domenica 14 settembre 2014

VLOG 31: Addio, Meemi

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[trascrizione dei sottotitoli perché è un messaggio importante]
Benvenuti a bordo, viaggiatori. Sono Grizzly e questo è Diario di Viaggio on the road.
Prima di cominciare, lasciatemi dire una cosa: sapete che seguo un certo livello di canali YouTube e, naturalmente, questo canale di cui vi parlo velocemente non rientra nei canoni dei canali che seguo.
Ma ve ne parlo ugualmente (e vi sto parlando di un canale italiano) per la tristissima notizia che è girata in questi giorni.
Nel doobly-doo troverete il link al canale, al quale - se volete - potete iscrivervi, oppure - se volete - potete lasciare un messaggio, come stanno facendo molti amici nell'ultimo video (vi linko anche quello sul doobly-doo).
Il 4 settembre, nella zona di Cagliari un ragazzo di vent'anni, Riccardo Oghittu, ha avuto un grave incidente e, dopo sei giorni di agonia, il 10 settembre non ce l'ha fatta.
E questo ragazzo (di vent'anni, che è una cosa tristissima: è praticamente metà della mia età) era uno youtuber, era un _pooper_.
Il suo canale: "RiccardOG"
Molti altri youtuber, molti altri pooper, stanno lasciandogli un messaggio, hanno lasciato anche dei video per salutarlo.
E, come ripeto, il poop non è una parte di YouTube che mi piaccia, ma resta comunque la notizia terribile di un ragazzo di vent'anni che non c'è più, e quindi - comunque - mi sembra corretto almeno lasciargli "l'onore delle armi": parlare di questo ragazzo, parlare di Riccardo e diffondere comunque la notizia che un ragazzo di vent'anni, che faceva video su youtube, che avrebbe potuto fare chissà quali cose nella vita... e non c'è più.
[♫♪♫]
Nel corso dell'anno 2011 cominciavo a cercare di capire quale dovesse essere la mia posizione sui social network. Sono un utente di Twitter da lunga data, abbastanza lunga da aver potuto fare alcune cose - addirittura - durante il terremoto in Abruzzo nel 2009, e anche un po' prima.
Ho avuto delle applicazioni, tra cui Twitpic installata sul telefonino, quando avevo il Nokia E90 Communicator. È stato (praticamente prima che - adesso - Twitter introducesse la possibilità di mettere direttamente fotografie) è stato lo strumento che mi ha permesso di scattare fotografie dai luoghi delle emergenze, dai luoghi delle più complesse situazioni, per poterle pubblicare su Twitter. E comunque dicevo: nel 2011 cercavo di capire quale dovesse essere la mia posizione nei confronti del social network, in particolar modo nei confronti di facebook, nel quale non mi trovavo per niente a mio agio: mi davano fastidio alcuni comportamenti mantenuti da certe persone.
C'era chi non conoscevo assolutamente che mi chiedeva l'amicizia. Quando gli rispondevo: «No, guarda, mi dispiace: non ti conosco...» arrivavano amici a criticarmi: "Eh! Ma come? Non hai dato l'amicizia a Tizio"...
... eh! Ma se non lo conosco!
"Noooo, ma dai: dagli l'amicizia!"
E diamogli l'amicizia!
Poi io segnalo un link di un articolo che scrivo sul mio Blog, arriva Tizio, piglia *tutto* il testo del Blog, se lo incolla su una nota (e la gente comincia a commentare) facendosi passare... come se l'avesse scritto lui. Vado lì: «Senti, scusa. Almeno metti il link di riferimento. Guarda che NON È farina del tuo sacco!»
"E vabbè, ma perché? È la stessa cosa! Ma così ha più diffusione..."
Su facebook?
Allora gli segnalo la nota. Gli viene cancellata la nota: EHH! MA INSOMMA! MI HAI SEGNALATO!"
«Senti, gioia: la prossima volta io ti faccio pure una segnalazione più grave! E ti fai bello col lavoro mio?»
"Eh, ma qua, ma là... non sai come funziona facebook!"
Di nuovo il copia&incolla, n'altra segnalazione, sospeso da facebook.
Si apre un altro account con un'altra e-mail. "Eeeeh, ma c'è bisogno?"
Sì: c'è bisogno. Se uno è na testa dura, è una testa dura!
Arriva l'altro amico: "Ah, va bene, ti taggo in questo video"
No. Non mi devi taggà! Se non ci sono, non mi devi taggare.
"Ma..."
Eh... mi sono rimosso il tag.
"Ma scusa, è per condividertelo!"
E mi mandi un messaggio!
"No, ma tu non sai come funziona facebook"
