domenica 17 gennaio 2016

VLOG 100: La licenza Creative Commons



[Nota: anche i contenuti di questo blog sono rilasciati con una licenza Creative Commons]
Benvenuti a bordo viaggiatori: sono Grizzly e questo è Diario di Viaggio on the road.
Puntata speciale numero CENTO: tutta a colori!
Ah, no. Aspetta: quello era Dylan Dog... vabbè anche questa puntata sarà comunque molto interessante, quindi cominciamo: sigla!
[♪♫♪]
Natalino Balasso ha pubblicato su YouTube il suo «Messaggio di fine anno»: lo aveva già fatto in passato, è un messaggio simpatico, divertente, lascia un po' - comunque - pensare... ma soprattutto ha fatto una cosa diversa dal solito, e che ha provocato un pochino di «movimento».
Quello che ha fatto è stato condividere il video sul suo profilo Facebook con una nota, che diceva: "Il video è stato rilasciato con una licenza Creative Commons, che significa che potete farci un po' tutto quello che vi pare".
Ora, come dicevo, questo ha generato un pochino di movimento, perché c'è chi ha tentato di utilizzare l'Editor Video di YouTube (sono uscite alcuni "esperimenti" di video derivati), ma soprattutto questo ha portato un pochettino l'attenzione - appunto - sulla licenza Creative Commons, sul fatto che YouTube permette (oltre alla "Licenza Video di YouTube standard", licenza standard di copyright) di utilizzare una licenza Creative Commons per realizzare i propri contenuti.
E chi è un aficionado del mio canale, avrà notato che (praticamente DALL'INIZIO) tutti i miei video sono rilasciati con una licenza Creative Commons.
Infatti nella descrizione del video trovate "Licenza Attribuzione di Creative Commons (riutilizzo consentito)" e - addirittura - "Remixa questo video", che apre lo strumento dell'editor video di YouTube.
Allora, che cos'è la licenza Creative Commons per il riutilizzo? Cerchiamo di fare una breve digressione e cominciamo dall'inizio: cos'è il copyright?
Quando io realizzo un contenuto (E in questo caso, innanzi tutto, per non parlare troppo genericamente mi riferirò ai video su YouTube), quando io realizzo un contenuto, per esempio un video su YouTube, e quindi immaginiamo che io faccio un video di pochi secondi: in questo video tiro uno starnuto e dico: «ETCIÙ! [tiro sul col naso] Maledetta allergia...»; questo è il mio "contenuto", giusto? Un classico videuzzo di 3 secondi che potrebbe diventare virale ed essere visto da milioni di persone.
Questo video lo ho realizzato io, è stato "realizzato da Grizzly": è stato pensato, concepito, scritto, diretto, interpretato, editato e caricato su YouTube da Grizzly. Che questo, quindi, mi fa diventare «l'autore» del contenuto, il «detentore dei diritti d'uso per il contenuto».
Infatti YouTube mette a disposizione il proprio sito, la propria piattaforma, per la distribuzione dei video ma - giustamente - ti dice a te, creatore di contenuti (che bella parola «creatore di contenuti», no? Anche... qualcuno ama dire «creativo»: non mi considero una persona creativa, perché la mia creatività lasciamola perdere, ma comunque...), YouTube dice a te creatore di contenuti: "Noi ti diamo a disposizione la piattaforma, ma i «diritti di sfruttamento ed uso» del video (del prodotto che tu carichi) rimangono i tuoi", nella virtù nella quale tu non vada - ovviamente - a violare il copyright di altri, per esempio mettendo della musica o delle scene delle quali non sei il detentore dei diritti d'autore.
La licenza di copyright standard ci dice, semplicemente, quello che è il «copyright» ufficiale: "Il copyright di questo video è di Grizzly, tutti i diritti sono riservati".
Quali sono i "diritti" di un video? I diritti di pubblicazione, di distribuzione, di visione, di copia, etc.
