martedì 7 dicembre 2010

Quello che non arrivai a commentare (dic 2010)

La cronaca di questi giorni è stata pregna e pregna di casini vari. Troppo pregna, con me impegnato in troppo lavoro, per cui riprendo un attimo le redini del blog con un sunto complessivo di quello che è successo di importante in questi giorni, perché sono tante le cose che volevo dire, ma è stato troppo poco il tempo per dirle.

Wikileaks: l'importanza di un sito
Le ultime rivelazioni di documenti riservati pubblicati su Wikileaks hanno scatenato un vespaio di polemiche, è indubbio.
Prima di parlare di questo ultimo ginepraio, però, vorrei ricordare a tutti che Wikileaks saltò alla ribalta della cronaca qualche tempo fa, con un bel pacchetto di rivelazioni a proposito del comportamento molto riguardoso del diritto internazionale riguardo il carcere di Guantanamo e delle procedure di gestione dei detenuti stessi.
Ma quello che voglio buttare, come un sasso nell'oceano, purtroppo, è quello che hanno notato in molti. Se una persona depositaria di un "segreto d'ufficio" (sia esso un militare, un politico, un segretario d'ufficio o l'ultimo degli addetti alle pulizie che si trova una carta "scottante" in mano) massacra il rapporto di fiducia con l'ufficio (o peggio ancora con lo Stato) divulgando informazioni riservate alla stampa, è lui quello che deve essere chiamato a pagarne ogni conseguenza. Con Wikileaks invece abbiamo deciso tutti quanti di trattare Assange come se fosse lui il depositario di tutti i segreti che sono stati svelati. Ora ditemi se è normale che la Svezia chiede la sua estradizione per stupro semplice [e vediamo di mettere chiarezza: in caso di condanna (mooolto difficile: già una delle due accusatrici si è ritirata e non sta collaborando con le autorità) il nostro canuto delatore non rischia neppure un solo minuto di carcere, in Svezia. Allo stato attuale rischia solo una forte ammenda (3-4 mila euro)], e in mezzo ci si mettono gli USA che vogliono la sua estradizione quando non c'è neppure un mandato di cattura. Perché l'Europa non prende una posizione forte su questo campo, minacciando peraltro la Svezia di pesanti sanzioni inappellabili qualora sfrutti l'estradizione verso di loro per mandare il ragazzone negli USA? Che è una violazione dei trattati internazionali gigantesca, peraltro.
Ma soprattutto perché siamo ancora lì a discutere di questa maledetta storia come se Assange fosse un mostro brutto & cattivo quando le rivelazioni di Wikileaks dovrebbero piuttosto servire a insegnare al mondo come si costruisce un protocollo diplomatico? Dobbiamo tutti fare i lacché degli americani che pretendono di insegnare la democrazia al mondo come hanno fatto in Iraq? Possibile che le cose vadano sempre così?
Ma una volta non si diceva "impariamo dai nostri errori"?




