martedì 27 luglio 2010

La luna all'alba

0 commenti - [Leggi tutto]

Ci sono cose che tendono ad essere perfettamente naturali, come l'ultima parvenza di luna piena che si staglia nel cielo dell'alba; eppure riesco ancora a sorridere scoprendo questi spettacoli naturali...
--
Grizzly - sul Nokia E90 Communicator

domenica 25 luglio 2010

Domenica mattina? Un tour-de-force

0 commenti - [Leggi tutto]
La giornata mi comincia alle 5:05 come ogni giorno (anche se è domenica), con la mia solita routine mattutina (cura dentale, doccia, e-mail e manutenzione remota sistemi dell'ufficio; ma anche colazione e sigarette), fino alle sette circa, quando mia madre e mia cugina sono entrambe pronte per uscire.
Destinazione? Morghella, come tutte le domeniche, ma... nell'ordine:
  1. Vado al bar a fare colazione. Quando sono entrato ho pensato "ecco, così prendo anche le sigarette", ma poi dopo il caffè sono uscito, salito in auto e, mentre mi dirigevo verso casa: "O PORC! Le sigarette!". Torna indietro e pigliale;
  2. Scendiamo carichi e pronti a partire, trasferiamo ombrelloni e sdraio dall'auto di mia madre, poi stiamo per partire e mi rendo conto che manca la *MIA* borsa con l'asciugamano, le sigarette e compagnia briscola. Risalgo a casa a ripescarla, e finalmente possiamo partire, verso le 7:15, alla volta di Marzamemi;
  3. La strada non appare troppo trafficata, e percorre tranquilla, ma poi quando arriviamo alle porte di Marzamemi e, come sempre, mi dirigo in direzione del lungomare verso Portopalo, voilà: delle transenne la chiudono.
    Ma che è? Ma che non è? Forse lavori? Vabè, facciamo il giro del paese. In fondo al paese di nuovo transenne, ma stavolta c'è anche un cartello: "RALLY DI NONSOCOSA". Insomma: tocca fare il giro da Pachino;
  4. Entro a Pachino. Vado a memoria: "devo prendere la direzione Portopalo-Marzamemi per uscire dall'altro lato del paese", ma sbaglio e giro in direzione di Marzamemi. Faccio sì il giro del paese, ma mi ritrovo ad uscire per la stessa strada da cui sono venuto (groan), per cui rifacciamo il giro di Pachino. In piazza chiediamo lumi a un vigile urbano, che mi conferma di prendere la direzione di Portopalo (non fosse che mi dice al cimitero di girare a destra, ma la strada mi porta al castello; torno indietro e finalmente prendo il bivio corretto, arrivando sulla spiaggia di Morghella alle 9:30 passate; in compenso la spiaggia nonostante l'orario appare deserta;
  5. La giornata scorre tranquilla, ma è ventosa. Verso le 11 il vento che era un brezza non troppo cattiva, improvvisamente si trasforma in una bufera di vento di terra che increspa il mare e ci infarina di sabbia. Verso le 11:20 decidiamo quindi di togliere le tende e fare un salto a Pachino, per una granita;
  6. Partiamo verso Pachino, e mi rendo conto che l'aria condizionata è di nuovo andata (stiamo cercando di trovare dove perde, ma per ora non ne usciamo "vittoriosi"...); dopo una fila estenuante al Bar Ciclope di Pachino, ci sediamo per una splendida cremolata ai gelsi, poi stacchiamo per fare strada verso casa;
  7. Esco a Siracusa Nord (perché così finiamo più vicini a casa, anziché dover oltrepassare mezza città), ma finiamo in mezzo a un fronte di fuoco (un ampio e vaporoso incendio di sterpaglie) e i vigili del fuoco sul posto ci invitano a fare inversione di marcia e passare da Belvedere;
Insomma: siamo arrivati a casa quasi alle due del pomeriggio... Uff: pranzo, un riposo pomeridiano strameritato e in serata una breve passeggiata in Ortigia. A domani!

domenica 18 luglio 2010

Rosolini-Cassibile, comincio ad essere stanco

6 commenti - [Leggi tutto]
Già l'anno scorso avevo detto che il tratto autostradale fra Cassibile e Rosolini è sottoposto a un limite di velocità pari a 80km/h, ignorato dalla maggior parte di quelli che lo percorrono.
E ora, dopo l'ennesima domenica passata a 80km/h su quella autostrada, circondato da furbi, mi sono rotto le scatole:
Pertanto, dopo aver visto in passato anche incidenti, provocati da quelli che percorrono la tratta a velocità paurosa senza rendersi conto che l'asfalto sconnesso è una selva di pericoli e buche ove perdere il controllo della macchina, sono stanco.

Sono stanco delle istituzioni. Oggi tornando da Marzamemi mi sono armato di micro-telecamera ed ho filmato con abbondante piacere tutte le auto che mi hanno sorpassato perché percorrevo quel tratto mantenendomi stabile sulla velocità limite di 80km/h.
Ora, la tratta che va dallo svincolo di Cassibile a quello di Rosolini, misurato su Google Maps, è di 30,3km. Procedendo a una velocità di crociera di 84km/h (tenuto conto di un errore del 5% del tachimetro) quei trenta kilometri si percorrono in circa 21 minuti. Aumentando la velocità a 120km/h si scende a circa 16-17 minuti.
Quattro minuti. Si risparmiano QUATTRO FOXXUTI$$IMI MINUTI per arrivare a stendere l'asciugamano sulla spiagga (perché? Ca%%o! Domenica di luglio: che cosa la percorri a fare quella tratta?). Probabilmente in quei quattro minuti altrimenti vengono altri millemila. Perché la domenica quando uno esce non va a farsi una stramaledetta passeggiata, nooo: se non è una gara di velocità non è soddisfatto!
Sono stanco, definitivamente.
Gli incidenti e lo stato dell'asfalto non stanno insegnando niente a nessuno, per cui mi rivolgo una volta per tutte alle istituzioni: mi rivolgo ai sindaci dei comuni coinvolti, al presidente della provincia, alla polizia stradale e alle polizie locali e municipali dei comuni coinvolti.
BASTA!
Che avvenga un intervento, e che sia un intervento radicale: o vi decidete a sistemare l'asfaltatura di quel tratto e accelerate le pratiche per omologarlo come autostrada con il limite di 130km/h, oppure vi decidete a infarcire l'intero tratto di autovelox e tutor, e disseminate multe, decurtazione di punteggi e ritiro della patente nei confronti di tutti quegli automobilisti (di cui il filmato fatto così al volo vi dimostra che non sono uno o due rarissimi) che preferiscono tirare un pestone all'acceleratore per risparmiare quei quattro minuti, rischiando di finire a ruote all'aria in mezzo alla carreggiata, se non di coinvolgere qualche altro povero imbecille che (come me) percorre la strada attenendosi al limite prescritto, magari per mandare lui fuori strada.
Io tedesco sono stato e tedesco rimarrò: appena supero lo svincolo di Cassibile ed entro nella tratta a 80, porto la mia velocità a 80, e sarò ben lieto di mostrare come tengo lindo, pinto e libero da anelli il dito medio della mia mano sinistra a tutti coloro i quali provano il forte bisogno di suonarmi e lampeggiarmi perché il mio rispetto per i limiti provoca loro un dolore incommensurabile. Anzi! Godrò il più possibile di questo dolore, e sapere che tale dolore possa essere rinnovato da una brochure-premio della polizia stradale mi farà raggiungere ancora più alti stati di estasi.