Si è tanto parlato - a proposito di copyright e di violazione di copyright - della piaga del "freebooting", che nell'ultimo anno soprattutto è andata a danneggiare tantissimo i creatori di contenuti. Il "freebooting" (il "saccheggio"): quando una persona prende un mio video caricato su YouTube, lo scarica sul proprio computer e lo ricarica su un altro Social Network (o anche sullo stesso Social Network) facendolo passare per un prodotto che ha realizzato lui, e quindi prendendo i meriti, gli onori della realizzazione di questo video e danneggiando quindi il creatore dei contenuti.
Però adesso andiamo un attimo dal creatore, e diciamo che io, creatore di un contenuto, pur essendo il detentore dei diritti di uso del mio contenuto, del mio video, però stabilisco una possibilità di utilizzo del video un pochettino più ampia della semplice visione su YouTube.
Per esempio io sono una persona favorevole alla condivisione dei contenuti, al riutilizzo dei miei contenuti, e all'utilizzo in ambito educational dei miei contenuti: quindi, che per esempio dei miei video possano venire proiettati all'interno di una scuola, per fare complemento ad una lezione (spero che chi vuole fare una cosa del genere ci pensi attentamente, perché io considero i miei video "quattro chiacchiere in libertà" e non credo che siano PARTICOLARMENTE educational!). Ma - scherzi a parte - diciamo che io sono aperto alla possibilità della «condivisione dei contenuti».
Ora la «condivisione» cos'è? Non quella che si fa con i bottoni che ci sono sotto il video sul portale di YouTube (o là in alto, che c'è la freccina "condividi questo video"), ma una più ampia possibilità di condivisione: per esempio - appunto - proiettare parti del video all'interno di una scuola.
Ora la licenza di copyright standard questo NON LO CONSENTE. Quindi che vuol dire? Allora, dice, se io voglio proiettare un video di Grizzly (o un video di un creatore di contenuti X) in una scuola, non lo posso fare assolutamente? È un reato? No: io posso contattare il creatore di contenuti e chiedere una "licenza d'uso" specifica per un determinato progetto: una licenza d'uso per proiettare il video in una scuola, per utilizzare il video in una trasmissione televisiva, per utilizzarlo in ambito commerciale, in ambito non commerciale... io ti do una licenza per fare QUESTA DETERMINATA COSA, ti autorizzo per iscritto gratuitamente o a pagamento a fare un uso DIFFERENTE da quello che dà a disposizione YouTube.
Però ora, come dicevo, io sono favorevole a determinati tipi di «condivisione» dei miei contenuti. Quindi cosa faccio? Preparo una specifica "licenza d'uso" che dice che "sì: sono il detentore del copyright, però ALCUNI DIRITTI SONO RISERVATI a me, e altri diritti no"?
Virtualmente sì, e quello che dovrei fare è quello: dire per ogni contenuto "La licenza d'uso è QUESTA".
YouTube a noi creatori di contenuti mette a disposizione la licenza di copyright standard, che è quella di cui abbiamo parlato sino ad ora, o la licenza Creative Commons di tipo «Attribuzione - Condividi allo Stesso Modo»
Cosa significa questa licenza? Significa che è possibile utilizzare il mio contenuto (il mio video) in quelle che si chiamano "opere derivate": consideriamo che in un mio vlog medio, la prima parte io presento un canale YouTube, la seconda parte parlo di un argomento. C'è un docente scolastico (un professore di liceo) che vede quella seconda parte in cui parlo di un determinato argomento è molto interessante (poraccio! No, si scherza), comunque è molto interessante e vorrebbe utilizzarla in una forma di "lezione multimediale" che vuole realizzare per la sua scuola, però vorrebbe utilizzare solo quella parte, non tenere anche la parte in cui parlo del canale YouTube, perché non è pertinente al discorso.
Grazie alla licenza Creative Commons io gli sto dicendo che può prendere quella parte del video (che è un "opera derivata"), quindi realizzerà da quel video degli spezzoni (sono delle "derivazioni" da quel video): questo è realizzare un'opera derivata.
E dice: "sì, ma tu sei il detentore dei diritti di copyright" Esatto! E la licenza infatti dice: "Tu puoi realizzare delle opere derivate, ma A DUE CONDIZIONI."
