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domenica 22 ottobre 2017

VLOG 187: Giornata FAI d'autunno a Siracusa



Benvenuti viaggiatori: sono Grizzly e oggi è domenica 15 ottobre e sto andando alla manifestazione del FAI.
Siamo in Viale Santa Panagia e oggi vi porto a vedere un posto che ha a che fare con la Seconda Guerra; ci vediamo fra poco.
[♪♫♪]
Benvenuti a bordo, viaggiatori: sono Grizzly e in questa puntata di Diario di Viaggio on the road vedremo un luogo abbandonato di Siracusa, in una maniera un po' particolare, perché oggi - che sto girando questo video - è domenica 15 ottobre 2017, ed è la "giornata d'autunno del FAI" (del Fondo Ambiente Italiano). In questa occasione qui a Siracusa viene aperto un luogo, che è lo spazio in cui erano installati dei serbatoi di carburante, che sono stati costruiti intorno agli anni '40 (prima della Seconda Guerra) per risolvere il problema logistico di avere a disposizione del carburante per le risorse militari intorno a Siracusa, ma in maniera tale che fosse lontano dalle risorse militari e - soprattutto - al sicuro dal rischio di eventuali bombardamenti.
La struttura stessa è composta di quattro grosse cisterne (di circa 8mila~10mila metri cubi l'una) e queste quattro cisterne sono in un luogo che è lontano circa 3km (in linea d'aria) dal porto, e questo luogo ha una conformazione orografica molto particolare, tanto che le cisterne (che sono sotterranee) sono abbastanza distanti fra di loro da garantire che - anche in caso di un eventuale bombardamento - il danneggiamento, l'incendio di una cisterna non avrebbe coinvolto le altre.
Veramente, purtroppo, questo spazio è ormai uno spazio di archeologia urbana, lasciato completamente all'abbandono: preda di vandali, preda di occupazione abusiva...
Come dicevo un luogo di grandi idee, anche a livello progettuale, perché non solo ci sono queste quattro cisterne (che sono state una sfida, per essere costruite negli anni '40), ma che comprendono addirittura una rete di gallerie (sotterranea) che collegava queste cisterne a dove adesso a Siracusa c'è l'ippodromo, sino alla caserma dell'aeronautica, dove c'era l'idroscalo; e questa fitta rete di gallerie sotterranee, realizzata per avere delle linee di trasporto del carburante, che ancora esiste: tutto quanto all'abbandono, tutto quanto dimenticato, e il FAI oggi apre alla visita questo posto, che non ha solo un'importanza (tra virgolette) "strategica" (per quando sono state realizzate le cisterne, perché era lontano dal porto e quindi al sicuro dal rischio di eventuali bombardamenti), ma anche un'importanza archeologica, perché nel luogo in cui si trovano queste cisterne, c'è anche una necropoli del V secolo a.C.
Prima di concludere e lasciarvi alle immagini di questa visita, innanzi tutto ci tengo a ringraziare il FAI (soprattutto il comitato di Siracusa) che mi ha permesso non solo di fare questa visita; tra le altre cose: non solo il FAI *non ha* sponsorizzato questo video, ma io ho partecipato «attivamente» alla visita: ho versato anche il mio contributo per fare la visita. Quindi vi lascio sul doobly-doo il link al sito del FAI, dove potete avere maggiori informazioni.
Io vi ringrazio, vi ricordo - se questa attività v'interessa, se questo video è stato interessante, se siete incuriositi dalle attività del FAI - di fare pollice-in-alto, condividere questo vlog, iscrivervi al canale, vi ricordo anche di seguire il mio canale Telegram per non perdere le notifiche, e noi ci vediamo alla prossima: ciao a tutti!
[♪ musica]
Sono qui con Gaetano Bordone, il capo delegazione del FAI di Siracusa, che ci parlerà un pochettino di questo ambiente, ma non solo, perché le chiedo anche: cos'è la giornata FAI d'autunno e che cosa fa il FAI, soprattutto il qua a Siracusa, in questa piccola realtà?

