martedì 21 aprile 2009

Settimo giorno - martedi' 21 aprile * ALLAGAMENTO

Piove ancora, tanto per cambiare. Finalmente, rivolgendoci direttamente al comune, riusciamo ad ottenere una decina di cerate, e possiamo andare avanti con il lavoro senza dover pensare anche ai problemi legati alla pioggia.
Ma la pioggia cade a tamburo battente. Finisce la fila per il pranzo della popolazione e comincia quella dei volontari, mentre fuori tira un fortunale. All'improvviso entra di corsa il responsabile del campo e, a voce alta, annuncia: "Tutti i volontari immediatamente sul campo, perche' ci sono diverse tende allagate! Muoversi, muoversi, per il pranzo ci organizziamo dopo: adesso c'e' emergenza!"
Le tende sono state montate in maniera approssimativa, e non sono presenti i solchi per far scorrere l'acqua piovana. Il campo e' su un campo di calcio, per cui senza alcuna pendenza... Immaginatevi il risultato, anzi no, guardate direttamente le foto di me (ehm... dietro la macchina), Ciccio Cefalu' e Massimo Continella (un amico di Catania venuto assieme a noi) che tiriamo meglio i tiranti, piantiamo altri paletti e, soprattutto, tracciamo i solchi intorno alla nostra tenda, mentre i pompieri e l'esercito intervenuti nel frattempo fanno lo stesso alle tende della popolazione e dei volontari.








Il pomeriggio trascorre preparando la cena e sistemando meglio il telone sopra i container in maniera tale che non faccia conche d'acqua. Siamo sempre sotto la pioggia battente che non ci da un attimo di pausa (da pioggerellina ristretta a sprazzi di diluvio in cui quasi non si vede la propria punta del naso. In serata la pioggia si calma e la situazione si e' stabilizzata; tutti i volontari (sono piu' di cento persone) sono andati nei paesi circostanti a ripiantare tende sotto la pioggia battente che riprende nel tardo pomeriggio, e in serata arrivano alla spicciolata in sparuti gruppetti fino quasi a mezzanotte (quando finisce la popolazione di cenare, e in fila vedo una decina appena di operatori, telefono al COC e vengo appunto a sapere di questa bella notizia, per cui gli comunico che chiunque rientrasse puo' venire tranquillamente in cucina per mangiare perche' li aspettiamo. Siamo li' per la popolazione, soprattutto, ma anche per i volontari, e i ragazzi che per fare questa storiella si sono fatti il mazzolino di fiori se lo meritano comunque).
Ultimi appunti, e poi tutti a nanna. Domani e' un altro giorno, e dobbiamo cominciare ad organizzarci per l'arrivo della terza squadra e la nostra partenza per il rientro. Ho chiuso l'ufficio e vorrei ritornare, visto che molti clienti mi staranno cercando e - peraltro - qualcuno e' riuscito a telefonarmi anche qui. Ma soprattutto abbiamo bisogno di riposare tutti un po'.
La situazione e' dura, la popolazione ci adora, e io penso che vista la durata del'emergenza se riesco ritornero' presto per qualche altro giorno.

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