venerdì 13 novembre 2009

Vivere un anno senza TV

Correva l'anno 2008. Era un cupo giovedi' sera, ma non molto freddo. Piuttosto direi molto umido, come e' tipico l'autunno in Sicilia.
Ero in cucina, la TV accesa a regalare le ultime immagini del telegiornale. La guida TV aperta, sul tavolo. Niente di efficacemente adatto a stimolare la mia attenzione, come gia' era successo nell'ultima settimana.
Non so se il problema sia quello di far puntare alle tv pay-per-view o al satellite. Non so se l'idea sia di far puntare al digitale terrestre per forzare uno switch-off indolore.
Non lo so, ma so una cosa. Quella sera la mia dichiarazione e' forte: "Non ce la faccio piu'. Ne ho le scatole strapiene. Reality, talk show di serie b, film di serie c che sono o vecchi e stravisti, o nuovi ma ricchi di effetti speciali senza tanta trama intorno. O cartoni animati di Barbie strafatti in computer-graphic. Se no? Wow! Se no, niente!"
E mi sono staccato. Mi sono tolto dalla poltrona, e alle nove e un quarto di sera mi sono messo davanti al computer.
Ma non con lo scopo di navigare: ho letto uno degli innumerevoli e-book non molto lunghi che ho sull'hard disk; da quella volta ho cominciato a impegnare le mie serate in maniera diversa. Sempre diversa.
Un buon libro. Oppure appunti per il Blog. Magari talvolta (raramente) qualcuno dei miei vecchi film o telefilm che ho sempre rimandato, ma soprattutto *altro*. Altro di diverso dal sedersi davanti alla tv e lasciare che mi riversasse mer$a nel cervello.
Sto leggendo un po' di libri ed e-book che ho messo di lato da anni e che ho sempre detto che avrei voluto leggere con calma e dovizia di particolari. Persino testi che avevo avuto sottomano al liceo, ma che adesso sto leggendo con il semplice gusto del racconto che contengono in se'.
Cominciate a capire? Il segreto e' proprio questo.
Non guardare la televisione la sera non significa andare a dormire alle nove. Anzi, io sempre piu' spesso supero la mezzanotte (e vi diro' che prima verso le 22:30-23 ero gia' morto di sonno).
Sto accrescendo la mia cultura.
Leggo le notizie on-line ogni volta che ne ho la possibilita', anche da giornali stranieri. Come risultato comincio ad accorgermi che quando guardo il telegiornale sento notizie comunque gia' passate.
Non guardo i talk-show politici di bassa lega che vanno in onda sulle reti tv, e a chi mi dice che mi perdo una pagina importante della cultura televisiva italiana tendo a rispondere: "Ok. Non ho visto ieri sera la puntata di Annozero/Ballaro'/Matrix/NienteDiPersonale/$QuelloCheVolete. E ora? L'andamento in lancio di insulti di questo o quel politico mi cambia la vita? Qualche politico convinto di essere nel giusto cambiera' modo di vivere? Cambiera' punto di vista? L'ha mai fatto qualcuno? L'Italia andra' meglio perche' Tizio e' stato in TV?"

Ma non capite che quello che vedete dagli schermi dei vostri apparecchi televisivi e' tutta spazzatura inutile? Beppe Grillo [lo cito perche' ultimamente ho l'impressione, da quello che ho visto, che il mio Blog abbia un ranking maggiore del suo, quindi... (-: ] diceva sempre: "potete restare davanti al televisore a ricevere tutta la me$da che vi butta addosso, oppure potete mettervi un attimo sul fianco, prendere un po' di quel concime e ributtarglielo dentro".
E non ditemi che ogni tanto ci sono anche documentari e programmi culturali [come quali? come Mistero? (E dopo la pubblicita' parleremo con l'extraterrestre in preda a crisi maniaco-depressive e schizofrenia dissociativa perche' sostiene che non siamo mai andati sulla luna, pero' la missione 'Apollo 20' c'e' andata comunque)]

