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domenica 8 novembre 2020

VLOG 344: Nirvana - quattro punti



Benvenuti viaggiatori: io sono Grizzly.
Fuggendo inseguito da una tigre, un uomo arriva sull’orlo di un precipizio.
Si aggrappa a una radice e si lascia penzolare nel burrone.
La tigre sopra di lui lo fiuta, lui guarda in basso e vede un’altra tigre che lo fissa, allora lui guarda la radice a cui è appeso e vede che due topini si sono messi a rosicchiarla.
Allora lui guarda alla sua destra e vede una minuscola pianta con una fragola.
Una fragola rossa, matura. Stende la mano e la mangia.
La fragola era dolcissima.
Questo è uno dei ricordi che Lisa ha lasciato a Jimi, ed è una citazione al film di cui vorrei parlarvi oggi.
Nel 1997, in cronaca, ricordiamo un fatto molto importante: la morte di Lady D (e di Dodi Al-Fayed) e come la cronaca di quel periodo cercasse, anche, di continuare a parlare dei “giornalisti d'assalto” (dei cosiddetti paparazzi), di come - molto probabilmente - ci fosse una grande responsabilità dei paparazzi nell'incidente stradale.
Nel 1998 esce un film italiano, intitolato (guardacaso) “Paparazzi”, perché era stato un fatto di cronaca che aveva colpito tantissimo, quindi se n'era parlato tantissimo, dunque si cercava di cavalcare l'onda portandosi appresso un film che parlasse di quell'argomento.
Film - onestamente - molto discutibile: lo vidi in televisione più per curiosità che per altro e, sinceramente, me ne ricordo anche molto poco (anche particolarmente noioso).
Beh: oggi voglio parlarvi di un film; di un film di fantascienza, un film di fantascienza cyberpunk molto, molto particolare, e lo voglio fare perché è un film di fantascienza cyberpunk italiano.
Anzi: perché è il primo film di fantascienza cyberpunk italiano.
Cominciamo quindi questo nuovo episodio di Diario di Viaggio on the road.
[🎵🎶]

