giovedì 2 novembre 2006

Il crollo dei dns telecom

Il fenomeno che ha bloccato l'accesso ai dns telecom lasciando isolati meta' degli abbonati ad adsl telecom, i quali non hanno potuto navigare su buona parte dei siti nella gerarchia di Google, mi lascia l'amaro in bocca.
E' dai tempi della prima release di ubuntu (la 4.10 Warty) che il mio dns non e' nella famiglia dei dns canonici di tin.it (da 212.216.172.62 e 212.216.112.222 che sono mezzi morti, agli ultimi "ufficiali" 62.211.69.150 e 212.48.4.15).
E voi penserete: beh, usi un qualche dns pubblico o piu' o meno canonico?
No.
Il dns sono io. Ho un'istanza autoritativa di bind9 in locale. Senza forward-mode.
Da oltre due anni uso un dns locale. In questi due anni non ho visto la "censura" dei siti delle scommesse extra-italiani/extra-europei.
Non ho visto il crash delle risoluzioni dei domini dei comuni italiani anche se buona parte dei siti non si aprivano ugualmente perche' c'era gente convinta che non aver fatto nulla aveva provocato quel danno e - quindi - tentare di riavviare decine di volte di fila i webserver avrebbe risolto i problemi...

fate anche voi come me. Da ubuntu date un bel:

sudo apt-get install bind9

ne sarete piu' felici.

PS: A proposito di ubuntu: vi ricordo sempre il comando canonico da lanciare appena finito di installare-aggiornare-distupgradare:

sudo apt-get remove popularity-contest

va bene sostenere i progetti Debian, ma almeno informateci - prima!

2 commenti:

Francesco ha detto...

... sudo apt-get remove popularity-contest ...
Devo controllare ;)

Grizzly ha detto...

Sara'. Io preferisco gestirmi i dns canonici come dico io e non come dice qualcun'altro.
Parafrasando un'altra sintassi, mi trovo meglio con DNS stratum 1 che con altri meccanismi...