venerdì 30 marzo 2007

Ci sono ancora, piu' o meno

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Sono ancora vivo, anche se mi sono passato una settimana terrificante cominciata domenica sera con raffreddore, febbre, tosse, mal di testa e tutto quanto si puo' legare ad un brutto colpo d'aria...

... e tanto per fare migliorie alla situazione da lunedi' mattina sono senza ADSL, perche' mi stanno migrando a 20 mega e - per adesso - hanno staccato la tin.it 4 mega e sono in attesa dell'allaccio della nuova Alice 20 Mega... anche se mi sa che oggi richiamo il 187 e chiedo di avere qualche notizia specifica...

Per ora sto scroccando la connessione ad un amico: se mi avete scritto un e-mail in questi giorni, abbiate pazienza: non appena tornero' operativo sara' mia cura leggere le e-mail arretrate, i newsgroup, aggiornare un po' di piu' il blog etc... Per ora stacco e vado.

domenica 25 marzo 2007

Sogno di una notte di mezza... primavera

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Sottotitolo: maremma majala che freddo! Meno male che la primavera e' cominciata da un mese, almeno stando a sentire la mia allergia ai pollini...

Siamo io, FC e alcuni amici tutti riuniti a casa di uno di questi, e siamo in un futuro relativamente prossimo, dato che secondo lo sviluppo del dialogo (e il fatto che lo so per certo) ho gia' pubblicato oltre al libro attuale i due su cui sto lavorando e che vanno a seguire cronologicamente. E' un tiepido giovedi' pomeriggio d'inizio estate.
FC: "Maledizione, vero: oggi e' giovedi'."
Io: "E c'e' bisogno di imprecare? Perche' domani ancora lavori? Beh, pure io..."
FC: "Che c'entra, non te l'avevo accennato? E' il giorno del mentore!"
Io: "Eh? Ah... Boh, si mi hai detto qualcosa riguardo a questo prete e alle sue dissertazioni filosofiche che portano via intere serate..."
FC: "Si, ed e' logorroico all'inverosimile, e' difficile che qualcuno riesca a tenergli testa e pertanto ormai abbiamo rinunciato e sopportiamo stoicamente..."
Io: "Mah, si vedra' stasera, suvvia, intanto vediamo di capire che cosa non va in questa benedetta adsl..." [Oddioddioddiooooooo! Mo' mi porto il lavoro pure nei sogni? Devo farmi vedere da uno bravo...]
Il tempo scorre durante l'analisi dei problemi dell'adsl di FC e ad un certo punto mi sento battere sulla spalla da qualcuno. In casa di FC c'e' molta gente che si e' riunita per questo "avvenimento letterario" del giovedi' sera, ma la persona che ha attirato la mia attenzione e' - per l'appunto - il mentore, ossia un distinto giovane di poco prossimo ai quarantanni con una camicia nera interrotta dal colletto con la tipica striscia bianca (ehm, come si chiama questo particolare? Su wikipedia non trovo specifiche informazioni in merito).
Il personaggio si presenta marginalmente [esordisce dandomi del tu: "Ciao Mirko, come va?" ma non mi dice il suo nome e si limita ad annunciare subito dopo, aulicamente e rivolgendosi a tutti "questa sera saro' il vostro mentore (ecco perche' lo chiamano cosi' ndG) e dato che abbiamo un grande scrittore che ha all'attivo ben tre libri, magari ci consentira' di approfondire meglio l'argomento della serata, grazie, grazie, tieni questo che cosi' nel frattempo gli potrai dare un'occhiata visto che sara' l'argomento della serata." e quindi si defila, dopo avermi ficcato in mano un libercolo poco piu' ampio di un foglio a6 (approfondimento qui) ma particolarmente corposo. Mentre ci dirigiamo tutti verso il salotto a prendere posto sui vari divani per poter seguire, piu' rassegnati che interessati, le sue vanagloriose dissertazioni che hanno a dover trattare questo libercolo, che analizzo al volo mentre ci spostiamo: e' un testo di letteratura italiana per le scuole superiori, conta circa 1600 pagine con una scrittura niente affatto fitta e complessa. Dopo aver visionato al volo le ultime pagine prendo posto su una sedia, dietro due persone, e comincio ad alternare l'ascolto dei discorsi del "mentore" con la visione di alcuni stralci tratti a caso nell'epoca italiana di fine 700, nella seconda meta' del libro.
Ma poi resto completamente sconvolto ad ascoltare la dissertazione del mentore! Egli infatti spiega dapprima che questo testo copre un intero quinquennio di scuola superiore ad indirizzo classico (E fin qui, dico, boh: certo un testo del genere che riportato sulle dimensioni di un libro in A4 e con il carattere tipografico dei *miei* libri di letteratura diventa una boiata di meno di 300 pagine, ossia poco meno di quanto era spesso il libro di letteratura italiana solo del terzo anno), e distraendomi un attimo vado a cercare il capitolo su Dante Alighieri, scoprendo con orrore che ci sono dedicate un cinque pagine appena, di cui una che riporta una gigantografia (ehm, diciamo una rimpicciolografia date le dimensioni del tomo) della nota illustrazione del Dore con Dante che si trova nella selva. Restano quattro pagine, di cui la prima e' interamente dedicata alla sua infanzia e alla famiglia, agli studi ricevuti: praticamente nacque, visse, scrisse qualcosa, mori' (per un libro del genere Vittorio Gassman non si rivolterebbe neppure nella tomba: si porterebbe appresso direttamente gli autori).
Ma poi tornando a sentire il "mentore" mi rendo conto di una cosa paurosa: sta discutendo di questo libro, che dovrebbe coprire l'intero quinquennio di scuola superiore e *lo* *ritiene* *manifestamente* ed *esageratamente* *grosso*!!!
