domenica 11 dicembre 2011

Arretrati di dicembre

In questi giorni sono pieno di lavoro. Così pieno che ho avuto poco tempo da dedicare al blog. Ma in questi giorni sono successe tante cose. Troppe cose. Troppe per poter lasciare che il blog rimanesse fermo. Voglio cercare di mettermi in pari con gli arretrati, questo sarà un articolo certamente lungo e, tra l'altro, almeno due specifici argomenti (la caduta del governo Berlusconi e, soprattutto, ICI/IMU e relative polemiche di questi giorni) li voglio trattare separatamente perché c'è tanto da dire.
Ma per ora direi che la maniera migliore di cominciare, consiste nel tirare una linea, e cominciare.

Fra novembre e dicembre io ho fatto molti acquisti su e-bay ed altri siti di negozianti cinesi. Piccole cose (sotto i 15~20 euro mediamente, a parte due cose sopra i 60), tutte dedicate a piccoli esperimenti che sto facendo, a prodotti che vorrei analizzare con un paio di amici per vedere se potrebbero avere un mercato qui in Italia ma, soprattutto, qualche solido passatempo tecnologico e non solo che vorrei mettermi da parte.
Anzitutto io mi sono comprato un tablet da 7" con Android 2.2 (un I-INN M77V): un modello "economy" del centro commerciale preso sotto i 150 euro, ma comunque con Android 2.2 ben funzionale, accesso all'android market ufficiale, usb, wi-fi (no, niente 3g, dovrebbe riconoscere alcuni pennini umts, ma al momento quelli che abbiamo provato ci hanno risposto cilecca: non riconosciuto).
In effetti in questi frangenti io ammetto che la mia scelta era fra un tablet e un e-book reader, dato che una delle cose a cui punto principalmente è proprio uno strumento per leggere più comodo del portatile.
Naturalmente non si può paragonare un tablet a un e-book reader (per durata della batteria e differenza fra lo schermo e-ink e quello attivo touch del tablet), ma tutto sta anche a una funzione: la mia abitudine a leggere testi sullo schermo del pc (d'altronde è la stessa abitudine di quando scrivo sul blog, o di quando sviluppo un racconto, un libro o un racconto usando lo schermo del computer).
Detto questo, c'è un oggetto in particolare che ha attirato la mia attenzione in questi giorni: la cosiddetta "dash cam".
La dash cam è una piccola telecamera che viene montata sul parabrezza dell'auto. Riprende quello che vede l'autista del veicolo (alcuni modelli, più evoluti, addirittura riprendono sia quello che avviene fuori dal veicolo che quello che avviene dentro, e addirittura dispongono di un'antenna GPS che registra anche posizione e velocità del veicolo, oltre a un accelerometro integrato che reagisce ai comportamenti "particolari" come improvvise decelerazioni etc).
Questo genere di telecamere sono molto diffuse in USA e in Russia, dove qualche compagnia di assicurazione offre un piccolo sconto agli utenti che accettano di tenere tale sistema (che diventa una vera e propria "scatola nera") in funzione sul veicolo: in caso di incidente si evidenzia subito chi ha saltato la precedenza o è passato col rosso (e inoltre smaschera facilmente alcune truffe assicurative come quello che si ferma accanto all'amico con gli stop spenti per farsi tamponare, salvo poi dimostrare che gli stop funzionano (un interruttore nascosto per escluderli), o altri giochi simili. Ovviamente in Italia, con la normativa sulla privacy esistente, al momento non si possono utilizzare in modo ufficiale. Ma io me ne sono comunque ordinata una, perché voglio passarmi il piacere (oscurando le targhe) di poter caricare su youtube lo splendido comportamento medio di molti automobilisti siracusani che saltano il rosso o fanno tante altre cose carine e che meriterebbero d'essere sanzionate con lo STRAPPO UFFICIALE DELLA PATENTE...
Concludo questa parte citando il sito che raccoglie un po' di filmati di incidenti registrati con queste telecamere: http://www.dashcamcrash.com/

