mercoledì 19 novembre 2008

Italia a rovescio

A Parma una decina di vigili in borghese pesta un ragazzo di colore. O forse no, pero' il comune di Parma si costituisce parte civile, il comandante viene sollevato dall'incarico e sostituito (normale avvicendamento, ovviamente) e un'ordinanza urgente proibisce il servizio in borghese da parte della polizia municipale.
A Genova vengono condannati gli agenti che hanno effettuato materialmente il pestaggio nella scuola Diaz-Pertini. I vertici vengono assolti (e fin qui, per un istante non dico nulla), ma con essi viene assolto, ad esempio, un certo Massimo Nocera. Assolto dall'accusa di calunnia perche' il fatto non sussiste.
Massimo Nocera aveva dichiarato di aver preso una coltellata in piena pancia da parte di uno dei no-global, salvo ritrattare quando messo di fronte all'evidenza che non era vero niente. Calunnia, direte voi. No: il fatto non sussiste.
E io, che dico che "La legge e' uguale per tutti" vi dico pero' che se domani mattina vado in Procura della Repubblica e querelo un agente di polizia qualsiasi "Perche' mi ha tirato una coltellata, non ferendomi solo perche' avevo vestiti pesanti", e prima di giungere al processo, ritratto dicendo che non e' vero niente, non credo di venire assolto: sono sicuro di prendermi una condanna con condizionale per calunnia. Io. Massimo Nocera, invece, no: lui viene assolto perche' il fatto non sussiste.
Un rappresentante del Governo si lamenta con l'opposizione perche' non ha consentito di votare una legge che stabilisce la condanna all'ergastolo per chi uccide un rappresentante delle Forze dell'Ordine. Nessuno risponde: "perche', se invece a morire e' la casalinga di Voghera, all'assassino gli facciamo i complimenti? Gli diamo una pacca sulla spalla?"
Io non mi stanchero' di ripeterlo: in Italia abbiamo rappresentanti del governo, delle istituzioni, delle Forze dell'Ordine che ai miei occhi sono semplicemente degli eroi. E non si vedono perche' sono ricoperti da uno strato abnorme di colleghi che usano e si fregiano della carica pubblica quale vanto per essere "Signori e Padroni dell'Universo". Non e' cosi', e questa storia deve finire, e deve finire una volta per tutte.
Nella contea di New York l'agente di polizia che esce in servizio senza il numero di matricola sul distintivo, rischia il licenziamento in tronco. Se invece nasconde tali dati o rifiuta di fornirli su richiesta del cittadino (fosse anche il cittadino in manette perche' colto in flagranza di reato), rischia persino di farsi un annetto in carcere. In Italia se chiedete il nome ad un pubblico ufficiale, nonostante la legge sulla trasparenza, rischiate un'incriminazione. E allora dico: ben venga la legge sull'obbligo del numero sull'elmetto dell'uniforme anti-sommossa delle Forze dell'Ordine. Ben venga l'obbligo di portare il proprio numero di matricola sull'uniforme, e soprattutto, ben venga una legge che dice approssimativamente: "Il pubblico ufficiale, o l'incaricato di pubblico servizio, che utilizza la propria carica quale segno distintivo di onore e/o decoro, e' punito con l'interdizione permanente dai pubblici uffici, querelato d'ufficio per abuso del potere di pubblico ufficiale (salvo il fatto non costituisca piu' grave reato); qualsiasi reato commesso da un pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio nell'esercizio delle sue funzioni si considera automaticamente aggravato nel suo massimo grado, e non sono riconoscibili attenuanti di alcun ordine o grado sul reato in oggetto".