Si fa persino conti matematici: "200 giorni di scuola per cinque anni, fanno 1000 giorni, ci sono oltre 1600 pagine: piu' di una pagina da studiare ogni giorno oltre a dover interrogare, scrivere temi e sviluppare approfondimenti: come dovrebbero fare quei poveri studenti ad imparare qualcosa? Si deve accorciare di molto e ridurre molti argomenti bla bla bla..."
Mi giro intorno e noto che sono tutti quanti quasi in catalessi, perche' il discorso sembra fondato e se non hanno argomenti validi, a detta di FC, provocherebbero una lunga ed inutile dissertazione, ma io sono piu' furbo... possibile? Eppure.
Ancora incavolato per la maleducazione con cui a) non si e' presentato (e mi da pure del tu, ma chi sei? Chi ti conosce?) e soprattutto b) si rivolge a tutti come se fosse un sommo vate che fornisce la verita' a noi poveri mortali, improvvisamente brandendo il libro verso di lui mi alzo e intervengo dandogli anch'io del tu, interrompendolo in mezzo ad un conteggio, e senza neppure scusarmi per l'interruzione.
Io: "Ci stai prendendo per il culo, vero?"
Innorridito per la parolaccia si ammutolisce e tenta di fulminarmi con lo sguardo, ma vedendo la mia espressione e il libro che gli punto addosso, e che dopo qualche istante ricomincio a parlare, distoglie lo sguardo.
Io: "Si, io ne sono sicuro: tu ci prendi per il culo. Questo volumetto riportato nelle dimensioni di un normale libro di letteratura italiana in misura A4, come li ho avuti io al liceo, non supererebbe le 350 pagine, diciamo pure 400 a volersela prendere larga: quanto il libro di letteratura italiana che avevo al PRIMO ANNO DI LICEO, e sul quale un approfondimento complesso sui periodi storici nella letteratura seguiva un approfondimento serio sugli autori principali e rappresentativi e una breve infarinatura sugli autori che in quel periodo seguivano la stessa corrente. Secondo te questo testo e' troppo lungo e rischia di diventare troppo dispersivo in un quinquennio di scuola superiore. Bene. Secondo te questo rischia di non far approfondire l'argomento per il tempo che merita, interessante: quindi se questo libro di 1600 pagine per cinque anni non si riesce a seguire [ah, e i ragazzini della scuola elementare che le 850 pagine di Harry Potter se le spippolano in un mese e se lo rileggono anche 10 volte di fila, che sono: delle macchinette? (-: ndG] allora io che mi sono fatto 400 pagine di letteratura in un anno non ho imparato nulla, sono un ignorante. Perche' per fare 400 pagine in un anno, che rapportate a questa robaccia fanno lo studio di questo intero affare in un solo anno scolastico, non abbiamo imparato nulla... Interessante. I nuovi intelligenti sono quelli che devono studiare un quinquennio di letteratura in un libro piu' piccolo di questa boiata, in cui lo spazio dedicato a Dante Alighieri e' cosi' ristretto che se vado di la' e mi apro un documento Word te lo faccio entrare in una paginetta, facendolo con una dimensione leggermente piu' comoda in una e mezza, roba che neanche un tema medio d'esame di maturita' che si prende dalle sei alle otto facciate di un foglio protocollo! E l'ignorante poi sono *IO*! Ma mi pare evidente che ci prendi tutti per il culo!"
Il mentore prova a riprendere le redini del discorso, ma continua ad evitare il mio sguardo: "Ma che c'entra, sono sempre 1600 pagine che..."
Io: "Milleseicento o sedicimila, non si puo' usare la dimensione di un libro come metro per il suo giudizio. Allora i migliori testi del mondo sono gli elenchi del telefono delle piu' grandi citta' mondiali! (Girandomi verso tutti e facendoli ridere) Certo: ci sono forse un po' troppi personaggi per cui alla fine e' complesso riuscire a trovare l'assassino, pero' ne dicono tutti un gran bene! Ma dico, ma ti rendi conto che stai dicendo delle cazzate infernali?"
Il mentore di nuovo cerca di fulminarmi con lo sguardo ma e' il primo a distogliere gli occhi...
Mentore: "Questi sono discorsi da caserma, non c'e' niente di male a prendere come..."
Io: "Allora non hai capito: non si puo' prendere la dimensione di un testo come metro di giudizio! Allora ti prendo in parola e dico che cinque paginette miserande su Dante Alighieri sono un insulto alla letteratura italiana. Per cui se vuoi continuare a dire castronerie, fai pure: io vado di la in balcone a fumarmi una sigaretta, perche' mi sono stancato.
Mentore (sforzandosi): "Questi sono discorsi da caserma, non c'e' niente di male..."
Io (allontanandomi in direzione del balcone con una sigaretta in bocca pronta ad essere accesa): "Ti stai arrampicando sugli specchi in una maniera eccezionale."
A questo punto tutti si alzano e cominciano ad applaudirmi mentre io, alzando le mani per ringraziare, esco sul balcone e mi accendo la sigaretta. La gente comincia ad andare via e volano voci che recitano commenti del tipo "Ma roba da matti: ma io non vengo piu' a questi giovedi' letterari, ma tu guarda che fesserie..." mentre il mentore esce sul balcone e rosso come un peperone continua a tentare di ripetere il suo "Questi sono discorsi da caserma, non c'e' niente..."
Io: "(Sorridendo) Hai finito o preferisci che mi metta a cantare con le dita nelle orecchie? Sei un cretino, e nulla piu'..."