No: TU non sai come funziona facebook! A me non m'interessa se la moda è quella di taggare... non mi devi taggare!
"Ah sai: c'è questo gruppo... TI C'HO ISCRITTO!"
No. Me lo segnali. Sono uscito dal gruppo, e ho segnalato il gruppo per spam.
"Ehhh ma insomma, ma come sei, non capisci le cose..."
No, non le capisco le cose: mi da fastidio trovarmi la mattina iscritto a quindici gruppi di facebook che NON SO di che cavoli parlano SENZA CHE NESSUNO M'ABBIA DETTO NIENTE!
Molto fastidio.
Sono arrivato al punto di dire «Basta» e, intorno a metà del 2011, ho cancellato il mio account facebook.
E non sono stato il solo, checché se ne possa dire, perché molte delle persone che avevo tra i contatti di facebook o hanno smesso di usare il sito, alcuni mi hanno proprio chiesto "come si fa a cancellarsi?"
Una cosa che mi ha dato un fastidio e che mi da ancora adesso un fastidio enorme...
Però il problema è che uscito da facebook, mi sono nauseato dei social network. Ho cominciato a usare di meno twitter, praticamente lo usavo solo automaticamente: quando pubblicavo un articolo sul blog, quando pubblicavo un articolo su un'altra parte, quando pubblicavo una foto su Twitpic, punto. Non... mai mi è capitato di entrare e dare un «buongiorno», per esempio.
Poi, su consiglio di un amico (Francesco Monaca) conobbi, a maggio 2011, un sito. Un sito italiano, ma non in italiano (in lingua italiana), un sito fatto da un italiano: Meemi.
Meemi è (o, per voi lo che lo state guardando, probabilmente, dopo il 15 settembre, era) un social network italiano che ha preso un po' le parti migliori di quello che è Twitter, di quello che era facebook, di quelli che erano altri social network. Ha preso le parti migliori, le ha migliorate ancor di più ed è diventato un sito nel quale sono entrato un po' in sordina, ho cominciato ad assaggiarlo, ho cominciato a condividere i miei pensieri, l'ho collegato a Twitter, l'ho visto (un pochino) crescere. Non l'ho visto crescere dall'inizio, ma almeno l'ho visto svilupparsi, ma - soprattutto - al di là dell'aver visto svilupparsi il sito, ho visto svilupparsi le persone che c'erano sul sito. Mi sono fatto nuovi amici, ho visto in che modo il social network può diventare uno strumento forte e potente di condivisione, di condivisione delle idee, di condivisione dei concetti.
Meemi permetteva di condividere un «meme». Non "un meme" nel senso di "la classica immagine virale", bensì un meme è un contenuto, che può essere del testo, può essere un link a una pagina internet, può essere un'immagine (addirittura anche più immagini in una slideshow), poteva essere un video (tratto da, non so: vimeo, youtube o altri siti o addirittura un contenuto multimediale), o poteva essere un evento, con una data e un'ora.
È stata una esperienza molto rilassante, è stata un'esperienza molto divertente, è stata un'esperienza che mi ha formato e che ha un po' rimesso in circolo quell'idea di social network che io avevo perso.
Ho ricominciato a rivalutare Twitter, poi - grazie al fatto che abbiamo collegato gli account Meemi e Twitter - io ho potuto operare contemporaneamente sui due social, come se fossero uno solo, che era anche una cosa di una buona comodità: io mandavo il buongiorno a tutti, arrivava il buongiorno da tutte e due le parti (sia su Meemi che su Twitter), poi m'arrivavano le notifiche di Twitter sul telefonino; ho cominciato a essere più presente sul social network, non più meccanicamente, per "oggi Grizzly ha pubblicato questo articolo sul Blog", "oggi Grizzly ha pubblicato questo video su YouTube", "oggi a Grizzly è piaciuto questo video su YouTube".
Continuo a tenere questa parte di feed aperta su Twitter, perché mi piace *condividere*, far sapere che ho trovato una cosa interessante su YouTube, su un articolo di giornale...
È stato più facile, per me, digerire GooglePlus, grazie a Meemi, perché ho rinviato tantissimo l'iscrizione a GooglePlus e - alla fine - l'ho fatta in parte per poter fare funzionare il canale YouTube, ma in parte non l'ho fatta turandomi il naso, come hanno fatto molti youtuber. Sì, per carità, lo trovo comunque una forzatura: se io voglio pubblicare video su YouTube, perché devo forzatamente essere iscritto anche a questo social network?
