comunque una può utilizzarla come riparo dalla pioggia, un'altra se la può mettere addosso: sono comunque estremamente funzionali.
Qualche cerotto: ho preso dei cerotti grandi, dei cerotti medi e dei cerotti piccoli (cinque per misura) e li ho messi dentro, che possono tornare utili se uno dovesse ferirsi o... piccole ferite: magari nel bosco.
Così come un piccolo tubetto di supercolla al cianoacrilato, quella "economica" ma sempre molto funzionante. Che uno dice "perché mettere un tubetto di supercolla in un kit di emergenza?". Se uno si fa un graffietto in un posto scomodo, o magari molto ampio, comunque, che è difficile da tappare con i cerotti, può essere "tappato" con la supercolla. È una situazione molto di emergenza, però intanto è un modo di chiudere un graffio, di chiudere una ferita che magari ha bisogno di dei punti: perché siamo magari in mezzo al bosco, siamo di notte, dobbiamo aspettare i soccorsi, non è che si può continuare a sanguinare in attesa di soccorsi, quindi comunque è una cosa che può essere molto utile.
Qua abbiamo dei fiammiferi. Ve li faccio vedere da vicino: son dei fiammiferi, e dentro ho messo una ventina di fiammiferi e... ecco: ci ho piegato dentro anche le due striscette per l'accensione). E questo è un contenitore impermeabile che ho fatto con due colli di bottiglia attaccati assieme con della semplice colla a caldo: ci sono un sacco di video su YouTube che fanno vedere come realizzare questo piccolo contenitore, ma sono molto funzionali, soprattutto perché questo coso è completamente impermeabile, quindi anche se casca in acqua (o se ci piove sopra) i fiammiferi restano asciutti.
Andiamo avanti: abbiamo due luci chimiche; io ho preso quelle ad alta luminosità, che però durano 30~40 minuti, ma ci sono anche quelle che durano fino a 12 ore, ma fanno un po' meno luce. Però sono molto comode da avere, sono sicure in moltissime situazioni: questo tipo di luci si può utilizzare anche in mezzo a una fuga di gas etc, perché è una reazione chimica con dell'acqua ossigenata, ed è completamente sigillata. Quindi sono sicure, funzionano sempre: non c'è bisogno di caricare le batterie; funzionano, funzionano sotto la pioggia, funzionano sotto la neve etc.
Un altro pacchetto di fazzoletti, che torna sempre comodo.
E un cutter, un taglierino, che può servire per tagliare la corda o altre cose di questo genere.

Infine le ultime cose: per poter segnalare la propria posizione e non solo.
Innanzi tutto la cosa più tipica: il giubetto ad alta visibilità, questo è lo stesso giubetto che si usa in macchina, l'ho preso dai cinesi a un euro, è sicuramente molto utile.
Tra l'altro dai cinesi ho preso anche queste: sono due striscette catarifrangenti che si mettono sul braccio (ve le faccio vedere), sono a scatto: si tolgono ovviamente dalla plastica e questa si attacca sui vestiti; è molto versatile.
Poi abbiamo il cordino (il paracord), che non è avvolto "a caso": l'ho avvolto seguendo delle istruzioni che ci sono su internet per fare in modo che - sciogliendo un semplice nodo - è possibile tirare la corda sempre e costantemente, senza che si attorcigli, senza che si creino dei nodi, che è una cosa molto importante, perché può essere necessario dover sciogliere questa corda mentre sta piovendo, mentre si cerca di costruire un riparo e quindi ci può essere una situazione di scomodità: ci manca anche di doversi mettere a litigare con dieci metri di corda che va tutta a nodi!
Infine un ultima cosa, da non sottovalutare MAI per riuscire a segnalare la propria posizione, sicuramente è questo: questo è un fischietto di emergenza (l'ho preso dai cinesi a una settantina di centesimi). È piccolino ma molto efficace.
[fischio]
E non sottovalutate l'uso di un fischietto in una situazione di emergenza, perché se necessario farsi sentire da lontano (perché ci si è persi nel bosco etc), piuttosto che cercare di gridare, magari c'è molto freddo, magari a forza di gridare uno si gioca la voce, mentre un fischietto si riesce a sentire abbastanza da lontano. È possibile modulare il fischio e quindi creare dei segnali, soprattutto il fischietto si riesce a sentire molto bene anche se c'è il vento, anche se c'è la pioggia: è un suono che si sente da lontano, mentre la voce di una persona che chiede aiuto, che magari è stanca e non ce la fa più a gridare è una cosa che è un po' più difficile da sentire, quindi da non sottovalutare anche questo, tanto è una cosa di alluminio che è costata - ripeto - una settantina di centesimi. Molto funzionale: io questo addirittura non lo metto dentro queste vaschette, lo lascio fuori a portata di mano nello zaino.