La prima condizione si chiama «Attribuzione»: tu DEVI chiaramente indicare che quelle parti di video sono tratte da un video realizzato da Grizzly, pubblicato su YouTube, il video originale (o i video originali, se ne hai utilizzato altri) devono essere indicati.
E due: devi CONDIVIDERE l'eventuale opera derivata allo stesso modo, con una licenza Creative Commons.
Questo perché? Perché nel momento in cui io ho realizzato questo video, la seconda parte del video è una cosa "educational" che è piaciuta a un professore, il professore realizza un video in cui c'è la sua lezione con le parti del mio video, la pubblica su YouTube con una licenza Creative Commons.
C'è UN ALTRO professore, da un'altra parte del mondo, che trova questo video interessante, e vuole prendere parti della lezione del professore e parti del mio video per REALIZZARE QUALCOSA LUI A SUA VOLTA!
Vedete? Si innesca un meccanismo di condivisione produttiva, perché è una condivisione delle idee, che è un meccanismo molto bello, perché io resto sempre il creatore del contenuto, il copyright rimane il mio, però il mio contenuto può dare forma, può dare vita a tantissimi altri contenuti più o meno interessanti in quello spirito di condivisione che vi dicevo. Non è lo spirito di condivisione "Scarichiamo tutto pirata e diamolo a cani e porci!": è questo il meccanismo in cui è fortissima la licenza Creative Commons, perché grazie a questa licenza la possibilità di fare queste cose io la sto dando senza bisogno di contattarmi e di chiedermi il permesso di farlo.
Ovviamente la licenza è limitata a queste funzioni: se si vuole fare qualsiasi altra cosa (mettere il video sull'uso commerciale, fare un altro progetto che non si vuole condividere in licenza Creative Commons), in quel caso resta la normativa sul copyright: sono io il detentore dei diritti d'uso (del "copyright", appunto), quindi se tu vuoi realizzare qualcosa che non rientra nei canoni di ciò che ti autorizza la licenza Creative Commons, tu mi contatti, io valuto la proposta e ti lascio - eventualmente - una licenza d'uso differente, specifica per te, per quei contenuti; una licenza d'uso che può essere gratuita, una licenza d'uso che può essere a pagamento, e tu sei autorizzato a fare quella cosa.
Perché - ovviamente - se tu non ti attieni alla licenza Creative Commons, non mi contatti e realizzi un'opera derivata in maniera totalmente differente, comunque questa è una violazione del mio copyright, e la violazione del mio copyright comunque è una violazione delle norme di legge.
Ora, sino a questo momento mi sono riferito alla licenza Creative Commons di tipo «Attribuzione - Condividi allo Stesso Modo» (la più importante licenza che ci mette a disposizione YouTube, al contrario della licenza di copyright standard), però - naturalmente - uno: «contenuto» nel caso di YouTube è un video, però il contenuto al quale può essere applicata la lIcenza Creative Commons non necessariamente può essere un video: può essere qualsiasi «opera dell'ingegno». Può essere - appunto - un video, può essere un brano musicale, può essere un testo, un libro, una presentazione, un'animazione... può essere un blog: qualsiasi opera dell'ingegno può essere rilasciata con una licenza di tipo Creative Commons.
Per esempio su YouTube, se io (su un video YouTube) voglio mettere della musica, devo essere autorizzato ad utilizzare della musica, quindi buona parte della musica "commerciale", generalmente ha una licenza d'uso che permette solo l'ascolto, non permette - per esempio - di utilizzarla su un video YouTube. Però esistono dei musicisti che, con lo stesso spirito di condivisione che utilizzo io sui video YouTube, hanno realizzato dei brani musicali per i quali sono favorevoli alla condivisione di questi brani (all'utilizzo di questi brani in opere derivate) quindi hanno rilasciato questi brani musicali con una licenza di tipo Creative Commons.