Correte, correte, che se non arrivate a San Lorenzo entro quei quattro minuti, verranno gli extraterrestri e teletrasporteranno via la spiaggia.

sabato 17 luglio 2010

Le scarole all'ombra del camino

0 commenti - [Leggi tutto]
Stamattina apro il sito del corriere della sera, e un articolo in particolare attira la mia attenzione.
L'articolo, dal titolo "Inceneritore&verdure, quelle scarole all'ombra delle bocche fumarie", parla di alcuni terreni agricoli che circondano l'inceneritore di rifiuti ad Acerra. E attira la mia attenzione perché presenta una situazione che "non è tipica della Cina, ma inquadra invece una situazione tutta italiana".
Ma che bello.
Questo, a mio parere, si chiama terrorismo mediatico, ed è abbondatemente inutile. Abbiamo a cuore l'insalatina che si trova accanto al brutto & cattivo inceneritore? E la frutta sotto gli elettrodotti? E i terreni coltivati intorno al polo petrolchimico? E, come ha scritto un tizio a un commento proprio a quell'articolo, che dire delle vacche che pascolano accanto alla tangenziale e poi fanno il latte per i milanesi?
Il problema è più grosso di quanto possa sembrare, ma anche più semplice di quanto possa apparire. Anzitutto cominciamo a entrare in un ordine di idee: il camino di un termovalorizzatore non è un tubo collegato indissolubilmente e direttamente alla camera del bruciatore della caldaia, e da esso non esce "spremuta di rifiuti incendiati", anzitutto perché l'inceneritore lavora a "ciclo combinato" e oltre ad usare il calore della caldaia per vaporizzare l'acqua, si usa anche la temperatura dei fumi di scarico; detto questo, i fumi prima di essere scorreggiati fuori dalla caldaia passano da una serie di meccanismi di filtrazione che recuperano metalli, polveri, diossine(1) e altri prodotti di combustione che non è gradito vadano a condire l'arietta circostante alla struttura.
[(1) Sì, le diossine (che sono polveri, e non gas) vengono recuperate riducendo le quantità emesse dal camino a un carico di pochissimi microgrammi per metro cubo. Sono comunque tossiche, ma fra poco ne riparliamo. A proposito: sapevate che intorno a 400 gradi centigradi le diossine si decompongono spontaneamente? Per questo le caldaie degli inceneritori lavorano con regimi di temperature molto più alte.]
Ora, il punto è semplice. Molte cose inquinano, e moltissimo inquinamento va a finire in quello che mangiamo. La bacchetta magica non c'è, e quindi non possiamo smettere di inquinare domani mattina, ma possiamo sin da subito ridurre le emissioni dannose lentamente e inesorabilmente fino a giungere a eliminarle del tutto, e mi sembra un passaggio più intelligente che piangere merenda che la cosa X inquina, e lasciare che vada avanti ad inquinare per anni e anni.
Ieri sera parlavamo con Francesco Candelari della situazione dei rifiuti che c'è un po' in tutta Italia. E facevo un paio di considerazioni. Due cose che si possono fare per ridurre il carico dei rifiuti comprendono un potenziamento quasi eccessivo della raccolta differenziata (anche perché spessissimo effettuare raccolta di un determinato materiale è un'attività che si paga da sola) e un approccio differente alla questione rifiuti.
Primo ragionamento: che cosa è un rifiuto che spesso viene buttato via? È fondamentalmente una miscela di diversi materiali:
  • Alluminio (lattine di bibite varie), riciclabile al 100% direttamente (vernici e inchiostri che vengono utilizzati per stamparle, in fase di fusione finiscono semplicemente nella ridotta percentuale di impurità che vengono scartate in fase produttiva. Anziché buttare via 100 tonnellate di alluminio, in produzione scarteremo alcune decine di chilogrammi di scarti da quella quantità;
  • Metallo (tappi di vasi di vetro, scatolame vario), sempre riciclabile al 100% direttamente, come l'alluminio;
  • Carta e ovatta di cellulosa (tovaglioli, carta-casa, cartone e cartone ondulato, carta kraft), insomma un 75% di imballaggi e un 25% rimanente di altri sottoprodotti della carta. Questi possono essere utilizzati per la produzione di carta riciclata, per la produzione di isolanti in base di cellulosa, o semplicemente come combustibile primario in termovalorizzatore, risparmiando sulla necessità di usare un ciclo misto a rifiuti e Nafta pesante o metano per mantenere le temperature di esercizio a regimi sufficienti per decomporre i principali inquinanti, e agire correttamente in mancanza di prodotti di facile combustione;
  • Vetro (vasetti, bottiglie, bicchieri e altri ammenicoli in vetro che magari si sono rotti e vengono buttati via), e sul vetro approfondisco il discorso fra poco, perché la storia è lunga ma interessante;
  • Plastiche (soprattutto PVC e PET, per il 90% almeno del concetto di "materie plastiche" che finiscono nei rifiuti, seguito da un 10% di altri polimeri plastici, come ABS, bachelite e via discorrendo). Sulle plastiche, come sul vetro, mi esprimerò fra poco, perché di nuovo il discorso è lungo, ma interessante;
  • Avanzi alimentari (il "Residuo umido e secco"), come bucce di frutti, gusci di uova, cibi scaduti, lische di pesce, residui di carne, residui di cottura, olio di cottura esausto e avanti così, ma anche residui vegetali (sfalcio dell'erba, potatura etc). Questi prodotti non possono, per ovvi motivi, essere riciclati. Tuttavia è possibile utilizzarli in un ciclo forzato per produrre rapidamente un humus artificiale, ricco di composti azotati e sostanze nutrienti per il terreno, per l'uso agricolo. Questo prodotto si chiama Compost ed ha un elevato potere fertilizzante. Utilizzando il compost è possibile ridurre o eliminare del tutto la necessità di utilizzare fertilizzanti chimici o di sintesi nell'ambito agricolo;
  • Pile elettriche usate, ricche di materiali tossici e inquinanti, ma riutilizzabili proprio per la produzione di altre pile;
  • Componentistica elettrica ed elettronica sparsa: elettrodomestici e componenti domestici guasti, mobilio... Tutto materiale che può essere riciclato previo smontaggio e separazione dei singoli componenti o riutilizzato per famiglie disagiate (buttate via una cucina a gas funzionante perché vi siete fatti la cucina interamente in muratura? E perché non donare la cucina funzionante a qualcuno che non ha soldi?);
  • Residui indiretti non separabili [residuo di aspirapolvere, residui di lavaggio, residui di verniciatura, residui chimici, farmaci scaduti, residui da posacenere (filtri di sigarette, cenere da camino)]. In generale moltissimo materiale che, con tutta la buona volontà, è altamente difficile da riciclare e, fondamentalmente rappresenta quel residuo che fondamentalmente è l'ultimo rifiuto calcolabile, e che dovrebbe essere smaltito via discarica o via incenerimento;
Ora, parliamo un po' di vetro, e subito dopo di plastiche.
Il vetro, secondo me, è una sostanza magica. Il vetro ha una biodegradabilità prossima allo 0%, ma il pregio di essere riutilizzabile pressoché all'infinito. Buona parte dei rifiuti che generiamo sono materie plastiche utilizzate per contenere liquidi. Acqua, bibite, prodotti chimici vari. Se tornassimo (quando ero piccolo io, si faceva questa cosa, e me la ricordo) al concetto del "vuoto a rendere": chi compra la classica confezione di sei bottiglie d'acqua, anziché prendere sei bottiglie di PET da buttare dopo l'uso, si prende sei bottiglie d'acqua e paga una cauzione (che ne so, di € 0.05 a bottiglia). Quando riporta le bottiglie vuote al supermercato gli viene restituita la cauzione o gli viene abbuonata per l'acquisto di ulteriori sei bottiglie. I vuoti possono essere lavati in autoclave e riutilizzati nuovamente per contenere acqua. Lo stesso ragionamento lo si può praticare per quelle bottiglie che sono o devono essere (vedi alcuni prodotti chimici che attaccano il vetro) necessariamente in plastica. Ma una volta vuote possono essere riutilizzate per acquistare nuovamente la candeggina, il liquido per i pavimenti o quello per la lavatrice, risparmiando sul costo complessivo poiché si acquista il prodotto grezzo e non nuovamente il contenitore.
Il vetro, infine, può essere triturato e utilizzato in una percentuale nella produzione di nuovo vetro dalle medesime caratteristiche, con il pregio che avendo una temperatura di fusione inferiore a quella dei silicati di base, consente di utilizzare una temperatura di esercizio minore nella produzione, e di risparmiare ancora sui combustibili fossili.
E ci sono ancora tantissime altre cose che si possono fare per cercare di ridurre l'inquinamento, come migliorare l'efficienza dei veicoli a motori, modificare i processi industriali per fare in modo da approfittare delle fonti rinnovabili della domanda di energia, e avanti di questo passo.
Come ho detto prima, la bacchetta magica con cui far smettere il 100% dell'inquinamento con un tocco, non c'è. Tuttavia è possibile far scendere lentamente i valori attuali di sostanze inquinanti rilasciate nell'ambiente. Il bilanciamento verso il basso è il primo passo, che non deve comunque lasciare il passo alla ricerca di fonti e sistemi alternativi.
Per questo io continuo a sostenere che l'incenerimento dei rifiuti è una soluzione opportuna per evitare di sotterrare quintali di rifiuti in inutili discariche: siamo d'accordo che l'incenerimento inquina, ma un termovalorizzatore medio in un intero anno di lavoro produce le stesse sostanze inquinanti che una centrale a olio combustibile datata produce in meno di una settimana. Andare di fronte a una centrale termoelettrica del genere a piangere perché i bambini rischiano di assorbire chissà quali brutte cose dal nuovo inceneritore che si vorrebbe costruire lì davanti, ma a quanto pare continuare ad assorbire diossina, ossidi di azoto e polveri che caccia attualmente quella centrale, invece va bene per tutti.
La mia idea la ho espressa decine e decine di volte, ma voglio vedere quando finalmente potrà divenire realtà. Chiudo ricordando una mia tagline, che è una citazione dei nativi Cree americani:
Quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato, l'ultimo animale libero ucciso...
Vi accorgerete che non si può mangiare il denaro.