L'ultima cosa che ho preso sono queste due insalate di tonno e verdure: sono molto funzionali e permettono di avere un pasto più sostanzioso che delle semplici fette biscottate. Queste vengono in una scatoletta già pronta per essere mangiata: addirittura c'è una forchettina all'interno, si apre la scatoletta ed è possibile mangiare il tonno. Ne ho prese due perché sono comunque qualcosa di più sostanzioso che mangiare solo delle fette biscottate.
Naturalmente ho considerato di prendere dell'acqua: ho preso quattro bottigliette da mezzo litro di acqua naturale (ho preso delle bottigliette abbastanza resistenti, non quelle proprio di plastica leggera-leggera) e queste sono sempre presenti. Ci sono quattro bottigliette da mezzo litro, quindi fanno due litri di acqua: sicuramente permettono di poter resistere per 24 ore in una situazione di emergenza, permettono di poter bere, poter anche... dentro la bottiglietta - come dicevo - una volta che c'è mezza bottiglietta gli si può anche buttare dentro la bustina di caffè: si fa una bevanda a base di caffè. Fredda ed imbevibile, ma è sempre qualcosa che comunque dà della caffeina. Oppure se c'è e si ha la possibilità di accendere un fuoco, di scaldare dell'acqua, è possibile comunque prepararsi un caffè.
E avrete notato che ho parlato del té e del caffè: non ci sono bustine di zucchero, perché io il caffè e il té li bevo senza zucchero, magari qualcuno ci può mettere qualche bustina di zucchero in più.

Ultima cosa da mettere nello zaino è questa: un plaid in pile (questo è piccolino: di un metro e mezzo per un metro e venti). È una coperta di fibra sintetica estremamente leggera, ma estremamente funzionale, e in una situazione in cui c'è freddo questa e la "metallina" sono sicuramente un riparo eccellente in caso di pioggia, di vento, se si deve dormire in macchina in inverno comunque sempre meglio che stare solo colla giacca e con la copertina di metallo addosso. Questa comunque tiene parecchio caldo, sono molto funzionali in questo tipo di emergenze.

Bene. Vi faccio vedere che sono riuscito a mettere tutto il kit comprese le bottiglie e le vaschette, dentro lo zainetto: è tutto qui dentro. Lo zaino è pieno, non è troppo pesante (solo un po' ingombrante), ma è funzionale e non è più pesante di uno zainetto medio.
E mi resta solo da mettere questo, che è il fischietto di emergenza, che - per averlo subito a portata di mano - sullo spallaccio dello zaino ho una tasca esterna, e quindi lo metto qui fuori, cosicché tutto il resto della roba ho la necessità, eventualmente, di andare ad aprire la vaschetta per andare a controllare dove si trova o che cosa c'è; il fischietto è subito a portata di mano.
Perché ho scelto di utilizzare delle vaschette di alluminio per mettere dentro la roba? Da una parte perché è un po' più comodo che mettere la roba "sparsa a caso" nello zainetto (cosicché invece di fette biscottate e biscotti poi quando mi servono trovo briciole!), dall'altra non sottovalutate il fatto che le vaschette di alluminio possono anche essere messe sulla brace e utilizzate per scaldarsi della roba, quindi quantomeno c'è anche questa ipotesi, quindi c'è anche questa funzionalità.

Bene: questo era il mio kit di sopravvivenza, ma adesso lascio la parola a voi. Voi avete un kit di sopravvivenza, di prima emergenza? L'avete considerata l'ipotesi di farlo? Tenete qualcosa in auto, tenete magari una coperta? Vi ho dato l'idea di prendere un kit di sopravvivenza? Vi ho dato l'idea di realizzare qualcosa del genere?
Avete già realizzato qualcosa del genere, e magari è diversa? Questo stesso kit - sicuramente - è migliorabile: già voglio considerare che qualsiasi altra persona magari metterebbe - appunto - lo zucchero per il caffè o il té, che io non ho considerato!
Però se avete qualche idea, se c'è qualcosa che ho sbagliato, fatemelo sapere nei commenti qua sotto, oppure su Twitter con l'hashtag #DdVotr.
Come sempre vi ringrazio per essere arrivati sino in fondo a questo vlog, vi ricordo - se vi è piaciuto, se vi è stato utile, se avete realizzato il kit di emergenza - di fare pollice-in-alto e condividere questo vlog con i vostri amici, anche su Whatsapp o Telegram: soprattutto condividetelo con le persone che sono appassionate - magari - di apocalisse zombie, fategli vedere come si fa un kit di sopravvivenza in emergenza per 24 ore, può essere una cosa molto utile.
Vi ricordo - se non l'avete già fatto - di iscrivervi al mio canale YouTube: è gratuito e assumerete subito quel buon profumo di nuovo iscritto, che assieme al kit di sopravvivenza garantisce almeno un minuto di sopravvivenza in più: quindi con quello fate 24 ore e un minuto!
Vi ricordo anche di seguire il mio canale Telegram (lo trovate linkato sul doobly-doo e sulla scheda): in questo modo riuscirete anche a ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo video.
Infine, se c'è un argomento che vi piacerebbe che io trattassi in #DdVotr, potete farmi sapere anche quello con un commento qua sotto.
Bene: io sono Grizzly, di nuovo grazie, ciao a tutti e ci vediamo alla prossima!

Nessun commento:

Posta un commento

Come detto sull'intestazione del Blog, sarete ospiti ben graditi, e per questo vi ringrazio anche per i vostri commenti, anche se messi per criticarmi. (-:
Visto lo spam ricevuto in questo periodo, i commenti sono moderati, pertanto vi prego di utilizzare questo spazio per costruire qualcosa assieme a me e agli altri lettori, astenendovi invece dal limitarvi ad approfittare di questo spazio aperto per fare pubblicità ai vostri prodotti o servizi. In caso di dubbi, in home page trovate il mio indirizzo e-mail e il mio numero di telefono (attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19), per contattarmi.
Infine, vi prego di non utilizzare parolacce, bestemmie o termini che possano urtare la sensibilità mia o dei lettori.
Grazie mille! Grizzly