martedì 13 novembre 2012

Aggiornamenti di Windows... manualmente automatici

In azienda uso moltissimo Linux, come ben sapranno tutti i miei lettori, ma a casa ho anche un PC con Windows Home Edition originale (l'unica licenza mai acquistata del sistema operativo di casa Redmond, considerata come "da installarsi in ufficio" ma in effetti mai usata, dato che l'azienda è ormai 100% linux based): semplicemente l'avevo e non avevo intenzione di buttarla. E fare pratica con Windows mi serve, perché mi aiuta anche nel mio lavoro che non sempre è basato su Linux.
Ora, come si suol dire "qui casca l'asino".
Perché, avendo a disposizione un sistema con licenza d'uso e sottoposto a una certa diffusione e a un certo rischio di virus e altri problemi, da bravo utente installo gli aggiornamenti del sistema.
Tutti gli aggiornamenti obbligatori, e una buona parte di quelli consigliati, a parte chilla purcaria che esiste sotto il nome di Windows Search [o quell'altro ufficio complicazione affari semplici: la Shell di Windows per i Powerangers (-: (sì, insomma, o qualcosa del genere, non formalizziamoci)].
Ma attenzione: non essendo un utente medio (e meno che mai un utOnto), non ho attivato gli aggiornamenti automatici: tengo il sistema in modalità "avvisa dell'esistenza di nuovi aggiornamenti, ma non scaricarli né installarli automaticamente". Questo per due ovvi motivi.
Il primo) perché spesso e volentieri, soprattutto dopo il giro di cerotti del secondo martedì del mese, conosciuto fra noi addetti del settore con l'hashtag #patchtuesday, il sistema chiede di essere riavviato prima di continuare, e non sempre ho la possibilità di riavviare il computer perché magari mi sta masterizzando qualcosa o sta facendo elaborazione (ehi, lavoro con i video, talvolta pesantucci, che mi lancio avidemux e lo lascio a sobollire tutto il pomeriggio mentre sono in giro dai clienti).
Il secondo) perché, da persona previdente e che crede nel famoso detto "abbi fede in Dio ma tieni aggiornato il tuo antivirus" (opera citata). E soprattutto perché essendo gli esseri umani fallibili, e il sistema informatico anch'esso fallibile perché fatto da umani, prima di fare certi aggiornamenti pesanti e cattivi preferisco fare un backup in più e riservarmi un giorno nel quale posso adoperarmi per una completa reinstallazione in caso di emergenza.
Oggi ho avuto il tempo di installare un pacchettino di aggiornamenti obbligatori e qualche aggiornamento facoltativo (fra cui uno dei tanti cerotti e/o servicepack per il .NET Framework che non sono manco sicuro di cosa faccia, ma transeat).
Finisce gli aggiornamenti, mi chiede di riavviare il pc, lo riavvio, lancio una bella conversione di un file con avidemux e vado.
A ora di pranzo torno, prendo possesso al volo della postazione e noto con disappunto lo scudetto giallo in basso a destra sulla barra di notifica.
"Ci sono altri aggiornamenti? Uffa! Beh, ora aspetteranno"
Già, aspetteranno, ma nel frattempo mi si impalla la rete: purtroppo nell'ultimo periodo mi sta succedendo sempre più spesso, motivo per il quale dovrei anche darmi una mossa a cambiare il pc di casa con uno nuovo che ho in lab che aspetta da circa SEI MESI [ma sapete come si dice, no? "Il calzolaio cammina con le scarpe rotte" (detto a cui l'amico Bilbo aggiunse che "i figli del calzolaio girano col Mercedes")]. E comunque vado per spegnere il computer e scopro una cosa interessante. E cioè che il computer mi chiede di installare glii aggiornamenti importanti CHE HA GIÀ SCARICATO.
E io strabuzzo gli occhi. E vado subito a controllare le impostazioni: e le impostazioni sono corrette: "Avvisa, ma non scaricarli né installarli automaticamente". Almeno: sono chiare secondo me, ma a quanto pare secondo Microsoft c'è qualcosa che cambia, perché a quanto pare un pacchetto di aggiornamenti è stato scaricato senza il mio permesso né senza il permesso delle policy di sistema.
Bel modo di operare, non c'è che dire. Poi quando dico che Windows mi sta un po' sullo stomaco c'è anche chi mi dice che il software originale è tutta un'altra cosa. Sì, decisamente: come quel cliente che gli saltarano in fila QUATTRO HARD DISK al portatile e alla quinta installazione, sebbene il numero di serie della CPU corrispondesse, Windows non ne voleva sapere di attivarsi... È vero: con i software piratati casini di questo genere tendono a non succedere...

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