Benvenuti, viaggiatori. Sono Grizzly e queste sono due calcolatrici molto particolari: come vedete sono identiche, sono due calcolatrici pubblicitarie (una di una banca, una di una società privata), ma entrambe hanno una cosa estremamente particolare: due display.
Queste calcolatrici le ho ripescate mentre facevo un pochino di pulizia in casa, e sono delle calcolatrici che risalgono all'anno 2001, cioè - rispetto al momento in cui sto girando questo vlog - a più di vent'anni fa, e hanno il doppio display perché svolgono una funzione particolare che va al di sopra delle classiche funzioni (delle calcolatrici che svolgono le quattro operazioni): sono - infatti - degli Euroconvertitori, ossia delle calcolatrici che venivano utilizzate per convertire gli importi in Lire → in Euro e viceversa; servivano durante la fase di transizione tra le Lire e l'Euro.
Bene, oggi voglio ripercorrere un pochettino la storia di questi euroconvertitori in questo nuovo episodio di Diario di Viaggio on the road #OperazioneNostalgia
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Il primo gennaio 1999 fu fissato il tasso di cambio dell'Euro in tutti gli stati membri; in Italia il controvalore era pari a 1936,27 Lire e, da quel momento (dal 1 gennaio 1999), all'interno di tutti gli stati membri qualsiasi transazione elettronica in ambito economico sarebbe dovuta avvenire esclusivamente in Euro.
Era nata - quindi - la Moneta Unica della Comunità Europea, anche se - ancora - esisteva solo in formato elettronico, ma già erano in corso le prime operazioni per far entrare anche “nella testa” dei cittadini europei l'esistenza di questa nuova moneta. A partire dal luglio del 1999 - per esempio - nacque l'obbligatorietà di mettere la doppia indicazione (nella valuta in corso attuale, e in Euro) sulle fatture e su tutti i documenti, ma già da tempo avevano cominciato: nel momento in cui era stato fissato il tasso di cambio - per esempio - le bollette telefoniche, le indicazioni per quanto concerne il carburante… avevamo i doppi prezzi.
Nell'ottica di aiutare le persone a cercare di riprendere un po' la mano con il discorso dei centesimi, e cominciare a imparare a conoscere meglio la moneta (in considerazione del fatto che dal primo gennaio 2002 sarebbe entrato in corso d'opera l'Euro - qui in italia - anche materialmente: a livello di monete e banconote) e in considerazione che ci sarebbe stato un periodo di «doppia circolazione» di Lire ed Euro (a quel punto saremmo passati definitivamente agli Euro e sarebbe scomparsa da Lira) il problema era venire incontro alle persone che avrebbero potuto avere difficoltà a capire questa nuova valuta, ad avere un ritorno ai centesimi dopo diverse decine gli anni, o a cominciare ad avere un minimo l'idea di come funzionasse la cosa.
E soprattutto le persone in difficoltà (anziani, bambini, portatori di disabilità) avrebbero potuto avere una serie di problemi, ed ecco - quindi - che, sin dal 2001, nacque quello che possiamo anche considerare un gigantesco business, che è stato quello degli euroconvertitori.
Gli euroconvertitori erano delle semplici calcolatrici (anzi delle calcolatrici molto basilari: fondamentalmente capaci di fare solo le quattro operazioni e poco altro), ma che - in più - avevano questi due ‘Tastini Magici’: Lire ed Euro.
Quando tu immettevi un importo sulla calcolatrice, per esempio un importo in Lire, premendo il pulsante Euro ecco che - magicamente - l'importo su display si sarebbe trasformato nel suo controvalore in Euro.
Oppure viceversa: se immettevi un valore in Euro, premendo il tasto Lire magicamente avresti ottenuto il suo controvalore in Lire.
Dovevano essere un modo di cominciare a prendere…
[etcì! 🤧] … di prendere polline di allergia…… prendere mano con i nuovi importi, con i nuovi valori; per cercare di facilitare ancora di più le cose, soprattutto per le persone anziane, cominciarono a diffondersi anche queste calcolatrici con il doppio display, che permettevano di operare ancora più semplicemente: uno premeva il pulsante Lire (o Euro) prima di cominciare (se volevi mettere dei valori in Lire e vederli convertiti in Euro, allora premevi il pulsante Euro; se invece volevi mettere dei valori in Euro e vedere il controvalore in Lire, allora premevi pulsante Lire), poi digitavi l'importo - per esempio premevi Euro, per immettere un importo in Lire e vedere quanto corrispondeva in Euro - digitavi l'importo in Lire, che ti ti compariva sul primo display (generalmente quello in basso, o quello sulla sinistra) e automaticamente, nell'altro display (quello in alto, o quello a destra), ti compariva - subito, in tempo reale - il controvalore, mano a mano che digitavi i numeri.
È stato un business molto importante, perché molti euroconvertitori sono stati distribuiti come gadget: dalle cose più semplici, come semplici cartoline che avevano i valori in Lire più diffusi e i principali valori in Euro (magari da 100 Lire a 4mila Lire, tutti i valori a scaglioni di 100 Lire) e il riporto in Euro, a queste piccole calcolatrici che hanno avuto molto più successo e hanno continuato a girare; e probabilmente qualcuno si trova ancora qualcuna di queste calcolatrici in casa…
Magari una piccola calcolatrice azzurra con la bandiera dell'Italia, che è stato l'euroconvertitore della Presidenza del Consiglio dei Ministri (è stato un regalo di natale del natale 2001) e sono tutti quanti chiamati gli euroconvertitori di Berlusconi, perché furono un lavoro fatto dal governo Berlusconi, quello di diffondere questi euroconvertitori gratuitamente (a casa di tutti gli italiani), in una procedura che tra acquisizione di queste calcolatrici dall'Asia, preparazione, imbustamento e spedizione a tutta Italia…
… costò poco meno di 10 milioni di euro!
L'idea - come ripeto - era quella di cercare di migliorare la situazione - a livello di accessibilità della nuova valuta in Euro - nei confronti delle persone con difficoltà; nell'ottica con la quale erano state anche sviluppate le nuove monete e le nuove banconote in Euro, pensando all'accessibilità per le persone - soprattutto - portatrici di disabilità, nel caso delle monete e delle banconote - per esempio - per le persone con problemi di vista (o - proprio - per le persone non vedenti)
Peraltro ho già parlato di questo, nell'episodio 135 (se non l'avete visto, vi consiglio di recuperarlo: è un trucco per imparare a riconoscere le monete in Euro senza bisogno di guardarle).
Gli euroconvertitori sono stati una pagina interessante (forse un po' pittoresca ma - in certi casi - anche molto utile) della storia italiana, dell'avvento degli Euro, della storia di una ventina di anni fa, e mi sono tornati in mente proprio perché ne ho ritrovato qualcuno rimettendo un po' in ordine la casa.
Voi che mi dite: vi ricordate questi euroconvertitori?
O avete meno di vent'anni e - magari - avete trovato qualcuna di queste calcolatrici con il doppio display, non sapevate nemmeno che cosa fossero? Era qualcosa di dimenticato in casa, buttato nel classico cassetto pieno di robaccia, non saprei…
Oppure vi ricordate questi euroconvertitori? Ne avete ancora qualcuno?
Avete l'euroconvertitore della Presidenza del Consiglio dei Ministri?
Considerate che - tra l'altro - alcuni di questi euroconvertitori sono diventati oggetti vintage, da collezione: si trovano su eBay (anche a una ventina di Euro!). Vi ricordate quando c'erano le Lire?
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Bene: io sono Grizzly, questo era #OperazioneNostalgia
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