domenica 25 settembre 2016

VLOG 134: YouTube Heroes può fare danni, non solo da censura

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«Ma Grizzly, tu diventerai un eroe: con tutti i video che hai sottotitolato sarai già al livello 5. E ti porteranno ai party: ci saranno le torte, ci saranno i palloncini!»
Seee: se dovessero darmi un palloncino per ogni frase che ho contribuito a sottotitolare, penso che casa mia diventerebbe come quella di Carl Fredricksen in "Up"...
{orsetto: Yuppyyy!!!}
... ma temo che non sarà così semplice come sembra; comunque intanto cominciamo: sigla!
[♪♫♪]

Benvenuti a bordo, viaggiatori: sono Grizzly, questo è Diario di Viaggio on the road e oggi parliamo di YouTube Heroes e di sottotitoli.
Perché tantissimi hanno affrontato l'argomento YouTube Heroes in questi giorni, e per una volta ho pensato di "rompere gli indugi" e parlarne anche io, perché una cosa che mi sta un pochino a cuore è un punto di YouTube Heroes, del quale non molti hanno tenuto conto; perché giustamente ci sono quelli che sembrano dei problemi estremamente grossi, ma ci sono dei problemi anche in una parte che *sembrerebbe* essere anche positiva, del progetto YouTube Heroes.
Prima di cominciare, voglio segnalarvi un video che fa un'analisi, secondo me ben fatta, di YouTube Heroes. Un video che approvo e analizza non solo il funzionamento del progetto, ma quale dovebbe essere (quale POTREBBE essere) il punto per il quale YouTube si è "buttata" in questo progetto.
È un'analisi che approvo, ed è un'analisi di Zeb89; un video molto interessante: lo lascio linkato sul doobly-doo e sulla scheda, se non l'avete già visto andate a dargli un'occhiata.
Sono d'accordo con lui, quando dice "YouTube Heroes ci dice: 'la prima cosa dove si guadagnano punti: contribuendo ai sottotitoli degli altri', e ci si poteva fermare lì. YouTube Heroes poteva finire lì."
Era sicuramente una cosa utile, ma...
C'è un "ma": perché - intanto - il progetto va avanti con il discorso delle segnalazioni, con il discorso di costruire dei "censori" [schiocco delle dita] belli e pronti all'uso, e quindi tutti si soffermano - GIUSTAMENTE - ad analizzare questa situazione non indifferentemente grave.
Eppure io, da Massimo Esperto di Sottotitoli su YouTube, non me la sento di «spezzare una lancia» neppure a favore del punto che riguarda i contributi ai sottotitoli.
Vengo e mi spiego: praticamente qualche tempo fa fu introdotta la possibilità (per chi aveva i video sottotitolati) di consentire ai fan di contribuire alla traduzione (o allo sviluppo) dei sottotitoli nei propri video.
All'inizio era una possibilità data in "beta", poi una possibilità che fu data solamente ai canali che avevano più di cinquecento iscritti (io all'epoca avevo MENO di 500 iscritti: ho dovuto *aspettare* di poter avere 500 iscritti per ottenere questa situazione), poi - vista comunque l'importanza che hanno i sottotitoli nell'accessibilità e nella diffusione dei video - questa possibilità è stata aperta a tutti quanti.
E *sicuramente* quello è stato un punto positivo, perché considerare i sottotitoli un «merito», un «obiettivo da raggiungere» è una cosa sbagliata: i sottotitoli sono una funzione importante del video, e non un obiettivo da raggiungere, semplicemente.
Come ripeto, questa è stata una cosa molto positiva: io stesso ho partecipato tantissime volte alla traduzione dei sottotitoli di molti youtuber che seguo.
Ma è un'arma a doppio taglio. Il perché non ve lo spiego io, ve lo faccio spiegare - innanzi tutto - da Rikki Poynter, che è una youtuber americana, che è un'altra sostenitrice "a spada tratta" dei sottotitoli (un po' come me), perché è una ragazza sorda.
Rikki Poynter #deaftalent ha fatto un video evidenziando un problema.
Innanzi tutto vi lascio questo video sul doobly-doo e sulla scheda: ci andate e gli date un'occhiata. Ho contribuito alla traduzione in italiano dei sottotitoli, perché il video è in inglese e, obiettivamente, Rikki essendo una ragazza sorda, ha una pronuncia un pochettino complessa. Però ci sono i sottotitoli in inglese, io ho contribuito con i sottotitoli in italiano (ho cercato di fare del mio meglio): se i sottotitoli sono stati approvati, troverete il video con i sottotitoli in italiano messi da me (o messi dalla community), che dovrebbero - comunque - permettervi di comprendere il video anche se non comprendete la lingua inglese.
Ecco: questo è il punto positivo.
Il punto negativo è il contenuto di quel video, perché evidenzia come - purtroppo - i contributi della community spesso vengano utilizzati per ridere.
I sottotitoli automatici di YouTube spesso fanno ridere: se cerchiamo, su YouTube ci sono un sacco di video in cui si prendono in giro i sottotitoli, e io stesso (nel video in cui spiego come sottotitolare facilmente i video su YouTube) ho preso in giro i sottotitoli automatici di YouTube, con la differenza che non l'ho fatto semplicemente per prendere in giro i sottotitoli, ma l'ho fatto per evidenziare come NON FUNZIONINO, e li stavo disattivando per attivare i sottotitoli - invece - *REALI*, quelli esistenti.
Io stesso dico che i sottotitoli automatici di YouTube sembrano fatti dalle scimmie ubriache, ma non mi fermo lì: appunto vado oltre e realizzo dei sottotitoli.
Mentre per altri il sottotitolo è un gioco, quindi contribuire alla traduzione dei sottotitoli, significa scrivere battutacce, fregnacce, idiozie sui sottotitoli: "Guarda che pettinatura", "Guarda che faccia da pesce lesso"... e questo non aiuta, non aiuta per niente.
Ora, questo discorso di YouTube Heroes, se comincia il progetto tenendo conto di quello che è stato fatto sino ad oggi dalla persona - comunque (diciamo) con «valore retroattivo» - significa che intanto al quinto livello ci saremo (e mi ci metto dentro) in tanti di quelli che hanno seriamente contribuito già solo al discorso dei sottotitoli: già cominceremmo dal "livello cinque", ci vogliono minimo mille punti per essere al livello cinque, e si fa un punto per ogni frase che si è contribuito a sottotitolare o a tradurre.
Se contiamo solo le traduzioni, io già sono a oltre 2500 punti (2600 e scassati), se dovessimo contare anche i sottotitoli che ho inserito sui miei video... l'altra sera ho pigliato tutte le trascrizioni, ho fatto un colpo di copia-incolla su un programma di videoscrittura, per farmi un conteggio approssimativo, e siamo BEN OLTRE le 15mila frasi, quindi COMUNQUE siamo ben oltre i 15.000 punti.
Se si dovesse partire da zero (no: adesso comincia il programma, da QUESTO momento cominciamo a contare i punti) diventa ancor di più un'arma a doppio taglio, perché a quel punto sì che tantissimi potrebbero dire "eh no: a questo punto mi sento un po' amareggiato, perché tutto il lavoro che ho fatto sinora non è servito nemmeno a prendere un 'grazie', è stato un lavoro gratuito, è stato un lavoro che ho fatto con piacere... ma adesso mi dici: se fai questo lavoro, per di più ti diamo delle possibilità, però devi ricominciare da zero", quindi tutto il lavoro che ho fatto sino ad ora non vale, perché io che comincio a fare questo lavoro dopo un anno che faccio traduzioni, e il tizio che comincia oggi a fare traduzioni partiamo dallo stesso livello... non lo so quanto sia corretto.
Questo è il primo punto che osservo come... meh!
E il secondo punto che osservo è appunto questo: si fa un punto per ogni frase tradotta, e se chi della community è stanco, se chi della community ha la possibilità di farlo ma comincia a farlo - magari di meno - mentre ci sono bambini che vogliono fare punti: "Devo fare punti! Segnalo video! Devo fare punti! Sottotitoli? SOTTOTITOLI!! UUUUHH! Adesso mi metto a scrivere fregnacce sotto i sottotitoli".
Perché i contributi della community c'hanno anche un pregio e un difetto. Il pregio è - appunto - che devono essere sottoposti a revisione da parte del resto della community e comunque ad approvazione da parte dello youtuber.
Però se i sottotitoli sottoposti a revisione della community vengono approvati da un certo numero di persone (a seconda del canale, a seconda della tipologia, a seconda della situazione tra le cento e le mille persone approvano i sottotitoli di cui sopra; nel mio caso, nel caso dei sottotitoli sul mio canale basterebbero anche meno di un centinaio di persone che approvino una traduzione) comunque YouTube intanto attiverebbe automaticamente quella traduzione.
E questo è un'arma a doppio taglio perché in parte si ritorce contro lo youtuber. Perché i sottotitoli nella propria lingua aiutano i sordi a usufruire del video, aiutano le persone che stanno studiando quella lingua a usufruire del video; se io ho un video in inglese coi sottotitoli in inglese, io lo approvo perché - magari - in inglese ci sono delle parole che sono con una pronuncia un po' complessa, io sto studiando inglese, voglio impratichirmi nell'inglese: il sottotitolo in lingua inglese mi aiuta tantissimo a imparare la lingua, a conoscere la pronuncia delle parole.
Se sono inglese e sto studiando italiano, un mio video sottotitolato in italiano è un aiuto.
In più, se io non parlo la lingua del video e trovo i sottotitoli nella mia lingua, è un aiuto perché mi permette di fruire di quei contenuti: è un modo di diffondere i contenuti.
Cioè: come si diffonde un contenuto di uno youtuber? Condividendo il video o contribuendo a sottotitolarlo in una lingua che permetta alle persone che parlano quella lingua di fruire di quel video.
E mi pare evidente. Ma se i sottotitoli contengono battutine e fregnacce... non lo so quanto.
E se si da un punto per ogni frase sottotitolata, centinaia di bambini [schiocco delle dita] secondo me lo faranno. Perché è evidente: lo fanno già adesso! Se già si fa adesso, per ridere, e dopo diventa "per ridere e ti prendi pure un punto da ogni frase!" io penso che peggiorerà questa situazione, fino a quando molti arriveranno al punto - magari - di chiudere i contributi della community. Che diventa pure peggio, perché a quel punto: sì, magari ci sono i sottotitoli, chessò in italiano, e vuoi la traduzione? Attivati la traduzione automatica, che funziona (per quanto funziona), funziona anche un po' maluccio, ma quello c'è...
Non dimentichiamoci che sì: c'è il problema ENORME della censura, dello sviluppo di tantissimi censori, ma YouTube Heroes rischia anche di creare il problema di video con sottotitoli inutili, messi lì solo per fare punteggio, e non bisogna sottovalutare i sottotitoli, perché sono una parte importante della fruizione dei contenuti, sono una parte molto importante che tantissimi - comunque - non considerano, e bisogna riguardare in maniera differente, perché i sottotitoli non sono un gioco. Come ripeto: su quelli automatici si può anche ridere sopra, ma ha più senso riderci sopra mostrando come sono quelli veri, non giusto per dire "sì, va bene, ridiamoci sopra" e basta.
Almeno: questo è quello che penso. Voi cosa ne pensate? Fatemelo sapere con un commento qua sotto, oppure su Twitter con l'hashtag #DdVotr.
Io sono Grizzly, come sempre vi ringrazio per essere arrivati in fondo a questo vlog, vi ricordo - se questo vlog vi è piaciuto - di fare pollice-in-alto e di condividerlo con i vostri amici (anche su Whatsapp o Telegram).
Vi ricordo che, se volete aiutarmi a diffondere i miei video, potete contribuire alla traduzione dei sottotitoli dei miei video: è già aperta da un pezzo, basta utilizzare gli strumenti di YouTube.
E vi ricordo - se non l'avete già fatto - di iscrivervi al mio canale YouTube: è gratuito e vi farà subito assumere quel buon profumo di nuovo iscritto che ci piace così tanto.
Vi ricordo che se vi iscrivete anche al mio canale Telegram (lo trovate linkato sul doobly-doo, sull'annotazione e sulla scheda) riuscirete a ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo video.
Detto questo: di nuovo grazie, ciao a tutti e ci vediamo alla prossima!

martedì 20 settembre 2016

SiraGames: domenica 25 settembre 2016 - Non mancate!