Yara: quando la cronaca diventa una scusa
Una ragazzina di quindici anni è sparita.
Scomparsa, volatilizzata. Non una traccia, non un segno. Nulla.
Non so voi, ma io sono sempre molto preoccupato quando sparisce una persona, soprattutto quando spariscono bambini, ragazzi, in generale persone non voglio dire sotto i diciotto anni, ma diciamo già sotto i sedici.
Molto preoccupato perché ottimisticamente riesco a credere alla "fuga" di persone di diciotto, venti, ventidue anni con la mente più aperta. Perché una persona di venti-ventidue anni già penso che sia in grado di progettare una fuga, di pensare un nascondiglio, di pensare all'approvvigionamento alimentare, agli eventuali spostamenti etc.
E molto preoccupato perché, infatti, quando chi sparisce è un bambino (o una bambina), un ragazzino di dodici-tredici anni, ed è una fuga "volontaria", si risolve sempre nel giro di ventiquattro ore. Proprio per l'impreparazione logistica a gestire una fuga del genere.
Ed ecco che quando una persona molto giovane scompare, e non si hanno sue notizie per più di ventiquattro-quarantotto ore comincio ad essere preoccupato. Perché la speranza che sia una fuga volontaria se pur flebile rimane (purtroppo ci sono anche persone che pur giovanissime hanno una lucidità e una preparazione senza pari, dopo ne parlo), ma rimane a farsi strada in mezzo a una ridda di ipotesi inquietanti che passano dal rapimento e finiscono persino nel più efferato delitto.
Forse non dovrei parlare così, e dovrei conservare la speranza che Yara sarà trovata ancora viva, come fanno i magistrati, le forze dell'ordine e tutti i miei colleghi volontari che stanno battendo tutto il circondario di Brembate di Sopra letteralmente centimetro per centimetro, incuranti di freddo, pioggia, neve e della frustrazione di non riuscire a giungere a un risultato concreto.
Forse, ma purtroppo io parlo così perché mi sono sempre guardato intorno. E ho visto che moltissime, troppe volte la storia ha assunto pieghe decisamente poco piacevoli.
È successo già altre volte che qualcosa non andasse per il verso giusto.
Con Sarah Scazzi, o con Meredith Kercher, per avere qualche esempio veloce di storie finite male. Ma ci sono storie che non sono mai finite, che sono misteri, come la piccola Denise Pipitone, o come (partecipai all'epoca anche io alle ricerche) Giuseppe Sammiceli, volatilizzatosi da Lineri.
Resto preoccupato, e con una grande apprensione dentro, nel cuore e nell'anima, in attesa di una notizia certa, sicura, definitiva e possibilmente soprattutto positiva, sul ritrovamento di quella ragazza. Ma nel frattempo non posso non restare in silenzio a guardare come noi italiani riusciamo sempre a dare il peggio nelle situazioni più difficili.
Infatti una delle cose che è successa, nella concitazione di cercare di ottenere dei risultati, è stata un errore clamoroso e gravissimo, che ha coinvolto un ragazzo marocchino.
Gravissimo perché per una traduzione fatta alla "come veniva prima" (quando uno ci si chiede perché un perito anziché fare casini non ha la buona faccia di dire "sentite, questo non è un dialetto che conosco, non posso fare una traduzione di questo, rivolgetevi a qualcuno più a conoscenza del dialetto locale") ha provocato non solo una serie di violazione di diritti civili nei confronti di un cittadino italiano (e non dimentichiamolo). No, non solo quello.
Perché noi italiani siamo un popolo di... razzisti? Non lo so, *PECORONI* di certo. Sebbene mi sembri poco corretto paragonare agli ovini quella categoria di persone che non appena è filtrata la notizia hanno pensato bene di spargere cartelli per tutto Brembate di Sopra [e farsi fotografare con il cartello in mano che copriva la faccia (bravo tu che hai fatto il cartello e il fotografo che l'ha fotografato. Ci voleva un secondo: "vuoi essere fotografato? Bene. O ci metti la faccia o io non la fotografo manco se mi copri di denaro")]. Poi naturalmente la notizia si sgonfia, poi naturalmente il sindaco (e meno male!) si allontana da quella posizione. Però come sempre quando la notizia si sgonfia il sindaco sa solo allontanarsi da quella posizione, non sa lanciare un messaggio di disprezzo e biasimo nei confronti di chi cerca di fare il linciaggio sulla pubblica piazza. Eppure non è la prima volta: è successo ad Erba con Azouz Marzouk, è successo a Perugia con Patrick Lumumba, successe persino a Roma con Racz e Loyos durante le indagini per il caso dello stupro al Parco della Caffarella [e che bello a quel tempo il gruppo di porci (scusatemi, maiali, ma non so come descriverli altrimenti) che fuori dalla questura di Roma volevano che quei due poveri cristi, di cui uno probabilmente picchiato dalla polizia rumena (presunto pestaggio? Forse, anche se dai segni addosso direi che c'è ben poco da dubitare: vi ricordo che l'accusa di calunnia nei confronti della polizia rumena cadde, quella di essere stato picchiato dagli agenti rumeni invece no), fossero lasciati nelle loro mani. Certo.
Perché se ci sono cittadini non italiani di mezzo siamo tutti pronti a riempirci la bocca e le mani di spranghe. Ma chissà perché quando a Verona è morto Nicola Tommassoli, reo di non aver offerto una sigaretta a un gruppo di veronesi veraci (ma guarda che combinazione!), nessuno dei veronesi bene era fuori dalla questura a chiedere la legge del taglione nei confronti di quegli animali.
E quando Erika e Omar dissero che madre e fratellino undicenne erano stati accoltellati con ferocia inaudita da un albanese? Tutti pronti di nuovo a gettare fango e mazzate contro gli albanesi. Che altro? Sarah Scazzi? Che altro ancora?
Siamo tutti bravi a prendercela con chi è diverso, poi quando invece si scopre che danni incalcolabili sono stati fatti dal nostro "vicino di casa", allora si comincia a parlare di rispetto per il dolore. Non c'è che dire: come sempre due pesi e due misure.


Governo italiano: scaviamo sempre più in basso?
Non so che cosa ne pensate voi, ma io ritengo che se il 14 dicembre Silvio dovesse ottenere la fiducia anche per un solo voto di scarto, vedo molto difficile la dichiarazione di caduta del governo. Poi, fate un po' voi... io sono sempre più pessimista.


Ultime cose che non colsi per tempo
Mercoledì 15 comincerò la fisioterapia (nello specifico per ora solo laser ed elettrostimolazione) al braccio destro. Il problema di fondo è quello che probabilmente è presente una lesione al tendine, ma per sapere quanto eradicata può essere è necessario effettuare una TAC o una risonanza magnetica, cosa che avverrà in questi giorni... Vedremo come si muovono le cose per allora...
Nel frattempo ci avviamo alle feste natalizie. Ho già decorato un po' l'ufficio (grazie per l'aiuto, MC. Col braccio a metà mi veniva maledettamente difficile), e mi auguro che almeno quest'anno la gente perda un po' della solita ipocrisia che spinge ad essere "un pochino più buoni" sotto natale, per poi scordarsi di come il mondo sia un posto schifoso per tutti gli altri 364 giorni dell'anno.
Ah, quest'anno si celebrano i venti anni dal terremoto di Santa Lucia del 1990. Ci saranno in programma molte cose, fra cui l'esposizione di mezzi ed attrezzature della protezione civile, e una serie di manifestazioni di vario genere.
Uff, per ora è tutto. Il momento di riprendere con il lavoro è tornato. Domani (che SAREBBE festivo) sarò molto probabilmente in ufficio comunque, così come domenica 12, come lunedì 13 nonostante il giorno della festa patronale, e così via. Tanto sotto dicembre il lavoro non manca mai. (-:
Buona continuazione a tutti quanti! ((-:

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