Questa e' la frase che ho sentito maggiormente in questi tempi. Anzi quella che ho sentito persino piu' volte di "Buongiorno" o, dopo questi giorni di lutto, "Condoglianze"; assieme ad un'altra serie non indifferente di frasi e comportamenti al limite non solo della sopportazione umana, ma anche della stessa umana comprensione.
Non fanno testo coloro i quali mi si piazzano davanti per parlarmi del loro impegno in politica (ma chi ti conosce, ma chi sei? Ma cosa hai mai fatto prima di ieri?) dandomi del tu, perche' comunque io do *esclusivamente* il tu a candidati ed eletti.
Ma fa testo una delle risposte che ho cominciato a dare piu' spesso in questi giorni: "Mi dispiace, ma io voto un tantinello meno a destra di questo schieramento". Fa testo perche' due persone hanno avuto l'ardire di rispondermi: "Perche'? Tu credi nello schieramento? E' inutile, il voto lo si deve dare a persone che meritano, non agli schieramenti..."
E gia': bel discorso. Ecco una risposta per tutti: "E' la persona che vale? Bene, anzi, benissimo, allora avra' non solo il mio voto ma anche quello di tutto il mio vicinato, di tutte le persone che incontrero' etc. etc. mi impegnero' in prima persona a curare la sua campagna elettorale. Ma questo tizio per prima cosa (anzi, per "zeresima cosa", in asbestiana memoria) straccia la tessera del partito di centro-dx o dx e si candida con uno schieramento chiaramente sinistroide, dal PD alle liste civiche indirettamente collegate. E *SUBITO*. Senza dirmi 'ma veramente' o cose simili. Se e' la persona che conta, per questa persona non fara' differenza lo schieramento con cui si candida!"
Ma invece... ecco che si scopre che questo ragionamento sull'amico che e' un bravo ragazzo (chissa' perche', ma dall'una e dall'altra parte ci sono una peste di figli e figliozzi vari, oltre a qualche bel tomo di quelli che se te lo incontri in piena notte da solo in un vicolo ti convinci che non avrai manco il tempo di farti un segno della croce) viene giustappunto proprio da chi viene da schieramenti largamente decentrati verso destra [beh, fa voce a se' stante Franco Greco, ma d'altronde ha sempre fatto voce a se stante essendo stato il piu' giovane Senatore italiano, un avvocato di grido (e sono le parole gridate a fare la differenza (-: credetemi) ed un personaggio estremamente particolare].
Io mi considero spostato verso sinistra, e non verso un centro sinistra moderato, ma proprio verso una sinistra molto aperta e critica. Per questo mi sono stufato di dover ascoltare i minestroni di chi si e' candidato senza avere una minima idea di quello che ci sia dietro degli impegni politici e che utilizza il tesseramento di uno schieramento piuttosto che di un altro solo per compiacere l'amico del collega del paparino.
Vuoi una mano? Bene! Parlami seriamente del tuo programma elettorale. Se domani mattina ti ritrovi eletto come consigliere, come sindaco, come rappresentante di quartiere, che cosa farai? Come affronterai non "i problemi che affliggono il quartiere" scritto tra virgolette ed inteso come una frase bella e generica, bensi' "i problemi che affliggono il quartiere di cui innanzi tutto devi essere *tu* a farmi una lista dettagliata"; se non sai che cosa va male, dove vuoi tu: nel quartiere, nella citta', nella provincia, nella regione... se non lo sai, che cosa ti sei candidato a fare? Per portare un maggior numero di voti ad uno schieramento con possibilita' per il partito di ricevere un maggior numero di rimborsi pubblici?
Ho sentito ogni genere di fesseria in tal senso. Gente che mi dice che si vuole impegnare ad abbattere le tasse locali [come no? Quando quest'anno per il mio studio di 16mq dovro' pagare 320 euro di ICI, perche' l'abolizione dell'ICI sulla prima casa e' stato un regalo di uno schieramento di governo (guardacaso) proprio di centro-dx, sapro' meglio stabilire cosa significa votare per uno schieramento piuttosto che per una persona] come se con le stesse non si pagassero anche i servizi locali. Ho sentito gente che ha voluto ammettere che l'interesse e' quello di ricevere la paga di consigliere per non fare quasi nulla al comune se non il lacche' del partito (vade retro, e che ho appena detto?).
