sabato 11 aprile 2009

Abruzzo: confermata la partenza della squadra - Auguri

Salvo ulteriori complicazioni tecniche o logistiche, e' giunta conferma che martedi' 14 aprile (al piu' tardi, per problemi di mezzi, nafta, logistica o altre pu%%%nate mercoledi 15) partiremo con la seconda squadra per dare il cambio ai colleghi che sono gia' a Tornimparte.
All'ultimo appello la squadra e' composta da quattordici elementi, me compreso, e partira' con il pulmino dell'associazione, il fuoristrada e, probabilmente (ma ancora aspettiamo conferme) un furgone per portare l'attrezzatura ed i materiali raccolti in associazione [in caso di mancanza, l'attrezzatura ci seguira' due o tre giorni dopo per mezzo di un altro mezzo di cui e' previsto il ritorno poco dopo il nostro arrivo a Tornimparte].
Come ho gia' detto, in situ ci occuperemo di logistica (soprattutto della cucina) e telecomunicazioni: stiamo organizzando una postazione di lavoro con fax e connessione ad internet, e la sfruttero' anche per raccontare, sul Blog, della situazione che si vive direttamente sul posto.

E sin da subito, devo avvertire tutti i miei lettori di una cosa: forse qui sopra finiranno cose che sono piu' adatte a restare relegate nelle Pagine Oscure, forse no. Il punto e' che tutti noi che stiamo andando li' sappiamo che una volta arrivati, e' necessario avere lo stomaco foderato di piombo ed una quantita' non indifferente di fegato. Siamo tutti uomini, proviamo emozioni, proviamo dolore, proviamo paura: e' questo che ci fa degli esseri umani. Ma dobbiamo andare avanti, dobbiamo aiutare, dobbiamo renderci utili e non possiamo fermarci a piangerci addosso, perche' c'e' anche un tempo per piangere, ma non e' questo. Per questo comincio a scusarmi adesso se dovessi raccontare di scene, momenti o situazioni che spaziano dall'imbarazzante al raccapricciante. Questo Blog e' uno spazio di deliri, e questi deliri possono anche essere quelli di chi, alla fine di una giornata di certo non facile, porta nel cuore il dolore e lo strazio di chi ha perso tutti i suoi cari, o il sorriso di chi ha potuto dire: "sono vivo, ed anche oggi ho potuto mangiare".
Come ho gia' detto, noi andiamo li' perche' c'e' gente che ha bisogno. Lo facciamo volontariamente, e lo facciamo tutti quanti per scelta personale. Sin da lunedi' 6 mattina, alle 8, appena saputo del terremoto, mi ero messo in contatto con il nostro coordinatore per sapere se e come sarebbe partita l'associazione. Ho organizzato il mio lavoro per potermi allontanare almeno 10 giorni senza grossi problemi, ed ora sono pronto a portare il mio, se pur piccolo, contributo.

Per ora, non mi resta che concludere facendo a tutti i miei lettori i migliori auguri di una buona pasqua, da trascorrere assieme alla famiglia, agli amici, ai colleghi, portando nel cuore le immagini di solidarieta' che gravitano intorno ai paesi terremotati.

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