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domenica 23 agosto 2015

VLOG 80: Vivere la città: 4 - trasporti: pubblico oppure privato



Benvenuti a bordo, viaggiatori. Sono Grizzly, e questo è Diario di Viaggio on the road, edizione agosto 2015: "Vivere la città".
Capitolo 4: "Trasporto privato o trasporto pubblico"? Bella domanda da farsi mentre sto guidando la mia auto, che CHIARAMENTE è il trasporto privato.
Allora: vi racconto una breve avventura, nel #VOGA2015 giorno 11 vi ho raccontato la cosa più avventurosa che mi è successa, quindi vi racconto un'avventura - certamente meno "avventurosa" (per utilizzare questo aggettivo), ma comunque interessante -  che mi è successa ad ottobre 2014.
Ero a Milano, ero andato a Milano a fine ottobre per una serie di impegni, fra cui lo SMAU (che - per me - è stato un flop pauroso, comunque).
Quel giorno di ottobre (credo fosse un sabato) c'era una partita di calcio a San Siro, contro non mi ricordo chi e il St. Etienne, una squadra francese (credo). E - fondamentalmente - quel pomeriggio sono andato in piazza Duomo perché volevo vedere alcune cose (forse ero curioso anche di vedere l'incontro dei cosplayer: non ricordo se era quel giorno, o il giorno dopo), ma sta di fatto che, non appena sono arrivato in piazza Duomo (alla stazione della metropolitana di piazza Duomo) e sono uscito (andavo per uscire) proprio dalla scalinata che dà di fronte al duomo, ho cominciato a sentire una serie di urla, cori e rumori vari.
E una volta che sono uscito dalla scalinata mi sono trovato da una parte tutti i tifosi del St. Etienne schierati che urlavano, gridavano, cantavano, lanciavano bottiglie (che era una cosa abbastanza discutibile), lanciavano bombe carta... e dall'altra parte della scalinata le forze dell'ordine in assetto antisommossa.
Al centro c'era questo "corridoio" in cui le persone passavano di corsa in mezzo al lancio di bottiglie e bombe carta.
Vista la scena, son tornato indietro e sono uscito da una scaletta laterale, per cercare di capire che cavolo stesse succedendo: non avevo idea di quello che stava succedendo, perché avevo capito che erano dei tifosi calcistici, metà delle cose che son successe le ho sentite, il giorno dopo, ai telegiornali locali in televisione, o leggendo il giornale; ma all'inizio non capivo che succedeva.
Fatto sta che, dopo aver visto tutto il casino che c'era in piazza, il lancio di bottiglie (e, tra l'altro, la polizia che CONTINUAVA a sequestrare intere cassette di birra!), allora io ho detto "Va bene, allora: evitiamo", sono sceso dicendo "prendo il treno e amen!".
Quindi che cosa è successo? Sono entrato in stazione, una volta che entro in stazione, prendo il mio biglietto - da bravo cittadino - timbro il biglietto al tornello, supero il tornello, mi giro.
Vedo che c'è confusione, vedo che c'è gente che arriva e si chiede cos'è questo rumore che viene da fuori: questo continuo scoppiare di bombe carta...
Son lì che sto spiegando: "Ragazzi, guardate che c'è un po' di..." e si sente un rumore di bottiglia che fionda dentro la stazione, ma non si rompe.
Ci giriamo. Mentre mi giro vedo dalle scale arrivare UN'ALTRA bottiglia, che arriva - proprio - a metà stazione, va in mille pezzi sul pavimento.
E - immediatamente - succedono una serie di cose: il bar della stazione del Duomo (che è gestito, all'epoca era gestito, da una simpaticissima ragazza cinese), vien fuori, abbassa la saracinesca e si chiudon tutti dentro.
E immediatamente il tizio della società dei trasporti esce dalla garitta, spalanca il cancello per l'accesso dei disabili e fa alle persone presenti: "PRESTO! ENTRATE!"
E io mi guardo il biglietto: "Ma nooo: ma l'ho appena timbrato!"
E vabbè, dai.