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Benvenuti a bordo, viaggiatori: sono Grizzly, questo è Diario di Viaggio on the road e... direi che si può andare dritti fino al Siragames!
Magari mi fermo allo «stop» prima di andare: non vorrei finire addosso a qualcun...
[sportelli che si aprono]
Grizzly> ... EHI: che succede?
Noemi> Ciao!
Francesco> Buonasera!
Massimo> CIAO! Ti possiamo scroccare un passaggio per il SiraGames?
G> Ah: tutti vogliono andare al SiraGames, eh? Va bene! Venite: mettetevi comodi... vi siete già messi comodi!
M> Grazie! (risata maligna)
G> E allora, scherzi a parte: lui è Massimo...
M> Ciao a tutti!
F> Francesco
N> Noemi
G> (Ottimo!) E loro sono gli organizzatori del SiraGames, quindi sono le persone a cui tirare la verdura se qualcosa va male...
N> Ma nooo!
G> ... così ci esce un bel minestrone per cena!
M> Sì, appunto: se dovete farlo però - mi raccomando - non marce o andate a male. Così le riutilizziamo.
G> Giustamente.
M> (ride)
G> Allora, no: scherzi a parte. Cominciamo dall'inizio: cosa è il SiraGames, disse quello che l'ha già presentato l'edizione scorsa, ma... Massimo: cos'è il SiraGames?
M> Che cos'è il SiraGames? È una manifestazione siracusana che sta - fortunatamente per noi (e per voi) - crescendo di edizione in edizione, diventando sempre più carina, sempre più interessante. È una fiera dedicata al fumetto, al cosplay, al videogame e al gioco di società/da tavolo etc.
G> Ottimo ed abbondante! Francesco: ci sono ospiti particolari quest'anno?
F> Certo! Abbiamo Gianluca Iacono, doppiatore, è la voce del Principe dei Saiyan di "Dragon Ball", Vegeta.
G> Ottimo!
F> Poi abbiamo Dellimellow, Professor Bob, Rave Tube...
G> Mmm!
F> ... che sono tre grandi youtuber. Paolo Tuci... personaggio eclettico.
N> Dovete conoscerlo!
F> Che dire? Se lo conosci, lo ami! E poi abbiamo disegnatori vari, abbiamo una ragazza di Carlentini (se non sbaglio: spero che non mi picchi!) che sta facendo una campagna insieme a Professor Bob per "Salviamo Amatrice": ha fatto la copertina dell'evento che stanno pubblicizzando su Facebook per una raccolta fondi. Anche noi del SiraGames saremo con loro. Poi... venire a scoprire il meglio!
G> Noemi: quando e dove?
N> 25 settembre (quindi domenica) al Palazzetto dello Sport di Siracusa. Alle ore 10:00 inizieranno le nostre attività
G> Ottimo ed abbondante! Massimo: c'è altro che dobbiamo dire?
M> Vi aspettiamo tantissimi, numerosissimi, sempre di più: qua senza speranza, senza scampo... ci divertiremo UN SACCO!
Abbiamo anche una simpatica sezione dedicata al mondo del gioco di ruolo dal vivo, quindi potremo prenderci a spadate (in maniera molto bonaria!) e divertendoci. E avremo un poligono di tiro dedicato al soft-air, quindi anche lì ci potremo provare qualcosa.
Ci saranno tornei dedicati ai videogame un po' di tutti i generi (sia per console che per PC): League of Legends, Mortal Kombat... insomma: giusto per fare due nomi di grande risonanza.
G> Ottimo, ottimo...
M> Abbiamo anche una simpatica sezione dedicata al mondo del gioco di carte collezionabili, quindi poi ci sarà il pre-release della nuova espansione di "Magic: The Gatering", e Force of Will, che è un altro gioco di carte molto interessante.
Un'ampia sezione dedicata al gioco da tavolo, e quindi si potranno provare giochi come "Bang!", Magic e altri giochi di questo genere...
Cos'altro? AHHH: il gioco di ruolo! Dimenticavo la cosa più importante! Abbiamo - praticamente - una sezione dedicata al gioco di ruolo in tutte le sue versioni, quindi possiamo provare Pathfinder (ci sarà anche un torneo), potremo giocare a Dungeons & Dragons Quinta Edizione (quella nuovissima, l'ultima uscita)
G> Ottimo!
M> Insomma: ci sono tante cose per cui passare tempo ed è un buon motivo per venire da noi e passare una domenica divertente.
G> E non dimentichiamo che ci sarò io - da youtuber - che romperò le scatole a tutti i cosplayer e filmerò dappertutto!
Quindi vi aspettiamo numerosi: adesso noi stiamo arrivando proprio in cittadella, perché siamo già lì che vi aspettiamo (adesso ci fermiamo tutta la settimana: qualcuno procura un panino) e siamo già ad aspettavi!
Quindi ci vediamo tutti quanti domenica 25 settembre dalle 10 del mattino qui a Siracusa in Cittadella dello Sport.
Ciao a tutti...
F> Ciao!
N> Ciao!
M> Ciao!
G> ... e grazie!

domenica 18 settembre 2016

VLOG 133: 21 curiosità su Grizzly, dalla A alla Z ^_^

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[silenzio, si apre la porta]
[urlo festoso]: BIRTHDAY PARTY CLOWN!
Uuuu! [applausi e scoppi di palloncini] Grazie, grazie, dai! Siete veramente... esagerati, dai! [scoppi di altri palloncini] Ecco, ma... ehm... perché riempite la stanza di palloncini? Lo sapete che c'avete gli artigli, e poi...
... e poi, appunto! Lo fate proprio perché lo sapete, vero? Uhm!
Vabbè dai, cominciamo: sigla!
[♪♫♪]
Benvenuti a bordo, viaggiatori: sono Grizzly, questo è Diario di Viaggio on the road e oggi è il MIO COMPLEANNO! EVVAIII! Divento quarantenne!
Uhm... forse dovrei, quindi, darvi il "buongiornissimo", oppure dire "benvenutissimi a bordo, viaggiatori"...
... eh, naaaa! Vabbè va, lasciamo stare: ci metto un Mugsy che prende il kaffèèèèèèè e cominciamo!
Questa mattina voglio dedicarmi alle curiosità su di me, e lo faccio "rubando" l'idea di Eels, quindi faccio ventuno curiosità su di me in ordine alfabetico: perché no? Per cui cominciamo!
A come Associazioni di Volontariato, che è una scelta di vita che ho fatto veramente molto tempo fa, ed è una scelta che è stata molto interessante e molto intelligente. E se avete del tempo libero che potreste dedicare al volontariato, vi consiglio (anche a voi) di farlo, anzi, vi consiglio anche un mio vlog in cui parlo proprio di volontariato (nello specifico di "volontariato di protezione civile"): ve lo lascio linkato sul doobly-doo e sulla scheda, così gli date un'occhiata.
B come BOFH (Bastard Operator From Hell), che è il mio modo di fare il tecnico informatico, e non perché c'è una qualche "simpatia" a fare assistenza informatica in questo modo, ma proprio perché con certa gente quello che riesci a fare è prenderti in questo modo a fare il tecnico, quindi non me ne vogliate!
C come CB (Citizen’s Band): la Banda Radio Cittadina (la 27MHz, oppure 11mt), che è stato il mio primo rapporto con le trasmissioni radio, la bellezza di ventiquattro anni fa (avevo ancora 16 anni). Ho conosciuto tantissima gente simpatica ed è stata un'esperienza che ha cambiato molte cose nella mia vita (questo sicuramente).
D come DAI QUESTA SERA VENITE IN LIVE! Alle 21:30 su questo canale, che ci divertiamo! Faccio la live per festeggiare il compleanno assieme a tutti. Quindi conservatevi gli auguri: me li fate questa sera in live. Dai, ci vediamo alle 21:30 (poi la lascio anche sul canale, perché sicuramente ci divertiremo, quindi è bello che rimanga).
E come Età. Non sto scherzando: oggi entro ufficialmente negli ‘anta!
E sono uno youtuber abbastanza anzianotto, soprattutto in un ambiente di bambini e di ragazzi relativamente giovani, quindi sono entrato su YouTube relativamente tardi, ma è sempre un passatempo, è sempre un hobby, è sempre una cosa che faccio con molto piacere.
F come Fantascienza e Fantasy, che è una passione che mi porto da lunghissimo tempo.
G come Grizzly (in realtà G come Gatto), perché Grizzly è stato il mio gatto: era un magnifico persiano grigio. L'ho avuto, veramente, anche quello più di 25 anni fa.
H come Home Directory, quella dei sistemi Unix, nello specifico del sistema Linux, di cui sono un utente soddisfatto dal lontano 1994.
Eh: l'ho detto che ci sono momenti che mi sento vecchio, quindi non so quanti di voi che mi seguite eravate già nati nel 1994. Io già allora avevo cominciato ad utilizzare (con soddisfazione) il sistema Linux.
I come Ispirazione a diventare youtuber, che me l'hanno data due youtuber molto simpatici, entrambi canadesi: Matthew Santoro e Corduroy Paco.
L come Libro, scritto da youtuber: ne ho comprato uno, ARRRGHHH!!!
Ne parliamo questa sera, perché sono sicuro che vi lascerò piacevolmente sorpresi.
M come Macchina: la mia prima macchina è stata una Fiat 126 FSM. "Tirava" bene, faceva una velocità massima di - credo - 80km/h in discesa! Dopo la 126, nel 2000 ho comprato la mia prima station wagon, e da allora ho avuto SOLO station wagon: è 16 anni che guido station wagon.
Quindi sì: dato che è 16 anni che sono abituato a guidare un'auto particolarmente corposa (come dimensioni), l'unica volta nella mia vita che ho guidato una Smart, mi sono sentito un completo imbranato.
N come Nontelo Dico! (Booooo) È Nontelo Dico... sì, no... nome: Nontelo, cognome: Dico.
Nontelo Dico, che è il nome di un folletto del video musicale dei Fiaba "I Sogni di Marzia": compaio in quel video, quando avevo ancora una pettinatura da leone (è passato un po' di tempo!)
O come Orsacchiotti di peluche: una pittoresca collezione che ho cominciato, quasi per gioco, nel 1996 (vent'anni fa!)
P come Presley: Elvis Presley ovviamente!
Q come Quando ho fatto il servizio civile: nel 1998.
Essendo nato nel '76, sono stato uno dei giovani italiani che hanno fatto il Servizio Obbligatorio di Leva (mi pare di ricordare che la leva obbligatoria fu abolita per i nati nell'82 o nell'83: a quel punto, più o meno) e ho fatto il servizio, quindi, di leva. Però anziché fare il servizio come "militare", come soldato, ho deciso che - se dovevo servire il mio Paese - avrei potuto farlo in maniera molto più intelligente senza utilizzare le armi. Quindi ho fatto il "Servizio Civile" in una casa famiglia per ragazzi disabili.
Tra le altre cose in una casa famiglia che era stata aperta grazie a un progetto presentato da mia madre quando era assistente sociale, quindi... quando ho fatto il servizio civile già mia madre era in pensione, però la casa famiglia (che ancora c'è, che ancora funziona, naturalmente) l'ha aperta proprio con un progetto lei, quindi è stata una cosa molto utile.
R come Rimpianti. Sicuramente qualche piccolo rimpianto ce l'ho, per qualche scelta sbagliata che mi ha portato a trovarmi nella situazione in cui mi trovo adesso.
Ma la situazione in cui mi trovo adesso mi va benissimo così com'è, per questo motivo io dico che: sì, d'accordo, ci può essere il rimpianto, ma non sto lì a sedermi e guardare il rimpianto. Mi piace - comunque - guardare avanti e andare sempre dritto per la mia strada.
S come Sottotitoli per i non udenti, e qui con poca modestia - finalmente - posso dire: "potete definirmi Massimo Esperto di Sottotitoli su YouTube".
Sul mio canale - in questo momento - infatti ci sono più di *DUECENTOSESSANTA* video sottotitolati in italiano per i non udenti. Quindi non solo i miei video sono "accessibili" (come vedete anche nella sigla iniziale), non solo se attivate i sottotitoli trovate che ci sono sottotitoli funzionanti (non quella roba fatta dalle scimmie ubriache di Google), ma soprattutto se volete potete anche collaborare alla diffusione dei miei video non solo condividendo, ma - se avete del tempo - potete anche collaborare alla TRADUZIONE dei sottotitoli.
T come Treno: il treno in qualche modo è il mio mezzo di trasporto preferito, anche se mi muovo molto in macchina e - quando necessario - mi muovo in aereo.
Ma io, sin da piccolissimo, ho viaggiato tantissimo in treno: ho fatto molti viaggi lunghi in treno, e in passato - quando mi muovevo per la Sicilia, mi muovevo in treno, perché mi piace questa cosa della littorina, delle vecchie stazioni, dei passaggi, dei paesini... è una cosa che mi piace veramente tantissimo, e quindi ancora adesso ho questo amore per il treno, nonostante magari non sia un mezzo particolarmente versatile, nonostante siano tutti lì a dire "sì, però, arriva in ritardo, sì però...."
Eh sì, però mi piace!
U come Undefined Illusion BBS [andefained illushion bai-bi-es ndG] (con la pronuncia alla Fidonet), che è il nome della mia azienda, e prima di essere la mia azienda è stato il nome della mia "banca dati" (della mia BBS) che era attiva su Siracusa, perché sono un vecchio bacucco dell'informatica e un vecchio bacucco della telematica, visto che sono stato utente (e SysOp) Fidonet (e di altre reti su tecnologia Fidonet) prima della diffusione di internet in Italia.
E infine Z come Zona di Siracusa. Ora, io sono nato e cresciuto nella cosidetta "Zona Alta di Siracusa", in un'area del mio quartiere che si chiama "Bosco Minniti", eppure il quartiere che trovo più poetico, nel quale ho passeggiato a piedi per tutte le sue viuzze e ho potuto conoscere solo più avanti nel tempo è l'isola di Ortigia (e quindi il quartiere di Ortigia): ha una quantità INFINITA di scorci e viuzze spettacolari, ci si può perdere in Ortigia, virtualmente, perché è comunque "un bicchiere", quindi non ci si può «perdere» in quel senso!
Ma ci si può perdere in Ortigia, camminando tutto il giorno e continuando a scoprire degli scorci, fino veramente... se uno c'avesse una macchina fotografica farebbe esplodere la memory card di fotografie, perché è un posto bellissimo.
Queste erano 21 curiosità su di me, altre curiosità verranno questa sera nella live "3200".
Perché 3200? Perché "(40+40)x40".
"Ecco, lo sapevo: Grizzly è diventato quarantenne e già ha cominciato a dare i numeri!"
No, perché il tema della live è "QUARANTA curiosità e QUARANTA canali YouTube (che voglio presentarvi e sponsorizzare) per i miei Quarant'anni", quindi ci vediamo questa sera con tante curiosità, con tanta simpatia, con l'idea di passare un po' del tempo insieme (niente di particolare!) per festeggiare i miei 40 anni.
Parliamo un po' di me, parliamo un po' di YouTube, parliamo un po' di quello che capita... alle 21:30 puntuali sul mio canale!
Bene, io sono Grizzly: se sono riuscito a strapparvi un sorriso, come sempre vi ricordo di fare pollice-in-alto e condividere questo video con i vostri amici (anche su whatsapp e su telegram).
Vi ricordo - se non l'avete già fatto - di iscrivervi al mio canale YouTube: è gratuito e vi farà subito assumere quel buon profumo di nuovo iscritto che ci piace così tanto.
Inoltre, se v'iscrivete anche al mio canale Telegram (lo trovate linkato sul doobly-doo, sull'annotazione e sulla scheda) riuscirete anche a ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo video.
Detto questo: innanzi tutto vi ringrazio per essere arrivati sino in fondo a questo vlog (e niente paura: dalla settimana prossima ricominciamo con il #DdVotr "classico").
E come sempre: grazie, ciao a tutti e ci vediamo alla prossima!