C'e' stato chi, di questi tempi, ha parlato di evadere il Canone RAI.
Continuiamo pure a chiamarlo "Canone RAI", ma di fatto il "Canone" altro non e' che una tassa di possesso del televisore. Approfittate del prossimo Switch-Off e buttate via i televisori.
Io ce l'avrei questa faccia tosta, ma purtroppo mia madre invece continua a credere a quella insulsa scatola magica e anche al passaggio al Digitale Terrestre. Sto cercando di convincerla a desistere, ma sara' dura.
Il Canone, dicevo, e' una tassa di possesso. Nello specifico la legge dice che e' dovuto per il mero possesso di "un apparecchio atto o adattabile a ricevere il segnale televisivo".
De facto e' difficile quindi dire chi sono le categorie che possono evitare di pagare il canone. Non vorrei dire, ma se io salgo in terrazza e mi metto in direzione di Monte Lauro, de facto vengo impregnato dal segnale televisivo. Sono atto a riceverlo.
Il mio scanner radio e' atto a ricevere il segnale televisivo: lo metto a 471.250MHz e ricevo una serie di pernacchie incomprensibili: sto ricevendo la portante video del canale 21 UHF (qui a Siracusa corrisponde a "Canale 5" in analogico).
Il punto e' che ricevo il segnale televisivo, ma non lo vedo; cosa significa "[apparecchio] atto o adattabile a ricevere il segnale televisivo"?
A *ricevere*, non a *decodificare e mostrare*. Facile dire chi deve pagare il Canone, allora. Nonostante anni di minacce da parte delle Unioni Nazionali Consumatori e delle altre associazioni, nessuno vuole fare chiarezza sul Canone, anzi, dato che su questo ho poca voglia di approfondire un argomento trito e ritrito (eppure ancora oscuro), riguardo all'argomento rimando sulla Wikipedia.

Il punto e' uno.
Io da un anno respiro meglio (e sono anche un fumatore!), da un anno uso meglio il cervello, da un anno trovo piu' semplice ragionare con la mia testa piuttosto che appoggiarmi a stereotipi sempre piu' statici e radicati nella cultura dell'italiano medio.
Da un anno non ho il cervello oppresso da una caterva di stro$$ate che la tv mi ha sempre gettato nella testa. Quando sono con mia madre o ai pasti, sopporto di guardare il telegiornale (con notizie gia' viste, peraltro), ma quando sono da solo persino durante i pasti spengo tutto. Se sono da solo non e' raro che piuttosto che avere il sottofondo della tv mi metta, piuttosto, una base musicale soft e molto leggera (con la pizza ci sta bene il jazz, con le cose piu' elaborate trovo valido il new-age, ma non solo).
Sto ascoltando ancora un po' di radio, perche' mi fa compagnia in laboratorio, ma anche quella sta per sparire, per lasciare posto a qualcosa di differente e piu' rilassante.

Prendete sul serio questo mio consiglio: lasciate andare la tv. Cominciate a provare a passare le serate facendo qualcosa d'altro. Una bella cena romantica a lunga durata con il/la vostro partner; un buon libro, una bella passeggiata, anche solo in macchina alla riscoperta della campagna.
Smettete di guardare il calcio, di pagare anche 5 euro per guardare una partita in tv e farvi il fegato acqua per come e' andata la vostra squadra del cuore. Smettete di pagare abbonamenti dal costo non indifferente per avere a disposizione tutti i cinepanettoni e le commediole di serie Z sempre disponibili on-demand sul vostro televisore ultra-tecnologico. Se proprio vi va di guardare un film, vi consiglio di leggere qualche recensione e, quando qualcosa vi attira, piuttosto che aspettare che esca in tv tagliuzzato dalla censura e dalla pubblicita', noleggiatevi il dvd o il blueray per una bella serata in alta definizione, con il pregio di decidere voi quando e dove fare delle pause opportune, invece di restare inchiodati sul divano perche' la scena clou del climax principale si e' interrotta per parlarvi di quando sia buono il tonno sott'olio nel barattolo di vetro riciclato.

Fidatevi. Il primo periodo di disintossicazione e' duro, ma non e' piu' lungo di una settimana, dieci giorni. Dopo di questo periodo comincerete a trovare piu' interessante fare qualcosa al di fuori della tv e, soprattutto, nel giro di un mese vi renderete conto di come, quando si parla di tv, si parli soprattutto di robaccia inutile e che non vi caschera' il mondo addosso non averlo visto.

Andate per gradi: Roma non e' stata costruita in un solo giorno.
Ma provateci. State sicuri che ne trarrete un grande beneficio.

3 commenti:

Stefano Amato ha detto...

D'accordissimo. Anch'io dal 2007 ho dato l'addio alla TV e non tornerei indietro per niente al mondo.

Riguardo al post precedente, purtroppo càpita anche a me la stessa cosa, quando dico che lavoro in una libreria.
"Ah, avete quel libro di cui non so né titolo né autore, so che lo hanno recensito da Fazio?"
Ti lascio immaginare la mia reazione (anche perché in casi del genere si dà per scontato che io guardi la TV, e quindi l'incazzatura è doppia..)

Grizzly ha detto...

Figurati. Io c'ho ancora partner e colleghi: "Ah, ma ieri sera l'hai visto $programma su $canale? Ti e' piaciuto?"

Io: "E' un anno che non guardo la tv, e meno che mai potrei guardare roba come $programma."

Adesso la sera mi butto soprattutto sulla lettura o sulla scrittura. (-:

Francesco ha detto...

E mi accodo anche io!
Perfettamente d'accordo ;)