Beep. Beep.
UhmgoshGROAR! La sveglia, ma che ore sono??
Le sei e dieci, come tutte le mattine...
... e allora perche' muoio di sonn... ahem... l'orologio al polso fa ancora le cinque e dieci... ah, gia': e' l'ultima domenica di marzo, c'e' l'ora legale.
YAAAAAAAAAAAAAAAAWNNNNNNNNNNNN! Buon giorno Lucky... ehi? Sveglia, dormiglione! Dormito bene? Ricordami 'sto sogno che quando finisce Toc e Vicky lo bloggo...

Mah, santa sveglietta Oregon Scientific che si regola da sola... vabe'... mi tiro su, accendo la tele, sta finendo il documentario...
Toc e Vicky e' finito nuovamente ed hanno ricominciato dall'inizio sia lui che il Principe Argai, ma stavolta prima va in onda Argai e dopo Toc e Vicky, e ne sto approfittando per guardare anche questo cartone animato che non e' male... Vaben, Argai e Barnabi hanno liberato Oscar dalla prigione F-107 e sono fuggiti, mentre Toc, Vicky, Kimbo e Felice hanno fatto un bel campeggio in mezzo al bosco condito dai fantasmi inviati dal dottor uovo (mi devo segnare la battuta: arriva il classico fantasma con lenzuolo: "Ahhhhhh, un fantasma!", seguito a ruota dallo scheletro: "E quello chi e'?" "Sara' la radiografia del fantasma", per non dire di quando Felice viene bloccato dallo scheletro: "Io, un cane, fermato da un mucchio d'ossa: che umiliazione!") ed io ho appena finito di raccontare anche questa...
Pero' questa volta mi sono anche divertito ((-:

