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domenica 5 maggio 2019

VLOG 265: Quando mi salvai dall'incendio del traghetto #OperazioneNostalgia



Maggio 2009, Abruzzo. Il campo terremotati è sempre attivo, la cucina dev'essere attiva tutti i giorni, quindi il nostro personale fa dei turni a rotazione: ogni otto~dieci giorni sale una squadra, appena arriva lì in Abruzzo (il giorno dopo) la squadra che era in Abruzzo riparte e ritorna a Siracusa.
Dobbiamo fare così perché non si può mai lasciare la cucina scoperta.
La nostra squadra è partita il 19 maggio  ma io e un collega abbiamo avuto un problema logistisco e siamo potuti partire solo il 20 maggio (il giorno dopo); per cui siamo partiti con la mia auto: siamo accompagnati dalla Regione Siciliana, ma abbiamo lì la mia auto personale.
Comunque siamo in Abruzzo e tutto quanto procede normalmente; tutta la squadra dovrebbe ritornare in Sicilia il 28 maggio (ripartire il 28 maggio dall'Abruzzo e arrivare il 29 a Siracusa) ma succede una cosa particolare: una cosa che ha a che fare con un mio cliente e che - poi - avrà a che fare con l'incendio a bordo della motonave “Vìncenzo Florio” della Tirrenia.
Oggi vi racconterò un pochino la storia di quest'incendio e di come ho fatto, per un caso fortuito, a evitare quest'incendio.
Benvenuti su Diario di Viaggio on the road #OperazioneNostalgia
[♪♫♪]