giovedì 15 luglio 2010

Priolo, specchio della città rovente

0 commenti - [Leggi tutto]
ENEL ieri ha avviato la sperimentazione, a Priolo - presso la centrale Archimede (già Turbogas), il sistema di produzione di corrente elettrica basato sul solare-termodinamico, ossia non per mezzo di pannelli fotovoltaici, bensì tramite specchi ustori che concentrano il sole su delle barre riempite di una paricolare miscela di sali fusi. I sali vengono portati ad una temperatura di circa 550 gradi centigradi, temperatura non solo sufficiente a scaldare dell'acqua fino a renderla vapore ad alta pressione (ottimo per far girare le turbine della centrale), ma soprattutto sufficente a garantire una buona funzionalità anche durante la notte o nelle giornate di nuvolosità tale da non avere la luce solare diretta.

Sono soddisfatto, anche personalmente, perché a luglio 2005 ero stato in visita alla centrale elettrica di Priolo, grazie al progetto "Centrali aperte" di ENEL. E in quell'anno ne ho approfittato proprio grazie alla mia curiosità inerente lo sviluppo futuro della centrale. Nel corso di quell'anno, però, la nostra guida disse che l'ENEL sembrava ben poco intenzionata a continuare con il progetto della centrale solare, e l'unica cosa che rimaneva del progetto erano un paio di specchi ustori piantati di fronte a un trasformatore e messi lì solo per mostrare come avrebbe dovuto presentarsi la situazione. Si parlò successivamente di un'eventuale sperimentazione con collaborazione di una cordata di cinesi da attivarsi entro il 2030 (la SPERIMENTAZIONE dopo 25 anni? E per entrare operativi quando? Ma vogliamo svegliarci? Nel 2030 quando racconterò a mio figlio che bruciavamo fossili del pleistocene per spostarci e produrre energia, quello mi guarderà come se fossi in preda a delirio!).
Ma ora le cose sembrano muoversi. Vedo il futuro dell'energia basato su idrogeno, solare in ciclo misto (combinato e fotovoltaico), incenerimento dei rifiuti e riciclo al 99,99999% delle risorse.
In ufficio ho un progetto di recupero e risparmio energetico che comprende persino il recupero dell'acqua di condensa del climatizzatore per utilizzarla quale liquido per i servizi igienici (oltre ad altre cosucce ben specifiche, di cui parlerò in questi giorni). Il punto è semplice: se è vero che Roma non è stata costruita in un solo giorno, è anche vero che Roma l'hanno costruita gli uomini. (-:

Ascoltare Radio Vaticana fa bene alla salute

2 commenti - [Leggi tutto]
Ma solo ascoltarla: abitare accanto alla stazione trasmittente in onde medie tende a far venire la leucemia, come finalmente dimostrato da una perizia super-partes riguardante l'incidenza dei casi di leucemia (soprattutto infantile) confrontata con la condizione di vivere accanto ad una stazione radio trasmittente.
Una prova effettuata in "doppio visivo" [ossia accanto a Radio Vaticana e al MariTele della Marina Militare italiana (se invece volessimo fare un test in "doppio cieco", viceversa dovremmo analizzare l'incidenza di tumori in un campione molto nutrito di gente che vive accanto a un ripetitore, e di un campione IDENTICO che vive in qualche paesino di mare ben lontano da stazioni trasmittenti e roba del genere)], e lungamente contestata proprio dalle autorità vaticane che hanno ben donde di sostenere che le *loro* onde elettromagnetiche lasciano tutti quanti impregnati per bene della parola del Signore mentre, come dissi già in passato, a proposito delle povere suorine che c'hanno i radioamatori dentro l'organo...
Ora sono stufo di questo moralismo da due soldi. Se le autorità Vaticane hanno a cuore la salute degli italiani che richiamassero all'ordine le suore con il cappello da extraterrestre perché le onde radio non fanno male alla salute, e se invece le onde radio fanno male alla salute, che dessero una regolata alla stazione di trasmissione. Stop.
Non voglio costringere nessuno a guardare in faccia la realtà: se i casi di leucemia hanno un'incidenza maggiore accanto alla stazione trasmittente di Santa Maria di Galeria, le cose sono due.
Ipotesi 1) Le onde radio dispongono di un coefficiente di penetrazione all'interno del corpo umano molto elevato e una volta impregnato un corpo umano, prima di uscirne ne vengono in parte assorbite dalle cellule che, prese di contropiede, tendono a subire danni dal temporaneo al permanente, fiorendo in tumori e altri problemi tipici dell'esposizione prolungata a sostanze ed ambienti insalubri.
Ipotesi 2) Le onde radio sono innocue e le persone che abitano accanto al ripetitore vengono pervase ed impregnate della Parola del Signore. Data l'incidenza tumorale di quelle zone, la Parola del Signore provoca la leucemia.
E adesso se vediamo di aprire un po' gli occhi, e vediamo di riportare la Chiesa e la religione alla sua funzione spirituale e di scuola di moralità, previa opportuna e cruenta ripulitura (tramite anche la reintroduzione dei lavori forzati) di pedofili, affaristi, truffatori e falsi maestri di retorica da vendersi in pillole. Gesu Cristo cacciò i venditori del mercato dal tempio, in preda all'ira: si è incavolato persino il Figlio di Dio e voi ancora non avete l'intenzione di incavolarvi e buttare fuori dal tempio in malo modo tutti quelli che lo hanno reso un luogo di perdizione e falsa moralità?

E pensate che siano solo casi isolati? Io sono qui che mi chiedo: perché la chiesa della Santissima Trinità di Potenza non è stata sconsacrata? E se in questo momento venisse fuori che una delle due tracce di sperma trovata sul materasso, non sia mai, appartenesse a quel sacerdote così dubbio, non sarebbe motivo per demolire quella chiesa e farne un parco giochi per i bambini? Perché il comune di Napoli è andato a spegnere le antenne accanto al convento delle suore calando la testa e rompendo le balle a moltissimi radioamatori e stazioni trasmittenti che secondo me erano in pienissima regola, mentre il Vaticano continua con la propria stazione radio a fare quel cavolo che gli pare senza che nessuno riesca a spuntarla?

Perché gli italiani quando si tratta di cominciare ad alzare la voce e farsi sentire nei confronti delle istituzioni, sono sempre pronti a fare fuoco e fiamme contro i politici, ma sono sempre lecchini e vassalli del clero? E di nuovo, come lo dico da anni, e sempre più forte cerco di gridarlo: PROPONGO UN REFERENDUM PER L'IMMEDIATA ABROGAZIONE DEI PATTI LATERANENSI.
Ritengo sia il momento giusto perché l'Italia cambi il suo modo di rapportarsi nei confronti della Chiesa Cattolica Apostolica Romana e di tutte le altre religioni.

AGGIORNAMENTO 28 luglio 2010
Carissima Luisa: ho deciso di risponderti, sebbene la tua giovane età e le tue parole che cercano di darmi l'ennesima lezione di moralità non richiesta mi avessero fatto decidere di desistere. Ho deciso di risponderti perché invece io, che ho qualche (ma non tantissimi) anno più di te sulle spalle, forse una piccola lezione di moralità sono in grado di dartela, affinché tu possa utilizzare la tua testa, e il tuo pensiero, per capire alcune cose.
Dato che la risposta è lunga, la pubblico come fondo dell'articolo (ah, scusa ma il tuo secondo commento appariva, identico, due volte, per cui uno lo ho rimosso).
Quello che ho cercato di fare con questo mio articolo è stato muovere le coscienze e il raziocinio degli altri. E la tua reazione da una parte mi fa capire che forse sono riuscito a smuovere un po' le acque, ma dall'altra mi da la conferma di come, purtroppo, moltissimi come te dimostrino sempre di più di ragionare come se avessero i paraocchi...

Anzitutto permettimi di dirti che, se lo desideri, puoi risparmiarti di darmi del lei: sono una persona giovane, mi sto esprimendo sul mio spazio e sto lasciando possibilità di manovra agli altri per intervenire, come se stessimo facendo una discussione in un più o meno virtuale bar, davanti a una tazza di caffè. Infine, lascia che analizzi il tuo commento e risponda punto per punto, prima di fare delle conclusioni finali.

Personalmente, a tal proposito non posso esprimermi in quanto non conosco la verità.
La verità è la cruda realtà dei fatti, così come tali fatti si presentano agli occhi di tutti: con una sola ed unica possibilità di interpretazione.
La verità è che l'incidenza di casi di tumore intorno alla stazione trasmittente di Santa Maria di Galeria è molto elevata. Ragionevolmente molto più elevata rispetto all'incidenza di simili tumori in luoghi lontani da stazioni trasmittenti. Questo è un fatto, ed è un fatto messo addirittura in evidenza da una perizia effettuata da chi non era apertamente schierato da una o dall'altra parte; possiamo disquisire per settimane, ma è un fatto. Sono i fatti quelli che costruiscono la verità, ricordi?
Un altro fatto è che un piccolo convento di suore nel napoletano si trova alle spalle di una stazione radiotrasmittente, e che le suore di questo piccolo convento si lamentino della presenza di disturbi armonici dovunque (dentro l'organo, i citofoni e compagnia briscola). Anche questo è un fatto. Ed è un fatto che quelle suore si lamentino dei rischi alla salute derivati dallo stare accanto alla stazione trasmittente. Ed è un fatto che la Chiesa e i ministri di Dio (ossia gli uomini, e non Dio stesso) stia cercando una posizione di accordo perché ha a cuore la salute delle sorelle. Ma è un fatto che la stessa Chiesa e gli stessi ministri di Dio abbiano preso una posizione diametralmente opposta riguardo la stazione trasmittente di Roma, sostenendo che le prove scientifiche di danni provocati dalla stazione trasmittente siano troppo aleatorie.
Ossia è un fatto che la Chiesa e i ministri di Dio, su cui non esprimo sarcasmo, bensì critiche ironiche, in questo fatto stia usando due pesi e due misure, in uno dei più grandi errori compiuti dall'uomo nei secoli.

