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domenica 25 giugno 2017

VLOG 169: Speciale mille iscritti (FAQ)



Benvenuti a bordo, viaggiatori: sono Grizzly e in questa puntata speciale per festeggiare i mille iscritti risponderò alle vostre domande.
Però, per farvi sentire un po' come se foste qui con me in macchina io adesso leggerò le domande mentre sono fermo nel parcheggio di questo centro commerciale, poi partirò, risponderò alle domande mentre guido, però in fase di montaggio intercalerò le domande e le risposte... così anche a voi verrà un po' di mal d'auto, come se foste qui accanto a me!
Quindi prendete una bella Xamamina (o un Travelgum), che non stanno sponsorizzando questa puntata, e cominciamo: sigla!
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Il Lascito di Uomo d'Altri Tempi (che mi piacciono molto i suoi commenti: lascia sempre dei commenti molto intelligenti, molto piacevoli e molto funzionali) mi scrive: "Innanzi tutto auguri, per l'occasione (parafrasando la frase) ad altri mille di questi!"
Grazie tantissimo: io (l'ho sempre detto) non guardo molto ai numeri, però comunque mi sento impressionato dal fatto che sto intrattenendo tante persone, abbastanza da aver convinto mille persone a clickare su "Iscriviti". Comunque per me è un grandissimo risultato, e comunque grazie!
"A che età e in seguito a quali circostanze hai deciso di unirti come volontario alla protezione civile?"
Da giovanissimo.
Una premessa molto veloce: il 13 dicembre 1990 (io avevo 14 anni) a Siracusa ci fu un terremoto, un terremoto abbastanza forte (cinque e qualcosa sulla scala Richter, credo di ricordare 5,5 o qualcosa del genere). Fortunatamente non ci furono tante vittime, non ci furono tanti feriti, ma ci furono un bel po' di danni, e soprattutto in fondo grazie a questo terremoto si evidenziò come - fortunatamente - ai mancati funzionamenti (o ai ritardi) della macchina dei soccorsi - diciamo quella "statale" - poterono sopperire le tantissime associazioni di volontariato e non solo che erano presenti sul territorio, in particolar modo le associazioni di volontariato e gli scout, che hanno fatto tantissimo nel 1990 a Siracusa per i terremotati.
Ho sempre avuto la mentalità di dire "se c'è una situazione nella quale - piuttosto che stare lì a guardare e disperarmi - sono in grado di alzarmi le maniche e mettere le mani, non vedo perché non dovrei farlo", e soprattutto il fatto che - naturalmente - la macchina dei soccorsi è andata a migliorare, perché ha imparato dai propri errori, ma ciò non toglie che, nelle grandi emergenze, la macchina dei soccorsi istituzionale DA SOLA non è sufficiente, ed è necessario comunque (soprattutto nelle grandi emergenze) l'apporto dei volontari. Ecco perché credo molto nel volontariato, nel fatto di rendersi utili agli altri, come dicevo di - piuttosto che stare lì, guardare e disperarsi - alzarmi le maniche e "mettere le mani" credo che sia una cosa molto più utile, quindi ho cominciato da giovanissimo.
Ho cominciato - veramente - sin dai 16~17 anni, e poi ho cominciato a entrare "attivamente" nella protezione civile a cominciare dai 18 anni, soprattutto con l'aiuto dell'amico Felipe, di cui ho parlato (che - purtroppo - non c'è più).
Filottete, che ha un canale veramente molto interessante (se non lo conoscete, ve lo lascio linkato sul doobly-doo e sulla scheda, così ci andate a dare un'occhiata), mi dice: "Appurato che il tuo social preferito è Twitter: perché lo preferisci agli altri? E perché lo consiglieresti?"
Adoro Twitter per la sua immediatezza: è il social su cui sono presente da più tempo.
Ho cominciato a utilizzarlo quando non c'erano grosse alternative, l'ho utilizzato tantissimo quando - per nausea - ho sospeso il mio account Facebook per più di quattro anni; lo trovo molto funzionale per l'«interazione immediata»
Ora: un social che sta andando tantissimo di moda - per così dire - in questo periodo sicuramente è Instagram, e in fondo le differenze fra Twitter e Instagram non sono tantissime.
Trovo «limitante» il fatto che Instagram ti permetta di condividere la qualsiasi cosa, però che tu debba comunque partire da una fotorafia, mentre Twitter ti permette - se vuoi - di condividere una fotografia, ma innanzi tutto ti permette di condividere QUALSIASI ALTRA COSA. Inoltre, come ripeto, è il social su cui sono presente da più tempo.
Vi ricordo, nel frattempo, di seguirmi su Twitter: trovate i miei link social sul doobly-doo.
Il simpaticissimo Efrem'sTube (avevamo fatto anche una collaborazione) mi chiede: "Quando giri un #DdVotr lo fai mentre vai da qualche parte di specifico, o giri a caso? O fai sempre lo stesso giro?"