Tuttavia, da persona che si considera "di sinistra", io ho espresso giudizi altamente sfavorevoli nei confronti di governi di centro-sx che hanno saputo ben poco gestire correttamente l'Italia (vedasi la privatizzazione di Telecom o quella di Trenitalia, e non ultimo il comportamento altamente strafottente di Prodi, Fassino e Bertinotti nei confronti delle categorie deboli, che ha ottenuto come magnifico risultato una fuga non indifferente dell'elettorato del PD che ha scelto "voti di protesta" generando una diaspora immensa), cosi' come ho riconosciuto l'impegno e la funzionalita' di determinati comportamenti mantenuti dall'appena passato governo Berlusconi (un esempio su tutti: la gestione delle multe sulle quote latte, gestione per la quale, sinceramente, mi vergogno di considerarmi di sinistra come gli str%%%i che hanno dato ragione ai produttori speculatori che dopo aver truffato e speculato rifiutavano pure di pagare le multe!).
Ho sempre detto che in Italia manca una vagonata di umilta'. Una vagonata che deve venire da parte di tutti. Il mio commento su leggi del precedente o dell'attuale governo Berlusconi ottengono sempre piu' spesso risposte da popolino fascista di bassa lega da anni '30, piu' che risposte moderate e provenienti da anni di esperienza storica e votati al terzo millennio. Abbiamo sconfitto l'Apartheid in Africa, e con i ROM lo stiamo ricostruendo qua in Italia. Ma per carita', Grizzly, non dire che voti a sinistra, perche' tanto la sinistra o la destra non esistono, e il fatto che ad esempio un luogo che frequento abbia un sacco di persone schierate decisamente a destra e persino diversi candidati in tal senso, dia anche sostegno alla campagna elettorale di un candidato del PD che - guardacaso - ha procurato una grossa sponsorizzazione.
Ma perche' tutto si risolve sempre in un grosso business?
Ed ecco che arrivo al punto. Io sono disposto a mettermi in campo nelle prossime (non queste di meta' giugno, ovviamente) tornate elettorali.
Per il Comune, o la Provincia, o la Regione, o il Parlamento italiano, o ancora il Parlamento Europeo, quello che potete ritenere piu' opportuno. Sono disposto a mettermi in campo con uno schieramento qualsiasi, di destra o di sinistra che sia (tanto come mi hanno fatto schifo sia Romano Prodi che Walter Veltroni, o dovrei dire Veltrusconi, e' ormai davanti agli occhi di tutti), ma non perche' ho intenzione di seguire e/o sostenere un qualsivoglia movimento politico.
No.
Mi dispiace: chi si stava gia' fregando le mani se le tagli.
Quelli che seguono sono i miei ideali, sui quali vorrei proporre il mio programma elettorale. Ci sono determinate condizioni: alcuni punti li pongo come fermi, e su quelli non si discute: o entrano nel programma elettorale ufficiale e presentato al tribunale, o non mi presento. Ma di altri punti, io esprimo solo la mia posizione, e talvolta ammetto anche i miei limiti (non sono, ne' mi voglio porre in qualche modo, come tuttologo).
Se qualche partito o movimento politico dovesse ritenere utili, interessanti o comunque in qualche modo solleticanti queste mie farneticazioni, la segreteria politica e' libera di contattarmi [*ESCLUSIVAMENTE* per via telefonica presso il mio numero di cellulare (e' scritto sulla barra laterale del Blog) nei giorni di martedi', mercoledi' e giovedi' dalle ore 9 alle ore 12. E' fatto *DIVIETO* di utilizzare a tale scopo l'e-mail o peggio ancora lo strumento dei commenti sul blog: commenti e messaggi di e-mail saranno cancellati ed ignorati senza preavviso] per analizzare o propormi l'ipotesi di una mia candidatura con la Vostra lista.
Per cominciare, sia comunque chiaro che in funzione di cio' pongo alcuni limiti ben precisi:
- La cifra che sono disposto ad investire in una mia candidatura e' non superiore (neanche di un solo centesimo) ad Euro 61,97 (sessantuno/97), omnicomprensiva e dalla quale cifra dovranno uscire tutti i costi per la candidatura, dal tesseramento con il partito o movimento politico, a tutto cio' che sono disposto a spendere per la pubblicita' in campagna elettorale, pertanto qualsivoglia altra eventuale spesa, dovra' essere proposta o sostenuta esclusivamente dal partito o movimento politico. Il partito potra' avvalersi di uno o piu' sponsor nel gestire la situazione, tuttavia se qualcuno avesse intenzione di sponsorizzare direttamente la mia candidatura senza passare dal partito, mi riservo di valutare se accettare o rifiutare la sua collaborazione, previa stipula di accordi con il partito;
- Il partito o movimento che ritiene che le mie idee siano utili per una candidatura presso la propria lista, accetta sin da ora che in caso di mia elezione mi impegnero' anzitutto per la realizzazione del programma e che, pertanto, pur potendomi impegnare per punti di altro genere non listati sul programma, per nessun motivo portero' avanti idee differenti riguardo punti di cui la mia posizione e' stata esposta; credo nelle istituzioni, e credo che le stesse possano essere piegate al volere dei Cittadini: lo Stato non e' un'istituzione amorfa ed intoccabile.