giovedì 15 settembre 2016

VLOG 132B: Come raccogliere generi di supporto per emergenza

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Benvenuti viaggiatori: io sono Grizzly, questo è Diario di Viaggio on the road. Questa è la seconda parte del video dedicato a "come effettuare una raccolta una raccolta di generi e di beni di prima necessità in caso di un'emergenza o di una calamità che coinvolge parte della popolazione".
Se non avete ancora visto la prima parte del video, la lascio linkata sul doobly-doo e sulla scheda: ho deciso di dividere il video in due parti perché altrimenti sarebbe venuto troppo lungo.
Vi ho già parlato dei generi di tipo "economico", e dei generi di tipo "alimentare": adesso parliamo dei "generi di prima necessità", tutto ciò che può essere utile direttamente alla popolazione, che cosa raccogliere e come raccoglierlo.
Innanzi tutto contattate il campo e chiedete se ci sono bambini e/o anziani.
Se c'è una di queste due situazioni (o se ci sono entrambe le situazioni), chiedete se c'è la necessità di spedire dei pannolini per i bambini, o dei pannoloni (e delle traverse) per le persone anziane.
Se non c'è nessuna di queste due necessità NON RACCOGLIETE questi beni, NON MANDATE pannolini, non mandate traverse, perché nel campo finiscono in magazzino e NON SERVONO A NULLA, altrimenti - come sempre - bisogna che il magazziniere vada a cercare altri campi dove c'è la necessità di pannolini, dove c'è la necessità di traverse... se non ci sono, per favore non ne mandate: è la cosa più intelligente, mandate le cose che servono.
È utile invece che vengano mandati degli assorbenti igienici (il classico assorbente igienico monouso). NON mandate i tamponi (il classico tampone): preferite il classico assorbente "esterno".
Potete mandare del sapone, è consigliabile il sapone liquido (il classico sapone liquido a pH neutro per lavarsi le mani), in piccoli dosatori; eventualmente è possibile mandare, assieme a un gruppo di dosatori, qualche tanica per riempire i dosatori: sono le "ricariche" di sapone neutro per le mani da 2lt/3lt/5lt. Però accertatevi di mandare i dosatori, perché i dosatori sono molto comodi: possono essere dati alle persone, possono essere messi in determinate posizioni. Sono molto comodi e sicuramente sono estremamente più comodi e più versatili della classica saponetta solida, che uno deve portarsela appresso, si va a lavare e poi la saponetta è bagnata e deve portarsela via, mentre - quantomeno - il dosatore è più comodo, perché c'è il sapone liquido, una volta che ha finito uno prende la bottiglietta e se la porta via.
A questo punto è utile che vengano realizzati dei "kit" di generi di prima necessità. Io adesso vi spiegherò come realizzare questi kit, considerate che questi kit devono essere suddivisi, cioè fate uno scatolone che contiene solamente il kit per lavarsi i denti, uno scatolone che contiene solamente il kit per radersi, uno scatolone che contiene solamente il kit per un'altra cosa.
Per realizzare questi kit prendete uno scatolone in cui metterete (fuori con un pennarello) QUANTI e che cosa contiene di preciso: "Kit per lavarsi i denti, composto da" e "Contiene 50 kit" (o dieci kit, o cento kit).
Per fare questi kit potete prendere i classici sacchetti che si usano per congelare la roba (li trovate al supermercato): non vi servono per congelare la roba, vi servono per avere dei sacchettini e dei laccetti per chiuderli. In ogni sacchettino mettete il materiale che compone il kit e lo chiudete, così che fate uno scatolone che contiene una serie di sacchettini, in ogni sacchettino c'è il kit completo, così che quando la roba arriva direttamente sul campo non bisogna fare "Aspetta: pigliamo le bombolette, pigliamo gli spazzolini, pigliamo le cose...": è già tutto lì pronto, già ogni sacchettino ha il suo kit completo e può essere subito dato alla popolazione.
Il primo kit è quello per lavarsi i denti.
In ogni sacchettino dovete mettere UN dentifricio, DUE spazzolini da denti e UN filo interdentale.
Quindi basta raccogliere dentifrici, spazzolini da denti e filo interdentale. Si chiede di acquistare questi oggetti, dopodiché preparate ogni sacchetto: un dentifricio, due spazzolini e un filo interdentale, si chiude il sacchetto, nello scatolone. Quando si è riempito lo scatolone, si chiude, si mette - con il pennarello - "Kit per lavarsi i denti: 1 dentifricio, 2 spazzolini, 1 filo interdentale - Contiene 30 kit".
E questo è uno scatolone.
Ora facciamo il kit per la pulizia personale.
Sempre dentro questi sacchettini: UN docciaschiuma (oppure UN docciashampoo): uno di quelli compatti nella bottiglietta "piccola" (da 25~30cl, da 33cl...), non usate quei bottiglioni di bagnoschiuma da 2lt, sono estremamente scomodi. La cosa "piccola" è più versatile perché ci se la può portare in campo (dove c'è la doccia) e riportarselo in tenda senza doversi portare 'ste cose enormi.
Quindi: UN docciaschiuma (oppure UN docciashampoo), è consigliabile "uno solo" perché così uno lo usa per fare la doccia e fare tutto quanto (non c'è bisogno di un doccia schiuma, uno shampoo e un'altra cosa); UNA spugna; UN detergente intimo a pH neutro; UNO stick di deodorante a pH neutro e, se ci troviamo (se il campo si trova) in una zona di montagna, consiglio anche UNO stick per labbra (il cosidetto "burrocacao") e UNA crema idratante per le mani (una crema idratante piccolina, tipo la crema Nivea, quella nel barattolino di metallo, comunque una cosa così), se si è in montagna.
Se NON si è in montagna, il burrocacao e la crema idratante non sono, diciamo, "del tutto necessari", ma se si è in montagna possono essere estremamente comodi, estremamente necessari.
Di nuovo: tutto quanto dentro un sacchettino (il doccia schiuma, la spugna, il detergente intimo, il burrocacao etc), si chiude il sacchettino, tutto nello scatolone: "Kit per lavarsi - Ogni kit contiene: 1 docciaschiuma, 1 spugna, bla bla bla - Contiene questo scatolone 30 kit"
A questo punto un kit per radersi.
Quindi sempre il solito sacchettino (sempre da mettere in uno scatolone separato). UNA bomboletta di schiuma da barba (di schiuma da barba semplice), almeno 20 lamette "di sicurezza" (le lamette "bilama" o le trilama, o insomma... non esagerate, non mandate lamette a sei lame/sette lame: basta la classica lametta di sicurezza semplice), almeno 20 lamette (sono due confezioni da 10, oppure quattro confezioni da 5 lamette), una crema da barba, le lamette e UN dopobarba, eventualmente - se volete - potete aggiungere UNA crema idratante di quelle che si mettono dopo la rasatura (tipo la Proraso, oppure una semplice crema Nivea): tutto quanto dentro il sacchetto, chiudete il sacchetto, nello scatolone. E scatolone: "Kit di rasatura: 1 bomboletta di crema da barba; 20 lamette; 1 dopobarba; 1 pomata (eventuale) - Contiene 50 kit" (10 kit, quelli che siete riusciti a raccogliere).
In questo modo abbiamo un kit che si può dare alla popolazione, c'è già tutto pronto per la rasatura, con una ventina di lamette c'è un buon mese di autonomia approssimativamente, quindi direi che va più che bene.
Infine, come ultima cosa che può tornare utile (questo non ce n'è bisogno di una grande quantità, però può essere funzionale), questo si può fare sempre nei sacchettini  (si mette in una scatola più piccola): forbicine per unghie e lime in cartone.
L'ideale è - appunto - pigliare una forbicina, una lima in cartone, dentro un sacchettino - una decina (una quindicina) - "Kit per tagliarsi le unghie, per curarsi le unghie": può essere utile, perché comunque uno pensa "non è che si mettere lì lo smalto, si deve... curarsi...", però ci può essere chi si è fatto male, chi si è rotto un'unghia... ci può essere che ha la sua comodità.
Passiamo quindi ai generi di conforto (dove andiamo ANCHE a parlare di abiti).
Innanzi tutto, prima di ogni altra cosa, prima di cominciare a raccogliere vestiti che possono servire (come possono NON servire) informatevi attentamente sul clima che c'è nel campo: o contattate il campo, o guardate i siti internet con la situazione meteorologica, guardate se è un ambiente di montagna, se è un ambiente di mare, che tipo di ambiente c'è nel campo... perché se siamo in alta montagna non servirà mandare costumi da bagno, e se siamo in un paesino di mare a luglio, non servirà a molto mandare cappottoni pesanti.
Allora. Cominciamo dall'inizio: biancheria intima per uomo, per donna e per bambini. Si può mandare biancheria intima che sia esclusivamente NUOVA e SIGILLATA per *ovvi* motivi igienici. Si può mandare biancheria intima di ogni misura, l'ideale è - come sempre - informatevi se nel campo ci sono dei bambini o ci sono delle persone anziane, se ci sono solo adulti. E quando dovete acquistare biancheria intima da mandare (in un campo terremotati) attenetevi alle "misure medie". Se no: avete dei dubbi? Semplicemente acquistate le misure che acquistate normalmente per la vostra famiglia, e mandate questo tipo di biancheria: ogni genere di biancheria intima fa comodo.
Magliette, pantaloni, calzini, scarpe... questo è sempre possibile mandare tutto quello che volete. Come scarpe è consigliabile mandare delle scarpe "basse", tipo degli sneakers, scarpe da ginnastica, tipo dei mocassini, delle scarpe leggere, delle scarpe non particolari.
Ovvio che se stiamo parlando di un campo in un paese - magari - di montagna, in un paese dove - magari - c'è freddo, possono essere comodi anche degli scarponi.
Di nuovo e come sempre (non mi stancherò di ripeterlo): contattate il campo, informatevi sul clima. Se siamo in un paesino in riva al mare non ha molto senso mandare degli scarponi da trekking.
Tute e pigiami per adulti e per bambini (sempre: informatevi se ci sono bambini prima di mandare pigiami per bambini), e comunque pigiami per adulti sono certamente sempre molto comodi.
È possibile mandare coperte di lana (a meno che non siamo in piena estate in una zona di mare): spesso in molte zone, anche di montagna e anche in estate, magari la sera la temperatura si raffredda. Comunque in tenda non è che ci sia questo clima che è piacevole che c'è in casa, per cui fanno sempre comodo le coperte di lana. Si mandano coperte a una piazza: non servono coperte a due piazze, perché i letti che ci sono disponibili nelle tende sono tutti quanti a una piazza.
E quindi mandate: coperte di lana a una piazza, eventualmente potete mandare anche dei plaid in pile, che sono molto comodi, tengono caldo e non sono molto "pesanti" come struttura. Potete mandare eventualmente delle trapunte di materiale sintetico (sempre a una piazza): sono sempre delle cose molto comode, permettono - soprattutto nei paesi dove c'è freddo - di passare la notte agevolmente.
Teli asciugamani grandi, medi, piccoli: questi servono SEMPRE e servono tantissimo, perché la gente ha bisogno di farsi la doccia quando sta nei campi e ha bisogno di potersi asciugare.
Potete mandare accappatoi per adulti, se volete, potete mandare accappatoi per bambini (sempre: prima informatevi se ci sono dei bambini nel campo): l'accappatoio, naturalmente, ha anche lui la sua utilità.
Se siamo in una zona di montagna, se siamo in un periodo invernale, se siamo in una situazione in cui il clima può essere molto freddo, possono essere utili anche cappelli di lana e sciarpe. Ma - di nuovo - informatevi del clima, informatevi della situazione. Di nuovo: se siamo in un paesino in riva al mare le sciarpe e i cappelli di lana ad agosto non lo so quanto servano.
Potete mandare delle ciabatte. Delle ciabatte aperte di plastica (quelle, per così dire, "da piscina") che sono molto comode per chi va a fare la doccia, per chi va a lavarsi. E poi delle normali ciabatte per l'uso domestico di tutti i giorni. vi consiglio, in questo caso, di mandare eventualmente delle crocs o delle sabot (questo tipo di taglio), che sono molto versatili e molto funzionali.