Tra le altre cose dedicherò un vlog proprio a come nasce una puntata di #DdVotr, ma tolta questa parentesi: all'inizio approfittavo degli spazi mentre andavo tra un cliente e l'altro; adesso, invece, ho trovato un'abitudine: il sabato mattina faccio colazione in un bar che si trova in una punta di Siracusa, poi invece di ritornare verso casa (o verso l'ufficio) passando dalla strada "interna", faccio il giro "periferico" all'esterno di Siracusa, che è un giro un pochino più lungo, un pochino più "panoramico", dove trovo - di solito - meno confusione e meno traffico, e generalmente cerco di fare più o meno sempre lo stesso giro.
Però se mi capita di dover andare da qualche cliente, magari - non so - fuori città, se possibile metto la telecamera mentre faccio quella strada.
True colors, che mi dice "Grande: meriti non questo ma di più". Grazie, ma già questo per me è tantissimo. Mi chiede: "Hai mai pensato di mollare il canale?"
Io non ho cominciato nel 2014 con "Diario di Viaggio on the road", la mia storia è molto più lunga: comincia nel 2004 con "Diario di Viaggio", che era un Blog sulla piattaforma Blogger. E quindi: sì, ho passato la fase in cui non me la sentivo di aggiornare il blog, in cui volevo mollare tutto, in cui avrei voluto cancellare tutto. L'ho passata, ma tra il 2005 ed il 2006, undici anni fa.
Poi è passata quella fase, ed è continuata la fase nella quale mi piaceva condividere le cose, mi rilassava, mi faceva sentire soddisfatto con me stesso, e quindi ho continuato: la nascita di #DdVotr è stata una "promozione" del blog che è passato dall'essere un testo scritto ad essere un video.
Come diceva l'amico Filippo di Altroquando: "Tu per me sei sempre un blogger, a cui si è rotta la tastiera." Beh, in qualche modo possiamo considerare una cosa del genere.
Quindi nei tre anni in cui esiste questo canale YouTube non solo non ho mai pensato di mollare, ma al contrario all'inizio c'erano quelle volte in cui mi capitava di dire "cavolo: devo girare il video questa settimana, ma di che cosa parlo?", adesso invece ho talmente tanti argomenti che mi piacerebbe poter girare anche più di un video alla settimana, però il tempo materiale è solo per girare un video alla settimana!
Quindi: decisamente "sì, ho pensato di mollare tutto, ma più di dieci anni fa!"
Wolfgang, dal canale Sphinxstone (che - tra le altre cose aveva fatto un video su un plausibile futuro di YouTube in una specie di Christmas Carol. Una cosa divertentissima: se non l'avete vista ve la lascio linkata sul doobly-doo e sulla scheda. Andate e dategli un'occhiata: è veramente molto bello), mi dice: "Complimentissimi per il traguardo raggiunto. Che possa essere un nuovo punto di partenza"
Grazie: ma io... sono aperto a ogni genere di traguardo, per me già questo è un traguardo enorme... ma vediamo cosa ci prospetta il futuro.
E mi dice: "Da tecnico informatico, qual è stata l'esperienza più comica o surreale che hai vissuto con un cliente?"
Tantissime, ovviamente. Ma da una parte rischierei di fare spoiler rispetto alla prossima stagione di Vita da Tecnico, dall'altra - senza voler fare spoiler - prenderò un'avventura che ho già raccontato in Vita da Tecnico: quest'avventura è intitolata "Pronto Soccorso" e racconta di quando, dopo aver passato un'intera nottata con la protezione civile, venni chiamato da un cliente che aveva un problema al computer e... questa - secondo me - resta, ad oggi, l'apoteosi estrema, perché non mi è mai successo niente di così estremo, anche se comunque ci sono andato spesso vicino, ma di questo parlerò nelle prossime puntate di Vita da Tecnico.
Nel frattempo vi ricordo che ho fatto le nuove magliette di Vita da Tecnico: se ne volete una, trovate il link allo shop sul doobly-doo.
Lupetto Versilia, uno dei commentatori più attivi sul mio canale, lascia un messaggio molto lungo e poi mi dice: "Son curioso di sapere le robe che facevi in passato (tecnico in TV?) oltre che esperto archeologo dell'industria informatica".
Ebbene sì: ho cominciato all'età di 17 anni (un po' come una forma di volontariato), perché l'editore, che all'epoca è stato il più giovane editore televisivo d'Italia, era un ragazzo con la distrofia muscolare. E sono entrato a lavorare (poi è diventato un lavoro vero e proprio: ha funzionato moltissimo), dicevo: sono entrato a lavorare in un'emittente televisiva privata di Siracusa. Ho lavorato nella regia, ho fatto un po' tutto, perché quando lavori in un'emittente privata, non è che ci sono centinaia di figure: ci sono poche figure che devono fare un po' tutto il lavoro tecnico, quindi ho lavorato nella regia, ho fatto il cameraman (ho fatto il cameraman durante gli eventi sportivi), lavoro di messa in onda, ho fatto lavoro di montaggio video... ho imparato i rudimenti del montaggio video in analogico quando lavoravo in televisione.