Funzione pubblica
(punto intoccabile)
Capisaldi dell'Istituzione Pubblica sono le normative vigenti. Ad esempio futuro valgano:
- L'articolo 11 della Costituzione: "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla liberta' degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parita' con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranita' necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo."
- La dichiarazione di Beppe Grillo che i Deputati Parlamentari e Senatori, in quanto rappresentati della Nazione eletti e pagati dal popolo, sono Dipendenti dello Stato e della popolazione, e come tale devono comportarsi con correttezza e rispondere del loro operato (e - soprattutto - di eventuali cappellate) al popolo nella sua interezza (e non certo solo ai loro elettori);
Sono favorevole all'immunita' parlamentare (necessita' di autorizzazione parlamentare prima di operare arresti, perquisizioni etc. di parlamentari fatti salvi i casi di flagranza del reato), ma pongo grave ed importante condizione che la serenita' della funzione pubblica non debba essere inquinata dal comportamento sconsiderato di qualcuno. Farsi trasportare in ambulanza presso uno studio televisivo rientra in una serie di fattispecie di reati per i quali deve essere previsto l'arresto in flagranza *immediato*.
Sono inoltre del parere che se un deputato/senatore/quelchel'e' se presenta formale lettera di dimissioni, sia compito del suo presidente specifico (della repubblica, della provincia, del sindaco, etc.) decidere se accettarle o meno, ma che non sia possibile per il parlamentare di cui sopra, ritirarle. Se le stesse vengono accettate, fine della storia parlamentare. Altro che dire che la popolazione chiede a gran voce di non ritirarsi: ci pensavi prima di presentare la lettera di dimissioni.
Rientra nell'encomiabile, invece, quel parlamentare che - per non avvalersi dell'immunita' - si dimetta preventivamente in caso di procedimento nei suoi confronti, per trovare la serenita' lasciando che la giustizia faccia il suo corso: deve essere automatico il reintegro, in questo caso, ottenuta sentenza di assoluzione o archiviazione.
Viabilita' urbana
(potremmo anche approfondire l'argomento, ma non toglierlo in toto)
Trasporto pubblico, trasporto pubblico e trasporto pubblico. Non mi stanchero' mai di ripeterlo, anzi, lo dico di nuovo: trasporto pubblico.
Fare il pendolare deve significare trovare un modo efficace per spostarsi con i mezzi alternativi senza dover macinare miglia e miglia e, soprattutto, non dover restare per ore "sotto il pico del sole" aspettando disperatamente un autobus che non si sa se verra' o meno.
Si devono utilizzare le nuove tecnologie in maniera efficace: si alla soluzione integrata "tram-filobus" per mezzo di autobus elettrico su gomma con linea elettrica a terra, come si e' sperimentato a Roma.
Uso di combustibili alternativi (ivi compreso il recupero degli oli esausti per i motori diesel degli autobus, come avviene a Londra).
Ma - soprattutto - pugno di ferro con i "furbi": salire una volta senza biglietto deve comportare una sanzione pesante, alla seconda volta in un anno che si viene pizzicati senza biglietto, via di querela penale per "interruzione di pubblico servizio" o reati similari. Nessuna eccezione: deve essere semplificata al massimo la procedura per il rilascio di abbonamenti per studenti, militari, forze dell'ordine e pendolari; sono favorevole alle tessere gratuite per i pensionati e le fasce sociali piu' deboli, ma devono esserci funzionalita' irreprensibile e controlli completi affinche' il trasporto pubblico sia una vera alternativa al trasporto su gomma.
Sono favorevole ai progetti di car-sharing, a quelli di sostegno all'acquisto di mezzi ecologici e all'uso di combustibili alternativi per i mezzi pubblici e privati, ivi compresa l'eventuale detassazione su una parte delle accise dovute sui bio-carburanti (e non mi venite a parlare di 2 centesimi di detassazione, maledizione!)
