In questi giorni seguo con una certa preoccupazione lo sviluppo degli eventi in Ukraina, chiaro appannaggio del concetto che la vecchia URSS se pur scomparsa dalla cartina geografica, è ancora presente nelle idee di certi leader più o meno carismatici (PS: segnalo anche, via @breakingitaly, un interessante filmato Youtube sull'argomento, girato da una ragazza ukraina in piazza durante gli scontri).
E osservo che mentre noi, che viviamo nella cosidetta "Area Euro", comunque fatichiamo per giungere alla fine della giornata, c'è chi va in piazza (ho visto il video a un tg, non mi ricordo quale, sorry) come una simpatica signora di ben oltre la mezza età, che a un anno dalla pensione è andata a partecipare agli scontri e girava armata con un pistolone che faticava a restare dentro le sue mani di madre: per poter garantire un futuro migliore ai suoi figli, e per evitare che possano essere i suoi figli a morire, in piazza. Perché vogliono essere liberi di entrare nell'area Euro anche loro, anziché dover suggere sempre dalla mammella della grande madre Russia.
Queste immagini e queste situazioni rappresentano la storia che si srotola letteralmente di minuto in minuto: adesso sto leggendo sui quotidiani on line che Yanukovich è stato rimosso dalla presidenza. Continuerò a seguire con apprensione le vicende, vedremo che succederà; quando non ci sarà più bisogno di queste manifestazioni sarà un bene e un male: un bene perché forse vorrà dire che tutti quanti sono riusciti a raggiungere una sana libertà ed indipendenza. Oppure un male, perché vorrà dire che nessuno sarà più in grado di lottare.
0 commenti:
Posta un commento