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domenica 21 gennaio 2018

VLOG 199: Voldemort: Origins of the Heir - 3 punti positivi e negativi



Benvenuti a bordo, viaggiatori: sono Grizzly, questo è Diario di Viaggio on the road e oggi voglio parlarvi di «Voldemort: Origins of the Heir», che è un fan-film sulle origini e l'infanzia di Voldemort (su come Tom Riddle è cresciuto ed è diventato il personaggio di Voldemort) nel mondo di Harry Potter.
Questo mediometraggio è stato rilasciato qui su YouTube: se non lo avete già visto ANDATE *SUBITO* A VEDERLO! Ve lo lascio linkato sul doobly-doo e sulla scheda; lo andate a guardare, poi tornate che parliamo.
Va bene, sono 52 minuti: se volete, potete guardarlo dopo. Io vi prometto che non farò spoiler in questa puntata, quindi intanto cominciamo: sigla!
[♪♫♪]
«Voldemort: Origins of the Heir» è un mediometraggio (dura - appunto - circa 50 minuti) realizzato interamente in Italia, è una produzione dei fan (un "fan-film") realizzato grazie al crowdfunding, con una cifra ridicola (si parla di intorno ai 15mila euro).
È stato interamente girato nella provincia di Trento: è stato girato in luoghi come Riva del Garda, la Val di Non, l'Altopiano di Pinè e il Castello del Buonconsiglio... vado in brodo di giuggiole a pensarci, perché il Trentino è un po' la mia seconda patria, e sono posti che ho visitato (e che visito) spesso, quando ho la possibilità; ne sono innamorato.
E non solo: la scenografia di questo film (di questo mediometraggio) è talmente ben curata, è talmente ben fatta che c'erano momenti che dovevo PENSARCI "Sì: ma io sto guardando una valle del Trentino, non sto guardando le montagne di una nazione (che non vi dico, #spoiler) o la Scozia!": è bellissimo!
Però, c'è un però: questo mediometraggio mi è piaciuto tantissimo, ma c'è qualche punto... non voglio dire "particolarmente negativo" ma che un pochettino mi ha fatto storcere il naso.
Quindi oggi voglio parlarvi di tre punti che ho trovato "leggermenti negativi" (che mi hanno fatto storcere il naso) e tre punti che ho trovato molto positivi, che invece mi sono piaciuti tantissimo, a proposito di «Voldemort: Origins of the Heir».
Comincio con una premessa importantissima: è stato un lavoro eccezionale, è stato pubblicato su YouTube, ha fatto (al momento che sto girando questo vlog) quasi dieci milioni di visualizzazioni, ha avuto un grandissimo successo, ha avuto un grandissimo risalto mediatico, ed è - comunque - un lavoro che merita di essere guardato, per tantissimi motivi.
Il primo motivo sicuramente è per l'incredibile cura nei dettagli: quando uno pensa "è un fan-film" magari s'immagina "sì: è una cosa girata fra quattro amici e messa così".
Invece no: è una cosa con una fotografia eccellente, con un doppiaggio molto particolare, ma adesso parliamo più nello specifico; comincerò parlandovi dei tre punti che ho trovato estremamente positivi e spettacolari di questo mediometraggio.
Al numero uno ci metto - appunto - le scenografie, l'ambientazione, la fotografia e gli effetti speciali (che sono a livelli... ma no "professionali": BEN PIÙ che professionali!): uno ci deve pensare "sì: è una produzione fatta da quattro amici con quattro noccioline", perché sembra una produzione che ti aspetteresti di vedere - non so - magari su Netflix, dopo che ci hanno speso qualche centinaio di migliaia di euro.
E consideriamo che i film della saga di Harry Potter sono costati MILIONI di euro: questo è un mediometraggio di 50 minuti che è costato circa una quindicina di migliaia di euro: letteralmente è costato noccioline, e il risultato è CLAMOROSAMENTE SPETTACOLARE!