Se ci sono persone anziane nel campo (e in questo caso potete informarvi, potete chiedere maggiori informazioni proprio direttamente al campo): se ci sono persone anziane nel campo considerate anche - se volete - di mandare dei "kit settimanali" di batterie per gli apparecchi acustici. Sembrano una cosa stupida, ma sono un grande aiuto per persone anziane, che magari hanno paura, hanno perso molte cose (magari hanno perso la casa, magari non sanno com'è la situazione) e - per di più - in mezzo a tutte queste difficoltà hanno anche la difficoltà dell'apparecchio acustico che non funziona (perché la batteria va cambiata ogni giorno) e quindi sono anche un po' "isolati".
È una cosa che ho vissuto in Abruzzo e posso dire che possono aiutare tantissimo (se ci sono anziani, ovviamente): in questo caso vi consiglio di chiedere al rivenditore di fiducia (potete guardare sull'elenco del telefono o sulle "pagine gialle", potete guardare su internet qual è il rivenditore di fiducia della vostra città) quali sono le "misure medie più diffuse" per queste pilette, eventualmente potete chiedere al campo (se c'è qualcuno che ha un apparecchio acustico) qual è la misura di queste pilette, e il kit è composto da sette-otto batterie (è proprio il kit settimanale). Potete mandare questi kit di batterie: sono veramente molto apprezzati quando ci sono delle persone anziane nel campo.
Concludo questo video parlando di generi di supporto.
Sono cose che possono aiutare la popolazione nel "lungo termine", e vi consiglio - innanzi tutto - di sentirvi con il campo (con la protezione civile, con la croce rossa) prima di mandare oggetti che potrebbero, in qualche modo, dare dei problemi. Soprattutto (e non mi stancherò di sottolinearlo) informatevi con il campo se ci sono dei bambini PRIMA di mandare giocattoli.
SE NON CI SONO BAMBINI NEL CAMPO, *NON* *MANDATE* *GIOCATTOLI*.
Se ci sono, potete anche mandare dei giocattoli (potete raccogliere e mandare dei giocattoli).
Ora, per mandare dei giocattoli in un campo dove ci sono dei bambini vi consiglio di considerare una cosa. Ci sono due categorie di giocattoli: il giocattolo fatto per essere usato "da soli" chiusi nella tenda e il giocattolo che permette di essere utilizzato "in compagnia" e di socializzare.
E personalmente penso che possa essere più funzionale mandare dei giocattoli che permettano ai bambini non di restare "isolati" in tenda, ma di socializzare, di giocare assieme fra di loro.
Comunque - tra le altre cose - potete (se ci sono dei bambini) mandare dei pupazzi di peluche: sono una cosa comunque che funziona, sono una cosa relativamente "neutra" e se mandate dei pupazzi di peluche di dimensioni medie (diciamo di lunghezza compresa tra i 18cm ed i 36cm), mandate dei pupazzi che i bambini possono anche abbracciare quando stanno dormendo, quindi tenete conto anche di questo.
Mandate dei libri: sono un modo di permettere alla gente - nel lungo periodo - anche di passare il tempo, di riempire i momenti in cui non c'è esattamente modo di stare assieme agli altri. Potete mandare anche dei giornali di enigmistica, preferibilmente quelli che "in fondo al giornale ci sono le soluzioni", non quelli che "le soluzioni di questo numero usciranno nel prossimo numero".
Potete mandare, se volete, anche dei fumetti; magari fumetti "leggibili da tutti", non delle cose molto particolari o molto speciali. Tuttalpiù potete mandare i classici fumetti Disney, perché possono essere letti da adulti e bambini senza grossi problemi.
Potete mandare (sono molto utili) dei "powerbank USB", quelli per caricare lo smartphone. E mandate - appunto - il powerbank (la batteria) con il cavetto separato. Inoltre potete mandare anche dei caricabatterie USB, perché possono essere molto utili per chi - magari - è scappato da casa con il telefono, ma non ha il caricabatterie. La cosa ideale è - appunto - mandare il caricabatterie USB che c'abbia la presa USB e mandare qualche cavetto USB a parte, perché se arriva un caricabatterie USB un cavetto lo riusciamo a procurare (se m'arrivano tanti cavetti), mentre se m'arriva il caricabatterie con il cavetto già predisposto, dice: "è compatibile con il tuo cellulare? No." E purtroppo dice "metti via, metti via, metti via..." può darsi anche che resti in magazzino. Mentre quantomeno quello USB classico bene o male un cavetto si riesce a procurare.
Ovviamente - se possibile - mandate dei cavetti Mini-USB, dei cavetti MicroUSB e dei cavetti cosidetto "Tipo C": sono le tre modalità più diffuse per caricare i cellulari.
Dolci: preferibilmente sarebbe meglio non mandarne. Innanzi tutto per motivi di igiene, per motivi di conservazione etc.
Se volete mandare delle caramelle (incartate singolarmente) perché ci sono bambini nel campo, quelle eventualmente si può fare, così come se è una zona di montagna e vorreste mandare delle caramelle balsamiche o delle caramelle al miele (sempre singolarmente incartate per i motivi di igiene) possono essere, comunque, una cosa funzionale, una cosa utile.
Non mandate cioccolato: è una cosa che può dare problemi di igiene (uno lascia il cioccolato in tenda e gli si riempie - magari - la tenda di formiche e di mosche): non è proprio il caso.
E infine, come "genere di supporto" a lungo termine... vi ricordo che fumare fa male, e quindi non fumate. Però, se volete (sentitevi con il campo, con le associazioni presenti) se volete mandare pacchetti di sigarette sigillati o stecche di sigarette, sono comunque un modo di aiutare la popolazione. Non è un bene "di prima necessità", però dove c'è stata una calamità (dove c'è stata un'alluvione, dove c'è stato un terremoto) può essere difficile reperire anche tabacchi, ed è una cosa - come ripeto - non si dovrebbe parlarne, però quando parliamo di una situazione di un'emergenza che si può portare avanti per uno o più mesi, può essere un genere di supporto.
Di questo, diciamo, il mio consiglio è di non inviare sigarette; tuttalpiù sentitevi (di nuovo) con il campo e mettetevi d'accordo con loro: se c'è questa possibilità, se avete questa possibilità, potete anche decidere di mandare eventualmente qualche pacchetto di sigarette (e, nel caso, di mandare qualche accendino usa-e-getta di quelli piccolini. Non mandate fiammiferi, che sono pericolosi).
Bene. Io direi che ho concluso con le cinque categorie di generi che è possibile raccogliere e mandare in occasione di un'emergenza o di una calamità.
Come ho già detto nel video scorso: prima di organizzare una raccolta, informatevi o con la protezione civile, con le associazioni di volontariato del vostro territorio, o con la protezione civile del vostro territorio, o con il numero verde della protezione civile nazionale (o - appunto - con la Croce Rossa, con gli enti preposti) se c'è un modo specifico per mandare i beni che volete raccogliere direttamente sul campo: se ci sono dei "punti di raccolta", oppure se le associazioni di volontariato presenti sul territorio stanno organizzando una partenza per il cambio del personale, e quindi c'è dello spazio per mandare del materiale. Coordinatevi con loro per l'impacchettamento del materiale: come vi ripeto, una cosa che aiuta tantissimo è - appunto - di non impacchettare le cose "tutte assieme a caso", ma di creare degli scatoloni ben predefiniti (quelli che contengono i prodotti alimentari, quelli che contengono i generi di supporto, quelli che contengono i generi di prima necessità); preparare questi kit aiuta tantissimo, perché quando arrivano gli scatoloni "kit per lavarsi i denti", "kit per radersi" già pronti sono un aiuto eccellente perché praticamente quando arrivano in magazzino non bisogna andare a "raccogliere i pezzi" per costruire i kit: sono già pronti. Io apro lo scatolone, prendo il sacchettino e lo posso dare subito alla gente, quindi è un aiuto eccellente.
Vi ricordo (e non mi stancherò mai di dirlo) che l'aiuto più importante che si può dare in occasione di una calamità è un aiuto di tipo economico, un aiuto veramente importante per sostenere i costi della gestione dell'emergenza (i costi dell'emergenza in sé).
Oltre a questo, spero di essere stato utile nello spiegare in che modo è possibile effettuare questa raccolta di generi. Io vi ricordo che sul mio blog ho un articolo dedicato a come effettuare una raccolta di generi, quali generi raccogliere, che è tutto quello di cui ho parlato in questi due video (ed è molto più specifico: ogni tanto vado e aggiorno - in base alle osservazioni che vengono fatte sui commenti o alle cose che mi vengono in mente, alle cose di cui si parla in questi giorni, a chi mi ha segnalato qualcosa).
Quindi: se avete qualcosa da segnalarmi, se avete qualche domanda da farmi... innanzi tutto se avete qualche domanda non esitate a contattare la protezione civile, la Croce Rossa o gli enti preposti al soccorso. Se volete fare qualche domanda a me, potete scrivere un commento qua sotto: se avete un'osservazione potete fare quest'osservazione sui commenti.
Vi ricordo - appunto - che c'è quest'articolo sul blog (trovate il link di quest'articolo sul doobly-doo e sulla scheda là in alto): potete utilizzare quell'articolo come un riferimento, potete proprio stampare la lista (ci sono citati tutti i beni, come raccoglierli e perché raccoglierli).
Detto questo, io - di nuovo - vi ringrazio per essere arrivati sino in fondo a questo vlog, io spero che questo vlog sia stato utile per venire incontro ad effettuare una raccolta di generi di prima necessità in caso di emergenza, anche se SPERO che questo video rimanga un video "vuoto", nel senso che non ci sia bisogno di dover più effettuare una raccolta di beni per una calamità.
Io spero che questo video sia potuto essere utile, spero di avervi informato in maniera corretta: se l'ho fatto, vi ricordo di fare pollice-in-alto e di condividere anche questo video con i vostri amici, di condividerlo con i comitati parrocchiali, con le associazioni che eventualmente un giorno volessero saper organizzare una raccolta di beni e di generi di prima necessità.
Detto questo, infine vi ricordo (se non l'avete già fatto) di iscrivervi al mio canale YouTube: è gratuito e vi farà subito assumere quel buon profumo di nuovo iscritto che ci piace così tanto. Vi ricordo inoltre di iscrivervi anche al mio canale Telegram (lo trovate linkato sul doobly-doo, sull'annotazione e sulla scheda): in questo modo riuscirete anche a ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo video.
Bene: io sono Grizzly. Come sempre grazie, ciao a tutti e ci vediamo al prossimo vlog!

domenica 11 settembre 2016

Come organizzare una raccolta di generi in caso di calamità

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Lo scopo di questo documento è quello di consigliare chi vuole effettuare una raccolta di generi alimentari e/o di prima necessità da donare alla popolazione in caso di calamità.
Parte dall'esperienza sul campo di un volontario di protezione civile, ma rappresenta comunque un semplice consiglio su determinati punti. Non è, né vuole essere, una lista completa o esaustiva, e il suo contenuto non rappresenta "la verità universale" bensì solo il risultato di alcune osservazioni fatte nelle tendopoli in caso di calamità, pertato va presa e considerata così com'è.
Questo documento potrebbe venire modificato in futuro in base ad altre osservazioni e/o esperienze.
Prima di organizzare una raccolta di generi e materiali, è sempre importante sentirsi con la protezione civile, la Croce Rossa o gli organi preposti alla gestione dell'emergenza, ed eventualmente prendere contatto con le tendopoli ove si intende far arrivare il materiale, per informazioni più specifiche su cosa può servire, cosa non serve, come far arrivare il materiale al campo etc.
Questo documento è stato realizzato da Grizzly nel settembre 2016 - Copyright © 2016 - Alcuni diritti riservati - Rilasciato con Licenza Creative Commons BY-SA versione 4.0

Come raccogliere generi per la popolazione in caso di calamità

Consiglio di operare in gruppi di persone, più che in singoli: mettete una cifra a testa, vedete quanto riuscite a raccogliere e usate questa cifra per fare una spesa "corposa" da poter mandare, piuttosto che comprare ognuno qualcosa e poi avere difficoltà a mettere insieme le cose.

