venerdì 29 marzo 2013

Una cura per quei poveri bambini

Da anni non guardo la televisione, come sanno molti miei lettori.
Anche perché quando scoppia qualche "caso televisivo" va a finire che tanto le notizie mi arrivano lo stesso. Come è stato per il ben noto caso della "piccola Sofia" e della """"""""""""""""cura"""""""""""""""" (scusate se lo metto fra MOLTE virgolette) con cellule staminali.
Su questo caso non volevo intervenire, sinceramente, perché più volte ho chiesto soprattutto il rispetto per i bambini, e sentivo sinceramente il bisogno di dire la mia.
Mi riferisco al caso "mediatico" scoppiato con un servizio de "Le Iene" presentato in maniera tale da far imbufalire l'opinione pubblica.
Allora, cominciamo dall'inizio: anzitutto non è corretto chiamare l'azione con l'uso delle cellule staminali con il termine di cura, poiché moltissimi di quei bambini sono affetti da malattie *incurabili*. Quella che viene somministrata è una "terapia compassionevole", un modo per non sentire il dolore e/o lenire ALCUNI SINTOMI. Stop.
Per lo stesso motivo si somministra morfina (o altri farmaci di base oppiacea) ai malati terminali di cancro. E porto questo come esempio, perché quello che voglio sottolineare, a tutti quelli pronti a riempirsi la bocca contro "il governo brutto & cattivo che vuole la morte dei bambini" che il fatto che si somministrino stupefacenti ai malati terminali non implica automaticamente che l'ospedale se li procuri andando dalla spacciatore all'angolo della strada.
Non entro nel merito della funzionalità della terapia che sia affermata, presunta o altro, ma mi permetto di segnalare l'analisi seria, scientifica e ben documentata che ha fatto l'amico e collega blogger Salvo di Grazia.
In particolare segnalo questo primo articolo, magari dai toni un po' forti ma che evidenzia le prime incongruenze; poi segue questo articolo che riassume con calma e dovizia di dettagli tutta la storia; e infine questo articolo, che riassume quello che volevo esprimere anche io quando il fenomeno ha cominciato a sfuggire di mano con manifestazioni di piazza più che discutibili.

E prima di concludere, voglio rilanciare e fare mio anche la Lettera aperta di Famiglie SMA Onlus, che dovrebbe far riflettere chi pensa che le cose siano riconducibili a un ministro despota contro poveri malati.
Bene. Ora posso concludere. Chiedendo di non sbraitare: ci sono dei bambini: ci vuole silenzio, calma e molto rispetto anzitutto per loro.

2 commenti:

amleta ha detto...

Pure io ho visto il famoso reportage delle iene e devo dire che è stato sconvolgente perchè non sapevo che esistessero queste cure compassionevoli. Mi sono messa al posto di quei genitori disperati e veramente non riuscivo a capire il motivo di un rifiuto per loro. Ovviamente non sono molti informata su queste cure, ma penso che qualsiasi cosa possa servire a rendere un pò più tollerabile la vita ad un bambino o adulto che sia allora debba essere usato. Quelli che protestano contro l'uso delle staminali sono gli stessi che protestano contro i matrimoni gay e gli stessi che non vogliono che l'Italia diventi un paese libero come gli altri. Insomma, la solita gente legata alla religione. Io sono dalla parte di questi genitori perchè non si può tollerare di vedere il proprio figlio in certe condizioni e sapere che è lo stato che ti vieta di usare certe cose. Insomma, un giudice non può seguire la propria convinzione religiosa o etica ma solo il diritto al benessere degli individui umani.

Grizzly ha detto...

[...] penso che qualsiasi cosa possa servire a rendere un pò più tollerabile la vita ad un bambino o adulto che sia allora debba essere usato. [...] Io sono dalla parte di questi genitori perchè non si può tollerare di vedere il proprio figlio in certe condizioni e sapere che è lo stato che ti vieta di usare certe cose. Insomma, un giudice non può seguire la propria convinzione religiosa o etica ma solo il diritto al benessere degli individui umani.
Scusa, @amleta, ma il senso di questo mio articolo è molto differente.
Ti cito di nuovo il secondo articolo di Medbunker che ho citato sull'articolo, ma soprattutto in particolare questo passaggio:

Il caso ha provocato un'ondata di sdegno e commozione in tutto il paese, il cittadino sa bene di cosa si tratta o è stato solo "condizionato" dalla vicenda trasformata in "dramma televisivo"?
Proviamo a fare un test, guardiamo la notizia da un'altro punto di vista: "associazione privata somministrava cure non provate e secondo le indagini della magistratura, questo avveniva in locali inadeguati e non a norma su adulti e bambini gravemente malati. Sempre secondo le indagini, ancora in corso, ciò avveniva in cambio di donazioni di migliaia di euro. L'inventore della cura, che non è un medico, prometteva la guarigione da malattie inguaribili senza aver mai dato prova delle sue affermazioni. Il ministero della salute era al corrente di tutta la vicenda e, nonostante le diverse irregolarità ed i potenziali pericoli per la salute rilevati dalle ispezioni dei NAS, non ha subito impedito che ciò avvenisse".

La storia è la stessa ma cambiano i ruoli. Come avrebbe reagito la popolazione se la vicenda fosse stata presentata così? Perché trasmissioni come "Le Iene" "perseguitano" falsi dentisti, falsi medici e simili dipingendoli come piaga sociale e pericolo pubblico quando in una situazione molto più delicata il "non medico" lo ha presentato come "eroe altruista"?
Il serio sospetto che l'opinione pubblica sia stata condizionata dal cattivo servizio televisivo è evidente.