domenica 18 giugno 2017

VLOG 168: Noia (e creatività?)



Vi state annoiando, vero? Beh... forse non è così negativo come potreste pensare.
Adesso ve lo spiego, intanto cominciamo: sigla!
[♪♫♪]
Benvenuti a bordo, viaggiatori: sono Grizzly e questo è Diario di Viaggio on the road.
Tutto il giorno abbiamo la possibilità di essere intrattenuti, di essere distratti, di - non so - prendere il nostro smartphone e utilizzarlo per leggere le notizie, per guardare un programma televisivo, per guardare la nostra serie preferita, per guardare i nostri video youtube preferiti (come quelli del mio canale!), per... non lo so: giocare a qualche giochino.
Quindi diciamo che nell'arco della giornata è difficilissimo riuscire ad avere un momento di vera e propria noia.
Ma la noia è una cosa così negativa? In realtà no.
Qualche giorno fa guardavo un video di The Good Stuff, che parlava proprio della noia. Video che ho trovato molto interessante e che, per cominciare, vi lascio linkato sul doobly-doo e sulla scheda, così - se volete - potete andare a dargli anche un'occhiata.
L'analisi fatta in questo video della noia è molto interessante: si comincia a parlare della prima rivoluzione industriale, e di come si cominci a sviluppare quella che potremmo chiamare la «noia del tempo moderno», la possibilità di stare seduti a fare qualcosa di ripetitivo, che avviene proprio con la rivoluzione industriale: con l'avvento delle macchine che lasciano le persone isolate e a ripetere una cosa "ripetitiva" (appunto) tutto il santo giorno, restando isolati dagli altri, senza la possibilità d'interagire con le persone.
Questo ha sviluppato quella che potremmo definire «noia»; noi potremmo anche pensare "beh, ma PRIMA DI QUESTO non c'è mai stato qualcuno che si è annoiato?"
Sicuramente sì, però consideriamo una cosa... anche stupida: l'uomo delle caverne aveva ben poco tempo per annoiarsi, perché doveva tenere la mente "in esercizio": bisognava riuscire a sopravvivere, quindi bisognava pensare a come cacciare, a nuovi percorsi, a nuovi ripari, a esplorare, e quindi... a scoprire nuove armi: bene o male la mente era sempre "occupata" in un modo o nell'altro.
Mentre l'avvento dell'«epoca moderna» ha dato la possibilità di avere degli spazi, dei "buchi" (chiamiamoli), nei quali non si fa nulla, non c'è la necessità di fare nulla.
Ed ecco che si cerca un modo di distrarsi per evitare la noia.
Però il problema è che quando uno si annoia, appunto è solo con se stesso, e quando si è soli con se stessi si ha la possibilità di rimuginare, di pensare, di mettere in moto il cervello. E proprio questo fatto di «mettere in moto il cervello» aiuta in un processo, che è quello della creativitià: le più grandi opere di creatività sono venute fuori grazie allo sviluppo di menti che probabilmente erano anche eccellenti, ma non erano eccellenti perché erano nate così: la mente eccelle grazie all'esercizio, l'esercizio mentale eccelle grazie alla noia!
Questa cosa mi ha ricordato quella che c'era una volta, che era la figura del «casellante ferroviario» nel passaggio a livello, che quando passava il treno doveva andare ad alzare o abbassare manualmente le sbarre. Ma fra un treno e l'altro, soprattutto in determinati posti periferici magari potevano passare due ore, due ore e mezza, tre ore. E in queste due ore, due ore e mezza, tre ore in attesa dell'altro treno non c'era molto da fare, ed ecco che era molto tipico che il casellante passasse queste due~tre ore con la classica Settimana Enigmistica: non è che c'era molto altro.