mercoledì 21 marzo 2007

Devo smettere di guardare Danger

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Perche' Marco Berry mi piace, ma mi sta piacendo soprattutto il modo che ha di fare spettacolo anche con poco (anzi, ti rubero' lo sketch delle manette da illusionista da rivendere oltre a quello della corda indiana in cui mi libero giusto il tempo di invitare qualcuno a prendere il tempo).
Mah, le cose si muovono lentamente e da domani mattina prendo una settimana di pausa per uno "stage" piu' o meno formativo. Diciamo che sono incuriosito, ma che per ora non voglio approfondire troppo la situazione; il lavoro e' in una fase di leggera stasi e - forse - cambiare aria per un po' puo' farmi solo bene.
Peraltro devo cercare di approfittare di questi giorni per portare a conclusione il progetto letterario piu' grosso della mia vita, di cui l'attuale libro e' stato anche un impulso a non fermarmi.
In questi giorni, nel frattempo, ho ronzato un po' intorno ad alcuni software di virtualizzazione e in questi giorni mi esprimero' nello specifico sui resoconti dei test che ho potuto effettuare. Sono piacevolmente colpito dalla risposta di Microsoft, in tal argomento, a chi ha posto il dubbio che moltissimi software ancora non funzionano perfettamente con Windows Vista: nello specifico la risposta di cominciare a conoscere ed utilizzare Virtual PC 2007 per installare un'istanza di Windows XP (a proposito: se avete speso dobloni per la licenza di Vista aggiornamento da XP, ricordate che dovete spenderne altri per la licenza di un Home Edition da far girare dentro l'emulatore... c'e' di buono che potete salvare l'appliance e masterizzarvi un buon backup facile facile) su cui far girare questi software.
Se il ragionamento e' che dovrei essere spinto ad usare Vista perche' i programmi compatibili solo con XP girano su una piattaforma emulata, allora tanto vale che mi installo Ubuntu Linux e quei programmi per cui non posso fare a meno (e per i quali non c'e' Wine che tenga) me li faccio girare in un istanza di XP (come dite? Se non vi fate dare indietro i dindini della licenza del portatile e ci installate Linux, si, su quello stesso portatile ci potete installare la licenza XP OEM che - *giustamente* e' legata all'hardware) usando due tool disponibili gratuitamente anche per Linux che si chiamano VMware Player oppure VMware Server.
Molto carini, fanno girare una macchina virtuale persino con la rete in bridge (o in nat) su quella effettiva, poi come ho gia' detto in questi giorni verso un articolo su qualche appunto riguardo un paio di utilita' di virtualizzazione che sto usando in questi giorni.
Per ora e' tardi, e visto l'orario, e il risveglio che mi aspetta domani mattina presto (si, Toc e Vicky e' nuovamente arrivato alla 52ma puntata, chissa' se domani mattina ricominciano le avventure dei tre orsetti e poi del principe Argai...)

domenica 18 marzo 2007

Piazza Duomo

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La manifestazione che si e' tenuta sabato e domenica in piazza Duomo mi ha fatto re-immergere nell'ambito delle attivita' di protezione civile come non avveniva da un pezzo (in effetti ci sono stati molti anni di latitanza, e ci sono volute molte analisi per decidersi nuovamente l'iscrizione, scegliendo comunque quella che ho reputato piu' "seria" fra le associazioni di protezione civile del siracusano). In piazza infatti, abbiamo avuto il piacere di montare il campo di calcetto, il tatami su cui sono state date dimostrazioni di judo e la pista su cui e' stata praticata la scherma, oltre al gruppo elettrogeno con i fari che ha fornito illuminazione alla piazza.
Mah, e' stata un'esperienza interessante (peccato non esserci potuto andare nella serata di sabato, ma purtroppo avevo un po' di lavoro arretrato) e in questo periodo dovrebbe ripetersi qualcosa del genere.