GB> E amico mio: m'hai fatto almeno 25 domande: occorrerebbero cinque ore per rispondere! Comunque, molto sinteticamente cercherò di rispondere.
Cominciamo dalla prima: il FAI oggi, in occasione della giornata d'autunno, propone al pubblico e ai turisti di Siracusa un luogo straordinario, una piccola ma significativa pagina della storia di Siracusa, redatta tra il '39 e il '42, in cui furono edificate queste cisterne per la conservazione (il deposito) di carburante da servire durante la guerra.
Peraltro sono cisterne di grandissimo interesse anche ingegneristico, costruite tutte sottoterra con materiali di ottima qualità (potete vedere ancora la perfetta efficienza delle colonne. Ognuna di queste cisterne ha 64 colonne, sono circa 2500 metri quadrati, per otto metri di altezza).
Tutta la cisterna era ricoperta di lamiera di ferro, che è stata asportata da ladri e vandali negli ultimi anni, insieme a tutto quello che c'era da rubare o da portare via.
Questa cisterna non è mai entrata in funzione, perché le vicende belliche conseguenti nel '41~'42 fecero ritenere che era possibile rifornire la macchina bellica militare siracusana (e augustana) con mezzi più piccoli, quindi fu completamente abbandonata e non è mai entrata in funzione. Però era un gioiello della tecnologia di allora: considerate che qui c'erano pompe, sistemi elettromeccanici, vasche di controllo... tutto il sistema per portare qui il carburante e ridistribuirlo, tutto sotto terra attraverso cunicoli e gallerie fino alla zona di via Elorina (dove c'è ancora l'Aeronautica Militare) per il rifornimento degli idrovolanti, ma non solo degli idrovolanti: di tutta la macchina bellica siracusana.
Per tornare a una delle domande che m'ha fatto l'amico, rispondo che oggi è la giornata nazionale di autunno: è una giornata di raccolta fondi che il FAI promuove in tutta l'Italia, cercando di mostrare delle realtà usualmente nascoste al pubblico. O di mostrarne degli aspetti particolari: in questo caso queste cisterne erano assolutamente sconosciute alla stragrande maggioranza della città di Siracusa, nessuno sapeva che esistevano, se non i ladri che hanno provveduto a portare via tutto quello che era possibile asportare.
La giornata d'autunno si esplica in tutta Italia con centinaia di siti, in qualunque punto d'Italia ci sarà sempre - vicino a voi - un sito da visitare: controllate su internet, basta digitare la parola "FAI" (o "Fondo Ambiente") e vi si apre una serie di link a cui potete accedere.
Per quanto riguarda il FAI di Siracusa, noi cerchiamo di promuovere quelle che sono le peculiarità di Siracusa: oltre al carcere borbonico, il liceo Gargallo, le latomie del paradiso... insomma: abbiamo proposto tutta una serie di monumenti e luoghi simbolici di Siracusa; oggi vogliamo presentare questo sito, che è circa sei ettari di estensione, esistono quattro di queste cisterne, esiste tutta una zona archeologica che è stata studiata dalla soprintendenza di Siracusa ed è completamente abbandonato dal 1986: erbacce, ladri, topi e occupatori abusivi...
Che cosa propone il FAI? Si può lasciare un gioiello di questo genere al degrado, alla distruzione, al vandalismo? Secondo me è un'assurdità.
La proposta che fa il FAI è quella di dedicare, di «lanciare» un parco cittadino all'interno di questa area di sei ettari, e creare all'interno di una di queste cisterne un museo, un museo... si potrebbe chiamare un «museo della rimembranza», un museo archeologico, un museo della guerra (dedicato ai caduti di tutte le guerre), perché questa zona qui non vale la pena di essere completamente urbanizzata e edificata: può essere dedicata a un parco cittadino.
Magari una piccola parte potrebbe essere dedicata, per motivi economici (o per altri motivi: di opportunità, non lo so) alle costruzioni; ma la stragrande maggioranza di quest'area, che in tutto è sei ettari, dev'essere «consacrata» a parco cittadino: questo è il voto che fa il FAI e invita tutti gli amici e i sostenitori a sostenere questa teoria, questa tesi. Valorizzare, riprendere, riappropriarci di questo monumento e renderlo fruibile e valorizzato, con una piccola spesa (perché certamente occorreranno dei fondi).

