Naaa, si scherza. È vero: purtroppo in questi due mesi di cronaca, costume e casini vari ho dedicato moltissimo del mio sempre più risicato tempo libero, ritagliandomi letteralmente pure i minuti, a un progetto grande e importante. Un progetto che avrei voluto far uscire entro natale ma che, viste le dimensioni assunte, temo che invece rinvierò forse a natale prossimo eheheh.
Di che si tratta? Presto detto. Sto sistemando le cose da pubblicare: anzitutto verrò fuori con un romanzo di fantascienza ambientato a Siracusa (mancano proprio gli ultimi ritocchi e in settimana dovrei cominciare la rilettura e ripulitura di errori e refusi), dopodiché sto preparando e riordinando il materiale per altre due pubblicazioni (che probabilmente però verranno fuori solo in formato elettronico: ancora devo decidere) ma, soprattutto, sia durante le mie vacanze estive, sia da quando sono tornato e praticamente fino a tutta la giornata di ieri, domenica, ho sviluppato una lunga (e oserei dire anche DOLOROSA) serie di appunti che riguarda il mio primo progetto letterario complesso.
Ma ora lo posso dire ufficialmente:
Ho intenzione di scrivere un romanzo fantasy!
Una classica storia di draghi e cavalieri, chierici e druidi, maghi e magie...... ma non così classica come possa sembrare, dato che ho la palese intenzione di rompere alcuni dei più tipici cliché dei romanzi sull'argomento.
Ecco il motivo di tanto lavoro: in questo periodo sto leggendo (e rileggendo: ho ripreso con piacere la tetralogia di Eragon) molti romanzi fantasy per prendere qualche spunto d'ispirazione. Ho affrontato alcune saghe come "I dragonieri di Pern", e adesso sto seguendo la molto classica saga di "Dragonlance".
Però, appunto, vorrei rompere un po' gli schemi classici del romanzo. Alcune cose, obiettivamente, rimangono (voglio rompere, non stravolgere completamente): sto raccontando una storia di bene contro il male [seppure finalmente potrò sfruttare la magica evil overlord list e creare un signore del male veramente serio (-: ] in cui il confine fra bene e male non è così netto e marcato come ci si possa aspettare, ma soprattutto sto raccontando una storia che gira intorno a due personaggi che vivono due avventure uguali eppure contrapposte.
Non voglio andare avanti per rovinarvi la sorpresa, ma due cosucce ve le dico: la prima è che ho preso appunti perché scrivere un romanzo fantasy non è una cosa che puoi semplicemente buttare giù di getto: se non hai tu stesso un'idea chiara a grandi linee di quello che deve succedere, il rischio è di costruire un ginepraio totalmente indistricabile. E il problema è che questi appunti, che stabiliscono a moooooooolto grandi linee la trama, sono sparsi su un documento ODT da oltre duecentoquaranta pagine, il che significa che il romanzo sviluppato dovrebbe estendersi per, probabilmente, dalle otto alle dieci volte tanto. Ragione per cui, appunto, la prima cosa che dico è che sicuramente il mio primo romanzo fantasy sarà, per logistica, diviso in almeno tre volumi, se non di più. Una cosa è certa: non ho intenzione di sviluppare un volume alla volta, bensì di completare tutto il romanzo prima di definire una seria demarcazione e pubblicare, quindi, con cadenza annuale, i volumi (un po' come il lavoro fatto con alcuni film tratti da romanzi fantasy).
La seconda cosa: che un punto voglio svelarlo. Finalmente nel mio romanzo taglierò un cliché che è presente innumerevoli volte su innumerevoli romanzi fantasy. E questo cliché riguarda la magia, soprattutto le sorgenti dell'energia magica. Ma di nuovo non ho intenzione di esprimermi troppo sull'argomento, per evitare di rovinarvi la sorpresa.
Tuttavia questa del romanzo fantasy non è la sola novità: qualche altra novità verrà in questo periodo non solo per quanto concerne i miei lavori letterari, ma anche e soprattutto riguardo a questo blog e alla mia presenza su questo blog, e su internet in generale. (-:
Stay tuned: sono tornato, e un po' come il mitico Ghandi II, questa volta mi fumano parecchio #_#
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