Sono rimasto colpito dalle notizie sulle aggressioni di cani nel ragusano.
Non molto colpito, visto che so bene in che condizioni versa il randagismo in Sicilia, ma invece molto colpito dal comportamento populista delle istituzioni a tal proposito.
Il sottosegretario alla salute, Francesca Martini, ricorda a tutti - giustamente - che la gestione degli animali randagi e' interamente assegnata ai comuni e ai sindaci quali rappresentati dei comuni [cito da La Repubblica: "Da quando mi sono insediata denuncio l'inattività colpevole dei sindaci del centro sud - ha detto il sottosegretario sottolineando che - il randagismo è un problema gravissimo di salute e incolumità pubblica e che i mancati investimenti di risorse destinate alla raccolta, alla 'chippatura' e al ricovero degli animali vaganti sta diventando un fenomeno altrettanto grave [...] Resto allibita davanti a questi terribili fatti di cronaca - ha aggiunto - la Sicilia è ampiamente nota per fatti gravissimi non solo di randagismo, ma anche purtroppo per gravissimi fatti di maltrattamento sugli animali, come le sevizie di Porto Empedocle questa estate". Martini ha quindi sottolineato le responsabilità dei sindaci anche relativamente alla sterilizzazione] e che erano stati stanziati dei fondi per la costruzione e la gestione di strutture adeguate (canili, nello specifico) da parte dello stato.
Il sindaco di Scicli, Giovanni Venticinque, replica (purtroppo come molti politici soliti sunt) che la provincia non ha visto alcun fondo in tutti questi anni [cito sempre da La Repubblica: "Poi ricorda (la dott.ssa Martini, ndG) che la Regione ha avuto negli ultimi anni 3 milioni di euro per l'applicazione della legge sul randagismo. Dichiarazione alle quale replica il sindaco di Scicli Giovanni Venticinque: "Al mio paese - dice (il sindaco Venticinque, ndG) - non è arrivato il becco di un centesimo. Non si può scaricare il problema randagi sui sindaci"].
Ora, come sempre si fa a chi scarica di piu' il barile, e che questo venga fatto sulla tomba di un bambino di dieci anni e' una cosa che mi fa salire il sangue agli occhi. Non so voi, ma io ne ho le scatole piene di queste storie.
Santo ministro Brunetta che vuole la chiarezza sui dati contabili della pubblica amministrazione, santo perche' io a questo punto *PRETENDO* entro due giorni lavorativi di sapere senza piu' discussioni se ha ragione il sottosegretario Martini o il sindaco Venticinque.
Se sono stati stanziati dei fondi per la gestione del randagismo, il ministero per la salute mostri pubblicamente le delibere e gli eventuali mandati di pagamento, e se tali documenti sono disponibili il sindaco Venticinque abbia la bonta' di dimettersi, e soprattutto il ministero abbia in tal caso la bonta' di querelare il sindaco per l'inadempienza alle leggi specifiche.
Se invece non ci sono questi mandati, e quindi e' il sindaco di Scicli a poter dimostrare che non e' mai giunto un solo centesimo, e che comunque con i ristretti fondi a disposizione il comune di Scicli ha cercato di muoversi su tale campo (fosse anche con una lettera ogni tanto al ministero dicendo "scusate, abbiamo questa legge sul randagismo che prevede dei fondi. Qui abbiamo dei randagi, ma i nostri fondi dove sono?"), in tal caso sia la Martini a dimettersi per manifesta incompatibilita'.
Sono stanco di sentire questi inutili scaricamenti di barile a destra e a manca. E ad ogni modo, la sicurezza, il decoro e l'ordine urbano spettano al controllo rigoroso del sindaco, e su questo mi risulta che ci sia ben poco da eccepire: se sulla strada davanti casa mia si apre una buca di un metro nell'asfalto, non e' il Presidente della Repubblica quello preposto a far intervenire le squadre di operai che la tappino.
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