Allargando il discorso un po', nelle aree con presenza di raffinerie di petrolio e derivati, o si apre un serio progetto per il recupero delle accise a scopo ambientale, o sic et simpliciter si pone uno sconto abbondante (il 97% dell'accisa dovuta a scopo di recupero ambientale) ai residenti o lavoratori che vivono in uno specifico raggio intorno a raffinerie e poli industriali specifici sulla produzione di carburanti fossili; le accise raccolte nei luoghi non legati alla situazione, invece, devono rientrare in forme di finanziamento e supporto alla produzione di energia eco-compatibile, ivi compresi investimenti su nucleare, inceneritori, centrali fotovoltaiche, eoliche, termo-solari e simili.
Sicurezza urbana
(sono poco disposto a discutere su cio', ma dobbiamo trovare un sistema)
Massimo rispetto ai vigili urbani che, trovandosi in due-tre in mezzo ad una calca di scalmanati, hanno avuto la peggio: sono favorevole all'introduzione di strumenti specifici per la difesa personali quali spray al pepe e simili.
Massimo rispetto significa anche massima responsabilita' delle Forze dell'Ordine nella scelta delle azioni da compiere. Se due vigili vedono una rissa fra 30 persone, manovre quali tentare di sedare la rissa in due sono eccessi di zelo da redarguire (chiamavate rinforzi, ragazzi), e come ho detto in passato persone identificate e, magari, impeperoncinate per un vaffan%ulo, devono essere motivo di grave condanna penale nei confronti dell'agente che ha ritenuto la sua divisa quella di "sceriffo signore e padrone del mondo".
Purtroppo viviamo in un mondo in cui la popolazione ha perso la fiducia nelle istituzioni, ed e' ora di ridare questa fiducia anche facendo sacrifici. E prendersi un vaffa o altro insulto mi sembra un sacrificio sufficiente: gli insulti non sono un aggressione ed e' per amor di serenita' che si deve preferire lasciar correre chi ti manda a quel paese per evitare che sfoci in una maxi-rissa. Almeno, io vedo la cosa in questo senso, e attenzione che faccio una netta distinzione fra "parole" e "fatti": checche' mi vogliate dire, le parole non feriscono, pugni e calci, invece si.
Si deve gestire la sicurezza urbana per mezzo, come ho detto gia' in passato, una corretta manutenzione dei giri di ronda delle Forze dell'Ordine disponibili sul territorio, suddividendo le 24 ore in quattro fasce di sei ore, compatibilmente con i quattro turni standard di lavoro, per determinare la copertura specifica del territorio. La sicurezza urbana non si fa riempiendosi la bocca, per cui in caso di errori, non si propongono nuove armi o nuovi strumenti, ma anzitutto si guarda che cosa non e' andato per il verso giusto al millimetro.
Risparmio e recupero dei fondi locali
(sono aperto a qualunque discussione: non ho molta preparazione sull'argomento)
I tagli alla spesa pubblica li si fanno analizzando seriamente i bilanci consuntivi e quelli preventivi, e non limitandosi a dire "non ci sono fondi" per tagliuzzare qua e la' e lasciare sprechi non indifferenti tutto intorno.
Gli appalti pubblici vanno gestiti con la collaborazione delle Forze dell'Ordine (come han fatto comuni come Gela e simili). Sempre, non soltanto se sono in odore di mafia. La possibilita' di non accedere alla gara d'appalto per i servizi deve essere una situazione di emergenza, per una spesa non superiore ai 1032 euro, e soprattutto con la condizione che in un anno solare non si possa usufruire per piu' di un certo *limitato* (ad esempio: venticinque) di volte alla fornitura senza gara d'appalto.