Punto numero due: la recitazione. È molto bella la recitazione, è molto bella la presenza scenica delle persone... non posso dire lo stesso esattamente della "recitazione" per un motivo (su cui arriveremo) che è quello del doppiaggio: il film è realizzato in Italia, ma è stato doppiato in lingua inglese, per renderlo un prodotto fruibile da tutto il mondo. Sono d'accordo con la scelta del doppiaggio, anche se c'è un punto del doppiaggio di cui vi parlerò nei tre punti che ho trovato un po' negativi, però la presenza scenica la ho trovata comunque molto funzionale: le espressioni, la scelta degli attori... tutto quanto veramente di altissimo livello e veramente molto ben apprezzabile.
E tra l'altro - mantenendosi sul discorso della recitazione - faccio una menzione speciale per le coreografie nei combattimenti, che sono perfette: proprio niente da eccepire.
E terzo punto che ho trovato eccezionale sono i costumi. C'è una cosa (di cui - come vi ho detto - non faccio spoiler), è ambientato in un'altra nazione, quindi ci sono dei costumi che sono stati realizzati proprio partendo da zero, e secondo me c'è stato un lavoro eccellente: sono ben calibrati, danno benissimo l'idea, sono qualcosa di veramente eccezionale, veramente ben fatto e comunque tutto l'insieme dei costumi dà veramente l'idea di stare nel mondo magico di Harry Potter. Veramente molto bello.

Però adesso veniamo a quelli che considero i tre punti - come ripeto - non li voglio considerare "negativi", però un pochino mi hanno fatto storcere il naso.
E cominciamo dal punto numero uno: il doppiaggio in inglese. Ora: molti hanno criticato questo discorso del doppiaggio in inglese; prima di cominciare vi segnalo la recensione che ha fatto Victorlaszlo88: lascio linkata sul doobly-doo e sulla scheda; anche lui è stato uno di quelli che ha detto "capisco la scelta di doppiare in inglese per rendere il prodotto fruibile da tutto il mondo, ma c'è qualche piccola imprecisione, c'è qualche piccolo momento in cui non c'è quel sync..."
Eppure, nonostante tutto, io in questo voglio dire: "No: invece secondo me - soprattutto per essere un prodotto dal costo così basso - c'è un doppiaggio dal livello veramente professionale"; io l'ho trovato molto valido il doppiaggio.
C'è una cosa del doppiaggio che - invece - mi ha fatto storcere il naso: c'è un personaggio (il generale) che parla inglese con un accento marcatissimo, quasi a livello comico. Però ci sta: è straniero, l'inglese non è la sua lingua madre, sta parlando con una persona di lingua inglese, gli sta parlando in inglese... ci sta.
Il problema sono tutti gli altri personaggi: c'è il personaggio principale, Grisha McLaggen. McLaggen è un cognome scozzese... ti aspetti che sia scozzese.
Ora non voglio dire che dovrebbe parlare la McLaggen come, non so, il bidello Willy nei Simpson, però che tutti i personaggi non abbiano nessunissima inflessione dialettale... cioè: il generale parla con quel marcatissimo accento, tutti gli altri parlano un inglese pedante, puntiglioso quasi a livello scolastico...
Secondo me ci poteva stare che parlasse quest'inglese pedante, puntiglioso a livello scolastico Tom, perché volendo cercare la purezza del sangue, magari considera i dialetti una cosa babbana, e allora dice "no: io non mi faccio sporcare la lingua dal dialetto babbano", ma tutti gli altri sono cresciuti in varie parti dell'Inghilterra: ti aspetti che almeno la musicalità dialettale ce l'abbiano, non che parlino TUTTI quell'inglese perfetto.
Secondo me questa è una cosa che un pochettino mi ha fatto storcere il naso: una volta che stai dando un accento particolare a un personaggio, dai quel minimo di assonanza (almeno quel minimo di accento) agli altri personaggi: secondo me ci sarebbe stato un pochino meglio.
Punto numero due: la trama e lo sviluppo della sceneggiatura. In questo in parte sono d'accordo con l'analisi di Michael Righini: vi lascio la sua recensione linkata sul doobly-doo e sulla scheda.