Successivamente, quando poi l'emittente ha chiuso perché è stata venduta a un altro editore, ho cambiato attività, ho cambiato un po' campo: avevo passione per l'elettronica, per l'informatica in genere, quindi sono andato a lavorare in un negozio di computer.
Quanto all'archeologia informatica, stendiamo un velo pietoso sui miei quarant'anni e sul principio che ho cominciato ad appassionarmi e a seguire un po' l'ambito informatico sin da quando avevo undici~dodici anni, quindi ho visto crescere e svilupparsi l'informatica negli ultimi trent'anni, per questo ho una certa esperienza in quella che è archeologia informatica.
Se poi consideriamo che ormai nell'ultimo periodo quella che è informatica e tecnologia vecchia di un anno è già archeologia, veramente pensare all'informatica di trent'anni fa, siamo... non so al cretaceo!
Leonardo Vannucci (che tiene una rubrica intitolata "A Tu X Tube": parla di notizie, critica, politica etc; se non lo conoscete, andate a visitare anche il suo canale: è molto interessante. Link - come sempre - sul doobly-doo e sulla scheda) mi chiede "Qual è stata la situazione più complicata e difficile nella quale ti sei trovato svolgendo la tua attività di protezione civile?"
Grazie Leonardo: mi hai dato una bellissima idea, perché ci sarebbero due aneddoti molto particolari e molto complessi che vi potrei raccontare, ma questo allungherebbe un po' troppo questo vlog, per cui ho intenzione di raccontare questi due aneddoti in un vlog a parte (o - se dovesse venire molto lungo - in due vlog).
Quindi da una parte sicuramente ti racconterò le cose più difficili, più complesse, più particolari che mi sono successe in protezione civile, in uno (o due) video a parte. Ma adesso, per rispondere alla domanda, voglio raccontarvi un piccolo aneddoto che - invece - mi è successo negli ultimi due anni in cui ho svolto servizio antincendio. Entrambe le volte (due anni fa e l'anno scorso) che io son stato presente all'ultimo giorno di turno mi è successo di essere chiamato, dalla Sala Operativa della Regione, per incendi che minacciavano cimiteri.
Due anni fa al cimitero di Siracusa e l'anno scorso a un cimitero in provincia di Siracusa. In entrambi i casi non erano incendi "dentro il cimitero", ma fate conto - non so - "finisce" il cimitero, c'è la parete di confine del cimitero e subito fuori c'è un incendio abbastanza grosso.
Comunque dicevo una volta siamo arrivati a spegnere un incendio fuori dal cimitero di Siracusa, e l'anno dopo, proprio l'ultimo giorno di servizio, quando ormai pensavamo (alle quattro del pomeriggio, alle quattro e mezza del pomeriggio) "vabbè: SEMBRA tranquilla la situazione", un altro cimitero, tanto che dissi "Ma cos'è? L'ultimo giorno ogni volta mi riservano i cimiteri?"
E lì un'altra situazione complessa, perché al di fuori del fatto che stavano bruciando delle sterpaglie, c'era una discarica abusiva di copertoni (che avevano buttato dei copertoni qualche giorno prima) e avevano dato fuoco a 'sti copertoni, quindi ci siamo trovati con i vigili del fuoco, con i carabinieri - perché avevano trovato questa discarica in fiamme - ed era proprio sul muro del cimitero.
Tra l'altro - naturalmente - non vi risparmio il principio che poi, una volta rientrati a fine servizio, le battute sull'aver salvato dei cimiteri si sprecavano, perché naturalmente "guarda che se non era per noi, a quest'ora al cimitero SAREBBERO MORTI TUTTI!"
Scherzi a parte, questa era la cosa più particolare; comunque per quanto concerne due avventure molto complesse che ci sono successe, di questo vi parlerò in un altro video (o in altri due video, se dovessero venire molto lunghi).

Bene ragazzi, come sempre vi ringrazio per essere arrivati sino in fondo al vlog, spero di essere riuscito a intrattenervi: se ci sono riuscito, vi ricordo di fare pollice-in-alto e di condividere questo vlog con i vostri amici, anche su Whatsapp o Telegram.
Vi ricordo - se non l'avete già fatto - di iscrivervi al mio canale YouTube: è gratuito, assumerete subito quel buon profumo di nuovo iscritto che ci piace così tanto... e che ce l'hanno già mille persone, quindi comincia anche a diffondersi questo buon profumo! Potreste già sentirlo intorno a voi...
Vi ricordo inoltre che se mi seguite sul mio canale Telegram (che vi lascio linkato sul doobly-doo e sulla scheda) riuscirete anche a ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo video.
Infine se c'è un argomento che vi piacerebbe io trattassi in #DdVotr potete farmi sapere anche quello in un commento qua sotto.
Detto questo di nuovo grazie a tutti e mille (e oltre) per esservi iscritti al canale, ciao e ci vediamo alla prossima!

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