In Italia ci sono decine e centinaia di ecomostri, di costruzioni cominciate e mai terminate, in cui sono stati gettati milioni e milioni di euro inutilmente. La proposta e' di analizzare le opere. Edifici costruiti e mai completati o completati ed abbandonati vanno dati in gestione previo comodato d'uso gratuito per alte durate (almeno 25 anni, successivamente rinnovabile di 5 anni in 5 anni) a privati che si impegnino entro un quinquennio a recuperare e mettere in funzione la struttura (anche con altri scopi: se era nato come un ospedale e ci sono solo le fondamenta, amen: presentateci un progetto per costruire, che so io, una cittadella dello sport. Mi sta bene anche la demolizione della struttura per costruire altro o realizzare un immenso parcheggio custodito). Il comodato d'uso deve prevedere il rilascio di una parte dei fondi necessari per la ristrutturazione per mezzo di un finanziamento pubblico che copra non oltre il 60% dei lavori previsti, e da restituirsi nel corso della funzionalita' della struttura. Vale la regola che il finanziamento viene erogato ad inizio lavori, e che se entro il quinquennio non vengono completati i lavori e la struttura non entra in funzione, si applica da una multa ad una richiesta di risarcimento fino al doppio della cifra erogata. Va da se' che per cominciare bene e' utile che chi si impegna a compiere questi lavori si impegni a fornire garanzie specifiche sulla copertura finanziaria e la possibilita' di risarcire il danno tramite emissione di ipoteca o fideiussione, o ancora di analoga sicura forma di garanzia: deve essere chiaro che se l'azienda che si prende il carico decide di pigliare i soldi e scappare a Malindi, non ci si deve perdere appresso ad una cartiera.
Sviluppo del turismo localizzato
(Non sono esperto, ma penso che questa proposta possa essere un inizio)
Nelle aree di interesse turistico deve essere facilitata l'opzione di apertura di strutture quali Bed&Breakfast, ma senza per questo cadere nel punto di rilasciare licenze per B&B a topaie di quart'ordine.
Propongo anche sgravi fiscali nella costruzione e manutenzione di alberghi, ma propongo anche multe gigantesche per il ritocco dei prezzi delle forniture specifiche collaterali (costo del bar, delle telefonate etc.): se un caffe' costa mediamente 80 centesimi, il bar dell'albergo non deve azzardarsi a farmelo pagare 3 euro. In particolare nella definizione e comunicazione dei prezzi di alta, bassa e media stagione, propongo la gestione dei periodi nelle mani dell'istituzione locale di riferimento (comune o provincia) con la possibiita' di spazio di manovra eventuale per l'albergo non superiore a sette giorni.
Traduco. Se io comune stabilisto che l'alta stagione deve cominciare il 17 giugno, significa che l'albergo mi puo' comunicare che comincera' con il regime di alta stagione in quella data, oppure indietro da quella data sino al 10 giugno, oppure avanti sino al 24 giugno [fino ad una settimana prima (o dopo) la data che ho stabilito io]. Niente manovra superiore, niente giochetti in occasione di fiere o convegni.
Sanzioni pesanti per chi sgarra: ritocchi immotivati dei prezzi devono comportare grosse multe, e per i recidivi anche l'immediato ritiro della licenza.
Si devono valorizzare i punti turistici, anche analizzando la viabilita' (non vogliamo parlare della strada fenomenale che da Siracusa porta ad Agrigento, ad esempio?).
Energia elettrica, gas, energie alternative
(discutiamone, ma escluso i due punti fermi su cui sono irremovibile)
Qualche punto specifico:
- Mi sembra a dir poco evidente che il futuro dell'energia non e' nei combustibili fossili, ma mi sembra anche evidente che non si cambia forma di energia in un paio di settimane, partiamo *sempre* da questo punto;
- Sono favorevole all'introduzione di inceneritori per rifiuti urbani (termovalorizzatori) a ciclo misto per combustibili secondari di scarto (rifiuti non separabili/legname/frasciame et similia) con soluzione primaria basata su metano o idrogeno; questo come switch-off verso fonti rinnovabili e di maggior portata. La centrale termovalorizzante dovrebbe comunque proporre generazione condivisa fra rifiuti e solare o termosolare (ad esempio un gruppo termosolare per la propria autonomia elettrica e con invio del surplus in rete);
- Sono favorevole al nucleare di ultima generazione, ma alla importantissima condizione che deve essere stravietata (con pene che prevedano anche diversi anni di carcere per attentato allo Stato e tentata strage) la pratica di sub-appaltare la manutenzione della centrale nucleare. Ogni centrale deve essere proprieta' di un'azienda eventualmente a partecipazione statale, con personale addestrato, nessun operatore con contratto atipico (non ci provate nemmeno: pussa via!) e seri investimenti sulla sicurezza;
- Supporto di Stato (anche con finanziamenti, ma non solo: anche con burocrazia semplificata, ad esempio) verso lo sviluppo di sistemi di produzione energetica a basso impatto ambientale, con fonti rinnovabili, ovvero a progetti per il risparmio energetico in genere (e non solo per l'energia elettrica: parliamo anche di risparmio di acqua, di fonti varie, riduzione delle emissioni etc.);
Ben vengano i centri di compostaggio in Italia, ben vengano gli investimenti per il recupero dei materiali pregiati e lo smaltimento dei materiali pericolosi. Ben venga la vetrificazione delle ceneri da termovalorizzatore e il riutilizzo anche come materiale da costruzione, ma soprattutto il riutilizzo di tecnologie obsolete ma funzionanti (es. vecchi computer, vecchi telefoni cellulari) per lo sviluppo di progetti di alfabetizzazione informatica/tecnologica dei paesi meno sviluppati.
