La domenica estiva la cerco di passare al mare, per prendere un po' di fresco e rilassarmi dopo una settimana di lavoro. Solo che queste ultime due domeniche non sono state esattamente quanto ci si aspetterebbe.
Parentesi: come gia' detto piu' e piu' volte, io vado al mare a Morghella, dopo Marzamemi. Lo faccio per evitare di incontrare clienti e perche' il posto mi piace: non c'e' mai troppa confusione, e' rilassante, acqua e spiaggia (o insenatura fra gli scogli) eccezionali, eccetera.
Domenica passata (19 luglio) mi e' andata male: sono arrivato sull'insenatura fra gli scogli intorno alle otto del mattino (parto la mattina fra le 6:30 e le 6:45, faccio con calma e mi fermo in autostrada a fare colazione); c'era vento, molto vento, che provocava un po' di onde e mare leggermente mosso.
Ora, col caldo, qualche piccolo cavallone che ti si infrange sulla schiena e' decisamente piu' rinfrescante che restare in casa sotto il gettito dell'aria condizionata, d'accordo. Ma dopo essermi tuffato tra i flutti per ritrovare il piacere di stare a mollo, mentre rientravo un primo cavallone mi ha colpito sulla schiena facendomi scivolare in avanti e finire con la faccia a 10cm da uno spuntone di roccia sulla riva, e mentre mi rendevo conto di questo fatto, una seconda onda mi sommergeva del tutto. Mi sono rialzato e sono uscito (con leggera fatica) ed ho aspettato per vedere se il vento scemava un po'. Intorno alle 10, dato che la situazione sembrava peggiorare anziche' migliorare, ho pensato di trasferirmi sulla spiaggia ed ho raccolto le proverbiali armi & ritagli (cit.), ma non appena sono passato davanti alla spiaggia, ho assistito ad una scena apocalittica che comprendeva ombrelloni che volavano via, e gente che scappava da una tempesta di sabbia. Capita l'antifona, sono rientrato a casa.
Questa domenica, invece, dato che comunque c'era un po' di vento sono sceso direttamente in spiaggia evitando gli scogli, e dalle otto fino alle undici circa e' andato tutto bene. Poi... mentre rientravo dall'acqua verso la spiaggia, ero sottocosta, guardavo l'acqua. Di solito l'acqua di Morghella e' particolarmente trasparente ma, dato che invece c'era un po' di moto ondoso (che - peraltro - ha trasportato sulla riva una quantita' abnorme di alghe) l'acqua appariva un tantinello torbida. Ho intravisto qualcosa che si muoveva davanti a me. Ero indeciso fra il capire se si trattasse di una medusa o di una cartaccia che galleggiava sotto il limite dell'acqua, quando qualcosa che *decisamente* non era una cartaccia mi ha colpito poco sotto il ginocchio sinistro, facendomi fare un balzo in avanti ed invocare un paio di antiche divinita' sumere. Mentre rientro sulla spiaggia e mi stendo sull'asciugamano recitando un'antica litania contro il dolore vedo che sempre piu' gente ritorna a riva, cominciano a spuntare retini vari e lentamente sempre piu' meduse vengono gettate fra la sabbia, per cui di nuovo dichiaro forfait (beh, almeno stavolta sono rimasto quasi tre ore...) e me ne torno in citta'...
Spero, domenica entrante, che le cose vadano un po' meglio. PS: qualcuno vuole farmi compagnia?
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