giovedì 24 maggio 2007

Beneficenza o maldicenza?

Si avvicina il giorno in cui presentare la dichiarazione dei redditi. In quella della mia azienda ci sono da scaricare anche un paio di fatture inerenti donazioni effettuate per beneficenza durante il periodo natalizio. Perche' quando arriva il Natale siamo tutti piu' buoni? No. Io lo dico con il cuore in mano: solo perche' le donazioni in beneficenza alle ONLUS sono detraibili dalle tasse e penso sia preferibile che parte dei proventi delle mie tasse non vadano a gonfiare lo stipendio di qualche parlamentare dell'uno o dell'altro schieramento. Solo per quello, eh? Credo poco alla beneficenza alle grandi associazioni, perche' purtroppo i segni che le piccole donazioni non vengano utilizzate principalmente per scopi sociali purtroppo molte volte e' visibile. Ora: per carita', io non voglio criticare il fatto che anche le ONLUS, specie quelle piu' grandi, abbiano da gestire anche una lunga serie di spese vive (si, ci sono i volontari, ma il telefono, la luce, l'affitto etc. vanno comunque pagati).
Ma quello che critico riguarda quanto segue. Ho fatto due donazioni differenti a due differenti associazioni. Una donazione piu' "corposa" per il tesseramento di Emergency per il 2007, perche' come ricordo' una volta anche Sproviero, ogni volta che qualche popolazione decide che il momento di far parlare le armi, sono pochi quelli che sanno che dovranno tirarsi su le maniche ed affondare le mani nel sangue.
L'altra ad un altra grossa ONG, che non voglio citare per correttezza, a cui ho dedicato una piccola donazione. Da quel giorno mi arrivano da una a due volte al mese una lettera ben corposa che mi invita ad effettuare altre donazioni.
Ora, a parte che quando ho effettuato la donazione on-line non ci metto le manine sul fuoco ma mi sembra di aver chiesto di non essere contattato ne' in e-mail ne' su cartaceo, quello che invece voglio criticare e' che finora mi sono arrivate (con l'ultima lunedi') gia' sette di queste pubblicazioni con classiche foto di bambini poveri denutriti emaciati etc. etc. in copertina.
Sette plichi che Poste Italiane non spedisce gratis, ma con opzioni di distribuzione in posta prioritaria (o simile) che mediamente impegnano poco meno di 50 centesimi a botta. Il risultato e' che lentamente la ONLUS sta spendendo quanto ho donato solo per inviarmi plichi ben corposi a casa. Questo e' come il discorso che fece Papeete quando torno' da Maputu. C'era un box dove raccoglievano fondi per costruire scuole in Mozambico, e lui se la prese abbastanza a male: "E' almeno dal 1972 che vengono raccolti fondi per costruire scuole in Mozambico. Sono piu' di trentanni, ed in piu' di trent'anni dovrebbero esserci fondi sufficienti per costruire un ateneo abbastanza tecnologico ed un investimento a lungo termine sulla sua manutenzione. Ma invece no! Si continuano a raccogliere soldi, mentre io quest'anno [era il 2003, ndG] ho insegnato matematica ai bambini di dieci anni all'ombra delle palme!"
Insomma, va a finire che ho ragione di andare a fare donazioni detraibili solo per togliermele dalle tasse...

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