I beni che si possono raccogliere li divido in cinque grandi categorie:
  1. Generi economici (donazioni in denaro)
  2. Generi alimentari (cibo, bevande)
  3. Generi di prima necessità (pannolini, assorbenti, dentifricio&spazzolini…)
  4. Generi di conforto (abiti, coperte)
  5. Generi di supporto (giocattoli, libri e giornali, sigarette…)

Andiamo quindi nel dettaglio.

Generi economici

La raccolta di fondi è la cosa più importante da fare per aiutare le popolazioni colpite da una calamità. Ci si basa sulle raccolte esistenti, per cui mandare una donazione con un SMS solidale, oppure fate un bonifico bancario alla Protezione Civile, alla Croce Rossa o a una delle sottoscrizioni ufficiali che vengono lanciate in caso di calamità dalle grandi redazioni giornalistiche (es. "Un aiuto subito" del Corriere della Sera), e invece diffidate di presunti volontari che chiedono soldi o donazioni PER STRADA, perché nessuna associazione "seria" farebbe mai una cosa del genere. (Le raccolte di generi alimentari presso i supermercati, organizzati da movimenti come il Banco Alimentare, sono ovviamente da considerarsi raccolte serie ed affidabili).
Se possibile donare denaro: aiuta a coprire i costi di gestione dell'emergenza sul lungo termine. Ricordate che LA CUCINA DI UNA TENDOPOLI NON VIVE DELLE SOLE DONAZIONI, ed è spesso necessario "fare la spesa" sia per acquisire prodotti freschi (uova, frutta, verdura, carne, pesce etc), sia per sopperire a quando le donazioni non sono sufficienti o, in determinate situazioni, mancano del tutto.

Generi alimentari

Prima di cominciare una regola d'oro: NON RACCOGLIETE ASSOLUTAMENTE PRODOTTI FRESCHI DEPERIBILI!
Tali prodotti saranno acquistati sul momento della necessità direttamente in sito e direttamente dal personale di cucina. I prodotti freschi hanno un ciclo di conservazione complesso, un ciclo di temperature da rispettare e pertanto il rischio che durante il trasporto possa succedere qualcosa che faccia marcire il materiale o il rischio di contaminazione batterica è troppo elevato.

Ricordate che si devono rispettare stringenti norme igieniche, per cui i prodotti che vanno in dispensa/cucina è meglio che siano in contenitori sicuri per la conservazione nel medio-lungo periodo (scatolame, tetrapak, sacchetti di plastica sigillati) e pertanto vanno evitati i contenitori in vetro.
I prodotti destinati all'uso e/o al consumo "diretto" senza cottura devono necessariamente essere impacchettati "singolarmente" (monodosi, monoporzioni, monouso) in rispetto alle norme igieniche.

Prima di sbraitare, come Helen Lovejoy dei Simpson, "QUALCUNO PENSI AI BAMBINI" accertatevi se nel campo ci sono bambini e/o neonati e quindi comportatevi di conseguenza nel raccogliere materiale, pertanto NON RACCOGLIETE PRODOTTI PER NEONATI (come omogenizzati o pappe) se nel campo non ci sono neonati, e NON RACCOGLIETE PRODOTTI PER BAMBINI se nel campo non ci sono bambini. Mandare materiale inutile nel campo costringe i magazzinieri a fare un inutile superlavoro per trovare campi dove utilizzare il materiale, mentre se ci fossero bambini o neonati comunque avreste un'idea più precisa di cosa inviare, piuttosto che prendere roba a caso.

A questo punto dividiamo i generi alimentari in base all'uso che se ne farà.

COLAZIONE

Elmenti per uso e consumo diretto della popolazione: monouso e/o monoporzione.
  • brioche preferibilmente senza ripieno o con ripieno a base di marmellata o miele (NO ripieni a base di creme);
  • biscotti e frollini, fette biscottate (sempre monoporzionti o in piccoli pacchetti da 2-3 pezzi;
  • miele, marmellata, crema spalmabile al cacao in monoporzioni;
  • zucchero in bustine (NO zollette o pacchi da 1kg), dolcificante in bustine (NO dosatore per pillole);
  • preferibilmente non mandare fiocchi d'avena o altri cereali (le confezioni non sono "monoporzione" e rappresentano quindi un problema igienico);
Elementi che dovranno passare dalla cucina per essere preparati: qui si punta a grandi quantità dello stesso tipo.
  • latte UHT nel cartone (NO latte fresco/pastorizzato; ASSOLUTAMENTE NO latte crudo;
  • NO uova e derivati delle uova (tipo albume nel tetrapak);
  • caffè macinato (miscela per moka) in buste da 250g sottovuoto;
  • Tè in filtri monouso (NO tè solubile né “in polvere” per infusione), e anche camomilla in filtri monouso.
Non mandate bottiglie di tè freddo. Non mandate bibite in lattina.
Si potrebbero mandare succhi di frutta nei brik monodose, ma in questo caso vi consiglio di contattare il campo prima e chiedere se possono servire. In Abruzzo nel 2009 nel nostro campo il tendone refertorio veniva usato dalla scuola dalle 9 alle 12, e allora offrivamo i succhi di frutta ai ragazzi per l'intervallo. Altrimenti difficilmente li si utilizza.

PRANZO e CENA

Praticamente tutto quanto andrà in cucina per essere lavorato, per cui rimaniamo al discorso "grandi quantità dello stesso tipo e della stessa marca" per facilitare la preparazione.
NON MANDATE ASSOLUTAMENTE frutta fresca né verdura fresca, né altri prodotti deperibili: quello che serve di fresco si prende sul posto secondo necessità.
  • Pasta all’uovo (preferibilmente di solo due~tre tipi e di una sola marca: es 50kg di mezze penne Barilla; NO pasta fresca!);
  • Se volete potete mandare pastina (sempre di max uno-due tipi, esempio stelline e tempesta);
  • Riso: mandate pacchi di riso conservato sottovuoto, tenetevi su max due famiglie diffuse (es. Superfino Arborio e Carnaroli) e badate di mandare riso della stessa marca
  • Preparato granulare per brodo (vegetale o di carne) in barattolo, da preferire ai semplici dadi;
  • Polpa di pomodoro e/o pomodori pelati (in latta di metallo NON DI VETRO, ed evitare sughi pronti); evitate il passato di pomodoro, che è delicato e meno versatile;
  • Tonno in scatola (preferibilmente “al naturale” anziché sott’olio);
  • carne in scatola in gelatina;
  • Legumi (piselli, fagioli) in latte di metallo
Evitate di inviare scatolame non identificato (come cuori di palma, frutta allo sciroppo etc) e puntate a raccogliere prodotti di uso comune.
Sul discorso alcolici, l'argomento è complesso e controverso. I superalcolici non devono essere inviati fra le donazioni, mentre per i prodotti alcolici di uso comune (come vino o birra) dipende da come vuole operare la cucina: nel dubbio, lasciate che sia il campo ad approvvigionare vino o birra nelle quantità opportune alla dimensione del campo.

LOGISTICA di cucina

Sarebbe meglio contattare il campo prima di inviare prodotti di logistica, in particolar modo per quanto concerne i prodotti di pulizia.
  • Kit monouso di posate con tovagliolo ("forchetta, coltello, cucchiaio, e tovagliolo", "cucchiaino e tovagliolo"): NON RACCOGLIETE posate di plastica in confezione multipla (es. 20 forchette);
  • Piatti di plastica fondi e piani, in confezioni sigillate, preferibilmente adatti all'uso nel microonde;
  • bicchieri di plastica di misura standard e bicchieri di plastica per caffè (NO bicchieri grandi, tazzine da caffè di plastica o altri elementi non identificati);
  • Tovaglioli di carta in confezioni “piccole” (es. da 50~100 tovaglioli, che sono preferibili a pacchi da 300/500) possono essere utili, ma è sempre bene chiedere al campo se si usano, prima di raccoglierne e inviarli;
  • Rotolo di carta assorbente (preferibilmente quelli grandi, ma vanno bene anche le confezioni di vari rotoli di carta casa);
  • Candeggina e amuchina per uso generale in bottiglie da 1lt/3lt eccetera;
Sarebbe utile contattare la cucina per sapere se vi sono esigenze specifiche in merito a sgrassatori, sapone per il pentolame etc.


Generi di prima necessità

Questo è materiale che serve alla popolazione, specie quando ci si trova in una situazione nella quale si è sfollati.
  • Pannolini per bambini, pannoloni per adulti e traverse: solo se il campo esprime la presenza di persone che ne hanno bisogno, per cui sentitevi col campo prima di mandarne;
  • Assorbenti igienici monouso (NO tamponi);
  • Sapone: è meglio mandarlo liquido in dosatori piccoli, eventualmente associando qualche tanica da 3lt/5lt come “ricarica”. Non mandate saponette "solide" perché sono poco pratiche in queste situazioni;
  • Carta igienica (e consiglierei di mandare quei rotoli "compressi" detti "salvaspazio");
Inoltre è utile che realizziate dei kit (uno scatolone per ognuno di questi kit, correttamente etichettato all'esterno con scritte a pennarello, per essere facilmente identificato, es. "50 kit rasatura: crema da barba, 20 lamette, dopobarba, pomata"; un altro scatolone "40 kit dentifricio, doppio spazzolino, filo interdentale" etc). Non mescolate i kit fra di loro. Potete utilizzare, per prepare questi kit, per esempio i sacchetti per congelare di misura grande che vendono al supermercato: in ogni sacchetto mettete un kit, lo chiudete singolarmente e mettete tutti i kit con lo stesso contenuto in uno scatolone.
  • kit composti da un dentifricio, due spazzolini da denti e un filo interdentale (fate scatoloni che contengono SOLO questi kit);
  • doccia schiuma compatto (o doccia shampoo) e spugna, detergente intimo a pH neutro, deodorante personale a pH neutro; se la zona coinvolta è “di montagna”, aggiungete anche uno stick per labbra (burrocacao) e una crema idratante per le mani (tipo Nivea in barattolo di metallo o piccolo tubetto); evitate bagno schiuma in bottiglie molto grandi (non è pratico);
  • schiuma da barba, almeno 20 lamette di sicurezza (bilama o superiori), dopobarba, eventuale crema idratante (tipo Nivea o Proraso);
  • forbicina per unghie, lima in cartone, eventualmente un tagliaunghie a scatto (di questi non ne servono tantissimi, ma sono comunque utili);

Generi di conforto

Prima di mandare abiti e/o coperte contattate il campo: dipende anche dal clima che c'è nell'area.
  • Biancheria intima per uomo, donna e bambini. Che deve essere NUOVA e SIGILLATA per ovvi motivi igienici. Riferitevi alle misure medie più diffuse o usate le misure che comprate per voi e i vostri figli;
  • Magliette, pantaloni, calzini, scarpe: sempre meglio sentire il campo prima. Scarpe si intendono "scarpe basse" tipo sneakers, ma se il campo è in montagna possono essere utili scarponi;
  • Tute e pigiami per adulti e bambini: possono essere funzionali;
  • Coperte di lana a una piazza, eventualmente plaid in pile (sempre a una piazza: sono caldi e non troppo "pesanti") e/o trapunte sintetiche a una piazza (nel campo i letti sono tutti "singoli", quindi non mandate coperte a due piazze perché non servono molto);
  • Asciugamani a telo grandi, asciugamani medi/piccoli, accappatoi per adulti e bambini (sentite il campo per sapere se ci sono bambini, prima);
  • Sciarpe, cappelli di lana e vestaglie imbottite solo se il campo si trova in montagna/in zone fredde.
  • Ciabatte aperte (tipicamente "sportive" es. da piscina, che si possono usare per lavarsi etc) e ciabatte "domestiche" (consigliabili tipo crocs/sabot più che infradito);
Inoltre, se ci sono persone anziane possono essere molto graditi i kit di pile (pacchettino settimanale standard) per apparecchi acustici (sentitevi col campo eventualmente e chiedete al vostro rivenditore di fiducia le misure più diffuse/utilizzate): molti anziani vivono la tragedia di essere in tenda, magari di aver perso la casa, gli affetti, e per di più si trovano in difficoltà anche per questo piccolo problema, e questo può aiutare tantissimo.