sabato 10 marzo 2007

giovedì 8 marzo 2007

Trinacria Blogger Dinner

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Sulla specifica segnalazione di Salvatore Aranzulla, finalmente vengo a conoscenza del fatto che anche qua in Sicilia avremo una cena per bloggers (-: intorno ad aprile 2007, ancora da decidere il posto fra Catania e Palermo (mi auguro a Catania dato che Palermo e' un tantinello fuori mano...) e che dovrebbe avvenire a data da destinarsi ma comunque dopo pasqua.
Se volete maggiori informazioni non avete che da andare sul sito della manifestazione e, per mezzo di un click sul bottone EasyEdit ad inizio pagina e di un'appliance AJAX potrete inserire la vostra adesione.
Se qualche altro Siracusano volesse aggregarsi poi eventualmente ci organizziamo per fare strada assieme: io ho una station-wagon e se necessario posso portarmi appresso non meno di altre quattro persone. (-:

mercoledì 7 marzo 2007

Marco Berry ti ho fregato!

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La trasmissione DANGER di questa sera ha fatto il pienone, e spero anche di pubblico, perche' Marco Berry e' un prestigiatore molto bravo anche se gli mancano le doti di trascinatore di pubblico che ha invece David Copperfield.
Ma questa sera, caro Marco, mi rivolgo proprio a te, e proprio perche' questa sera ti sei bruciato con quell'esperimento della bara di plex da sotterrare. E ti sei bruciato perche' questa cosa era passata proprio sulla rete mediaset.

Spiegone, come ho gia' fatto l'altra volta:

