venerdì 15 ottobre 2010

Vicino di casa, stalker, distruttore di una famiglia

Complimenti.
Complimenti a Gioacchino Sereni, che dopo anni di minacce, violenze verbali, aggressioni e continue violazioni anche delle risoluzioni del giudice, è riuscito nel suo intento di accoltellare le due vicine di casa.
Complimenti alla magistratura che ha archiviato alcune denunce, e verso quelle più gravi ha risposto con condanne blande, come il ritiro del fucile da caccia o una diffida ad avvicinarsi alle vicine.
Complimenti. Veramente. Perché sono più che convinto che nessuno di quei magistrati sarà chiamato a rispondere di concorso in omicidio, sebbene questo sia il risultato di aver definitivamente preso sottogamba un caso di stalking letteralmente "da manuale".
... sono amareggiato, molto. La madre è morta, la figlia è in gravi condizioni e tutte le mie speranze vanno per una sua pronta guarigione.
Che razza di periodo è? Non è bastato quel pazzo che ha tirato un pugno a una giovane infermiera nella stazione della metro, mandandola in coma irreversibile?
Che poi anche qui io me la prendo a male, e provo una grande amarezza. Sapete perché? Provate a chiedervi che cosa sarebbe successo se la ragazza fosse stata italiana e il suo aggressore rumeno. Provateci. Sapete che sarebbe successo? Sarebbero successe manifestazioni spontanee contro i rumeni, probabilmente anche qualche pestaggio di raccoglitori di patate. Vergogna. Beh, sapete che vi dico? Che io toglierei la cittadinanza italiana al suo aggressore. Fuori dall'Italia, via. Non voglio pagare il tuo carcere con le mie tasse. Non voglio che le mie tasse sostengano la tua sanità, la tua pensione, nulla. Sono per il confino fuori dall'italia, al pari di un clandestino. Si facesse i dovuti e corretti anni di galera fuori dall'Italia, perché non merita di restare qui.
Ecco. Per una volta sto facendo l'avvocato del diavolo, per una volta ho fatto quello che avrebbero fatto pressoché tutti gli italiani se le cose fossero state a rovescio. Funzionerebbe? Io non credo.

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