venerdì 10 giugno 2011

Tante notizie e poco tempo

In questi giorni ho trascurato un pochino il blog. Tutta colpa del carico di lavoro che non mi ha permesso di dedicarmi cinque minuti alla mia attività preferita, ma cercherò di intervenire subito, riportando un po' delle cose che in questi giorni mi hanno colpito, e cominciando sicuramente dalla prima e più importante:
Referendum: il 12 e il 13 giugno 2011 si va tutti a votare, per...?
Questo week-end (allungato, perché in questo caso parlo di domenica e lunedì) si terranno quattro referendum abrogativi, per cancellare quattro leggi che si considerano discutibili o comunque non parallele al concetto di "repubblica democratica".
Il referendum è un importante atto di applicazione della democrazia (un altro atto sarebbe quello della legislazione su proposta popolare, ma a quanto pare metterlo in pratica è una cosa tutt'altro che semplice.
Il referendum è importante, e andare a votare è da considerare un dovere ed una responsabilità, sebbene il risultato è che le leggi che ci sono già (come quella che punisce con l'incarcerazione parlamentari, senatori, pubblici ufficiali e ministri di culto che invitano a non andare a votare ad un referendum della repubblica, mai applicata dai tempi di Bettino Craxi) spesso vengono ignorate o disattese.
Ma ora parliamo cinque minuti di questo benedetto referendum. I quesiti sono quattro, votando "sì" viene abrograta la legge che riguarda quel punto, votando "no" la legge resta in vigore.
Ovvero: se si presentano il 50% più uno degli aventi diritto al voto, e la maggioranza dei voti espressi verte verso il "sì", la legge di riferimento sarà *immediatamente* cancellata (il volere del "popolo sovrano" è indiscutibile) e per almeno venticinque anni a seguire il referendum, non sarà possibile proporre una legge che ricalchi anche alla lontana quella cancellata col referendum. Viceversa, in caso di vittoria del "no", oppure in caso di non raggiungimento della quota del 50% più uno degli aventi diritto al voto (persino se ci fosse un'espressione del "sì" pari al 100% dei votanti) il referendum sarà considerato non valido, e le cose rimarranno così come sono, oltre al fatto di non poter più proporre un referendum in tal senso sempre per venticinque annetti.
Ora veniamo a questi quattro quesiti.
uno riguarda la privatizzazione nella gestione dell'acqua pubblica;
uno in merito alla privatizzazione [e in realtà indissolubilmente legato al primo (*)] sul diritto dell'ATO di guadagnare sulla fornitura del servizio;
uno riguarda la considerazione di legittimo impedimento il rappresentare una delle più alte cariche dello stato (presidente della repubblica, del consiglio, della camera o del senato, non mi ricordo se ci sono nella legge anche altre cariche) rispetto all'eventuale applicazione di un processo penale: qualsivoglia reato penale che implichi un processo a una di queste figure va sospeso (ma sospesi anche i termini di prescrizione) sino al termine del mandato della persona coinvolta, fatto salvo il caso di rielezione.
uno (l'ultimo) riguarda la possibilità di costruire nuove centrali elettronucleari sul suolo italiano.

(*) se cadesse il diritto alla privatizzazione degli ATO Idrici, non avrebbe molto senso una legge che consente al soggetto gestore privato di poter ottenere un guadagno extra sotto forma di un canone o un ricarico fisso nei confronti dell'utente quale spesa per la gestione della rete e a scopo lucrativo: non ci sarebbe il soggetto privato. Purtuttavia potrebbe non cadere la legge sulla privatizzazione ma cadere questa sul diritto di lucrare nel servizio.


Ora, le ragioni del "sì" ai quattro referendum sono varie, molte le ho lette su internet, molte le ho lette sui manifesti, e in certi casi molte sono il principale argomento di discussione sui vari media. Le ragioni dell'astensione sono evidenti: anche in caso di straripante maggioranza dei "sì" è possibile ottenere comunque la non abrogazione della legge. Quanto alle ragioni del "no", sinceramente ad oggi non ne ho sentita solo una. Mah....

Incidente nella zona industriale
Come sempre (perché succede SEMPRE, cavoli) c'è stato un grave incendio nella raffineria ERG di Priolo, e si sono attivate le procedure di emergenza con, a quanto sembrerebbe, diverse lacune all'interno della raffineria stessa (fra cui il fatto che non sono suonati gli allarmi di evacuazione per molti minuti, fatto lamentato dai dipendenti che vengono sospesi due giorni se si tolgono l'elmetto per grattarsi la testa un attimo. Ci saranno delle inchieste e, a quanto sembra, anche delle denunce, per cui vedremo che dirà la magistratura).
Io mi chiedo solo: non riusciamo ad avere una raffineria che funziona senza che zompi un incendio all'anno (se non di più): come vorremmo costruire delle centrali nucleari in Italia in questa situazione?

Attività di protezione civile
Sabato sono stato con una nutrita squadra a Rosolini, presso il campo sportivo/pallone tensostatico a montare il tendone: nella struttura sono ospitati circa duecento clandestini (una parte dei quasi mille che in questi giorni sono sbarcati a Pozzallo).
Funzionale e veloce, le poche foto potute scattare le ho pubblicate su meemi, potete vederle qui:
EasyCAP da Hong Kong
Ho ordinato una piccola scheda di acquisizione video USB da uno dei miei fornitori di e-bay. Pagata due soldi, da sperimentare col netbook per fare un lavorettino ma... ho trovato un'interfaccia che non è supportata da Linux, groan...


Per il resto, in questi giorni mi rifarò di un po' di lavoro. (-:

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