Posso solo pregare il Signore affinché, se ciò fosse vero, chi è di competenza corra ai ripari, per non nuocere agli altri. E spero vivamente che le cose si risolvano secondo la volontà di Dio, che, essendo infinitamente buono,non può che desiderare il bene di tutti noi e il male di nessuno.
Bene.
Affronterò questo argomento fra poco. Ma prima, consentimi di raccontarti una piccola barzelletta che gira nell'ambiente della protezione civile, di cui faccio parte:
C'è una piccola casetta di campagna. Un po' defilata, in un terreno che si trova vicino all'argine di un fiume. Ci abita una dolce vecchina, simpatica contadinotta all'antica, molto religiosa, che ormai con i figli e i nipoti che sono lontani, vive da sola. Vive con la pensione e l'indennità dello stato per la dichiarazione di abbandono del terreno agricolo, ma vive dignitosamente.
Un bel giorno, piove. Semplicemente piove, ma piove parecchio.
Dopo un paio d'ore che sta piovendo, al cancello di questa casetta si presenta un fuoristrada della protezione civile. I due volontari a bordo scendono e incontrano la vecchina che, incurante del vento e della pioggia, beve tranquillamente del caffè nel patio.
"Signora, siamo la protezione civile. La pioggia sta peggiorando, ed è prevista una piena del fiume: stiamo evacuando tutta la zona circostante. Venga con noi e la porteremo nel campo di accoglienza, dove sarà al sicuro sino a quando non smetterà il fortunale."
La signora guarda i due ragazzotti con un sorriso, e dice: "No, ragazzi miei. Non preoccupatevi: io sono solo una povera vecchia, ma ho una grande fede in Dio, e so che il Signore si curerà di me e mi salverà..."
I volontari, con le pive nel sacco, tornano indietro.
Dopo un'oretta circa, il fiume rompe gli argini. La signora con fatica sale al piano superiore della casa, mentre ormai l'acqua è giunta quasi del tutto a coprire il piano terreno.
Giunge un canotto della protezione civile con a bordo due volontari, che si avvicinano e trovano la vecchina sul balcone del primo piano, intenta a proteggere le piantine dal vento.
"Signora, siamo la protezione civile: il fiume ha rotto gli argini e l'onda di piena è destinata a salire. Abbiamo evacuato tutta la zona, e se verrà con noi la porteremo nel campo di accoglienza, dove sarà al sicuro sino a quando non smetterà il fortunale."
La signora, di nuovo con il suo sorriso dolcissimo, ripete la solita nenia: "No, ragazzi miei. Non preoccupatevi: io sono solo una povera vecchia, ma ho una grande fede in Dio, e so che il Signore si curerà di me e mi salverà..."
I ragazzi vanno via con le pive nel sacco. La pioggia aumenta. L'acqua lambisce il piano rialzato della casa e continua a salire. La signora, con un ampio fazzoletto sulla testa per proteggersi dalla pioggia battente, a fatica si inerpica sulla scala a chiocciola che porta alla terrazzina panoramica sopra la casa. L'acqua continua a salire ed ormai si trova praticamente a pochi centimetri dal pavimento della terrazza.
Giunge un elicottero, e il vocione altisonante del pilota attraverso il megafono annuncia: "Signora: siamo la protezione civile. La piena del fiume è destinata a salire e inonderà l'intero alveo e parte di questo avvallamento. Dobbiamo portarla al sicuro, perché questo luogo non è più sicuro, e restano ormai pochi minuti prima che l'acqua sommerga tutto quanto. Venga con noi!"
Un volontario scende lungo la scaletta e, aggrappandosi agli ultimi gradini con le gambe, stende le braccia in avanti per farle segno di lasciarsi prendere in braccio e portare al sicuro.
La signora, cercando di combattere con la pioggia, accenna a quel suo sorriso magico, e gridando per contrastare il vento, spiega: "No, ragazzi. Non ce n'è bisogno. Io una grande fede in Dio, e sono sicura che Lui mi salverà, non c'è bisogno d'altro."
Il volontario insiste, ma la signora è irremovibile. Comunica quindi via radio al pilota della situazione e, visto che peggiora anche il vento, l'elicotterista è costretto ad allontanarsi. La squadra va via guardando con tristezza la signora, che rimane sul tetto a camminare mentre l'acqua continua a salire.
L'acqua copre il tetto dell'abitazione. Il vento e la corrente portano via la signora, che annega e muore.
Finisce in paradiso, e dopo aver espresso palesi perplessità a San Pietro, chiede ed ottiene in breve tempo un'udienza con Dio.
Il Signore la accoglie, ed ella comincia a parlare: "Mio Signore e Padre, io sono sempre stata una donna fedele e timorata, ho sempre avuto non solo piena fede, ma anche piena fiducia in Te persino nei momenti più difficili. Perché non mi hai salvato?"
Dio la guarda per alcuni istanti, prima di sbottare: "Scusami, o figliola. Io ti ho mandato un fuoristrada, un canotto e un elicottero... che altro avrei dovuto fare?"
Ora con questa barzelletta non volevo di certo strapparti un sorriso, ma piuttosto invitarti a riflettere su una cosa: quali sono i segni ed i mezzi per i quali Dio si manifesta in mezzo a noi? Siamo tutti quanti sicuri di conoscere il disegno di Dio? Tu pensi di aver compreso il suo grande disegno universale? Ou, mica sto dicendo di essere un mezzo di Dio e questo mio messaggio sia il Suo modo di esprimere amore, eh? Attenzione! (-:
Dio *desidera* solo il bene di tutti noi e il male di nessuno, ma nonostante Egli sia perfetto, i suoi desideri non sempre vengono esauditi. Da una parte perché Dio ha fatto un dono: quello del libero arbitrio: ogni uomo è libero di scegliere quale strada percorrere; di tornare indietro e cambiare strada se ritiene di percorrere quella sbagliata, ma anche di andare in fondo se ritiene di percorrere la strada giusta.

Quello che non capisco e sulla qual cosa non concordo, ma anzi la invito a ravvedersi, è il fatto che lei parla di Nostro Signore, della Chiesa e dei ministri di Dio, facendo del sarcasmo fuori luogo.
Guarda, innanzi tutto il mio non è affatto sarcasmo. Quello che ho fatto si chiama "ironia" (anzi, a mettere i puntini sulle "i", si chiama "amara ironia") e, sull'argomento, temo che sia ben poco fuori luogo.
La mia ironia è infatti quella di mettere in evidenza come la Chiesa e i ministri di Dio siano istituzioni fatte da uomini (da peccatori per definizione stessa di uomo), che si ergono a maestri di profonda moralità, ma che sempre più spesso si preoccupano della pagliuzza nell'occhio del piccolo peccatore, tralasciando non già la trave, quanto la putrella che hanno innanzi ai loro occhi.
Ho già detto più volte che la religione si erge a maestra di spiritualità e moralità nei confronti dell'uomo. Tutta la religione, e tutte le religioni vogliono insegnare a noi uomini ad avere dei valori. Vogliono insegnarci la differenza fra bene e male. E in questo, consentimi, tutte le religioni credo che facciano degnamente questo lavoro. Ma la religione (qualunque essa sia) è rappresentata da uomini. L'uomo è imperfetto, è soggetto a commettere degli errori. Riconoscere questo limite ed imparare dai propri errori è un'esperienza importante per la vita: la nostra vita è fatta di esperienze, che ci insegnano a prendere un punto di vista nei confronti dell'universo. Un punto di vista che può anche essere sbagliato, ma che comunque è dettato dalle esperienze vissute sulle proprie spalle.

