martedì 16 dicembre 2008

Caffe'

Come molti italiani, ogni mattina quando esco, la prima cosa che faccio consiste nel puntare al bar e prendere un caffe'.
Ma come una piu' ristretta cerchia di italiani, il mio rito del caffe' non comincia con il rompere una bustina di zucchero/dolcificante/miele(*) per finire con il cucchiaino che mescola il contenuto della tazzina: prendo infatti il caffe' amaro.
Questo quindi e' correttamente interpretato dai banconisti dei miei bar di fiducia, che normalmente mi mettono sul piattino la tazzina da caffe' senza il cucchiaino. Ma non e' invece la stessa cosa per quei bar che frequento saltuariamente o dove entro per la prima volta.
Il problema e' che esiste la buona abitudine, nel dubbio, di offrire al cliente la tazzina, il cucchiaino e la zuccheriera o il vassoio con le bustine di zucchero, tuttavia in questo caso esistono ben tre scuole di pensiero.
La prima, quella piu' diffusa (fortunatamente) e' questa: il barista mi mette la tazzina davanti al naso, indi afferra la piu' vicina zuccheriera e la trascina accanto alla tazzina (al piu' mi avvicina una bustina di zucchero direttamente).
La seconda, molto discutibile, e' quella di farmi un cenno e piantare la tazzina accanto alla zuccheriera. Corretto se al banco non c'e' nessuno, ma infernale quando nel bar ci sono 2000 persone e mi costringe a chiedere permesso almeno dieci volte prima di raggiungere l'agognata tazzina.
Questo mi e' successo una pomeriggio durante i mondiali, in cui io il bar era saturo di gente che guardava la partita su Sky. Entro al bar, dato che c'e' un macello faccio segno al barista chiedendo un caffe', e mi metto in prossimita' dell'ultimo angolino del bancone dopo i cornetti e vicino alla cassa. Questo fa il caffe', quindi mi fa segnale indicando il caffe' sul lato opposto del bancone, a sei metri e almeno trenta persone di distanza...
Ma quella peggiore, la terza, che mi e' successa molte volte, e' un miscuglio fra la prima e la seconda scuola. Io sono in un punto X del banco, il banconista mi pianta la tazzina davanti tenendo il piattino con le dita, indi, mentre io sto per allungare la mano e prendere la tazzina...
... TRASCINA IL CAFFE' FINO ALLA ZUCCHERIERA, ANCHE A DUE METRI DI DISTANZA DA ME!
Ma porco boia! Ma se sono davanti a te che ca%%o lo fai a fare 'sto gesto?
Poi dicono che il caffe' fa diventare nervosi....

(*) C'e' da dire che ho provato una volta a mettere il miele nel caffe': di fatto non e' che venga in qualche modo dolcificato: piuttosto assume un sapore totalmente diverso.

3 commenti:

Francesco ha detto...

Credo che quelle indicate siano abitudini delle nostre parti ... qui a Milano e' diverso.
Quando lo prendi al tavolo ti danno la bustina di zucchero assieme alla tazzina (o un piccolo contenitore con vari tipi di zucchero, sempre in bustine), quando lo prendi al banco ti poggiano la tazzina davanti (con il cucchiaino).
Infatti io ho avuto il problema contrario ... cioe' cercare dove hanno messo lo zucchero :)

Grizzly ha detto...

@Franci78: qui a Milano e' diverso
Davvero? E dire che l'ultimo smau che ho seguito [peraltro l'ultimo prima del trasferimento a Rho... (in un colpo mi sono perso un sistema per entrare gratis senza bisogno di registrazione e... per il resto e' diventata una bojata unica lo smau...)] un barista della terza scuola l'ho incontrato dalle parti di via Adda... (-:

Francesco ha detto...

Aahhahah! Ma allora sei sfigato!
Li incontri tu tutti i baristi strambi? :D