Mattina del 24 maggio 2009, appena finito il turno delle colazioni: abbiamo preparato caffè, tè e latte per circa 850~900 persone.
Stiamo ripulendo la cucina quando mi suona il cellulare: è un mio collega (un altro negoziante di informatica con il quale lavoriamo spesso assieme) che mi dice che un grosso cliente al quale abbiamo fatto un grosso lavoro, perché sta facendo una cosa con  il fotovoltaico con un finanziamento europeo, per questo finanziamento dovrà ricevere un'ispezione da parte della Comunità Europea, dice:
Lui: “Deve venire un ispettore che deve verificare l'impianto, le cose che sono state realizzate, i lavori che sono stati fatti etc. Dovranno essere presenti TUTTI i fornitori: un rappresentante di ognuno dei fornitori, che hanno fornito servizi, il 28 maggio mattina alle otto”
E sono lì al telefono:
Io: “Eh no, guarda: dovrete fare senza di me, altrimenti dovete spostare, perché il 28 io parto dall'Abruzzo, arrivo il 29 pomeriggio. O si sposta il 30 mattina, o altrimenti dovete fare senza di me.”
Lui: “No, non si può fare senza di te: devi essere presente per forza. L'ispettore ha detto che se ci sono problemi POTREBBE SALTARE TUTTO IL FINANZIAMENTO e il cliente sta friggendo.
Ehhhhh, no: ha detto che devono essere presenti tutti quanti.”
Io: “Eh sì: devono essere presenti tutti quanti. E allora ti delego, eh: io sono in Abruzzo, non è che sono qua a divertirmi!”
Lui: “Eh sì: tu mi deleghi. E se quello poi mi fa domande su Tomcat® io che gli racconto?”
Insomma gli dico:
Io: “Informati con il cliente, parlate con l'ispettore, glielo dite che sono in Abruzzo: è una situazione complessa! Che cosa devo fare? Fatemelo sapere voi.”
Si informano, ma niente da fare: nel corso della giornata (dopo un'oretta) mi chiamano:
Lui: “No: devi riuscire a venire per forza a Siracusa.”
Quindi parlo col mio responsabile, parliamo con il capocampo, e sono costretto a partire il 26 maggio al di fuori  di tutti gli altri colleghi (fortuna vuole che - almeno - sono lì con la mia macchina, quindi non ho grossi problemi per spostarmi) e mi scorporo:
Io: “Il 26 maggio, parto, il 27 pomeriggio sono a Siracusa e il 28 mattina sarò lì dal cliente a parlare con questo signore, che devo fare?”
E va bene, quindi parto, faccio tutto quanto: il 28 mattina alle otto sono dal cliente assieme a tutti gli altri ragazzi che hanno fornito servizi, e si parlotta un po' anche del fatto che sono stato in Abruzzo, che molti - in realtà - lo sapevano (anche il cliente lo sapeva!).
E si parla PER UN BEL PO', perché questo signore della Comunità Europea che ci ha chiesto di essere tutti lì alle otto, per prima cosa si presenta alle 8:45!
Parla con il cliente, da solo, per alcuni minuti, si guarda intorno senza neanche girare più di tanto: c'è tutto il campo pieno di pannelli fotovoltaici, e a questo punto tira fuori una cartelletta.
Quest'ispettore ci da questa cartelletta, e c'è una tabella con il nome del fornitore e un riquadro bianco.
Lui: “In corrispondenza del nome della vostra azienda dovete mettere la firma. Solo la firma: non serve il timbro. Giratevi la cartelletta e mettete la firma…”
E ci giriamo 'sta cartelletta, mettiamo 'sta benedetta firma…
Io: “Va bene: a questo punto?”
E l'ispettore:
Lui: “No, niente: a questo punto abbiamo finito. Se volete, ci andiamo a prendere un caffè…”
Cascano cinque secondi di silenzio, COMPLETO.
TUTTI QUANTI, cliente compreso, mi guardano in profondo imbarazzo (tranne quello della Comunità Europea, che non ha capito perché l'improvviso silenzio).
Uno di quei momenti in cui, probabilmente, Bruce Banner sta cercando il mio numero di cellulare per chiamarmi e sapere PERCHÉ NON SONO DIVENTATO VERDE, ALTO QUATTRO METRI E INFEROCITO e non ho *strappato* l'ispettore della Comunità Europea così come Lou Ferrigno strappava una camicia ad episodio.
Dopo questi cinque secondi di silenzio, sbotto (non ce l'ho più fatta):
Io: “No, ma lei ci sta prendendo tutti quanti in giro, giusto?”
L'ispettore, tra lo stupito e lo stizzito:
Lui: “Che cosa intende dire?”
Io: “Che cosa intendo dire? LEI MI STA DICENDO CHE MI HA FATTO SCENDERE DAL CAMPO TERREMOTATI IN ABRUZZO IN ANTICIPO (A SPESE DELLA REGIONE SICILIANA) PERCHÉ MI VOLEVA QUI OBBLIGATORIAMENTE *PER* *UNA* *FIRMA*?!?! MA LEI MI STA PRENDENDO *SERIAMENTE* IN GIRO!!”
A questo punto l'ispettore è passato da un intero range di tonalità cromatiche: dal rosso peperoncino al bianco che più bianco non si può, che è stato l'ultimo colore che ha tenuto.
Ha cominciato ad esprimersi per mugugni e monosillabi per molto tempo e ci è voluto MOLTO TEMPO prima che riuscisse a dirmi:
Lui: “Ma come? Ma se lei diceva che era in Abruzzo… come sono sceso io da Viterbo, mandavo un collega di Pescara a prendere la firma!”
Io: “*GLIELO* *ABBIAMO* *DETTO* *PRIMA* CHE IO STAVO IN ABRUZZO DAI TERREMOTATI! Ho chiesto se si poteva spostare di due giorni o se potevo delegare qualcuno e lei ha risposto «no: devono essere presenti tutti i fornitori»!”
Ormai il danno era fatto: ero sceso e avevamo messo la firma, avevamo fatto questa farsa, quindi alla fine la discussione verte sui terremotati, perché comunque anche l'ispettore era curioso della situazione (in fondo era l'argomento del periodo) e comunque ormai che dobbiamo fare?
Il 28 mattina gli altri colleghi - nel frattempo - sono partiti dall'Abruzzo per tornare in Sicilia, quindi il 29 maggio mattina io faccio la doccia alle cinque del mattino, esco dalla doccia alle 5:15~5:20, mi metto su Canale 5 in attesa del caffè e guardo Prima Pagina.
E c'è uno speciale pazzesco: "Incendio a bordo del traghetto Vincenzo Florio, della Tirrenia: al momento è al largo di Palermo, ci sono situazioni complesse, stanno evacuando la nave…"
E io penso: ‘Oh guarda: il Vincenzo Florio. La stessa nave che ho preso io per scendere a Siracusa…’
Dopo qualche secondo un paio di neuroni si connettono: ‘OU: il Vincenzo Florio! MA VUOL DIRE CHE CI SONO I MIEI COLLEGHI LÌ SOPRA!’
Eh sì: i miei colleghi sono rimasti coinvolti nell'incendio della nave.
Non solo sono rimasti coinvolti: questo è quello che resta del pulmino che c'era nel ponte auto del Vincenzo Florio, il nostro pulmino nove posti completamente tostato, assieme al camper del cuoco.
Virtualmente sarebbe rimasto tostato assieme alla mia auto se avessero spostato l'ispezione al 30 maggio o se mi avessero fatto una delega (o in modo di firmare lì in Abruzzo) e quindi se non fossi dovuto scendere di corsa.
Quindi alla fine, nonostante un ispettore della Comunità Europea mi abbia fatto scendere di corsa dall'Abruzzo solo per una firma, quantomeno si è salvata la mia macchina e mi sono salvato io dall'incendio della motonave Vincenzo Florio, dove è andata distrutta l'attrezzatura di miei colleghi, dove è andato distrutto il nostro pulmino, è andato distrutto il camper del nostro cuoco, e… purtroppo è andata così: giusto per raccontarvi che nelle situazioni di emergenza possono succedere anche incidenti di questo genere.
Ci sono ancora altri aneddoti sul terremoto in Abruzzo e più avanti ve li racconterò, per il momento questo è tutto.
Io sono Grizzly e questo era #OperazioneNostalgia
Vi ringrazio per essere arrivati in fondo al vlog, vi invito - come sempre - a mettere pollice-in-alto, condividere il vlog, iscrivervi al canale; noi ci vediamo alla prossima puntata: ciao a tutti!

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