Quando avremo una legge del genere, magari miscelata a quelle che dicevo in passato (tifosi che smantellano uno stadio e pestano 100 persone, e bruciano auto e lanciano petardi rinforzati? Abbiamo "Aggressione, Devastazione e Saccheggio, Danneggiamento, Porto abusivo di materiale esplodente" e sono tutti reati per i quali anziche' riempirsi la bocca con "sette anni di carcere per resistenza a pubblico ufficiale" che finira' che se li prendera' un barbone ubriaco che manda a fanculo un vigile perche' lo allontana dalla panchina, facciamo che i reati "contro pubblico ufficiale" vengono immediatamente cancellati (esistono quelli normali: aggressione, ingiuria etc) e soprattutto che si cominci a contestare ai facinorosi quei reati che oltre a DASPO e similia, prevedano come pene accessorie il risarcimento dei danni cagionati. In America le celebrita fanno gli spazzini, bene! Che lo facciano anche quei porci che il week-end smantellano uno stadio a mazzate, e lo facciano GRATIS fino a ripagare del danno che hanno fatto, e lo facciano ANCHE se sono figli di papa' pieni di soldi ed in grado di pagare i danni in un minuto firmando un assegno).
Ma soprattutto ce l'ho con questa forma di onore e rispetto per le istituzioni che le ha spodestate dal ruolo di dipendente e servitore dello stato (che siamo noi) per porle in quella di proprietario e comandante dello stato: cominciamo a colpire duramente questa funzione. Cominciamo a mettere dentro (e *dentro* seriamente, con condanne non inferiori ai tre anni di carcere) quei padri di famiglia che ritengono di possedere un potere per via di una carica pubblica. Se uno entra nella polizia che sappia da subito che arrestare un malvivente sara' il suo lavoro, e quando lo fara' bene ne avra' degli encomi, ma sappia anche che se prende a sberle uno spacciatore, la sua carriera' sara *subito* e *irrimediabilmente* compromessa.
Sono stanco di sentire "Tizio e' morto, perche' all'agente caio e' partito un colpo di pistola che e' stato deviato". Cominciamo dall'inizio: hai una pistola, e' sotto la tua piena e completa responsabilita'. Bene. Hai ucciso Tizio. Dici che e' partito un colpo ed e' stato deviato, io dico: potevi in quel frangente avere la pistola in mano? Si? Ok, allora omicidio colposo. No? Allora omicidio volontario. Stop. Niente deviazioni, niente colpi che partono: se non potevi avere la pistola in mano rispondi del fatto che invece la stavi tenendo nel pugno. Il fatto che sia partito un colpo piu' o meno accidentalmente non cambia che se invece la pistola la avessi tenuta nel fodero come la legge ti diceva, non si sarebbe ferito ne' sarebbe morto nessuno. Invece no: siamo nel far west: pistolettate da una parte all'altra dell'autostrada, gente pestata a sangue per via del colore della sua pelle o per via di un reato che ha commesso. Rappresentanti delle Forze dell'Ordine che comportandosi da peracottai perche' hanno un onore da difendere (onore che non gli ha dato nessuno: sono dipendenti statali, li paghiamo con le nostre tasse, e' nostro, casomai, l'onore di dare loro uno stipendio!) e cosi' facendo mettono in ombra poveri cristi che, sempre nelle Forze dell'Ordine, si sono fatti mesi di appostamento sotto il sole cocente o la pioggia consumante per assicurare alla giustizia capi-clan mafiosi, camorristi e chi piu' ne ha piu' ne metta.
Promulghiamo qualche legge in tal senso: "Il deputato parlamentare o senatore che si fa chiamare con l'appellativo di 'onorevole' e' punito con l'immediata estromissione dal parlamento/senato e l'interdizione dai pubblici uffici per un anno. In caso di recidiva, l'interdizione dai pubblici uffici e' permanente". Poi cominciamo a dare una bella sfoltita. Nel Parlamento, nel Senato, in tutte le Istituzioni e nelle Forze dell'Ordine si cominciano a colpire pesantemente tutti i "galli" del pollaio che amano alzare la cresta, fino a quando tutti impareranno che non esistono ne' sono tollerati tali "galli", e cominciamo a dare una seria ed efficace sfoltita alla quantita' abnorme di leggi e leggine che in Italia ci dicono tutto e il contrario di tutto.

Come sempre, questo e' solo un sogno. Un sogno di una notte di mezzo inverno. Sara' l'Actidue che mi da le allucinazioni, o l'orsacchiotto con cui ho dormito che mi ha fatto sognare un mondo migliore...

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