Ma - come dicevo all'inizio - la noia, che è arrivata con i gesti ripetitivi e l'isolamento dovuto alla rivoluzione industriale, in qualche modo è diversa dalla noia che abbiamo al giorno d'oggi, perché il discorso di essere isolati, di non avere un contatto umano, sicuramente è cambiato moltissimo nel tempo: rispetto agli ultimi - non so - cinquanta~sessant'anni, cento anni, il numero di persone che vivono "isolate" in un certo qual senso è anche aumentato: ci sono molte persone che scelgono di andare ad abitare, non so, magari in una casa di campagna, magari in una periferia estrema; ma questo non le rende "persone isolate fisicamente": è solamente il luogo che è isolato, però c'è la connessione a internet, c'è la televisione, c'è il satellite, c'è tutto quanto: c'è comunque la possibilità di interagire con le persone; noi abbiamo ridotto moltissimo l'interazione umana vis-à-vis per così dire, ma abbiamo comunque aumentato moltissimo le altre forme di interazione umana: interagiamo con le persone attraverso i social, interagiamo attraverso gli strumenti, attraverso internet... e anche il modo di annoiarsi è cambiato tantissimo, perché abbiamo facilmente la possibilità di interagire con qualsiasi cosa. Come dicevo all'inizio: prendiamo il nostro smartphone, se non vogliamo interagire con nessuno e ci stiamo annoiando, lanciamo il classico giochino e passiamo magari un'ora, un'ora e mezza, in cui non c'è nulla da fare con un giochino sullo smartphone.
Il che, tra l'altro, ci porta a essere esseri umani che trascorrono anche dieci ore al giorno davanti a uno schermo, e non so quanto questo possa essere positivo.
Peraltro in un vlog tempo fa ho parlato di come può essere utile - ogni tanto - staccarsi dalla tecnologia e riscoprire il mondo circostante, andare magari in campagna, andare a vedere una stalla, andare a vedere gli animali.
Ed ecco quindi una considerazione finale: molti artisti (molti scrittori, molti - non so - pittori, scultori) hanno avuto una grande ispirazione dalle cose che sono venute per via della noia: ci doveva essere un modo di passare il tempo e il modo è stato - non so - scrivere, scolpire, dipingere etc. e comunque lasciare che la noia, in qualche modo, fluisse.
La tecnologia ci ha dato degli strumenti eccellenti per combattere la noia, ma è arrivato il momento di chiederci: è veramente necessario combattere la noia? O potrebbe essere utile, una volta ogni tanto, comunque lasciare che i pensieri facciano il loro corso e far scorrere un po' la mente in un gesto ripetitivo, in qualcosa che aiuti ad annoiarsi?
Non lo so: io - obiettivamente - riconosco che quando è il momento in cui ho un buco libero, preferisco riempirlo magari leggendo un buon libro, che è un modo per passare il tempo e non per annoiarsi.
Quindi non so effettivamente che cosa devo pensare e lo chiedo a voi: voi cosa ne pensate? Può essere utile annoiarsi? Oppure bisogna combattere la noia e bisogna, veramente, schiacciarla sotto un piede e trovare sempre un modo di riempire il proprio tempo libero? Può essere utile riempire il tempo libero anche con un po' di noia, per migliorare un po' la propria mentalità? Bisogna trovare un equilibrio? Non lo so! Parliamone nei commenti qua sotto, oppure su Twitter con l'hashtag #DdVotr
Direi che ho concluso per cui, se sono riuscito a intrattenervi (e non ad annoiarvi!), vi invito a fare pollice-in-alto e a condividere questo vlog con i vostri amici, anche su Whatsapp o Telegram: quantomeno avranno modo di passare del tempo, invece di stare lì ad annoiarsi!
Vi ricordo, se non l'avete già fatto, di iscrivervi al mio canale YouTube: è gratuito e assumerete subito quel buon profumo di nuovo iscritto, che rimane molto a lungo (può sembrare una cosa noiosa, eppure è una cosa piacevole anche quella!).
Inoltre, se mi seguite anche sul mio canale Telegram (che trovate linkato sul doobly-doo e sulla scheda) riuscirete anche a ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo video.
Infine: se c'è un argomento che vi piacerebbe io trattassi in #DdVotr, potete farmi sapere anche quello in un commento qua sotto.
Bene ragazzi: questo è tutto, per cui - come sempre - grazie, ciao a tutti e ci vediamo alla prossima!

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