Gr> Grazie mille!
GB> Grazie a te, è un piacere: è stato un piacere. Venite a visitare queste meraviglie di Siracusa e di tutta la Sicilia!
[♪ musica]
Allora: sono con il Maggiore La Gumina che - in questa situazione - è stato l'ultimo comandante di questo posto, che è il 66° deposito (è stato il 66° deposito), e adesso lascio la parola a lui, che ci spiegherà di cosa si tratta.

LG> Lo Stato Maggiore intorno agli anni '30 decide di dotare la Sicilia due "depositi sussidiari" con lo scopo di rifornire di carburante: questo 66° deposito (dove ci troviamo) la Sicilia orientale, e il 67° deposito la Sicilia occidentale.
Il deposito (il 67°) della Sicilia Occidentale fu felicemente completato, perché non ha incontrato le difficoltà di costruzione che ha incontrato - invece - il 66° deposito, che è stato tutto scavato nella roccia.
È un sedime di circa 60mila metri quadri con quattro vasche: due complete e due incompiute, ma già quasi collegate a quella che era la rete; una rete che vedeva un sistema di pompaggio dal Molo S. Antonio fino a qui, e una rete di distribuzione che da questo ente avrebbe dovuto portare il materiale da distribuire in un'altra zona - sempre del demanio militare - che ancora ora si trova vicino al cimitero, e che è la zona logistica di questo ente.
In questo momento quasi l'80% di quell'area (che è circa 80mila metri quadri) è stata data in concessione dal demanio dell'Aeronautica al Comune (e in questo momento c'è l'ippica, c'è il SIS).
Nasce, quindi, la costruzione nel '38; però intorno al 1940 ci sono già "venti di guerra" e si decide di non continuare, perché era cambiata anche la politica di distribuzione dei carburanti: era andato quasi in disuso l'idrovolante di stanza ad Augusta e a Siracusa (si passò all'aereo ad ala fissa, che aveva altre esigenze), quindi fu abbanonata quella che era la politica di distribuzione degli anni '40.
Noi l'abbiamo presidiato questo sito fino al giugno del 1986, pur non essendo di interesse dell'Aeronautica, però volevamo fare un "regalo" alla città di Siracusa, per poter creare sia un polmone di verde per la città, che intanto veniva inglobato da tanti palazzi (come potete vedere ormai è tutto circondato), e sia perché il Comune di Siracusa potesse utilizzare queste vasche (già due complete e due facilmente da poter utilizzare e collegare) come riserva idrica della città di Siracusa.
Abbiamo fatto tante proposte ai vari dirigenti del Comune e ai vari sindaci che si sono avvicendati fino al '76, dopodiché abbiamo deciso - per motivi di opportunità - per recuperare anche personale per altri enti, di non presidiarlo più e abbandonarlo, e concederlo (farlo ritornare anzi) al demanio dello Stato intorno al 1989~90.
Da quel momento è passato - dopo varie proposte - al demanio dello Stato, in «perfetto abbandono» come potete vedere, perché non più custodito e perché i vandali hanno fatto da padrone.

Gr> Perfetto, io la ringrazio.
[♪ musica]
Gr> Qua sotto abbiamo anche - più che altro - il rischio di incontrare sacche di gas tossici
GB> eh sì...
Gr> come monossido di carbonio e simili...
GB> no: direi che più di qui non possiamo entrare.
Gr> no no, infatti: più di qui non mi avventurerei comunque.

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