Generi di supporto

Questi prodotti possono aiutare la popolazione (e il personale) nel medio e lungo periodo. In questo caso è importante sentirsi con il campo prima di raccogliere/inviare qualsiasi elemento, per evitare che questo possa dare problemi. In particolar modo PRIMA DI MANDARE GIOCATTOLI accertatevi che nel campo ci siano bambini!
  • Giocattoli (SOLO se ci sono bambini): sarebbe utile puntare a giocattoli per "socializzare" piuttosto che a quelli che costringano il bambino a restare "chiuso in tenda a giocare da solo". Vi consiglio di NON MANDARE giocattoli che - per funzionare - richiedano alimentazione elettrica (c'è solo una presa elettrica in tenda) o alimentazione a pile/batterie (sono difficili da reperire); inoltre evitate di inviare giocattoli particolarmente "rumorosi" che possano quindi essere motivo di disturbo per il campo (es. megafoni, armi a salve). Potete comunque mandare anche pupazzi di peluche, scegliendo animali di dimensioni medio-piccole (lunghezza/altezza compresa fra i 18cm ed i 36cm): i bambini li possono abbracciare quando dormono;
  • Libri, giornali di enigmistica (con soluzione in fondo al giornale stesso), fumetti leggeri che possano essere letti da bambini e/o adulti (niente cose complesse, violente, etc: puntate a fumetti Disney nel dubbio);
  • Power bank USB completi di cavetto Micro-USB oppure Tipo C, oltre a caricabatterie USB per la rete elettrica (preferibilmente quelli con uscita USB a cui attaccare un cavetto a parte, piuttosto che quelli con cavetto fisso);
Sul discorso dolci (es. cioccolato) e caramelle, non so come esprimermi. Se nel campo ci sono bambini e volete mandare caramelle alla frutta (o se è periodo invernale e volete mandare caramelle balsamiche o al miele), considerate comunque di mandare caramelle singolarmente incartate. Tavolette di cioccolata e cioccolatini sarebbero da evitare per problemi di igiene e di conservazione (soprattutto per evitare che qualcuno lasci del cioccolato in tenda e se la trovi invasa da formiche o mosche).
Infine, prima di concludere, e nella considerazione che NON FUMATE: FA MALE, ma eventualmente sentitevi col campo se potete donare pacchetti di sigarette chiusi (puntate alle marche e tagli più diffusi, tipo Merit, MS Mild, Marlboro e Marlboro light; mandate eventualmente anche accendini usa-e-getta piccoli). Diciamo che sicuramente ci sono cose più importanti da donare, ma diciamo anche che in una calamità può essere difficile reperire tabacchi.

Se questo documento vi è stato utile, potete farmelo sapere con un commento, così come potete farmi sapere se vi sono delle osservazioni, se avete delle considerazioni, se pensate che abbia dimenticato qualcosa. Nel corso del tempo potrei anche correggerlo, in base all'esperienza e/o alle osservazioni di altri. Grazie a tutti.
Grizzly

VLOG 132A: Come raccogliere generi alimentari per emergenza

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Benvenuti viaggiatori: io sono Grizzly, questo è Diario di Viaggio on the road.

In questa puntata un po' speciale voglio parlarvi di come raccogliere beni che sono destinati alla popolazione in occasione di una calamità; in ogni caso vi ricordo SEMPRE che la più importante donazione che si può fare, in occasione di un emergenza di protezione civile, è sempre la donazione economica, perché aiuta a sostenere i costi di gestione dell'emergenza.
La donazione economica può essere fatta sempre in tantissimi modi: ci può essere l'SMS Solidale, si può fare un bonifico bancario alla Croce Rossa o alla protezione civile (o agli enti preposti per il soccorso), e spesso molte redazioni televisive, molte redazioni di giornali (di giornali nazionali, di giornali molto grandi) organizzano delle specifiche raccolte di fondi e - di nuovo (come ho fatto già la volta scorsa) - vi ricordo di DIFFIDARE invece di "raccolte di fondi" non ben identificate, soprattutto di diffidare dalle raccolte di fondi effettuate da "presunti volontari" per strada, perché non è questo il modo di raccogliere fondi in caso di un'emergenza. Ci sono dei canali ufficiali: non esistono le persone che girano per strada chiedendo soldi.
Detto questo, comunque come ripeto ci sono tantissime persone che ritengono che possa essere utile fare una donazione più "tangibile" che il denaro, o comunque di associare alla donazione di denaro anche qualcosa di più tangibile: un bene, della roba da mangiare o delle coperte.
E sicuramente è una cosa che può aiutare tantissimo, però (e parlo per l'esperienza fatta sui campi terremotati, sui campi alluvionati, quindi l'esperienza fatta in Abruzzo, l'esperienza fatta nella provincia di Messina, a Barcellona Pozzo di Gotto durante l'alluvione, ed esperienze fatte in altre situazioni) vi dico anche che per poter fare una donazione di beni, è importante avere in mente che cosa serve veramente. Perché in un campo se qualcosa manca, non è che "si fa a meno": se qualcosa manca, la si acquista.
Quindi se una donazione è in grado di coprire della roba che, mancando quella, bisognerebbe acquistare, può essere una cosa estremamente utile.
Però è importante - appunto - sapere che cosa manca, piuttosto che mandare cose a caso: perché invece se arriva della roba che non serve, finisce che occupa spazio in magazzino, e se sono prodotti alimentari rischiano di marcire in magazzino (di andare a male) o comunque di coinvolgere i magazzinieri in un lavoro che - oltre a quello della gestione del campo - è quello di andare a contattare tutti gli altri campi per trovare DOVE mandare del materiale, perché non vada perduto, perché non vada a male...
Ora, buona parte delle cose di cui vi parlerò riguardano soprattutto i beni alimentari e i prodotti che vanno in cucina, perché la mia esperienza di protezione civile - principalmente - viene da lì.
Ma dato che una delle cose più utili in un campo di protezione civile sono proprio le donazioni alimentari, perché aiutano (come ripeto) a risparmiare sui costi della spesa che dev'essere fatta, certamente possono essere un aiuto molto importante. Ma a una condizione: perché queste donazioni siano un aiuto, devono essere fatte con una certa intelligenza: quindi non mandando - per esempio - omogenizzati in un campo dove non ci sono neonati, ma anche tenendo a mente determinate cose.
Ora, innanzi tutto in una "tendopoli", che può avere un certo numero di persone, che può essere un centinaio come può essere anche un migliaio (considerate che, ad esempio, sempre in Abruzzo 2009 - la mia esperienza più "grossa" in una tendopoli - nel corso del primo mese c'erano quasi 850~900 persone nella tendopoli, tra popolazione e personale di protezione civile: circa 750 persone della popolazione, circa 150 del personale di protezione civile).
Considerate che all'interno di una cucina di un campo di protezione civile SEMPRE esistono le normative di igiene, e sono molto importanti: la cucina di una tendopoli è sempre sottoposta a diversi controlli, in Abruzzo per esempio (o anche a Saponara) siamo stati sottoposti a controlli da parte dei NAS e da parte della ASL fondamentalmente due volte alla settimana. Ogni settimana un giorno veniva l'ASL e un giorno venivano i NAS. E non è che venivano, salutavano "Buongiorno. Ah, tutto a posto, grazie": facevano controlli molto approfonditi, e noi facevamo la raccolta degli oli esausti, la cucina veniva ripulita dopo ogni preparazione, e letteralmente sulla cucina si poteva "mangiare per terra". Perché è normale che quando devi preparare da mangiare per mille persone, non puoi avere mille persone che poi si pigliano un'infezione intestinale perché non stai mantenendo l'igiene, che è la base.
Per questo motivo ci sono alcune situazioni che io vi dirò, che quando si fa raccolta di beni devono essere fatte, che all'inizio uno non ci arriva: uno dice "ma io pensavo di poter fare una donazione che potesse essere utile", ma questo tipo di donazione è utile fatta in QUESTO modo, questo tipo di donazione fatta in QUEST'ALTRO modo non è utile.

Ora ecco i miei appunti. Io considero i generi logistici come suddivisibili in cinque grandi categorie.

La categoria 1 sono i generi economici (le donazioni in denaro, ne abbiamo già parlato).
La categoria 2 sono i generi alimentari veri e propri (quindi il cibo e le bevande).
Alla categoria 3 metto i generi di prima necessità (come pannolini, assorbenti igienici, dentifricio e via discorrendo): vedremo queste categorie con calma più avanti.
Alla categoria 4 metto i generi di conforto (come abiti o coperte).
E infine alla categoria 5 metto i generi di supporto (come giocattoli o libri).

Andiamo ad analizzare. Abbiamo detto già la categoria "1", le donazioni di denaro, che è molto importante, vi ho detto come andare a fare una donazione in denaro (con l'SMS Solidale, con il bonifico...), passiamo quindi alle donazioni di generi alimentari, che è una delle cose che si fa più spesso in occasione di un'emergenza, e che può essere una delle cose VERAMENTE più utili soprattutto nella cucina di un campo di protezione civile.
Per fare una donazione alimentare, bisogna avere un minimo di logica, per cui considerate questo: questo video, più che essere rivolto ai singoli che vogliano fare una donazione di prodotti alimentari, in realtà si rivolge a quelle associazioni, a quei comitati parrocchiali, a quei gruppi di persone che vogliono raccogliere dei beni materiali (quindi del cibo, delle bevande, qualcosa da poter mandare materialmente su, nel campo di protezione civile) in maniera tale che questa raccolta venga organizzata e poi mandata sul campo con una certa intelligenza.
Considerate la cosa più stupida: quando abbiamo un campo - non so - di 500 persone, ogni volta che si vuole fare un pranzo medio, andranno via 50~55 kg di pasta (perché il cuoco considera di fare 100~120 g di pasta per ogni persona, per 500 persone fanno una cinquantina di kg): considerate 55kg di pasta.
55kg di pasta, se io ho 55kg di pasta che è tutta dello stesso tipo, tutta con lo stesso tempo di cottura, la posso fare. Ma se io ho 55 pacchi di pasta da 1kg, tutti e 55 diversi, non è che mi posso mettere a fare 55 pentole per cuocere 55 tipi diversi di pasta.
Ecco che, quando arrivano le donazioni, si cerca di mettere assieme tutta la pasta dello stesso tipo, ed ecco perché vi dico: se vi mettete in gruppo, piuttosto che dire "va bene, comprate «della pasta»", il gruppo può dire "allora: comprate (non lo so), delle mezze penne della Barilla. Tutti quanti raccogliete mezze penne Barilla".
Dice "ma perché un solo «tipo» di pasta?" Perché così, se in un campo che deve utilizzare 50~55kg di pasta ogni volta, arrivano 100kg di pasta, il cuoco può dire "Va bene: oggi e domani c'abbiamo la pasta per poter cucinare, non c'è bisogno di andarla a comprare", mentre se arriveranno 3kg di mezze penne, 3kg di penne, 3kg di questo, 2kg di quello e un kg di quell'altro... le possiamo mettere in magazzino e vedere se riusciamo a raggiungere le quantità, altrimenti quelle che mancano dovranno COMUNQUE essere comprate.
Parliamo di generi alimentari, e cominciamo a parlare della COLAZIONE.
La colazione è divisa in due parti: una parte che viene "data" alla popolazione, e una parte che dev'essere preparata dalla cucina. Che vuol dire? La parte che dev'essere preparata dalla cucina riguarda il caffè, il latte e il tè. La parte che viene data alla popolazione saranno i biscotti, le fette biscottate etc.
Ora, quando si raccoglie della roba per la popolazione, ci sono - come ho già accennato - i problemi di igiene a cui bisogna sottostare, per questo motivo quando si raccolgono beni alimentari per la colazione che devono andare alla popolazione, l'ideale è di non raccogliere - non so - marmellate in barattoli da 200g, quanto piuttosto di raccogliere le cose nella cosidetta "modalità monouso": le marmellatine nella piccola confezione, il miele in bustine.
Lo zucchero: invece che mandare pacchi di zucchero da 1kg, mandate pacchi di "zucchero in bustine"; e il dolcificante: se volete può essere utile anche quello (un dolcificante, del fruttosio), però sempre nelle bustine, perché può essere utilizzato in "monouso": se io apro un pacco di zucchero da 1kg, dopo non è che lo posso lasciare lì, non è che può essere utilizzato da altri, quindi per motivi di igiene bisogna che sia così. Lo stesso discorso un barattolo di marmellata da 200g: mi viene più comodo prendere il barattolo monouso, la monoporzione, quando ne è avanzata metà la butterò via, però almeno butto via due grammi di marmellata.
Lo stesso discorso sui biscotti e sulle fette biscottate: piuttosto che mandare pacchi molto grandi di biscotti, pacchi molto grandi di fette biscottate, vedete se riuscite a trovare le fette biscottate che sono in "monoporzione", che sono due fette~quattro fette chiuse nel cellophane.
Miele, marmellata, zucchero... anche la crema spalmabile al cacao: ci sono le modalità in monoporzione che sono naturalmente molto comode.
Considerate di raccogliere latte di tipo UHT nel tetrapak: non mandate latte in bottiglie, non mandate assolutamente latte fresco pastorizzato.
Non mandate uova: né uova fresche, né uova pastorizzate, né prodotti a base di uova (tipo il bianco d'uovo nel cartone). Non li mandate: per quanto concerne i prodotti freschi, la cucina li compra (e li deve comprare) freschi ogni giorno, anche la frutta e la verdura devono essere comprati freschi sul posto, perché è più sicuro, non ci sono dubbi con il trasporto: la roba arriva con il camion frigorifero e viene messa nel frigorifero, quindi non ci sono rischi di abattimenti di temperature etc.
Quindi evitate di raccogliere prodotti freschi; questo non solo per la colazione, ma in genere.
Preferibilmente non mandate fiocchi d'avena per la colazione: da una parte perché appunto c'è il problema dell'igiene, e che non possiamo dare confezioni di fiocchi d'avena alla popolazione. Poi la popolazione cosa fa? Se li mette in tenda? Che magari stanno lì con il caldo, magari attirano le formiche? È sempre meglio evitare.
Mandate caffè macinato (non caffè da macinare: o in grani o in chicchi), mandate caffè macinato nella miscela per la moka (per la caffettiera), perché nel campo generalmente si usano le grandi caffettiere, quelle da 10 e anche da 18 tazze, piuttosto che macchine espresso, perché sono molto più versatili. Io con due caffettiere riesco a fare quasi 1,5lt di caffè, mentre con la macchina espresso dovrei continuare a sbattere la testa.
E in questo caso vi consiglio di mandare pacchi di caffè da 250g, quello macinato sotto vuoto.
Mandate tè e camomilla nella scatola di cartone, quella in filtri monouso: non mandate tè o solubile o il tè che dev'essere preparato con l'infusore, perché c'è poco tempo e generalmente non ci sono gli infusori, mentre è più comodo avere a disposizione il tè nelle bustine, perché la cucina prepara - magari - dieci litri di acqua bollente, ci mette un tot di filtri, poi butta via i filtri e rimane il tè, ed è più funzionale che dover raccogliere, dover avere degli infusori etc.

PRANZO E CENA.
Come dicevo abbiamo grandi quantità da dover trattare di tante cose, quindi considerate quello, che ci sono nel campo - magari - diverse decine (se non centinaia) di persone e quindi è utile al campo avere a disposizione grosse quantità dello stesso tipo di pasta, o dello stesso tipo di pastina etc.
Pasta all'uovo: preferibilmente solo di 2~3 tipi di una sola marca: come vi dicevo prima raccogliete - magari, non so - mezze penne, penne rigate e spaghetti, e raccogliete solo questo tipo di pasta, possibilmente restate sul monomarca (raccogliete - non lo so - Barilla, Buitoni, Voiello, quello che volete voi: questo non è un video sponsorizzato. L'idea è semplicemente: se m'arrivano 50kg di spaghetti Voiello, e io ho in campo 450 persone, so che gli posso dire al cuoco "Guarda: c'abbiamo 50kg di spaghetti che possono essere fatti" e il cuoco mi dice "Ok, allora domani non ordino pasta e facciamo quella pasta"). Quindi in questo modo si aiuta. Mentre se mi arrivano 2kg di spaghetti e 1kg di mezze penne... li posso mettere lì e quando finalmente abbiamo 10~15kg gli diciamo al cuoco "Va bene, ordinane n'altri 25kg, così li facciamo tutti assieme". Se m'arrivano pacchi da 1kg di marche sconosciute... resteranno probabilmente in magazzino.
Se mi capita qualcuno che si sta allontanando dal campo perché ritorna a casa, gli posso dare uno o due pacchi di pasta, ma più di quello è difficile fare.
Polpa di pomodoro e/o pomodori pelati (non mandate il "passato di pomodoro", perché il passato di pomodoro serve solo a fare la salsa, mentre per esempio i pelati o la polpa di pomodoro possono essere utilizzati anche per preparare determinati contorni, per preparare il ragù, per - non lo so - per il pesce, etc). E mandate questi prodotti nelle latte di metallo, non mandate (di nuovo) bottiglie di vetro, perché sono pericolosissime: si possono rompere... è preferibile la latta di metallo (se possibile quella con "l'apertura rapida") perché ha la sua comodità, ma evitate comunque di mandare prodotti nel vetro.
Evitate di mandare sughi pronti: mandate la polpa o i pomodori pelati: ci pensa il cuoco (o il gruppo di cucina) a fare il sugo quando è necessario, perché dalla base si può partire per fare qualunque genere di sugo, se mandate - chessò - del sugo alle olive e m'arrivano 3kg di sugo alle olive, e dobbiamo fare 50kg di pasta, serve a poco e viene messo di lato.
Mandate tonno in scatola, preferibilmente tonno "al naturale" (anziché sott'olio, olio extravergine od olio di qualche genere) e carne in scatola in gelatina.
In questo caso può essere utile, piuttosto che mandare le scatolette piccoline, se c'è la possibilità, di mandare le cosidette "scatole industriali" (quelle da 500g, quelle da 1kg), perché tanto vanno via in grandi quantità.
Potete mandare legumi (come come piselli o fagioli) sempre nella latta di metallo. Evitate di mandare scatolame non identificato: ogni tanto ci arrivano tra le donazioni radice di palma, frutta allo sciroppo... evitateli: cercate di mandare prodotti di "largo consumo", fagioli, piselli, (non so) mais, tonno, carne in scatola, queste cose qui.

Infine abbiamo la LOGISTICA DI CUCINA.
La logistica riguarda non necessariamente quello che si cucina, ma quello che si utilizza in cucina.
Posate: nel refertorio si utilizzano, naturalmente, le posate di plastica, però dato che c'è (come torno a ripetere) sempre una questione di igiene che bisogna rispettare, quello che si dà alla popolazione è la bustina che contiene un tovagliolo, un cucchiaio, un coltello e una forchetta sigillati (SINGOLI), la "monoporzione", la "monouso".
Quindi: se trovate questo tipo di kit, che sono una bustina sigillata che contiene le tre posate e il tovagliolo, potete mandarli tranquillamente. Evitate invece assolutamente di mandare pacchi di posate di plastica (50 forchette, 50 cucchiai): purtroppo non sono igienici, non possono essere utilizzati per la popolazione e resterebbero lì inutilmente.
Piatti di plastica: quelli invece possono essere mandati. Piatti fondi e piatti piani nella confezione che può essere da 50 piatti, come da 1kg, come da 2kg, perché vengono aperti e utilizzati in tempo reale: viene aperto il pacco e utilizzato durante la distribuzione dei pasti. Questo può andare bene. È utile utilizzare e mandare piatti che possano essere scaldati nel microonde (e quindi che possano resistere ad alte temperature), piuttosto che piatti che si rompono semplicemente a guardarli. E servono piatti fondi e piatti piani: non mandate piattini per la frutta, piatti per la pizza... questi non servono, questi se ci dovesse essere la necessità, la cucina li va a comprare, ma è raro che ci sia questa necessità.
Bicchieri di plastica e bicchierini di plastica, di solo due misure: il bicchierino "da caffè" e il bicchiere di plastica "medio" da 20~25cl. Non mandate centinaia di bicchieri di misure grandi (da 300cl, da 500cl, le mezze pinte... bicchieri da birra): non servono, servono bicchieri normalissimi.
Rotolo di carta assorbente: potete mandare il cosidetto "rotolo industriale" (quello da 500 oppure 1000 strappi), oppure anche i rotoli di carta classicamente per uso "carta casa". Funzionano tantissimo e servono tantissimo, questi servono soprattutto in cucina, soprattutto per pulire perché si usano molti prodotti monouso per pulire la cucina.
Per mandare la roba è utile sentirsi con le associazioni di volontariato sul territorio per vedere come organizzarsi, perché - soprattutto se nel vostro territorio è partita la "colonna mobile" di protezione civile - come ripeto ogni settimana (dieci giorni, massimo 14 giorni) si dà il cambio, perché non è che il personale arriva lì e resta lì fino alla fine dell'emergenza. Il campo resta lì, il personale ruota, perché naturalmente non è possibile lavorare quasi 24 ore al giorno senza esplodere.
E quindi quando deve partire il gruppo che dà il cambio, praticamente parte il gruppo, arriva sul posto e riparte il gruppo che ha finito il turno.
Il gruppo che arriva sul posto, partirà con dei pulmini, con dei camion, con determinati mezzi, e su questi mezzi ci sarà dello spazio occupato dai bagagli del personale, ma ci potrebbe essere dello spazio disponibile per trasportare la roba, appunto, quindi per trasportare dei generi di prima necessità, per trasportare i vestiti, per trasportare quello che eventualmente avete raccolto.
Quindi mettersi in contatto con associazioni di volontariato può essere anche un modo per fare questo discorso. In mancanza di questo, mettetevi in contatto - non lo so - con la protezione civile o con la Croce Rossa, per vedere se ci sono dei centri di raccolta della protezione civile, che raccolgono il materiale e lo fanno arrivare nei campi.
Quindi rivolgetevi alla protezione civile o alla croce rossa, o alle associazioni di volontariato che ci sono sul territorio per fare questo tipo di donazioni.
Quando impacchettate le donazioni, come vi ripeto, una cosa che aiuta tantissimo il magazzino è di non trovare le cose inscatolate tipo Tetris: io trovo la varecchina, assieme alle scatolette di tonno, assieme ai vestiti... tutto assieme perché così la scatola si riempiva di più...
Cercate di fare scatoloni separati: uno scatolone con il pomodoro in scatola, uno scatolone con la pasta, uno scatolone con i vestiti, uno scatolone con i detersivi. Ci scrivete fuori lo scatolone con il kit di pulizia personale, con il kit per farsi la barba: scrivetegli fuori che cosa contiene lo scatolone (10lt di varecchina e 50kit di dentifrici, spazzolini e filo interdentale, 40 kit per farsi la barba, assorbenti igienici). Scrivete fuori, sullo scatolone: questo aiuta tantissimo il magazzino, perché quando arriva la roba, è già pronta. Dice "kit per lavarsi i denti", c'è una parte del magazzino dedicata a quello, si gira tra la popolazione, "vi serve qualcosa per lavarvi i denti? Pronti! Vi serve qualcosa per farvi la barba? Pronti!", mentre se arriva la roba e bisogna prima metterla assieme, e poi magari arrivano - non lo so - 500mila lamette e quattro bombolette di crema da barba, poi tocca vedere "va bene: quando c'è qualcuno che si deve fare la barba, tocca COMPRARE la crema da barba".
Ecco perché dico "le donazioni possono essere molto utili e possono essere enormemente efficaci, ma le donazioni di beni devono essere fatte con un minimo di intelligenza".
Detto questo, se ci sono altri dubbi che c'avete, potete chiedere alla protezione civile, potete chiedere alle associazioni di volontariato, se avete qualche dubbio che volete esprimermi potete scriverlo sui commenti di questo video. Io spero di esservi stato utile, spero di non avervi tediato troppo: ho cercato di raccogliere le informazioni basate - soprattutto - sull'esperienza che ho fatto nei campi di protezione civile.
Se ho sbagliato qualcosa, se avete delle osservazioni da fare, di nuovo: fatemele sui commenti qua sotto. Io sono Grizzly, vi ringrazio per essere arrivati sino in fondo a questo vlog, vi ricordo - se questo vlog vi è stato utile - di fare pollice-in-alto e di condividerlo con i vostri amici. Soprattutto condividetelo nel momento in cui ci dovesse essere (speriamo mai!) una situazione di emergenza per la quale si vogliono raccogliere dei beni.
Fate vedere questo video a chi vuole raccogliere dei beni, io vi lascerò sul doobly-doo e anche sulla scheda un articolo del mio Blog in cui ho realizzato una lista un pochino più specifica, che spiega che beni raccogliere e come raccoglierli, quindi avete un riferimento che potete eventualmente stampare - se siete un comitato parrocchiale, se siete un'associazione che vuole effettuare questa raccolta di beni - per potervi venire incontro, per potervi essere utili in questa raccolta.
E detto questo, io sono Grizzly, se vi sono stato utile vi ricordo di iscrivervi al mio canale YouTube: è gratuito, e assumerete subito quel buon profumo di nuovo iscritto che ci piace così tanto: inoltre, se vi iscrivete anche al mio canale Telegram (lo trovate linkato sul doobly-doo, sull'annotazione e sulla scheda) riuscirete anche a ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo video.

