domenica 27 marzo 2022

Dopo l'amputazione (Deep Dark Diary 15)



Kristi Loyall è una ragazza che, nel 2011, ha 26 anni e soffre di uno strano dolore che le parte dal piede destro.
Pensa - magari - a un lipoma infiammato ma, invece, ha un tumore maligno alla pelle, ed è una situazione molto grave, tanto che la giovane dovrà subire l'amputazione del piede, praticamente sotto il ginocchio destro, per riuscire a sopravvivere.
Un po' per scherzo (e un po' per sdrammatizzare la situazione) chiede ai medici se - dopo la procedura - potrà avere indietro il piede… e i medici - seriamente - le rispondono che sì: in realtà basta solo compilare un pochino di incartamenti ed è perfettamente possibile.
Ed ecco che, grazie all'aiuto di un museo di osteologia, da questo piede sono state estratte, ripulite ed incollate le ossa… che hanno un account Instagram!
Bene: oggi, prendendo ispirazione dalla storia di Kristi, vediamo che cosa succede qui in Italia, dopo un'amputazione, agli organi che sono stati (per l'appunto) amputati, in questo nuovo episodio di Deep Dark Diary

Può succedere per via di una malformazione congenita che si ha sin dalla nascita, oppure a causa di un incidente, o di una malattia (come nel caso di Kristi), ma ricordiamo che - banalmente - anche l'estrazione di un dente di fatto costituisce l'amputazione di un organo vivente.
Cosa succede, qui in Italia, dopo l'amputazione?
Beh, soprattutto - in particolar modo, se è avvenuto in caso di malattia - l'organo amputato è considerato un rifiuto sanitario pericoloso e, pertanto, sottoposto a uno smaltimento (a una procedura di smaltimento) come se fosse un rifiuto speciale.
O, quando parliamo di elementi di una certa dimensione o riconoscibilità (ad esempio un braccio o una gamba), allora si procederà a una tumulazione, o a una cremazione, come se si trattasse di un'intera salma.
E infatti, non oltre le 48 ore dall'intervento, l'attuale Regolamento di Polizia Mortuaria concede all'amputato la possibilità di andare a richiedere una specifica procedura di tumulazione o cremazione, qualora lo desiderasse: ad esempio per motivi religiosi.
È inoltre possibile chiedere l'inumazione presso una tomba di famiglia, magari la tomba che - in futuro - sarà destinata, poi, ad accogliere le restanti spoglie mortali dell'amputato.
Oppure - se PER ESEMPIO la disposizione di fine vita dell'amputato fosse per cremazione e spargimento delle ceneri in mare - sarà possibile applicare la medesima procedura solo all'arto che è stato amputato.
La dispersione delle ceneri può avvenire in determinate aree predisposte dei cimiteri, oppure in alcuni boschi, in mare… tutto quanto è regolamentato da specifiche normative locali, inerenti il comune dove è avvenuto il decesso, o quello dove si richiede di effettuare la dispersione delle ceneri.
E voi che cosa ne pensate? Se in futuro (a causa di un incidente, di una malattia o di qualcos'altro) doveste subire una amputazione, cosa vorreste fare dell'arto che vi viene amputato?
Non ve ne importerebbe nulla, e andrebbe bene che vada a finire smaltito come un rifiuto speciale?
Oppure a vorreste che venisse - non lo so - inumato, cremato… o altro? Parliamone!
Bene, io sono Grizzly e questo era Deep Dark Diary: il contenitore che - ogni ultima domenica del mese - ci porta a fare un viaggio lungo il lato oscuro della cultura, del folklore o della tecnologia; noi ci vediamo al prossimo episodio, ciao a tutti!

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