[Attenzione: questa parte rivela un trucco magico da illusionista, siete liberi di saltarla]
Partite da un semplicissimo presupposto: in televisione gli illusionisti e i maghi hanno sempre tutto quanto di preparato. E con la preparazione vale anche tutta la sfilza di menate raccontate dal "personal trainer" e gli allenamenti allucinanti fatti al buio etc. etc. Bella pero' la variante delle fiamme intorno alla terra e delle telecamere ad infrarossi. Ma partiamo dall'inizio.
Il campo della cava dove si trova il buco rettangolare a forma di bara e profondo tre metri, e' la parte truccata: il buco in realta' e' parte di una struttura composta da questo buco, da una camera comunicante con il buco e da una porta scorrevole che si trova sul fondo del buco e che comunica con questa camera. Nella camera c'e' un assistente dell'illusionista. Questa "porta" e' alta approssimativamente quanto la cassa che terra' rinchiuso l'illusionista e, sempre in quella camera, una seconda porta si trova molto al di sopra del buco d'ingresso. Diciamo che la porta inferiore si trova a circa 3 metri di profondita e l'altra a meno di un metro dalla superficie.
La cassa, inoltre, se pur chiusa sulla parte superiore, ha una delle due pareti che si puo' aprire per mezzo di un meccanismo scorrevole: mezza parete scorre sull'altra mezza ed in corrispondenza con il portale della camera nascosta sottoterra.
La cassa viene chiusa e sollevata, le inquadrature delle due telecamere ad infrarossi vengono date in diretta durante la "calata" per poi venire sostituite ad un cambio inquadratura con una registrazione fatta in studio della scatola nel buio con l'illusionista che si contorce fino a sparire nel fumo: il fumo e' interessante perche' e' un modo per spiegare come ha fatto l'illusionista a sparire.
Ma torniamo a noi. A Marco vengono bloccate le mani (con uno strumento truccato, la situazione viene poi coperta per non svelare che le cinghie sono attaccate col velcrum) e si infila nella cassa che viene rapidamente chiusa. Gli operai che lavorano di pala sono sono uno sfondo scenografico perche' il piu' grosso del lavoro viene fatto dal bobcat. Comunque la cassa viene calata sul fondo del buco, e adesso noi non vediamo piu' quello che avviene effettivamente dentro di essa, quanto piuttosto il nastro che ci stanno propinando. Nel frattempo in cui la cassa si trova giu' e due operai danno qualche insulsa palata di terra nel buco, il bobcat si avvicina da distanza dando all'illusionista il tempo di fare le seguenti due cose: si libera al volo le mani e fa scorrere la parete finta della cassa.
Nel frattempo il suo assistente nella camera nascosta apre il portale in corrispondenza della porta e lo aiuta ad uscire ed infilarsi anche lui nella camera, quindi chiudono il portale in tempo perche' il bobcat possa fiondare la prima quintalata di terra sulla cassa ormai vuota. L'illusionista nel frattempo si riprende dallo sforzo fatto in ambiente stretto e - comunque - con poco ossigeno [ma non per 20 secondi (ah: i tecnici conoscono il trucco, i medici ambulanzieri ed altri assistenti esterni no: sono li' perche' comunque qualcosa potrebbe andare storto)]: di solito si tiene una bombola d'ossigeno a portata di mano affinche' l'illusionista abbia la possibilita' di tirare una buona boccata d'aria prima di continuare.
Il bobcat nel frattempo butta giu' altra terra sul buco, fino al penultimo lancio di terra che coprira' gli ultimi 50-60 cm di foro, ma a questo punto noi non possiamo vedere quello che avviene nel buco (e d'altronde le finte immagini ad infrarosso ci fanno vedere l'illusionista concentrato dentro la cassa), dove l'assistente apre la porta scorrevole in alto. L'illusionista sgattaiola fuori quando mancano un 60cm di terra (e qui si vede quella preparazione atletica non esagerata di cui ha bisogno) e dopo aver chiuso occhi e bocca ed aver preso un respiro profondo, rimane in apnea sotto l'ultimo getto di terra (fateci caso: in realta' e' sabbia: lo sterro medio di un buco di cava e' composto da sassi e fango) del bobcat, poi arrivano due o tre con le pale a dare l'ultima compattata e quindi si da fuoco alla benzina messa intorno al buco.
Il fumo della benzina non raggiunge i tre metri sotto terra, ma questo fumo ci permette di distogliere lo sguardo dalla cassa (c'e' il fumo, non si vede piu' niente) mentre l'illusionista, fingendo di tirarsi fuori da una situazione ben piu' grave dei circa 40-50cm di sabbia che gli stanno sopra, stende il braccio e comincia a tirarsi su. Applausi e tutti convinti che abbia ravanato per tre metri di terra dopo aver rotto una teca di plex a calci ((-:
[Attenzione: questa parte ha rivelato un trucco magico da illusionista, ora potete riprendere la lettura]
PS: Marco se mi leggi sii buono, chiamami (3-931 702 385 dal lunedi' al venerdi' dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19) e studiamoci assieme l'effetto con cui voglio fare scomparire il Santuario; quando vuoi tu: non c'e' fretta. ((-:
PS2: Da rimembranze di iena-web per la segnalazione fra le tante dello sdegno con cui avevo accolto quel "culattoni raccomandati" di Sgarbi verso gli obiettori di coscienza, anche se sono le undici passate di sera, mi metto gli occhiali da sole e ti annuncio: YA HU!!!!!
Questo trucco richiede comunque una buona preparazione atletica, moltissime prove, e soprattutto una giusta dose di denaro per preparare a puntino tutto l'ambaradan scenografico. Ma la cosa che mi ha lasciato interdetto, sin dall'inizio della trasmissione quando ho saputo che cosa aveva intenzione di fare Berry a fine serata, e' stata proprio "ma non vorra' farsi seppelire e venire fuori dalla terra dopo l'ultima vagonata di sabbia?"... Certo: perche' questo trucco ve lo confermo tranquillamente.
Questo trucco era stato svelato da "l'Illusionista Mascherato" nella trasmissione "Top Secret" di qualche anno fa. Il personaggio di cui sopra svelo' peraltro come attraversare una parete di mattoni ben spessa (le parole grande muraglia cinese vi dicono qualcosa?) o come scomparire da una parte del teatro per riapparire da tutt'altra o, soprattutto, come farsi rinchiudere in una cassa e seppellire sotto tre metri di terra per saltarne fuori dopo qualche istante piu' belli che pria...

(-: Comunque resti sempre un grande e ti considero *comunque* non dico il mio maestro spirituale [aho! Il maestro e' Houdini!] ma diciamo il mio compagno di banco secchione alla scuola di magia; pero' in una cosa, mio caro Marco Berry, io ti batto, e tu neanche dopo anni di allenamento riuscirai mai ad imitarmi: dopo una intera giornata passata a combattere coi computer dei clienti, arrivato alla sera riesco a fumare pure senza accendermi una sigaretta! (((-: