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domenica 8 dicembre 2019

VLOG 296: Come essere più efficienti



Benvenuti nel mio incasinatissimo laboratorio, viaggiatori (i lavori sono in corso): quello è il mio condizionatore.
Quel condizionatore, quando lavora in aria fredda, fa condensa; la condensa scende attraverso un tubo e finisce qui.
Questo è un serbatoio da 300lt che riceve l'acqua di condensa e - attraverso un tubo - la manda giù.
Qui sotto c'è il bagno del mio ufficio e quest'acqua viene utilizzata per alimentare il bagno dell'ufficio, nello specifico per far funzionare la vaschetta del gabinetto.
Bene: oggi non vi parlerò del mio gabinetto (anche se in realtà lo farò marginalmente) ma, soprattutto, oggi voglio parlarvi di come rendere una cosa efficiente…
… pensando in maniera completamente diversa!
Per cui cominciamo il vlog: sigla!
[♪♫♪]
Nella seconda metà degli anni novanta (e sì: parliamo di più di vent'anni fa…) avevamo il computer, avevamo il telefono, avevamo la macchina fotografica, avevamo la TV, avevamo la radio, avevamo il lettore CD, avevamo il calendario, avevamo l'agenda, avevamo i giochini tascabili, avevamo una sfilza allucinante di roba.
Poi, però, nei primi anni 2000 è arrivato il primo iPhone e hanno cominciato a diffondersi i primi smartphone.
E a quel punto abbiamo cominciato a prendere una parte degli strumenti che avevamo e a integrarli direttamente nello smartphone. Il cellulare non è più il semplice dispositivo per telefonare, ma è un dispositivo che svolge una quantità allucinante di funzioni: dall'agenda al calendario, al computer, alla navigazione in internet, alle cose più stupide come la semplice torcia.
Ora, proviamo a pensare a come migliorare una cosa, come renderla più efficiente.
Pensiamo alla lampadina, e la lampadina è rimasta - fondamentalmente - identica da cento anni a questa parte.
Ok, è cambiato il meccanismo che c'era alla base: cent'anni fa, grazie all'invenzione di Edison, avevamo un bulbo di vetro in cui era fatto il vuoto, era messo - poi - un gas a bassa pressione (come l'argon), si metteva un filamento di carbonio o di tungsteno che veniva surriscaldato dalla corrente elettrica.
Bene: in questo senso ci sono stati dei miglioramenti pazzeschi, adesso abbiamo lampadine a basso consumo, abbiamo lampadine led: un bassissimo consumo e un'eccellente resa luminosa (con pochissima corrente generano tantissima luce).
Però il principio è che dalla lampadina siamo partiti e alla lampadina siamo arrivati: quello che abbiamo fatto per migliorare l'efficienza dello strumento è stato continuare a migliorare quello strumento.
E fin qua niente di strano. Però con lo smartphone abbiamo cominciato ad integrare delle soluzioni a dei problemi che avevamo cambiando completamente l'approccio al problema.
Io giro con una torcia in tasca (una di quelle simpatiche torce cinesi da pochi soldi, a led) ma, in fondo, non serve a molto girare con una torcia in tasca, perché tutti noi giriamo con una torcia in tasca: la torcia - infatti - è uno strumento integrato sullo smartphone.
La torcia è la soluzione al problema "C'è buio, non riusciamo a vedere, abbiamo bisogno di luce."
Come rendiamo una torcia più efficiente? Abbiamo le torce a led, con una piletta stupidissima fanno un sacco di luce, e fanno un sacco di luce per un sacco di tempo perché consumano pochissima corrente.
Ok. E quando invece mettiamo la torcia integrata sullo smartphone, quello che stiamo facendo non è "rendere più efficiente la torcia" (alla fine quella è, e quella rimane): stiamo cambiando radicalmente la soluzione utilizzata per risolvere il problema "Siamo al buio, abbiamo bisogno di luce."
Non stiamo più pensando con l'ottica "va bene: questa è la torcia, come possiamo migliorare la torcia?", stiamo pensando con l'ottica: "abbiamo uno strumento (lo smartphone), come possiamo fare a risolvere il problema del buio? Mettiamo una lampada sullo smartphone!"
Ora questo tipo di approccio non solo funziona meglio per l'ambiente (per esempio il consumo elettrico di uno smartphone è indubbiamente inferiore a quello che era il consumo elettrico di un computer, di una radio con lettore MP3 e con lettore CD, di una macchina fotografica, di una telecamera, di un calendario, di un'agenda, di tutta questa roba qua); quindi da una parte sicuramente questo rende il sistema più efficiente, ma dall'altra è proprio quest'approccio che conta: l'approccio di pensare in maniera differente a una soluzione possibile a un problema che già abbiamo.
Vi faccio un altro esempio, un esempio che mi riguarda direttamente: il serbatoio dell'acqua che ho in ufficio.
Allora: io ho in ufficio due problemi.
Il primo problema: ho bisogno che il mio gabinetto funzioni.
ebbene sì: anche i tecnici informatici ogni tanto fanno la pipì
Questo significa che ogni volta che io devo usare il gabinetto, devo utilizzare 9,5lt di acqua.
Nove litri e mezzo di acqua potabile, dell'impianto dell'acquedotto, per scaricare il gabinetto. Quindi per prendere quest'acqua potabile e buttarla direttamente dentro la fognatura.