«Nirvana» è un film di Gabriele Salvatores del 1997, una co-produzione italo-francese e ha una serie di cose particolari: anzitutto è stato girato interamente a Milano; tutto quanto il film è girato negli ex stabilimenti Alfa Romeo di Portello, e tutte le scenografie sono lì dentro, il che lo rende qualcosa di veramente PAZZESCO, perché le scenografie sono allucinanti.
Noi abbiamo due realtà in questo film (adesso ve ne parlerò quando parlerò - velocemente - della trama) e le due realtà sono radicalmente diverse tra di loro, ma in effetti stiamo parlando dello stesso ambiente, della stessa scenografia.
E non solo Nirvana è il primo film di fantascienza cyberpunk italiano: essendo uscito nel 1997 è uscito prima di un paio di film che rappresentano delle «pietre miliari» nell'argomento della fantascienza cyberpunk.
Sto parlando de «Il Tredicesimo Piano» (di Rusnak) e della saga di Matrix, uscita con il primo film «Matrix» (delle Wachowski), e sono entrambi del 1999.
Tra l'altro sullo stesso argomento di Nirvana (questo paragone tra la realtà e il videogame) ci sarebbe anche eXistenZ, di Cronenberg, sempre del 1999.
E, nel caso de Il Tredicesimo Piano, io andai a vedere quel film al cinema con gli amici (mi invitarono gli amici ad andare a vedere quel film) e - uscendo dalla sala - la PRIMA COSA che ho pensato (veramente la prima: subito, uscendo dalla sala) è stata:
Beh: bello.
Però questa volta gli italiani (con Nirvana) ci sono arrivati prima!
Ma veramente: il Tredicesimo Piano non solo sembra ispirato alle varie opere di fantascienza cyberpunk (al lavoro letterario - non so - di Gibson e di Sterling, e di tanti altri autori; a cose alla Blade Runner e via discorrendo), ma soprattutto il Tredicesimo Piano sembra ispirato da Nirvana.
Vediamo la trama, velocemente e senza fare spoiler: abbiamo Jimi, che è un programmatore che lavora per  una grande multinazionale (la OKO-SAMA Starr); Jimi è un programmatore di videogame e sta lavorando a un gioco che dovrà uscire di lì a pochi giorni (per natale), che è il videogame Nirvana.
È sull'orlo della depressione: vive ancora una grandissima nostalgia di quella che è stata la sua vita passata e combatte con lo stress ogni giorno per arrivare a completare questo videogame.
Siamo negli ultimi giorni prima della data di consegna, quando un virus infetta il computer di Jimi.
Questo virus lascia un danno collaterale enorme: praticamente danneggia il videogame Nirvana, dando al personaggio principale di Nirvana, Solo, una coscienza.
Solo, un grandissimo Diego Abatantuono in questo caso: parliamo della seconda metà degli anni ’90, quando finiva di fare il personaggio un po' «caciarone» e comincia ad affrontare delle parti un pochino più serie; in questo film Abatantuono ha dato una prova d'attore veramente molto, molto bella: ha un che di grottesco, ha un che di comico, perché è un po' come un bambino, che sta cominciando a capire le cose, quindi c'è un po' il suo essere anche stupidino, però c'è anche questa prova attoriale che è molto, molto forte.
Guardando a film usciti successivamente, mi ha ricordato - un po' - come la prova attoriale di Jim Carrey in «The Truman Show».
Comunque abbiamo questi due paralleli: Jimi, programmatore, che sta sviluppando il videogame, e Solo, personaggio del videogame, che comincia ad avere coscienza di se stesso.
C'è un parallelo tra queste due vite: uno che vuole tornare al proprio passato e uno che vuole distruggere il proprio futuro, un parallelo molto interessante.
Con la trama mi fermo qui: sono le avventure che vivono questi due personaggi, sino all'apoteosi finale, che è molto bella: c'è una storia che concerne non solo - appunto - il cyberpunk (la tecnologia), ma anche una profonda analisi sociologica, quindi è una cosa che si rifà non solo alla fantascienza cyberpunk (a quelli che erano Gibson, Sterling e via discorrendo), ma anche a quella fantascienza sociologica, tipica magari di Asimov (non so: del Ciclo delle Fondazioni).
Vediamo a questo punto quattro punti su questo film: due certamente positivi, e due che… probabilmente dovrebbero essere negativi, ma li considero più che altro neutri: in qualche modo possono anche essere visti positivamente, ma per qualcuno magari possono essere dei punti negativi; comunque vediamo questi quattro punti sul film Nirvana.

Numero uno: è un film del 1997 (siamo nel 2020), quindi è un film che ha 23 anni. Nonostante abbia ventitre anni, posso dire che è invecchiato veramente benissimo.
A livello di effetti speciali non c'è tantissimo; qualcosa invecchiato male c'è: il portale che utilizza Jimi per fare le modifiche al videogame, che è plasticoso, molto alla Tron (forse anche un po' un omaggio alla grafica di quel periodo, ma diamolo per buono), ma per il resto quelle che sono le atmosfere, quella che è la scenografia, quella che è la storia… secondo me è invecchiato benissimo.

Punto numero due (per qualcuno negativo): strano questo paragone Christopher Lambert, che ha dato una grande prova attoriale nel ruolo di Jimi, e poi - come (tra virgolette) antagonista/compagno - Diego Abatantuono. Forse ci sarebbero potuti essere attori un pochino più adatti a questo ruolo, forse ci poteva essere qualcuno un pochino più funzionale, però - come ripeto - secondo me questa, per Diego Abatantuono, è stata una grandissima prova attoriale, e mi è piaciuto tantissimo anche un po' quel richiamo a quel suo personaggio caciarone, che è un po' come un bambino che sta imparando a capire le cose, a capire come funzionano le cose, che non gli piace questo gioco e lo vorrebbe cambiare: questo non è da sottovalutare, comunque.