Sono favorevole all'uso dell'esercito per controllare il comportamento delle persone che svolgono manifestazioni intorno ai siti di stoccaggio dei rifiuti, ma contrario all'arresto di chi pone blocchi stradali e fa manifestazioni in tal senso: l'Italia non e' e non deve diventare quello stato di polizia che sembrerebbe voler auspicare la frangia piu' estrema dell'attuale governo di centro-destra.
Gli operatori del mercato libero dell'energia sono invitati, oltre a fornire proposte di blocco del prezzo dell'energia, anche a fornire proposte di scontistica rispetto al prezzo regolamentato. Vanno incentivati gli operatori municipalizzati che investono in ricerca di fonti alternative.
Telecomunicazioni
(e ora ci divertiamo: considero questo punto poco discutibile)
La rete dati italiana sta facendo pieta' e acqua da tutte le parti. La privatizzazione della rete di trasmissione ha provocato piu' danni che concorrenza, e sono del parere che uno dei modi sicuri per ritornare sui propri passi sia quello di riacquisire la rete sotto il controllo del ministero delle telecomunicazioni. L'accessibilita' alle risorse di comunicazione deve essere semplificato enormemente (e sto parlando anzitutto della rete di telefonia fissa). L'accesso extraurbano alla rete di telefonia fissa dovrebbe essere un tantinello meno macchinoso (con maggior proposta per l'uso di multiplatori e ponti radio, visto anche che recentemente sempre piu' spesso si verificano casi di furti di rame su linee extraurbane che si estendono per miglia e miglia di palificazione).
Sono utili gli investimenti per la cablatura in fibra ottica degli ambiti urbani, cosi' come e' utile la convergenza di fisso e mobile, ma come sempre, in Italia non riusciamo mai ad avere regole chiare, cristalline e che si prestino ad una sola interpretazione meramente comprensibile da un bambino di cinque anni.
Basta con la pubblicita' ingannevole nei prodotti di telefonia fissa e mobile: ci vogliono sanzioni pesantissime e, qualora determinate manovre di operatori di telefonia dovessero venire sanzionate in sede penale (es. truffa), deve essere automatico il rimborso nei confronti dell'utente.
Lasciatemelo dire, sara' uno sfogo che non avra' mai una base normativa, ma quando ci vuole, ci vuole: la societa' di telefonia che appoggiandosi a societa' di out-sourcing produce danni all'utente finale, nello specifico attivazioni chiaramente non richieste, ha 30 giorni (solari) per riportare l'utente nelle condizioni iniziali (vicendevolmente, la societa' di telefonia di eventuale provenienza del cliente, deve impegnarsi a riportare "tutto com'era prima" senza mutare una virgola) ed a proprie spese, a pena nella prima mancanza di una megamulta nell'ordine delle centinaia di migliaia di euro, nella recidiva di una multa nell'ordine del milione di euro, e se ulteriormente recidiva, con l'immediato inserimento nel tritacarte della licenza di operatore di telefonia tout court.
Le licenze di operatore di telefonia devono venire attestate nominalmente, in maniera tale che se Tizio, Caio e Sempronio sono gli amministratori della ipotetica societa' $TELCO_1 e alla stessa viene stracciata la licenza, gli stessi non e' che domani fondano la $TELCO_2 e riprendono una licenza: deve essere impedito a Tizio, Caio e Sempronio di ricevere una licenza di operatore e/o partecipare al CDA di una qualsiasi altra societa' di telefonia fissa o mobile se condannati a chiusura. Questo per almeno cinque anni, e senza alcuna attenuante.
Sgravi fiscali agli operatori di telefonia mobile che offrano a clienti residenti in zone di mancata copertura ADSL, soluzioni dati GSM/GPRS o UMTS di tipo FLAT-REALE (eventualmente solo in copertura del ponte prossimo al domicilio, ma flat effettiva, che se l'utente si connette alle 0:01 del primo del mese e ci sta fino alle 23:59 dell'ultimo scaricando 150 miliardi di volte da Windows Update non vi e' nessunissima limitazione in base al traffico o al tempo di effettiva connessione). Sgravio che puo' essere pari all'IVA.