Saliamo sul treno: scendiamo in stazione di corsa e saliamo sul treno, che - per fortuna - arriva in quel momento e riparte subito.
Ora, il treno parte, esce dalla stazione, fa poche centinaia di metri e si ferma in galleria.
Io ero entrato sul treno e mi ero appoggiato alla parete di fondo, quella che dà sulla cabina di guida "posteriore" (in questo caso).
Mentre il treno è fermo, passa quel... uno o due minuti, e incomincio a sentire un "suono" che viene dalla cabina posteriore. Praticamente nella metropolitana milanese (come in molte metropolitane) c'è la ricetrasmittente TETRA. E nella cabina di fondo qualcuno ha lasciato la ricetrasmittente accesa, cosicché si sente, abbastanza bene, una conversazione molto lunga, che è in corso tra il conducente del nostro treno (che - ovviamente - è nell'altra cabina), la Sala Operativa della società dei trasporti, e il conducente di un treno che capiamo essere il treno che è davanti a noi, nell'altra stazione, che è fermo (che è per questo motivo siamo fermi anche noi: il conducente ha trovato un semaforo rosso) e questa conversazione va avanti per diversi minuti, con uno dei due conducenti che era sempre più preoccupato, sempre più alto nel tono della voce e che continuava a imprecare in meneghino stretto.
Quando ho letto sul giornale che cosa è successo, poi ho capito perché quel pover'uomo stava letteralmente tirando giù tutti i santi alla radio: in pratica un gruppo di tifosi scalmanati (probabilmente da un'altra stazione, non so: forse da San Babila) si sono fatti una passeggiata, son scesi, son saliti su un treno.
Una volta essere saliti sul treno che, fondamentalmente, era il treno davanti a noi, hanno cercato - all'inizio - di rompere il vetro di una finestra a calci.
Dato che - come ci ha insegnato la trasmissione Mythbusters - il vetro temperato, senza gli strumenti appositi, NON SI ROMPE, a questo punto questi signori che fanno? Sono su un treno, pieno di anziani, di bambini, di pendolari, quindi: pensano bene di tirare una bomba carta dentro il convoglio.
Poi han tirato il freno d'emergenza, il treno si è fermato all'ingresso di una stazione, e urla, e per fortuna il tiro della bomba carta non ha ferito nessuno.
Però il treno si è fermato, quello ha aspettato le forze dell'ordine, è successo un groviglio infernale, in questo groviglio infernale siamo rimasti fermi almeno un buon quarto d'ora/venti minuti in galleria, nell'oscurità più completa (vabbè, sul treno c'eran le luci accese), un caldo tremendo, perché poi quando sei chiuso nel convoglio con centinaia di persone cominci a toglierti la giacca, a toglierti quello, a toglierti quell'altro, cominci a sudare...
... per colpa di un gruppo di scalmanati, di tifosi calcistici.
Ma volevo condividere con voi quest'avventura, perché comunque nonostante tutto resto del parere che - secondo me - dove il trasporto pubblico funziona, è la scelta migliore.
E voi invece, che cosa mi dite? Voi preferite il trasporto pubblico oppure - nonostante tutto - avete delle necessità o dei motivi per i quali preferite spostarvi il più possibile con la vostra macchina? Col vostro motorino? Con la vostra motocicletta?
Con la bicicletta? Con che-ne-so-io? Fatemelo sapere con un commento qua sotto.
Bene ragazzi: io sono Grizzly, questo era il capitolo 4 della serie di VLOG "Vivere la città", vi ringrazio per essere arrivati sino in fondo, vi ricordo - se questo vlog vi è piaciuto - di fare pollice-in-alto e di condividerlo con i vostri amici, vi ricordo - se non l'avete già fatto - di iscrivervi al mio canale: è gratuito, vi farà assumere subito quel buon profumo di nuovo iscritto e potreste anche ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo video.
Io ho concluso, per cui: grazie, ciao a tutti e ci vediamo alla prossima!

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