Punto numero tre (positivo): è bellissimo il discorso dei paralleli che ci sono: Jimi che vuole tornare al passato, che vuole provare un percorso differente e Solo, che ha capito di essere un videogioco, e anche lui vuole provare qualcosa di diverso, vuole cercare di cambiare le regole del gioco.
Entrambi i personaggi cercano di cambiare le regole del gioco in maniera differente uno dall'altro, ma quello che vogliono fare è - comunque - ottenere la soddisfazione, ottenere il Nirvana finale: è - secondo me - un parallelo bellissimo.
Ma non solo questo: anche - appunto - il parallelo videogame↔realtà in tanti piccoli dettagli, che sono gustosissimi. C'è il videogame in cui Jimi dice a Solo
-Guarda: adesso devi stare attento ai cacciatori di organi!
Poi, assieme a Naima, che stanno girando nel mondo reale:
-E quelli chi sono?
-Cacciatori di organi!
Questa cosa è graziosa, secondo me.

Punto numero quattro (probabilmente per qualcuno negativo; io devo dire che lo trovo molto neutro): la tipizzazione di alcuni personaggi, nello specifico mi riferisco - soprattutto - a quella che dovrebbe essere la spalla comica: Joystick (Sergio Rubini); questo hackerino (lamerino), personaggio complesso alla Shock Waves…
Ah, già: voi non potete cogliere questo riferimento, almeno non finché non parlerò de I Segreti di #SPOILER, ma ne parlerò!
Questo hacker che parla con una fortissima inflessione dialettale pugliese: c'è questa scena, mentre stanno mangiando:
-Eh, m'ha mandat'un messagg, giù dala BBS!
È una cosa che a qualche nerd fa storcere il naso, però considero - per esempio - che questo discorso del dialetto, che diventa un modo di appropriarsi della realtà è presente anche in Matrix (è una cosa che si perde nel doppiaggio italiano): in Matrix i personaggi che vivono nella «vita reale» parlano questo slang molto estremo.
Diciamo che questo punto può essere visto negativamente: d'altronde in fondo Joystick è anche la macchietta comica, però - secondo me - questo discorso di aver tipizzato in questo modo i personaggi, anche Lisa che ha questo accento molto marcato, Joystick che ha questo accento dialettale molto marcato… secondo me avvicina più i personaggi a quel livello umano che vogliono rappresentare.

Insomma questo è Nirvana: se non l'avete visto, vi consiglio assolutamente di recuperarlo, è un film che merita veramente tantissimo, è molto piacevole, è molto moderno: nonostante - appunto - l'età che abbia, riesce a trattare un argomento molto profondo con leggerezza, con simpatia, con una serie di cameo simpaticissimi (c'è un Paolo Rossi che fa ‘il Joker’, che fa il bollettino - tipo quello meteo - delle sostanze stupefacenti! Compare giusto per pochi secondi su uno schermo TV, che è gustosissimo!)
Veramente molto, molto bello questo film, quindi dategli un'occhiata, mettetelo alla prova.
Voi che mi dite: l'avete visto questo film? Non l'avete visto? L'avete guardato molti anni fa e non ve lo ricordate?
Vi ho incuriositi e volete guardarlo? Non lo so: parliamone nei commenti qua sotto, oppure su Twitter con l'hashtag #DdVotr
ditemi un po' che cosa ne pensate, ditemi un po' che cosa pensate - in generale - della fantascienza cyberpunk: avete visto qualche film cyberpunk? Avete letto qualche romanzo cyberpunk? Avete letto - non so - Mirrorshades? Avete letto Il Neuromante, o qualcosa del genere?

Bene, io sono Grizzly: come sempre vi ringrazio per essere arrivati in fondo al vlog, vi ricordo di mettere pollice-in-alto e condividere con i vostri amici (anche su Whatsapp, Telegram e gli altri social), particolarmente con i vostri amici appassionati di fantascienza cyberpunk: vedrete che gradiranno!
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