La numerazione a valore aggiunto deve funzionare gratuitamente, sino ad un messaggio che invita a premere 1 per addebitare il costo su carta di credito (seguira' digitazione del numero di carta di credito, dei vari codici etc. etc. con procedura sicura e comunque addebito solo a partire dalla risposta effettiva dell'operatore o quel che l'e'), ovvero 2 per addebitare effettivamente sul conto telefonico. Le numerazioni a valore aggiunto devono essere disattivate di default sulle linee residenziali, e comunque disattive di default da tutti i piani di telefonia mobile basate su ricaricabile.
I fornitori di servizi a valore aggiunto per telefonia mobile quali loghi e suonerie devono (a pena del mancato pagamento degli introiti, della querela etc. etc.) fornire agli abbonati almeno una volta al mese un sms gratuito con una breve descrizione del servizio attivo e come disattivarlo, meglio se lo si puo' disattivare rispondendo al messaggio ricevuto con "disattiva" oppure "off". Tutti devono usare un singolo comando facile per tutti quanti. Non mi e' chiaro il perche', ma per definizione nessun operatore di telefonia mobile deve dare seguito all'esecuzione di abbonamenti del genere su schede ricaricabili il cui credito sia sceso a zero (e se qualcuno si trova sulla scheda una cifra inferiore a -0,49 centesimi sono ca%%i dell'operatore che arrivato al massimo a quella quota doveva immediatamente sospendere i servizi).
Un tono di libero differente, o un brevissimo messaggio deve annunciare che il numero in corso di chiamata non e' del proprio operatore se da cio' ne deriva un differente costo di chiamata, anche se si lasciano comunque attivi i vari 456 e similia. Soprattutto quando si parla di piani di telefonia fissa con traffico incluso verso il proprio carrier.
Gratis e' diverso da Zero Scatto alla Risposta e da Zero Centesimi al Minuto, se il traffico che ho speso nel mese mi viene restituito nel corso del mese successivo, non si parla di traffico gratuito, bensi' di uno sconto pari al 50% sul traffico effettivamente fatturato (se io spendo un euro per tre minuti, tecnicamente con un euro parlero' sei minuti).
Per sempre e' un'altra locuzione che deve prestarsi ad una sola interpretazione.
I contratti con vincolo (es. telefonia mobile con durata minima di 24 mesi) devono prevedere la possibilita' di recesso entro i primi 30 giorni senza alcun corrispettivo. L'operatore deve porre dei massimali di fatturazione (es. 516 euro per i privati in un bimestre e 1032 per le aziende sempre in un bimestre) superato il quale l'operatore deve sospendere il servizio, riservarsi l'emissione di fatturazione anticipata e soprattutto contattare il cliente per conoscere se c'e' qualcosa che non quadra. Il cliente che sa comunque di spendere parecchio puo', *di* *suo* *pugno* e con una clausola contrattuale su pagina a parte, richiedere di sollevare questi massimali (eventualmente fornendo specifiche garanzie su richiesta della societa' di telefonia) sino a cifre che riterra' piu' opportune, fermo restando l'obbligo per la societa' di telefonia di contattare il cliente in caso di supero del massimale previsto. Se un cliente (soprattutto su contratto familiare e non aziendale) che si veda presentare un papiro superiore al massimale senza essere stato contattato, e' *sempre* autorizzato a pagare per il bimestre in oggetto il solo massimale previsto dal suo contratto, e in tal caso l'operatore che dovesse sospendere il servizio sara' punito con una multa e l'obbligo a ricollegarlo e versargli una penale per ogni giorno di illecita sospensione. Va da se' che questo genere di massimali va inteso per singola linea o singola scheda SIM (quindi un'azienda con 100 linee che fatturano 1000 euro a bimestre va bene, una con 100 SIM in cui 99 fatturano 10 euro e una 24.000 euro, no, a meno che il cliente non abbia preso accordi specifici).
Contatto con il pubblico, customer care, telemarketing
(Mah, qua lascio spazio a chi e' piu' esperto di me in marketing)
In Italia il telemarketing sul modello americano, secondo me, andrebbe vietato tout-court, tuttavia riconosco la sua importanza quale modello di business.
Pongo pero' alcuni punti saldi.
Il telemarketing va ristretto in alcune fasce orarie.