La trama è molto interessante, lo sviluppo della sceneggiatura ha dei momenti di azione e dei momenti di dialogo, forse un pochino lenti ma che ci possono anche stare (naturalmente una cosa non può essere 100% azione). Però ci sono dei momenti che sono un po' troppo lenti.
Michael Righini, che ha fatto l'esperienza con Fuga dalla Morte, giustamente diceva "So, da regista, quant'è difficile: dopo che ti sei impegnato e hai sbattuto la testa per girare una scena (magari ci hai messo due giorni)... dopo non ti va di tagliare quella scena, perché rallenta troppo il passo."
Però 52 minuti di mediometraggio, che sono lunghetti (lunghetti perché poteva fare lo stesso messaggio - secondo me - con 30~40 minuti: ci sono delle scene che, secondo me, allungano un pochino il brodo.
Però ripeto, capisco il discorso (che lo fa anche Michael Righini): dopo che ti sei sbattuto in una produzione fatta - letteralmente - con gli amici, ti sei sbattuto per girare un mare di scene... poi ti è un pochino più difficile avere la voglia di dire "Va bene, questa scena cancelliamola, tagliamola"; però secondo me qualche scena si poteva tranquillamente tagliare, qualche cosa si poteva tranquillamente tagliare. Si poteva accorciare un pochino, e comunque avrebbe dato ugualmente il suo messaggio molto forte.
Prima di esprimere il punto numero tre, vi segnalo anche la recensione del buon Matioski: la lascio linkata sul doobly-doo e sulla scheda, andate e dategli un'occhiata. Matioski ci dice che non gli è piaciuto molto, per vari buchi sulla trama e per varie situazioni. Non sono del tutto d'accordo con la sua analisi, però trovo la sua analisi molto pacata e molto intelligente.
Comunque, punto numero tre che mi ha fatto storcere il naso: il Veritaserum.
Molti a dire "Ma perché il Veritaserum in endovena?"; secondo me vale un principio abbastanza semplice: il Veritaserum è una pozione (non è un incantesimo), quindi si suppone che cominci a fare effetto quando entra nel circolo sanguigno, iniettarlo nelle vene probabilmente sarà un modo di farlo entrare in funzione più velocemente, questo secondo me ci può stare.
Però non mi convincono due cose: la prima è che il Veritaserum frizza... perché?
La seconda cosa che non mi convince è questa: quando il professor Piton ci ha parlato la prima volta del Veritaserum, ci disse che "poche gocce e il signore oscuro in persona sarebbe impazzito dalla voglia di svelare i suoi più oscuri segreti": qui abbiamo Grisha a cui viene somministrato il Veritaserum in endovena, e a un certo punto il generale (mentre ancora continua a esserci l'ultima parte di Veritaserum nella boccetta): "Eh sì: forse il Veritaserum sta smettendo di far effetto"
Cioè: questo mi fa venire in mente, non lo so: forse il Veritaserum è come i farmaci babbani, c'è la versione "generica", c'è la versione con il principio attivo differente, che agisce in maniera differente, allora è meno potente?
Ma se c'è un Veritaserum più "potente", non interesserà a molti utilizzare il Veritaserum più potente?
Anche perché il Torneo Tremaghi e altre cose ci hanno fatto vedere che tra molti maghi c'è una cooperazione, quindi non credo che ci siano delle pozioni... cioè: nella Magia Oscura ci saranno pozioni che vengono tenute "segrete", ma nella "Magia Generale" credo che questo tipo di pozioni vengano "condivise", quindi non lo so: questo discorso del Veritaserum non mi ha convinto al 100%
Ci può stare il discorso che viene dato in endovena, ma non capisco questo discorso che "forse comincia a non fare effetto".

Insomma questi - secondo me - erano i tre punti che ho trovato fortemente positivi e i tre punti che ho trovato - diciamo - leggermente negativi (che non mi hanno convito al 100%) di «Voldemort: Origins of the Heir».
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