Mercoledì 8 agosto 2012
Intorno alle sette meno un quarto arrivo al Groff, e mi dedico alla colazione, poi alla lettura del giornale e, infine, mi metto in macchina con il netbook per leggere un po' di arretrati di posta al volo e guardare qualcosa su Twitter e meemi. Intorno alle otto si ritorna verso casa. Il programma della giornata non è complesso, l'idea è quella di fare una passeggiata da qualche parte e la destinazione, alla fine, è per il parco di Tavon, in Val di Non, vicino alle terre dei nostri parenti.
Ci portiamo dei panini e delle bevande, poi ci fermiamo verso Coredo, poco prima, per fare un pochino di spesa (in particolare per procurare del pomodorino da aggiungere ai panini) e poi finalmente ci dirigiamo al parco. Su una comodissima panchina con tavoletta da picnic prendiamo posto leggendo un po' in attesa dell'ora di pranzo, poi mangiamo e, alla fine, visto che sta salendo il sole a disturbarci, ci spostiamo un po' più in là mettendoci in ombra, dove restiamo a rilassarci, prima di decidere di tornare a casa per via di una coppia di turisti alquanto fracassoni che ci hanno raggiunto e si sono messi vicino a noi, e perché siamo usciti senza dei plaid su cui stenderci per rilassarci un po'.
Nel pomeriggio, una volta rientrati a casa, mi sento con un amico di Siracusa che mi chiede se posso fargli la cortesia di un ordine da un nostro fornitore di Hong Kong, e ci rimandiamo a domani per la conferma e il resto.
Giovedì 9 agosto 2012
Il tempo è pietoso: ci sono nuvole dappertutto e non si vede uno spiraglio di sole se non che per pochi minuti ogni tanto. La nostra idea è quella di andare a fare un salto in val di Fiemme, in particolare in val Venegia (sulla strada per il passo Valles). Da una parte sono positivo: è possibile che il maltempo sia a Trento, ma che in valle il cielo sia meno coperto, ma dall'altra sono anche realista: in caso di pioggia, casomai ci fermiamo subito al primo rifugio, accanto alla fermata del bus navetta, e così evitiamo di inoltrarci lungo il sentiero mentre diluvia.
Arriviamo in valle, e parcheggiamo l'auto nell'area di sosta di Paneveggio, dove prendiamo il bus-navetta che ci porta su in Venegia: l'abbiamo scoperto un paio d'anni fa, quando nel frattempo l'accesso al parcheggio della valle è diventato a pagamento (da due a sei euro a seconda del tempo e della zona, per un'auto. Prezzi quasi raddoppiati per un camper), mentre il parcheggio a Paneveggio e la navetta sono entrambi gratuiti.
Il tempo è incerto, e rimane sul nuvoloso andante con sprazzi di sole praticamente per tutto il giorno, ragion per cui decidiamo, dopo un ottimo pranzo, di scendere nuovamente con la navetta intorno alle 14 e rientrare verso casa, dove riposare con un po' più di calma. E questa idea si dimostra vincente, visto che non appena entro in autostrada ad Ora, nel giro di pochi minuti incontriamo una leggera pioggerellina che aumenta mano a mano che ci avviciniamo a Trento, fino a diventare uno scroscio non indifferente e probabile portatore di danni proprio quando usciamo dall'autostrada.
Il tempo a Cadine migliora leggermente, ma è dovuto solo al fatto che la pioggia non è ancora salita da questo lato, infatti quando arriviamo sta solo piovigginando, ma nel giro di una decina di minuti anche qui a casa si butta giù un fortunale non indifferente, che si calma solo in tarda serata.
Nel frattempo mi risento con l'amico di Siracusa e facciamo l'ordine a Hong Kong: il corriere espresso dovrebbe riuscire a consegnare entro la settimana, o almeno così speriamo.
La serata scorre tranquilla, con un po' di lettura (la saga di Shannara continua, sono arrivato a "Il primo re di Shannara": sto seguendo l'ordine cronologico di pubblicazione dei testi, anche se al momento me la sento di dire che invece si può seguire tranquillamente l'ordine cronologico delle storie).
Venerdì 10 agosto 2012
La decisione di uscire è indicativa: il tempo ancora non è del tutto stabile e, soprattutto, a pranzo ci sarà anche mia cugina, per cui decidiamo di rimanere in città, fare un po' di spese e poi ritornare a casa.
Ci dirigiamo verso un corposo e fornito hard discount che si trova in zona Trento Nord, dove riempiamo un carrello con parecchia roba (compresa frutta e verdura) per poco meno di cinquanta euro, a piena dimostrazione che ancora acquistare in hard discount ha il suo perché.
Poi ci spostiamo verso un negozio di ottica, dove mia madre acquista un copriocchiali con lenti polarizzate e, infine, ritorniamo verso casa, non prima di aver fatto un salto veloce a Sopramonte dal macellaio, dove l'ultima parte della spesa comprende il pranzo di oggi: hamburger di lucanica e qualche wurstel "fatto in casa".
Arriviamo a casa dove c'è mia cugina che ci sta aspettando, dopo aver portato i due cani un po' in giro per le campagne circostanti. Alla fine, approfittando del tempo che sembra clemente, apparecchiamo in giardino, ma a quanto pare la procedura ha una precisione millimetrica, perché proprio mentre mia madre mangia l'ultima albicocca comincia a piovere in maniera un tantintello fastidiosa.
Ci ritiriamo per riposare un po', poi io torno in città perché dovrei cercare un paio di cose e faccio un salto in qualche negozio e centro commerciale (compreso un ben fornito bazar cinese), ma non trovo quello che sto cercando, per cui rinuncio e rientro a casa verso le 18:30. Trovo mia madre, mia cugina CJ e l'altra mia cugina RJ. Parliamo un po' della grigliata che stiamo organizzando e che, dopo vari spostamenti e rinvii, sembrerebbe essere confermata per domenica 12 a cena (ci si vede verso le 17 e si comincia la preparazione): ci organizziamo anche per quanto concerne che cosa deve comprare ognuno di noi.
Infine ci ritiriamo a cena, e poi a letto, dove do fondo (l'ho cominciato lunedì: solo quattro giorni per circa 440 pagine...) a "Il primo re di Shannara": sto leggendo la saga di Shannara attenendomi al consiglio di molti che mi hanno detto di leggere i libri nell'ordine in cui sono stati pubblicati e non in quello cronologico, ma devo dire che invece secondo me è stato un errore, anche perché prima ho letto il ciclo de "Il Verbo e il Vuoto" che comunque ha dei richiami in queste storie, e dato che si è parlato appunto soprattutto del Verbo (che avrebbe donato la magia alle Quattro Terre), devo dire che secondo me invece sino ad ora si poteva benissimo seguire la cronologia della storia stessa, visto che molte cose che si sono scoperte durante i racconti (come la Pietra Nera) sono soluzioni a cui si avrebbe pensato meglio conoscendo la situazione avvenuta in precedenza.
Comunque sia, la stanchezza si fa sentire, e anche Rafael comincia a protestare perché sono ancora steso con la abat-jour accesa, per cui direi che stacco e ci si sente domani (-:
0 commenti:
Posta un commento