Proibitissimo fare telemarketing chiamando da numeri riservati: l'azienda deve essere sempre riconoscibile; l'operatore di un call center che si identifica come operatore finale deve essere sanzionato. L'operatore e la societa' di telemarketing, affinche' l'azienda non ponga la regola di fregarsene di quello che dice il dipendente. Per le societa' recidive nelle sanzioni, valga anche la sospensione di tutte le linee telefoniche fisse e mobili quale possibile multa.
Il contratto si perfeziona quando il cliente finale ha inviato la copia controfirmata del contratto. Se il cliente ha urgenza, deve essere lui ad inviare un fax al call-center con la copia del documento chiedendo di effettuare l'avviamento della pratica con la registrazione vocale o altro elemento, altrimenti qualsiasi contratto presentato e' da considerarsi volgarmente nullo. Inoltre l'eventuale materiale inviato indebitamente al cliente dovra' essere dal cliente conservato con la "diligenza del buon padre di famiglia" e l'azienda avra' 30 giorni solari per venire a ritirarlo a sue spese, superato tale termine l'utente potra' disporre del materiale ricevuto come meglio crede.
I "Customer Care" dei servizi di telefonia *devono* sempre essere gratuiti.
E' consentito all'operatore di addebitare un costo al minuto per le chiamate a lui inviate da una rete mobile o fissa non di appartenenza, ma nulla piu' di questo, e la tariffazione ritengo che dovrebbe essere semplicemente quella prevista dal piano tariffario del chiamante rispetto ad una chiamata interurbana, ma su questo lascio spazio agli operatori.
La richiesta di blocco di una scheda SIM per furto o smarrimento inviata per via telefonica deve prevedere l'immediato congelamento del servizio previa verifica dell'effettiva identita' della persona che chiama. L'operatore ha facolta' di chiedere entro pochi giorni un fax con una denuncia alle autorita' o qualsiasi altro documento (a pena della perdita definitiva di sim e credito), ma dal momento in cui l'operatore comunica "la sim e' sospesa" l'utente non dovra' essere chiamato a rispondere anche di un solo centesimo di traffico effettuato in maniera fraudolenta con la scheda.
Gli addetti della pubblica amministrazione, in esecuzione del loro servizio, devono sempre essere identificabili univocamente tramite nome o numero di identificazione univoco, lo stesso dicasi per chi svolge servizi direttamente o indirettamente a contatto con il pubblico (guardie giurate e agenti di polizia devono riportare un numero di distintivo in uniforme, ad esempio, come avviene con vigili del fuoco e operatori del 118 che portano la targhetta col cognome).
Soccorso e pubblica sicurezza
Nel definire encomiabile il lavoro svolto dalle associazioni che svolgono volontariato, sia esso sociale (ONLUS) o pubblico (Protezione Civile), deve anche essere chiaro che l'uso di tali associazioni deve affiancare e non sostituire lo Stato. Mi auspico che la figura legale dei volontari di Protezione Civile in Servizio Pubblico venga definita in maniera chiara e definitiva, e non basandosi su una interpretazione della funzione di Incaricato di Pubblico Servizio (art. 352 C.P.).
Regolamentare il tariffario dei notai dovrebbe essere secondo me un argomento di molto interessanti discussioni.
Il compito di sicurezza urbana deve essere chiaro, dare un'immagine di Stato che ha a cuore i propri cittadini, e non deve divenire un rastrellamento di memoria fascista.
Sono per il modello americano per la sicurezza nei campi sportivi: si usi la vigilanza privata.
La certezza della pena e' quella locuzione nella quale l'Italiano intende che chi ha fatto un borseggio si prenda il carcere previsto per il borseggio e chi ha sterminato il vicinato non abbia la stessa pena del borseggio.
Sono del parere (e l'ho detto decine di volte) che in Italia ci sia un polpettone normativo immenso, in cui decine e centinaia di norme, regole e leggine dicono tutto ed il contrario di tutto. Diamo una bella sfoltita soprattutto seguendo l'esempio estero (altro che depenalizzare il falso in bilancio: gli azionisti Cirio e Parmalat ringraziano!) e vediamo di introdurre anzitutto la certezza del reato, e quindi quella della pena.
UFF!
Questo e' un buon riassunto di quello che penso. Se qualcuno volesse chiedermi di approfondire qualche argomento che non ho trattato, ovvero esprimere la mia posizione su qualcosa che ho tralasciato, ben venga: io ho parlato di cio' che penso di conoscere meglio. Ora resto in attesa di una vostra reazione.
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