Secondo problema: il mio laboratorio è in un soppalco, è in un ambiente alto, con una ventilazione forzata un po' complicata, perché le finestre sono basse, quindi è una zona dove ristagna l'aria calda. In inverno può essere piacevole, in estate diventa MASSACRANTE, perché ci sono due server accesi H24, ci sono i computer dei clienti che sono accesi quando ci sto lavorando, c'è l'illuminazione (che è a led, ok, ma che fa il suo calore quando io sono in ufficio e sto lavorando), quindi lì sopra c'è un problema di temperature. Tra l'altro in estate c'è un problema che arrivano, le temperature, anche a oltre i 40 gradi… e questo può dare problemi anche ai server e ai computer.
Quindi io sono costretto a utilizzare il climatizzatore praticamente per otto mesi (o poco più) ogni anno.
Il climatizzatore da una parte abbassa la temperatura del laboratorio, rendendo umanamente possibile restare in laboratorio, ed evitando - anche - possibili danni ai server, dall'altra parte il climatizzatore contribuisce a rimuovere l'umidità dell'ambiente, anche perché sono in un basso e sono in un ambiente che è a diretto contatto con il locale autoclave del palazzo (quindi comunque c'è un'umidità pazzesca).
L'umidità che viene condensata dall'aria veniva condensata dal climatizzatore, diventava acqua che veniva scaricata - semplicemente - nel lavandino.
Ho collegato l'uscita del climatizzatore al serbatoio e utilizzo l'acqua del climatizzatore per far funzionare il gabinetto; da una decina d'anni quando io scarico lo sciacquone del gabinetto non utilizzo acqua potabile: utilizzo acqua di condensa del climatizzatore.
Che non è acqua potabile, anzi: non è neanche tanto batteriologicamente pura, ma per scaricare il gabinetto va benissimo.
Non solo: il mio gabinetto utilizza una pompa di sollevamento (perché non c'era lo scarico: è una storia lunga e complicata); la pompa di sollevamento ha bisogno di una certa manutenzione, in particolar modo ha bisogno che venga effettuato un ciclo di pulizia con uno speciale liquido anticalcare (solo per il calcare) almeno una volta l'anno.
Ovvero: AVEVA BISOGNO, perché l'acqua del climatizzatore non contiene calcare, quindi posso risparmiarmi questo discorso.
La pompa, non subendo nel corso del tempo incrostazioni di calcare, lavora in maniera più efficiente, essendo un componente elettrico mi permette anche di risparmiare un po' di corrente.
E io grazie all'installazione del serbatoio ho la possibilità di recuperare l'acqua di condensa e utilizzarla per lo scarico del gabinetto, risparmiando ogni anno grandissime quantità di acqua (e riutilizzando un'acqua che - altrimenti - avrei semplicemente buttato via).
In questo modo ho migliorato la situazione e soprattutto ho risolto due problemi collegandoli tra di loro: ho creato una soluzione che mi ha permesso di risolvere il problema "raffreddare l'ufficio" e il problema "utilizzare acqua per far funzionare lo scarico del gabinetto".
Questo, ancora, per ribadire il discorso che - talvolta - per migliorare l'efficienza di qualcosa, non necessariamente bisogna soffermarsi a pensare a "come abbiamo risolto quella cosa? La soluzione è QUESTA" (la famosa «lampadina»): Ok: come possiamo migliorare la lampadina?
Talvolta può essere necessario e utile non soffermarsi sulla soluzione, ma soffermarsi sul problema e vedere se ci sono altre strade che possono essere percorse, che possono portare a una soluzione funzionale.
Voi che cosa ne pensate? Voi applicate qualche soluzione per cercare di migliorare l'efficienza energetica della vostra casa, o per migliorare l'impatto ambientale che avete?
Non lo so: parliamone nei commenti qua sotto, oppure su Twitter con l'hashtag #DdVotr
Anche per oggi ho concluso; spero di essere riuscito a farvi pensare in maniera differente a quali sono i problemi e quali possono essere le soluzioni per risolvere i problemi. Se ce l'ho fatta vi invito a mettere pollice-in-alto e condividere questo vlog con i vostri amici, anche su WhatsApp o Telegram, magari con i vostri amici che stanno cercando una soluzione per l'aria condizionata e il gabinetto in ufficio: io ci sono riuscito, funziona da dieci anni, perché no?
Vi ricordo - se non l'avete già fatto - di iscrivervi al mio canale YouTube: è gratuito e assumerete subito quel Buon Profumo di Nuovo Iscritto™ che ci piace così tanto, e anche quello ha un ottima efficienza energetica, infatti assumere il Buon Profumo di Nuovo Iscritto™ ha un impatto energetico pari quasi a zero: una volta che si spende corrente per clickare su "Iscriviti", poi il Buon Profumo di Nuovo Iscritto™ arriva senza spendere neanche un briciolo di energia!
Inoltre, se seguite il mio canale Telegram (lo trovate linkato sul doobly-doo e sulla scheda) riuscirete anche a ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo video, e ricevere occasionalmente piccole curiosità e dietro le quinte riguardo ai video che devo realizzare.
Infine se c'è un argomento che vi piacerebbe io trattassi su #DdVotr, potete farmi sapere anche quello in un commento qua sotto.
Io sono Grizzly e questo è tutto, per cui come sempre: grazie, ciao a tutti e ci vediamo alla prossima!

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