Credo che il suo pensiero, animato certamente da buone intenzioni (sensibilizzare gli altri ai problemi dell'inquinamento sulla salute umana), potrebbe essere molto meglio accolto se non si esprimesse con parole che recano danno al prossimo, in questo caso la Chiesa e addirittura offendono Nostro Signore.
(evidenziazione mia, ndG) Ah, guarda un po'. Addirittura le mie parole offendono non solo la Chiesa, ma persino Dio.
Scusami, Luisa, ma a questo punto ti chiedo: se io sto offendendo Dio, non lo stanno facendo anche tutti i suoi ministri che si sono macchiati di pedofilia? Non lo stanno facendo anche tutti i suoi ministri che hanno deliberatamente insabbiato casi così gravi? Non lo sta facendo anche quella Chiesa che sempre più spesso ha dimostrato di commettere l'errore di giudicare gli uomini in Terra sebbene questo compito spetti solo ed esclusivamente a Dio?
Quando la Chiesa e i ministri di Dio criticano apertamente gli omosessuali, non stanno disprezzando creature di Dio? La Chiesa non è quell'istituzione che predica parole come "ama il prossimo tuo come te stesso"?
Quando la Chiesa ha rifiutato di concedere a Piergiorgio Welby, un bravo cristiano, il funerale con rito cattolico perché ha chiesto di poter disporre della sua vita, secondo il libero arbitrio, in quella che considerava per via della sua idea di moralità, una delle vie più dignitose di morire, non ha forse offeso Dio mancando di rispetto per un fratello? E quando quella stessa Chiesa si è espressa sul dittatore iraqeno Saddam Hussein avrebbe invece avuto diritto a un funerale (nonostante si fosse macchiato, quantomeno, della violazione dal quinto al nono comandamento) non è mancata ancora di più di rispetto a Dio e alla memoria del povero Welby?
Quando io critico queste cose sto offendendo Dio? Allora, cerchiamo di capire: qui c'è qualcosa che non quadra. Dio è amore, o è quell'Essere cattivo, vendicativo e distruttivo dell'Antico Testamento? Perché sai, io pensavo che il rispetto fosse e dovesse essere un sentimento reciproco (io non rispetto chi passa il tempo a tenermi i piedi in testa!).
Non sarà che invece chi sta mancando di rispetto a Dio siano quegli uomini (i ministri), peccatori, che cercano di portare la Sua parola sul mondo commettendo grandi e complessi errori morali e materiali?
Inoltre l'idea di sensibilizzare gli altri ai problemi dell'inquinamento sulla salute umana è solo marginale: quello che io voglio fare è sensibilizzare gli altri sul fatto che la religione dovrebbe aiutare a trovare una spiritualità intrinseca all'uomo, non erigersi a maestra unica di retorica e moralità insegnando ciò che è giusto e che è sbagliato non per via dell'esperienza, ma per decisione irrevocabile presa da altri al nostro posto.

Termino qui, dicendole che io non sono nessuno per insegnare a lei ciò che è bene e male, ma quello che dico si rifà alla Parola di Dio. Io sono una misera peccatrice, che però vuole amare, seguire e onorare Colui che ci ha creati. Le auguro la pace e la benedizione del Signore...naturalmente sempre e solo se lei vuole.
Grazie mille, ma purtuttavia il commento continua, e pertanto anche io devo continuare sulla mia strada e intervenire oltre.

Mi scusi ancora se le rubo del tempo commentando il suo pensiero. Ma non sarei stata una buona cristiana, se, essendomi imbattuta per caso nel suo blog (cercavo il sito di radio vaticana) e avendo letto ciò che ha scritto,fossi passata oltre come se nulla fosse. I cristiani veri devono volere il bene e la salvezza di tutti gli altri fratelli e quindi, pur rispettando la sua libertà di credo (ma non di offendere gli altri), ho ritenuto necessario spendere qualche minutino per dirle qualcosa.
Uhm.
Premessa: per buona creanza, ho il piacere di dire che, grazie agli argomenti anche scabrosi che ho trattato, tratto (e tratterò) sul mio Blog, non mi stupisce che tu sia finita su questo articolo cercando il sito di radio vaticana. Perché ho un buon posizionamento sui motori di ricerca. Quindi forse non è un caso se sei finita sul mio articolo, come ci sono finiti e ci finiranno ancora in tanti, sicuramente.
Fatta questa premessa, ti chiedo: "non sarei stata una buona cristiana". Fammi capire: pensi che il dovere di una buona cristiana sia quello di desiderare la salvezza per tutti i fratelli, o sia quella di fare del sano proselitismo di bassa lega nei confronti di tutti i fratelli?
Io sono un volontario di protezione civile (e sono stato persino in Abruzzo nel post-terremoto). Sono un donatore di sangue, sono una persona che ha sempre posto la solidarietà verso gli altri al primo posto.
Puoi dire che io non sono un buon cristiano?
Beh, non rispondere subito "no, non lo posso dire". A dire di sì, infatti, avresti ragione. Perché io non sono cristiano: io sono un agnostico razionalista.
Uso molto il mio intelletto e il mio raziocinio nel rapportarmi con la spiritualità umana, e da agnostico rimango neutrale sull'argomento "Dio e influssi della divinità a latere nella vita umana".

Da quanto ha scritto, si evince chiaramente che lei non ha timore di Dio , probabilmente perché non crede. Ed è liberissimo in questo, ci mancherebbe.
Vedi che sei giovane? Credi ancora che il mondo sia "bianco o nero". (-:
Ancora non hai capito non solo che esistono molte sfumature di grigio, ma che in certi casi non esistono neppure queste sfumature.
Questa tua interpretazione è sicuramente dettata dalla tua conoscenza del mondo cattolico, ma non dalla conoscenza di tutto quello che c'è al di fuori del mondo che ti hanno insegnato i tuoi maestri spirituali (e - scusami se te lo dico - ho l'impressione che te l'abbiano insegnato "vendendoti" la parola di Dio come se fossero saponette).
Poi scusa, che cosa significa lei non ha timore di Dio? In che senso timore? Non sei stata tu a dirmi che Dio è infinitamente buono? Non sai tu che Gesù Cristo disse agli uomini più e più volte "non temete"? Di cosa si dovrebbe aver timore? Di aver percorso la strada sbagliata? Di essere stati una pecorella smarrita?
Dovremmo forse temere l'ira divina da Antico Testamento di pioggie di fuoco (Sodoma e Gomorra) e di un intero diluvio?
Perché mi parli di timore? Perché non mi parli, ad esempio, di rispetto? Dio non è il nostro Padre e Creatore? Non sono tue parole?
Non sarà che essere timorata di Dio è stata la lezione avuta dalla Chiesa? Da quella Chiesa che a distanza di duemila anni ha di nuovo eretto i banchi del mercato nel tempio?
Ricordi? Gesù Cristo, Figlio di Dio, entrato nel tempio ne trovò i banchetti dei venditori e, in preda all'ira (perché Dio ci ha insegnato che serbare rancore è peccato, adirarsi è diverso) li scacciò fuori in malo modo, accusandoli d'aver fatto della Casa del Signore una spelonca di ladri. Ti dico una cosa: sono convinto che se domani mattina Gesù resuscitasse ed entrasse dai cancelli vaticani (puoi starne certa!), avrebbe una reazione non dissimile a quella: eppure nessuno si indigna quando la Chiesa cade e ricade nello stesso errore ogni giorno, persino quando il Pontefice ci dice che i soldi sono un bene effimero, ma tralascia di parlare di quanti soldi sono stati versati alle vittime di presunti abusi sessuali da parte di presbiteri americani, allo scopo di ottenere il ritiro delle denunce e di non dover essere costretti a rispondere alla giustizia ordinaria (e non a quella divina) di terribili peccati commessi in vita che hanno marchiato A VITA delle persone innocenti.

