Benvenuti a bordo, viaggiatori: io sono Grizzly e questa settimana ho recuperato il film “Red” (“Turning Red”) di Disney Pixar, che è stato rilasciato sulla piattaforma Disney+ il 11 marzo 2022.
È un film carinissimo, e oggi ve ne voglio parlare, facendo la classica analisi - che mi piace fare - in quattro punti: due positivi e due negativi.
Sto parlando di un film che coinvolge, tra i personaggi, una panda rossa…
non quella:parlo del Firefox, e sì: la mascotte dell'omonimo browser non è una volpe: è un panda rosso!
Detto questo, prima di fare l'analisi vi parlo della scena che mi ha fatto ridere e della scena che mi ha fatto… riflettere! Non è un film particolarmente commovente, però è un film che lascia riflettere veramente tantissimo.
Allora: la scena che mi ha fatto ridere (in realtà sono due scene ma sono - fondamentalmente - parallele, quindi ci può stare): all'inizio del film, sulla tavola della colazione, vediamo questo sacchetto di ciambelle, il papà allunga la mano verso una ciambella, la mamma gli allontana la mano: -Niente zuccheri!
Arriva l'urlo di Meilin in bagno; i due genitori guardano verso il bagno, in quella il papà allunga la mano, acchiappa una ciambella e se la mette in bocca!
Molto fantozziana questa scena, ma veramente molto gradevole.
Seconda scena (è - tendenzialmente - parallela): c'è la mamma che entra nella scuola, perché vuole spiare i ragazzi per vedere cosa stanno facendo: i ragazzi stanno facendo questo gruppo di studio, arriva il guardiano della scuola e quindi la mamma (con questo vassoio di… credo siano ravioli cinesi): -Va bene!
Lascia questo vassoio, il guardiano - soddisfatto - poi guarda il vassoio: -Uhm!
E allunga la mano e acchiappa uno di questi ravioli anche lui!
Scena che mi ha fatto riflettere: quando Meilin e il papà stanno parlando davanti alla telecamera, il papà dà la telecamera alla figlia, e (riguardo al video che hanno appena visto) dice: -Cancellalo, se vuoi, ma questo è il tuo lato.
È veramente molto profonda: in una frase riesce a dire - veramente - tutto quanto, mi è piaciuto molto questa scena.
Ora una cosa velocissima prima di andare all'analisi: una delle cose che mi ha lasciato un secondo interdetto è stato scoprire il costo dei biglietti per andare al concerto dei 4-Town: stiamo parlando di 200 dollari canadesi a persona.
Il dollaro canadese non è un dollaro americano (naturalmente c'è un tasso di cambio differente), però la cifra è comunque abbastanza elevata: a maggio del 2002, duecento dollari canadesi erano circa € 130; aggiustati con l'inflazione (arrivando al giorno d'oggi) siamo sui 290 dollari canadesi, quindi approssimativamente sui € 200 euro (€ 198 e rotti)…
… mi è sembrato un po' altino come prezzo, e ho pensato - anche - "magari è anche un modo di lanciare il messaggio ai ragazzini (che sono il principale target del film): non è che un concerto è una cosa che si può andare a guardare ogni giorno, perché ci sono costi molto elevati"
Però dall'altra, considerato che - per esempio - il concerto di Ariana Grande a Manchester del 2017 (quello tristemente noto per l'attentato) ha avuto biglietti che sono stati venduti tra i 40 ei 150 euro (a seconda della posizione del pubblico) e considerando che le ragazze si trovano - fondamentalmente - a seguire il concerto da davanti al palco, in effetti non sembra così fuori luogo il costo di questi biglietti, quindi ci può anche stare.
Cominciamo quindi con il primo punto, positivo: la trama, che è una cosa moderna, una storia piacevole, una storia che analizza argomenti delicati come la crescita, come la pubertà, tra l'altro vi segnalo la recensione - che analizza anche molto bene la trama e l'evolversi del racconto - del buon Mattia (Victorlaszlo88), perché è - appunto - una storia molto molto moderna, molto molto ben fatta: ovviamente Red rappresenta una gigantesca metafora del menarca e della crescita, dell'ingresso nella pubertà; ma non è solo una metafora, visto che abbiamo argomenti che riguardano il ciclo mestruale, che riguardano assorbenti igienici (che ci vengono spiattellati davanti alla faccia, da un cartone animato Disney Pixar), la mamma che accusa un ragazzo di drogarsi! Abbiamo degli argomenti che sono trattati con delicatezza, ma anche in maniera molto, molto funzionale.
Secondo punto: lo trovo - forse - leggermente negativo.
Mi piace molto l'approccio alla spiritualità che, anziché celebrare degli dèi, celebra gli antenati; quello che mi fa - un attimo - storcere il naso è il modo in cui Meilin sottolinea che - quando si celebrano gli antenati - si celebrano gli uomini e le donne, non per il fatto che sottolinea questo punto, ma per come lo sottolinea: perché è un po' come un voler sbraitare al pubblico:
EHY, GUARDATECI: siamo inclusivi!E in fondo c'è questo discorso, che appare - un po' - anche disseminato nella trama: abbiamo diverse culture, abbiamo - per esempio - il guardiano della scuola che ha il turbante (probabilmente è un Sikh).
Ora, sarà anche che penso che l'inclusione debba essere la normalità, quindi vedo questo argomento - forse - come un tantino eccessivo, ma viviamo anche un tempo nel quale è
bene anche sottolineare il bisogno di inclusività, quindi magari questo ci può anche stare.
Terzo punto, che trovo molto positivo: il film - naturalmente - è rivolto soprattutto al pubblico di bambini, di preadolescenti, però fa una serie di cose interessanti per allargare il ventaglio del pubblico; essendo ambientato nel 2002 non solo si rivolge ai bambini di 12~13 anni (che hanno 12~13 anni adesso), ma anche ai ragazzi che avevano 11~12~13 anni nel 2002 (a chi era pre-adolescente nel 2002), schiaccia l'occhio a quella che era la cultura del 2002: agli SMS, al Tamagotchi… anche altre persone possono - un pochino - riconoscersi, immedesimarsi in questi personaggi, ed è una cosa - secondo me - molto molto funzionale.
Quarto punto, che - di nuovo - magari lo vedo leggermente negativo, ma ha la sua ragion d'essere: quello che è il conflitto generazionale è portato - letteralmente - all'estremo.
Ora (per carità): anche nella realtà ho visto cose che voi umani non potete neanche immaginare; anche mia madre, che faceva l'assistente sociale, mi ha raccontato delle situazioni che ha gestito, che avrebbero fatto fare facepalm anche a una statua di marmo!
Ma in questi film - talvolta - portare all'estremo questo conflitto, portare all'estremo il conflitto generico BENE vs MALE è anche un modo di lanciare un messaggio velocemente, senza dover allungare il film (facendolo durare per DELLE ORE), quindi diciamo che ci può stare.
In conclusione, Red è un film che mi è piaciuto veramente tanto; è un film da guardare
con tutta la famiglia, pupazzi di peluche al seguito! (non vi faccio spoiler, ma guardandolo potreste capire perché!)
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Per piacere: se volete fare un'analisi che fa spoiler, marcate il commento con la dicitura ‘SPOILER’ e lasciate qualche riga vuota, per non rovinare - eventualmente - la visione a qualcuno che non ha ancora visto questo film.
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