Infatti - comunque - lo uso molto sotto controllo, non sono in moltissime cerchie, non sono in moltissimi gruppi, cerco di fare solamente il minimo indispensabile, ma cerco di fare il minimo indispensabile in un modo ben diverso da quella che è stata la mia esperienza su facebook nei miei confronti e nei confronti delle persone che erano miei amici, e mi dicevano "ah, ma su facebook ci faccio due fesserie" e poi mi chiedevano di aprire un milione di applicazioni, che mi davano anche un certo fastidio. Mi da un fastidio incredibile, su facebook: Tizio vuole giocare con te a scacchi.
Eh... vabbè, giochiamo a scacchi.
Noooo! Prima gli devi dire tutto, l'applicazione scacchi deve poterti scrivere tutte le fesserie che vuole sulla bacheca, deve sapere il tuo numero di scarpe...
... ma perché? No!
Ma ciò nonostante continuo a essere presente sui social network, e continuo a esserlo, presente, perché: vi ho parlato delle parti negative di facebook, delle parti negative di Twitter... e l'unica parte negativa di Meemi che posso dire è che oggi sono... sto girando questo vlog che sono gli ultimi due giorni di vita di questo portale.
Il 15 settembre Meemi chiude, e si conclude un'epoca, si conclude un ciclo che è cominciato con questo progetto dell'italiano Enrico Scognamillo (il grandissimo @Capobecchino) e si conclude un ciclo con tantissime persone che sono passate da questo portale, tantissime persone che sono passate da questo social network. Chi è restato, chi se n'è andato, chi ha fatto un po' di presenza e un po' no...
Sicuramente cercherò di tenere contatto con le altre persone che c'erano su meemi (abbiamo aperto una cerchia su GooglePlus), però le cose cambieranno e, pur augurando un grandissimo "in bocca al lupo" a Enrico, a Carla e al loro piccolo Samuele per il futuro e per i loro progetti futuri, è comunque con un pochino di amarezza nel cuore che do l'addio a questo portale, a questa grandissima esperienza, che è stata una grandissima esperienza che in pochi anni, veramente da maggio 2011 a settembre 2014 in tre anni e mezzo (poco meno di tre anni e mezzo) mi ha cambiato tantissimo. È stata un'esperienza fermamente positiva: tutto il contrario delle altre esperienze che ho avuto con i social network: è stata un'esperienza che mi ha formato, che mi ha cambiato, e considerate che la mia scelta di diventare youtuber è passata anche dall'idea di condividere con gli altri un po' le mie cose, le mie idee, di "promuovere" il Blog (di "promuovere" il Diario di Viaggio), ma è una scelta che ponderavo da moltissimo tempo e non mi decidevo mai. E, molto probabilmente (lo dico con il cuore in mano) se non fosse stato per Meemi, non avrei fatto nemmeno questa scelta. Comunque, io concludo qui. Ringrazio Enrico e tutti gli utenti di Meemi, tutti gli *amici*: Attilio, Silvano, Tiziano, Giuliana, il Mackley (che ho incontrato assieme agli altri quest'estate a Bolzano), Moemi, non so: non posso citarvi tutti, anche perché... non me ne vogliate: dato che sto guidando, dato che ho l'attenzione sulla strada, non mi ricordo a memoria tutti.
Io voglio ringraziare tutti voi, perché è stata un'esperienza bellissima e spero che continuerà, e che continuerà anche con gli altri progetti di Enrico e che continuerà su GooglePlus... che continuerà, comunque. Perché Meemi a me ha lasciato tantissimo, e sono sicuro che abbia lasciato tantissimo anche a tutti voi.
Ragazzi: questo è tutto, io sono arrivato. Vi ringrazio e vi saluto. Grazie ancora a tutti voi che vedete questo vlog, e a tutti gli utenti di Meemi.
Ciao, col vlog ci vediamo domenica prossima, e a Meemi non posso fare altro che dire: «Addio. È stato bello»

mercoledì 3 settembre 2014

VLOG speciale: ice bucket challenge

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A sostegno dell'Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, fino al 21 settembre 2014 potete anche donare 2 euro con un sms al numero 45502

[Tutte le informazioni sul doobly-doo del video]
Io ho donato, e voi? Mandate subito un sms o andate su http://g-to.eu/aisla (-:
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