Voglio solo informarla su molti "avvenimenti" soprannaturali...che, se non ne avesse mai sentito parlare, possono indurla ad avere una visione più ampia del quadro generale delle cose, affinché lei rimanga sempre libero di scegliere e anzi avrà ancora più elementi a disposizione per poter decidere ancor meglio se credere o meno e da quale parte stare, contro Dio o con Dio.
Eccolo là, me lo aspettavo. No, mia giovane Luisa, te lo ribadisco.
Il mondo non è fatto di persone che sono *con* Dio o *contro* Dio: mi dispiace di distruggere questo tuo fondamento della fede, ma esistono centinaia di migliaia di persone che, come me, non stanno né dall'una né dall'altra parte, e invece si tengono neutralmente al di fuori. "Con me o Contro di me" è una frase fatta che va bene per i film di Rambo, non per la realtà della vita umana. E, in buona sintesi, non ti preoccupare troppo dei limiti dei miei punti di vista, perché anche tu non devi preoccuparti della eventuale pagliuzza che ho davanti agli occhi, ma della eventuale trave che c'è davanti ai tuoi; ritengo di avere tanti punti di vista e tante argomentazioni, sia a mio favore che a mio sfavore...

E questo non lo deve dire di certo a me. Lo deve dire a se stesso, è una scelta che si fa con il cuore.
Scusami, se io non devo dirlo a te, perché è una scelta che si fa con il cuore, perché tu invece stai dicendo a me della tua scelta?
Lo vedi? Io leggo una cosa: alla fine la Chiesa (e non la religione cattolica, o Dio) ti ha insegnato a usare due pesi e due misure. O mi sbaglio? Dimostrami di sbagliare! (-:

Dunque cosa ne pensa delle apparizioni di Medjugorie, delle grazie, delle guarigioni straordinarie che sono avvenute in quel luogo (guardi i video su youtube, veda anche il video del "piano di salvezza di Maria")? Ha mai partecipato ad una Messa di liberazione e guarigione? Ha visto cosa succede durante un esorcismo? Come si spiega le urla e la forza sovrumana delle persone possedute? Ha sentito parlare delle tante testimonianze sull'inferno, come quella della signora Gloria Polo? Ha letto i libri di Don Gabriele Amorth? Può cercare tutto questo su Internet. Come se non bastasse la Parola di Dio come prova inconfutabile della Sua Esistenza, perché noi tutti abbiamo la testa dura. Ha mai provato a pregare il Rosario quotidianamente e ha sperimentare il potere della preghiera? Crede nel bene (Dio) e nel male (Satana)?
Cosa penso? Semplice, persino lapalissiano: penso ciò che mi ha insegnato il mio razionalismo. Penso le stesse cose che penso degli innumerevoli video (sempre su youtube) e delle innumerevoli testimonianze a proposito di UFO e rapimenti extraterrestri, di cerchi nel grano, di profezie sulla fine del mondo, di Nostradamus e di tantissimi altri argomenti fino al concetto del creazionismo stesso. E penso anche che esitono santoni indiani, esorcismi protestanti, ebraici, musulmani; e che esistono migliaia di religioni e filosofie che cercano di insegnare valori e sani principi, ma che noi uomini non siamo assolutamente in grado di dire quale sia quella "corretta". O se effettivamente ce ne sia una "corretta" (PS: quanto alla forza sovrumana, consentimi una considerazione: generalmente non bastano quattro vigili del fuoco palestrati a trattenere una madre che vuole andare dal figlio mentre gli altri colleghi cercano di estrarlo dalle lamiere contorte dell'auto. Il corpo umano è una macchina molto più complessa di quanto la scienza stessa sinora sia riuscita a capire).
Ma io penso anche che non voglio divagare ancora. Restiamo nel campo cattolico: Gesù stesso mise in guardia dai falsi profeti!
E cito, semplicemente, due passaggi della Bibbia: Matteo 7,15-16: "Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete" e ancora Matteo 24,24: "Sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti". Ora, chi ti dice che tali grandi portenti e grandi miracoli non siano l'espressione di un falso profeta? Chi ti ha detto che il pellegrinaggio non è un'intepretazione umana, storicamente basata su riti pagani, del senso di religiosità?
Vedi: io una mia idea sull'argomento me la sono fatta, mentre ho l'impressione che tu sia ancora restia a farti un'idea tua e personale. Non te la sei fatta nonostante Dio stesso (attraverso la Sua Parola) ti abbia detto che tanti cercheranno di fuorviarti e che solo grazie al tuo libero arbitrio dovrai percorrere la strada accidentata verso la verità?
Guarda, se tu pensi di avere le idee ben chiare, io non posso essere altro che felice per te. Perché io ammiro coloro i quali siano giunti ad un'idea della spiritualità e della moralità, e che siano pronti a percorrere quella strada sino in fondo.
Voltaire disse "Non sono d'accordo con le tue parole, ma sono pronto a dare la mia stessa vita affinché tu possa esprimere le tue idee" e, credimi, faccio queste parole anche mie.