Bene ragazzi, io sono Grizzly, di nuovo grazie, ciao a tutti e ci vediamo al prossimo vlog!

domenica 4 settembre 2016

VLOG 132: Rendersi utili in un'emergenza o calamità

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Eh no!
E mi sa che con i giocattoli non funziona: serve anche qualcos'altro.
[♪♫♪]

Benvenuti a bordo viaggiatori solidali: questo è Diario di Viaggio on the road.
Io sono Grizzly e oggi sono qui non tanto in veste di youtuber, di vloggher, quanto soprattutto in veste di volontario di protezione civile, perché quella di cui voglio parlarvi è la mia esperienza di volontario di protezione civile in una situazione molto particolare.
Recentemente siamo stati colpiti da due grandi tragedie: innanzi tutto un incidente ferroviario (oserei dire ASSURDO) che è avvenuto in Puglia e, poco tempo dopo, da un sisma che ha colpito il centro Italia e ha fatto tantissime vittime.
Ora, noi italiani abbiamo un pregio: quando veniamo colpiti da delle calamità come queste (da delle catastrofi, da delle calamità piccole o grandi), noi italiani abbiamo un pregio, il pregio di riuscire SUBITO a tirarci su le maniche e a dimostrare di avere un grandissimo cuore.
Infatti ogni volta che succede qualcosa di grave, di brutto, ogni volta che succede - appunto - una calamità, riusciamo a dimostrare di saper gestire perfettamente la solidarietà, di saper dare perfettamente una mano, e che la nostra macchina dei soccorsi (principalmente la cosidetta "macchina della protezione civile") funziona veramente molto bene.
E sapete perché funziona veramente molto bene? Perché buona parte della macchina della protezione civile è gestita (e funziona) grazie ai volontari.
I volontari che cosa sono? Sono delle persone (come me, come tutti voi), delle persone normalissime, che hanno un lavoro, che hanno una vita, che non fanno la protezione civile di professione (fanno qualcos'altro di professione), ma che volontariamente, liberamente e gratuitamente mettono a disposizione il loro tempo e le loro professionalità quando c'è un'emergenza.
Soprattutto sottolineo: "non tanto il loro tempo quanto la loro professionalità".
Perché parlo di professionalità? Perché quando c'è un'emergenza non è che la protezione civile, i volontari, sono persone che si raggruppano e partono "all'arrembaggio": questo non esiste.
Anzi, un messaggio importantissimo: quando c'è una calamità, quando c'è un'emergenza, toglietevi dalla testa "Adesso ci mettiamo in macchina, partiamo: andiamo lì a dare una mano", MA SIETE MATTI?
NON ESISTE ASSOLUTAMENTE!
La protezione civile va lì perché ha delle professionalità, perché ha delle competenze. Dice "sì, ma sono volontari".
Sì, ma non vanno all'arrembaggio! Sono persone che hanno professionalità, che hanno competenze, sono persone che hanno strumenti, Dispositivi di Protezione Individuali (D.P.I.), conoscenza...
Anche perché non è che quando c'è un'emergenza si parte e quando si arriva lì ci si organizza. La protezione civile quando parte È GIÀ ORGANIZZATA, e non perché si è organizzata "prima di partire": la protezione civile VIVE organizzandosi nel "tempo di pace".
Per esempio l'associazione di cui faccio parte nelle calamità ha una specializzazione (tutta l'associazione): la specializzazione è quella della "logistica di cucina".
Abbiamo una grandissima cucina mobile (se non l'avete vista vi lascio un breve video sul doobly-doo e sulla scheda: è un giorno che ci siamo visti per pulirla, incontrarci tutti assieme): una cucina in grado di produrre fino a mille pasti l'ora. Quando si parte perché c'è un'emergenza la nostra associazione viene allertata, perché viene allertato "il gruppo di cucina".
Il gruppo di cucina non è questa cucina e cento persone che vanno lì a cucinare, abbiamo le nostre professionalità: ci sono dei cuochi professionisti (che vengono materialmente a cucinare), ci sono le persone che vengono a fare l'aiuto in cucina, che vengono a fare la "preparazione collaterale" (i contorni, tutta 'sta roba): a produrre mille primi, mille secondi e mille contorni ci vogliono delle professionalità, ci vogliono delle persone in grado di lavorare con grandi quantità senza perdersi. Io se devo cucinare per venti~trenta persone, veramente piglio una pinzetta e mi strappo i capelli: provate a pensare cosa significa cucinare per 800~900~1000 persone!
Perché partono anche magazzinieri, elettricisti (un'elettricista o due: per la gestione dell'impianto della cucina), un idraulico o due (perché la cucina va collegata agli impianti); in maniera tale che quando parte la colonna della cucina, la colonna della cucina è TOTALMENTE INDIPENDENTE: quando arriva non deve stare lì, aspettare, "Adesso che dovemo fà?". Siamo già pronti!
Addirittura c'è il gruppo di pioneristica, che si occupa di montare l'attrezzatura della cucina sul posto, parte il gruppo con la tenda per il personale di cucina (con l'attrezzatura per dormire), con l'attrezzatura di cucina (il carrello con tutti gli strumenti della cucina, il pentolame, le posate etc, i vassoi e via discorrendo), e parte il camion con i tavoli e le panche.
Non è che si parte e poi lì si vede cosa c'è: si parte e, non appena si arriva, lo stesso momento in cui si arriva [schiocco delle dita] già pronti a cominciare!
È questo che fa la differenza.
Ora, come dicevo, quando si verifica una calamità, tutti noi italiani mostriamo il nostro grande cuore, però succede spesso un fenomeno.
Un fenomeno che ho battezzato "l'effetto Helen Lovejoy dei Simpson": quando c'è una calamità, tutti quanti immediatamente pensano ai bambini che sono coinvolti nella calamità.
Pensate ai bambini!
Sì, esatto. Ma non pensate SOLTANTO ai bambini! Perché una calamità non coinvolge solo i bambini: coinvolge persone adulte, coinvolge persone anziane.
Nel 2009 in Abruzzo eravamo nel campo della protezione civile, arrivavano le donazioni dalla popolazione e continuavano ad arrivare omogenizzati. Non avevamo NEANCHE un neonato: dovevamo pigliare 'sti omogenizzati, telefonare agli altri campi, procurare campi dove ci fossero dei neonati e fargli avere 'sti omogenizzati.
Ma di questo vi parlerò nel prossimo vlog, perché io adesso voglio spiegarvi che l'aiuto più concreto che si può fornire durante un'emergenza, durante una calamità, è un aiuto di tipo economico.
Fate delle donazioni di denaro: sono la cosa più utile e più funzionale. Fate donazioni di denaro con l'SMS solidale, fate donazioni di denaro con le sottoscrizioni ufficiali, non lo so: la sottoscrizione della Croce Rossa, la sottoscrizione della protezione civile, con le sottoscrizioni che fanno, per esempio, i grandi quotidiani (non so: il Corriere della Sera con La7).
Diffidate, DIFFIDATE, *DIFFIDATE* da sconosciuti "volontari" che raccolgono donazioni per strada!
Diffidate di queste cose, diffidate di gente che diffonde coordinate bancarie "Fate una donazione «un aiuto ai terremotati/ai colpiti dall'alluvione»: un bonifico a questo conto corrente intestato a Tizio"
E chi è 'sto Tizio? Diffidate!
Utilizzate i canali ufficiali: un bonifico alla Croce Rossa, un bonifico alla protezione civile, un SMS solidale, un grande quotidiano nazionale che organizza una raccolta di fondi... lì ci si può andare "a occhi chiusi"
Questa è la cosa più importante: questo sicuramente è un aiuto concreto.
Se poi volete dare un aiuto concreto più "efficace", più "tangibile", di questo ne parliamo nel prossimo vlog, perché adesso vi do subito un consiglio.
E il consiglio è: prendete contatto con le associazioni di volontariato che ci sono nel vostro territorio.
E soprattutto prendete ADESSO (prendete in... nel cosidetto "tempo di pace") contatto con le associazioni di volontariato.
Voi mi direte: "Sì, ma io non posso fare il volontario, perché non ho mai tempo libero". E d'accordo: nessuno ti punterà una pistola e ti dirà "Allora buttati via, perché non sei una persona utile in un'associazione di volontariato".
Invece prendete contatto, prendete amicizia (guardate: vi garantisco una cosa - e se ve lo garantisco io, che sono Grizzly, potete fidarvi! - nelle associazioni di volontariato nessuno cercherà di mordervi!).
Prendete contatto per fare amicizia, per conoscere delle persone, in "tempo di pace", perché se quest'associazione di volontariato in tempo di calamità viene coinvolta e voi volete dare un aiuto concreto, potete andare a chiedere a quest'associazione "Ragazzi, vorremmo aiutarvi: come possiamo farlo?"
Dice "Non abbiamo personale: non possiamo... non abbiamo tempo, ma come possiamo aiutarvi?"
Non lo so: è un'associazione di cucina come la nostra? "Cosa possiamo farvi avere? Roba da mangiare? Coperte? Roba per pulire in terra? Che cosa vi serve? Questo? Va bene! Lo procuriamo, ve lo facciamo avere. C'avete il 'cambio' che deve salire? Sale il cambio, c'ha un mezzo per trasportare due~tre~cento scatoloni? Ve li facciamo avere"
Questo funziona, molto più che sbraitare molto forte "Qualcuno pensi ai bambini! (e scordiamoci degli adulti, e scordiamoci degli anziani)".
Nel prossimo vlog approfondirò questo discorso su come prendere contatto con le associazioni e come effettuare una raccolta di beni e di materiali che possa essere effettivamente utile alla popolazione, alla protezione civile, che possa effettivamente funzionare in una calamità.
Per il momento il messaggio che vi lancio è - soprattutto - quando c'è una calamità, sicuramente (a occhi chiusi) raccogliete dei fondi e mandate dei fondi: servono tantissimo.
Considerate che nella gestione di un campo non si va avanti solo con ciò che arriva dalla solidarietà: ci sono delle cose che - comunque - dovranno essere acquistate. Ci sono dei fondi per la gestione dell'emergenza, ci sono dei fondi che vengono stanziati dallo Stato, ma in questo caso anche le donazioni possono aiutare seriamente.
Insomma: quando succede un'emergenza, una calamità, non pensate solo ai bambini, pensate che ci vuole un pochino di logica per dare un aiuto concreto, perché ci sono tante persone coinvolte (non solo i bambini), tante persone che hanno bisogno di un aiuto concreto, e quindi ci sono tante cose che si possono fare per gestire un'emergenza.
Ora, io sono Grizzly, vi ringrazio per aver ascoltato queste mie considerazioni sino a questo punto: vi rimando al prossimo vlog per un aiuto concreto "logistico", vi ricordo - se questo vlog vi è stato utile - di fare pollice-in-alto e, soprattutto, di condividerlo con i vostri amici, con le persone che conoscete, affinché non si venga sommersi da Helen Lovejoy che sbraitano di pensare ai bambini, da persone che diffondono appelli a caso, da persone che continuano a telefonare ai numeri di telefono disponibili "a caso" e si cominci a pensare che il fatto di avere un grande cuore è importante, ma è importante avere anche un grande cervello.
Io sono Grizzly, vi ringrazio d'avermi ascoltato sino a questo momento, vi ricordo - se non l'avete già fatto - di iscrivervi al mio canale youtube per non perdere le prossime novità.
Vi ricordo di iscrivervi anche al mio canale Telegram (lo trovate linkato sul doobly-doo, sull'annotazione e sulla scheda): in questo modo riceverete anche una notifica ogni volta che pubblico un nuovo video.
E detto questo come sempre grazie, ciao a tutti e ci vediamo alla prossima!