Inoltre, vorrei poter dire la mia sull'ICI/IMU (anche se tratterò l'argomento governo in un articolo separato). Perché tanto si è detto a proposito del pagamento delle imposte da parte, soprattutto, della Chiesa Cattolica (e con uno strascico di polemiche che ha investito le altre confessioni religiose e, soprattutto, in generale le altre categorie esenti da un po' di pagamenti).
Intanto apro una parentesi: l'ICI è stata progressivamente abolita per la prima casa fra il 2006 ed il 2008. Siamo nel 2011, il che significa che siamo rimasti senza questa imposta per la prima casa fra i cinque (fasce più deboli) ed i tre (le altre fasce) anni. Sentire adesso una lamentela del tipo "una famiglia di due giovani con un lavoraccio che prende uno stipendio da fame e sta pagando il mutuo, come fa a pagare anche l'ICI/IMU?", mi fa sorridere.
Primo perché rispondo: "come abbiamo sempre fatto tutti quanti, almeno fino al 2008 (dal 2006 soprattutto anziani con la pensione minima erano esonerati). E perché sono d'accordo che sia un ennesimo balzello sugli italiani, ma anche che questo balzello c'è sempre stato ed ha sempre portato una minima ma funzionale quantità di fondi nelle casse dei comuni. I comuni adesso hanno le casse piene delle quantomai catulliane ragnatele, e in questi momenti ci si ingegna nelle soluzioni più disparate per recuperare fondi, come l'allargamento a macchia d'olio delle aree di sosta "a strisce blu", improvvisi disseminamenti di divieti di sosta con vigili che girano nei posti più dimenticati staccando centinaia di multe, improvvisi controlli con l'autovelox in luoghi con limiti di velocità assurdi (zona con limite di 20km/h per esempio) e cose simili (ricordate quei simpatici semafori automultanti chi passava col rosso?)
Bene. Io sono del parere che togliendo al comune la possibilità di fare giochetti un tantinello maliziosi, tolga tout-court la possibilità (ci sarà sempre qualche sindaco che fa il biricchino, ma ci saranno sempre i controlli e le denunce che evidenziano comportamenti non più sull'orlo della legalità, ma proprio dalla parte dell'illegalità che spesso vengono sanzionati. Magari non in maniera esemplare come si meriterebbe, ma vengono sanzionati).
Detto questo, da agnostico ma rispettoso delle scelte di coscienza degli altri, ho sentito di tutto a proposito del diffuso discorso del pagamento dell'IMU da parte della Chiesa. Di tutto, veramente. Compreso che con il lavoro che fa la chiesa gratuitamente con gli oratori e lo spazio che da gratuitamente ai bambini, dovremmo essere noi debitori verso di essi (forse abbiamo dimenticato l'otto per mille, il cinque per mille e tanti altri meccanismi di donazione?). Ma transeat, perché c'è una cosa che mi sta sullo stomaco, e che sta sullo stomaco di molte persone che, come me, cercano solo un equilibrio.
Io sono favorevole che i luoghi di culto (effettivamente ed ESCLUSIVAMENTE di culto, come le chiese medioevali che sono anche patrimonio storico e culturale) siano esonerati dal pagamento dell'imposta mi sta anche bene (*tutti* i luoghi di *tutti* i culti: anche le Sale del Regno dei Testimoni, le moschee, le sinagoghe eccetera).
Ma che questa invece colpisca, e anche con violenza, tutti gli altri luoghi in cui un movimento religioso ha fatto lo spazio per guadagnare del vile denaro, a cominciare da alberghi, case del pellegrino, appartamenti da affittare a famiglie bisognose, terreni agricoli forniti con contratti non dissimili al latifondo, e tante altre belle proprietà che con la pratica del culto religioso ben poco hanno a che fare.
Questo non lo dico solo io: lo diciamo tutti noi italiani stufi di sapere che ci viene richiesto di fare l'ennesimo sacrificio, e come sempre ci troviamo sempre la cricca di "eletti" che non ha da fare nessun sacrificio oppure delle variazioni sul tema moooolto all'acqua di rose. Soprattutto perché, e mi dispiace dirlo, se pur vero che ci sono moltissime cose positive fatte dai movimenti religiosi, ma anche purtroppo tanti che ne approfittano per trovare un tornaconto economico non indifferente, specie sulle spalle della povera gente

Detto questo: in questi giorni si è parlato tanto di portare l'età della pensione allo stesso livello per uomini e donne, seguendo il modello tedesco. Ecco, perché non seguiamo TUTTO il modello tedesco: gli operai che non prendono uno stipendio da fame, i parlamentari che prendono uno stipendio normale e dopo cinque anni se vanno in pensione prendono meno di mille euro al mese, anziché cifre luculliane. Dove tutti i luoghi di culto di qualsiasi religione pagano le tasse e le imposte come tutti gli altri luoghi. Dove l'autorità di controllo sul mercato se un'azienda fa un "gioco sporco" nei confronti dell'utente gli da una sanzione lacrime & sangue della serie che l'azienda ci pensa mille volte prima di ritentarci. E dove lo Stato può prendere la tua licenza di servizio pubblico e STRACCIARLA se non segui le regole. Dove l'asta per l'assegnazione delle frequenze (radio, tv, telefonia mobile, DVB eccetera) porta miliardi di euro nelle casse dello stato, anziché regalare le frequenze ai soliti noti, dove... dove mi fermo, perché mi sta salendo una sgradevole sensazione. No, non è acidità, ma piuttosto quel fastidio provocato dalla rotazione contropelo delle pa%%e, la quale provoca peraltro un pesante spostamento d'aria. Provate la stessa sensazione, non è vero?

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