mercoledì 13 gennaio 2010

Terremoto

[foto: Reuters TV - tratta da www.times.com]
Giorno 8 novembre una scossa di terremoto ad Haiti aveva raso al suolo tra l'altro una scuola a Port-au-Prince.
Oggi una bella ripetizione, solo che stavolta non e' crollata solo una scuola, stavolta l'intero circondario della capitale Haitiana e' stato praticamente raso al suolo.
Una scossa di magnitudo compreso fra 7 e 7.3 sulla scala Richter [si cominciasse a usare tutti la scala del momento sismico si comincerebbe a capirci meglio qualcosa, in virtu' del fatto che l'affidabilita' della scala Richter e' a dir poco pirotecnica: sapevate che in base al funzionamento della scala e' possibile registrare terremoti (strumentali, d'accordo, ma sempre terremoti) con magnitudo negativa?], per avere un termine di paragone considerate che quello in Abruzzo e' stato dichiarato approssimativamente fra 6.3 e 6.7 di magnitudo.
La situazione non e' ancora del tutto sotto controllo, le notizie giungono in maniera frammentaria data l'interruzione dei mezzi di comunicazione e della corrente, ma di certo non c'e' nulla di semplice.
Ci sono anche italiani che vivono in quelle zone, e mentre vi sto scrivendo le notizie provenienti dalla Farnesina riguardano la ricerca di informazioni sui circa settanta italiani che vivono stabilmente in quelle zone e su una serie di lavoratori italiani che si trovavano sul posto al momento del sisma.
Di nuovo mi sento moralente vicino alle vittime del sisma, e moralmente vicino ai soccorritori e volontari. Vi invito a farvi coinvolgere nell'emergenza, almeno offrendo aiuto economico nel sostegno dell'emergenza, perche' la situazione in quelle aree e' grave, e la gestione dell'emergenza rischia di durare anche piu' di un anno.

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