Non vengo da una famiglia cattolica praticante, fervente, ma nonostante ciò il Signore ha avuto misericordia di me peccatrice, nata da una famiglia di peccatori (come tutti del resto). Ma ho cercato il Signore e Lui mi ha risposto (forse non è avvenuto dalla sera alla mattina, non nel modo in cui credevo...ma da dubbiosa qual ero un anno fa, ora tra pochi giorni sono in partenza per Medjugorie, sicura di non recarmi solo in un paese sperduto della Bosnia-Erzegovina...).
Buon per te. Ti auguro di fare un bion viaggio, e di trovare una risposta a tutte le tue domande interiori: è a questo che serve la via della religione; ti auguro però di non dover imparare sulle tue spalle quanti e quali errori gli uomini che hanno portato la religione (e non solo quella Cattolica) nel mondo. Perché io con questo articolo chiedo ai miei lettori di farsi una domanda: quello che mi aspetto è che tutti quanti si chiedano: "Sono questi gli alti, sani e retti principi morali in cui voglio vivere? Sono questi gli insegnamenti di un Dio che si è persino fatto uomo per noi? Gli uomini che hanno dedicato la loro vita a Cristo stanno seguendo i suoi precetti, o sono da tempo usciti dalla retta via e ci stanno trascinando tutti quanti lungo la strada sbagliata?"
Io, al contrario, vengo da una famiglia di praticanti. Non eccessivi, ma comunque di persone che hanno seguito i principali sacramenti della Chiesa Cattolica Apostolica Romana. Sono cresciuto frequentando la parrocchia come molti miei coetanei e non solo, ma sono anche uno di quelli che ha detto: "Pensateci un attimo. Avete un figlio, di sette-otto anni. E chiedetevi: 'dove si trova in questo momento?'. Si trova in parrocchia. Quello che senza mezzi termini si potrebbe definire come il posto più sicuro e tranquillo dell'intero universo: rette compagnie, amici sinceri... eppure potrebbe essere una di quelle parrocchie ove l'innocenza dei vostri stessi figli potrebbe venire violata. Eppure è la stessa parrocchia che insegnerà ai vostri figli a non avere rispetto dei fratelli diversi (omosessuali, o semplicemente di altre religioni. Ricordate Papa Giovanni Paolo II? Karol Wojtyla era polacco, ha avuto amici ebrei, ha vissuto sulle sue 'fragili' spalle la seconda guerra mondiale, l'Olocausto... non a caso è stato un Pontefice di comunicazione e riconciliazione!). La stessa parrocchia ove i vostri figli impareranno a distinguere il bene e il male non perché vedranno quali danni ha portato il male nella storia umana, ma perché qualcuno ha deciso asetticamente per gli altri qual è la retta via".
Pensaci anche tu. Io ti auguro di crescere, di farti una famiglia, di avere dei figli. Ma non ti auguro di avere un figlio omosessuale, ti auguro che nessuno dei tuoi figli scelga un differente credo religioso che non lo farebbe crescere ai tuoi occhi come "un buon cristiano" ma, soprattutto, ti auguro di non dover guardare mai in faccia una donna che è stata stuprata, è rimasta incinta ed è stata costretta a tenere quel bambino, a ricordare ogni giorno quell'indescrivibile dolore e la violazione non solo del suo corpo, ma della sua stessa anima, perché qualcuno ha deciso che abortire è senza mezzi termini un'offesa nei confronti della vita umana quale dono di Dio, decidendo per noi stessi e per i nostri figli quale debba essere la via per il bene.
Ti auguro di non dover scoprire sulle tue spalle che la Chiesa non ammette il divorzio, pur ammettendo l'annullamento del matrimonio. Ti auguro di non doverti mai chiedere perché un prelato che ha fatto voto di castità pretenda di insegnarti i valori della famiglia. Ti auguro di non doverti mai chiedere se tutto il male del mondo sia opera di Satana, o se egli invece rimanga a guardare quello che sono riusciti a creare gli uomini basandosi solo sul loro libero arbitrio.
Te lo auguro di cuore, affinché la tua moralità costruita con tanta fatica non crolli all'improvviso come un castello di carte. Perché, te lo ripeto, ammiro coloro i quali stanno bene con la loro spiritualità, e per questo ti auguro di vivere una vita lunga, felice e impregnata degli alti valori della tua scelta religiosa, conscia delle sicurezze che tali valori ti hanno dato nel corso della tua stessa esistenza.

Gloria a Dio nel più alto dei cieli.
Hai dimenticato "e pace in Terra agli uomini di buona volontà". Ma in Terra, di pace, purtroppo, ce n'è ben poca.

Ciao Luisa, spero con questo mio articolo e questo mio commento di essere riuscito ad accendere una piccola lucina dentro il tuo intelletto. La strada verso la verità è costellata di tanti ostacoli, e spero di averti fatto capire che tutto questo non vuole essere un modo per portarti fuori dalla tua strada, quanto piuttosto un ostacolo che ti aiuti a far radicare più profondamente la tua fede non già perché qualcuno ti ha detto che bisogna avere una fede profonda, quanto piuttosto perché hai trovato una risposta a tutti i miei dubbi di razionalista.
Grizzly

mercoledì 14 luglio 2010

In attesa fiduciosa

0 commenti - [Leggi tutto]
Sono con Francesco, siamo al Giardino di Epicuro, in attesa che si cominci l'intervista. I tecnici stanno completando di montare il tutto, e fra un po' si comincia. A dopo per le impressioni a caldo! (-:

# Intervista conclusa intorno alle 22. Andrà in onda martedì 20 luglio intorno alle 21 su TRIS, durante il programma "Siracusa mia". Secondo noi (io e Francesco) è andata benissimo. Se martedì sera siete a Siracusa e prendete TRIS, buttateci un occhio e fateci sapere. ((-:
--
Grizzly - sul Nokia E90 Communicator

Intervista su TRIS per "L'essenza oltre il buio"

0 commenti - [Leggi tutto]
Stasera alle 21 io e Francesco siamo stati inviati dall'amico (ed ex "collega") Salvo Bottaro presso "Il giardino di Epicuro". Saremo intervistati in merito al libro "L'essenza oltre il buio" durante la trasmissione "Siracusa Mia".
Non so se l'intervista andrà in onda proprio stasera stessa (d'altronde stiamo andando a registrarla), ma sarà comunque una buona occasione per parlare un po' del libro, di noi e dei progetti futuri. Buttate un occhio alla trasmissione, eventualmente. ((-:

venerdì 9 luglio 2010

Adesione allo sciopero

0 commenti - [Leggi tutto]
Prima sono venuti a prendere gli zingari, e noi non abbiamo protestato perché non eravamo zingari; poi sono venuti a prendere gli ebrei, e noi non abbiamo protestato perché non eravamo ebrei; poi sono venuti a prendere i comunisti, e noi non abbiamo protestato perché non eravamo comunisti; poi sono venuti a prendere gli omosessuali, e noi non abbiamo protestato perché non eravamo omosessuali; infine sono venuti a prendere noi, e non c'era più nessuno capace di protestare. (Martin Niemöller)

martedì 6 luglio 2010

Il dovere del buon cittadino

0 commenti - [Leggi tutto]

Passiamo con Gaetano dalla Pizzuta per andare da un cliente, e...
... e per strada ci imbattiamo in un tombino dell'acqua potabile accanto al quale uno zampillo non indifferente del prezioso liquido si disperde in campagna.
Ci sono volute diverse telefonate prima di pescare l'assistenza, dato che o era occupato, o per ben due volte ha squillato senza che rispondesse nessuno. Ora la segnalazione è fatta. Resta solo da sperare che intervengano rapidamente, dato che queste perdite sono quelle che contribuiscono a far lievitare le bollette...
--
Grizzly - sul Nokia E90 Communicator