lunedì 2 novembre 2009

La notte delle streghe, delle radio, dei clandestini...

Un campo scout e' in corso giu' ai pantanelli, al XII settore. Ci sono un po' di radioamatori (gli stessi amici del Jamboree di qualche settimana prima) e ci sono un po' di colleghi del dipartimento comunale di protezione civile. Sono li' perche' uno di loro mi ha chiesto una consulenza logistica sulle frequenze radio, e se eventualmente possa tornare utile per collegamenti fra il campo ed altri luoghi, il mio ponte radio su PMR.
E' cosi' che io rimango la sera del 31 ottobre, dopo aver cenato assieme agli scout dato che eravamo ancora li' a combattere in sala radio durante l'ora di cena, e poi rimango li' a parlare un po' del piu' e del meno con qualche amico radioamatore.

INTERMEZZO: nel pomeriggio di sabato 31 ottobre i ragazzi, che nel campo hanno seguito dei corsi specifici sull'antincendio e sul soccorso alle popolazioni in caso di calamita', alla fine della riunione sono stati coinvolti in qualche gioco di societa' per stemperare la tensione. Ne approfitto per pubblicare uno squarcio di filmato ripreso con la mia telecamerina "formato pacchetto di gomme da masticare":


[Se qualcuno fosse interessato, queste telecamerine le vendo a 35 euro l'una, eventualmente contattatemi]

Tutto a posto, quando all'improvviso dopo l'una di notte arriva l'auto della protezione civile comunale e uno degli uomini dell'ufficio cerca insistentemente il coordinatore. Ne parliamo qualche minuto nell'ufficio: -Bisogna cercare questi clandestini, l'area di ricerca va dal Lido di Noto sino alla Fanusa. Abbiamo a disposizione i ragazzi dell'AGESCI e del MASCI, dato che c'e' l'allerta a tutte le associazioni disponibili, mettiamoci subito a disposizione anche noi.
E' l'una e mezza circa, vengono svegliati tutti i ragazzi in campo, che escono dalle tende palesemente assonnati. Organizziamo sei squadre su altrettanti mezzi, piu' un coordinatore generale e due mezzi di scorta, per due gruppi che si divideranno per battere uno l'Arenella dal SAMOHA al Lido dell'Aviazione, e l'altro tutta l'area della Fanusa.
Bisogna cercare queste persone, oppure segni dello sbarco di queste persone (es. vestiti bagnati gettati a riva). Si invitano i ragazzi a non toccare eventuali abiti bagnati ne' ad avvicinarsi alle persone, ma solo di inviare subito segnalazioni via radio in caso di ritrovamenti utili all'indagine. Un capo maggiorenne accompagnera' i gruppi di minorenni, per avere una persona responsabile a livello legale nella squadra. Dotiamo tutte le squadre di radio PMR, mentre i mezzi rimarranno in contatto con il campo base e la prefettura via LPD. Ai ragazzi vengono forniti dei giubetti catarifrangenti ad alta visibilita', mentre il personale della protezione civile, i capi, io e un altro collega abbiamo gia' l'uniforme.
Ultimi controlli, le note importanti sul fatto che stiamo andando in aree che sono anche abitate e nel fare la ricerca non si deve disturbare il circondario, per cui si devono usare le radio evitando di "tirare vociate" ai colleghi; e si parte, intorno alle due e venti, in autocolonna.
La procedura di ricerca va avanti per circa un'ora, sino a quando giunge dalla prefettura la notizia che i clandestini sono stati ritrovati nell'area di Noto, e l'emergenza si dichiara conclusa, per cui torniamo al campo base per il debriefing.
Tutto a posto, a quanto sembra. Emergenza gestita magistralmente.

E i clandestini come stanno? Purtroppo il fenomeno dei clandestini che sbarcano sulle coste siciliane e' una piaga senza fine e queste attivita' di ricerca sono la cosa piu' diffusa lungo le coste, ma almeno per stavolta l'emergenza e' stata solo simulata. Una buona esercitazione a sorpresa per un reparto di ragazzi fra i 15-16 e i diciotto anni, coadiuvati dal gruppo capi e dal dipartimento di protezione civile, che ha potuto assaggiare sul campo cosa significa essere volontari. Il dipartimento comunale ha fatto le cose per bene, avvisando dell'esercitazione le forze dell'ordine, la capitaneria di porto e i soccorsi "pubblici" per evitare lo spargimento del panico fra la popolazione, che si e' risolto anch'esso in qualche coppietta appartata che, vistasi scodellare intorno frotte e frotte di ragazzi in giubba arancione e torcia, ha pensato bene di concludere la notte di Halloween con una fuga indecorosa. ((-:

Complimenti al dipartimento per questa esercitazione. Io sono stato uno scout per molto tempo (tecnicamente si dice: "semel scout, semper scout", e quello che ho allontanato dalla mia vita e' un'altra cosa che riguarda piu' che altro il lato religioso. Adolf Hitler credeva nella superiorita' della razza ariana, Nietzsche nell'esistenza del superuomo, ma solo un vecchio baronetto britannico con un nome kilometrico eppure universalmente noto solo con le iniziali B-P, ha trovato un modo di costruire un'umanita' fatta di persone che prevaricano le differenze nell'operare fra di loro e con gli altri) e conservo comunque il ricordo, sempre vivo e sempre ravvivato grazie al lavoro di volontario di protezione civile, di persone semplici e sempre pronte a mettersi a disposizione per gli altri e con gli altri, da molto piu' tempo della stessa protezione civile. Gli scout sono stati un aiuto piu' che prezioso in Abruzzo, sono stati un aiuto molto valido in questa attivita' notturna. Quando ci fu il terremoto a Siracusa nel 1990, anno in cui la protezione civile andava molto lentamente a delinearsi, furono gli scout a organizzare il campo sfollati dell'ex Minareto, e furono loro a distribuire i primi pasti caldi.

Mi auguro che questo sia anche l'inizio di un sodalizio di collaborazione inscindibile fra il dipartimento, i volontari e gli scout.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

che palle...ma conosci una procedura chiamata SINTESI!!!???
La prossima volta porto la limetta..PER TAGLIARMI LE VENE....!!!!

Grizzly ha detto...

'sagerato/a...