Il grandissimo Jason Shaw (il musicista del sito Audionautix): vi lascio il link sul doobly-doo, che in realtà lo trovate sul doobly-doo di TUTTI i miei video, perché è l'autore del brano intitolato "Open road" che è la "sigla" di questo vlog: è un brano musicale che il musicista (Jason Shaw, appunto) ha rilasciato in licenza Creative Commons. E voi su tutti i miei video (sotto tutti i miei video) in cui è utilizzato quel brano, trovate scritto "Open Road, realizzato da Jason Shaw, scaricata da Audionautix, rilasciata in licenza Creative Commons", che è l'ATTRIBUZIONE: lui mi dice "Sei libero di utilizzare il mio brano musicale sui tuoi video YouTube, a patto che mi dia l'Attribuzione del brano"
E come dicevo moltissimi contenuti possono essere rilasciati con una licenza d'uso di tipo Creative Commons, e ci sono tantissime licenze d'uso Creative Commons, a seconda delle condizioni che vuole porre il creatore del contenuto per l'utilizzo particolare della sua opera (del suo "contenuto"): ci può essere, per esempio, una licenza che permette di utilizzare il contenuto ma di non realizzare opere derivate, quindi permette solo di utilizzare il contenuto nella sua interezza.
Ci può essere una licenza che è per l'utilizzo non commerciale: puoi utilizzare il suo contenuto ma non puoi farne uso commerciale.
E di nuovo: che cosa significa? Che se io voglio realizzare un'opera commerciale basandomi sul contenuto di qualcuno che l'ha rilasciato con una licenza Creative Commons, non posso? Automaticamente no: dovrò contattare l'autore e chiedere una specifica licenza, perché - anche se il brano (il contenuto, il video, il quello che è) è stato rilasciato con una licenza Creative Commons - la licenza Creative Commons dice quali sono le cose che posso fare senza bisogno di chiedere il permesso dell'autore e senza violare il copyright dell'autore, per tutto quello che non è contemplato dalla licenza Creative Commons qualsiasi utilizzo io faccia (che non contempli quella licenza) virtualmente è una violazione del copyright dell'autore, quindi qualsiasi utilizzo diverso dalla semplice fruizione dev'essere autorizzato dal creatore del contenuto, o autorizzato dalla sua specifica licenza d'uso.
Se volete maggiori informazioni sulle licenze Creative Commons vi lascio SICURAMENTE sul doobly-doo il link alla fondazione Creative Commons, che vi spiega quali sono le licenze, qual è lo scopo delle licenze, quali sono i principi alla base dell'idea della «condivisione dei contenuti» e - prima di concludere - vi chiedo, se voi siete dei creatori di contenuti (per esempio se pubblicate video su YouTube o se, non lo so, scrivete un blog, se siete dei musicisti) se avete considerato l'ipotesi di realizzare dei contenuti, rilasciare dei contenuti con la licenza Creative Commons: di permettere questo meccanismo della condivisione costruttiva.
Bene ragazzi: io ho concluso, vi ringrazio per essere arrivati sino in fondo di questo, che è stato il mio centesimo vlog: per la centesima volta mi sono seduto in macchina a parlare con voi del più e del meno, spero di essere riuscito a intrattenervi sino a questo momento. Se ci sono riuscito vi ricordo di farmelo sapere facendo pollice-in-alto e condividendo (appunto!) questo video con i vostri amici, utilizzando gli strumenti di condivisione che trovate in fondo al video (se siete sul sito) o là in alto (se siete su dispositivo mobile); tra l'altro, se siete su dispositivo mobile, vi ricordo che potete condividere questo video con i vostri amici anche su Whatsapp o Telegram. Vi ricordo (tra parentesi) di iscrivervi al mio canale Telegram (trovate il link sul doobly-doo, sull'annotazione e sulla scheda): in questo modo saprete facilmente quando pubblico un nuovo video.
In ogni caso vi ricordo che pubblico un nuovo video della serie #DdVotr ogni domenica mattina alle otto.
E vi ricordo - se non l'avete già fatto - di iscrivervi al mio canale: è gratuito e vi permetterà di non perdere anche tutti gli altri contenuti che pubblico su questo canale.
Bene: direi che questo è tutto, per cui - come sempre - grazie, ciao a tutti e ci vediamo alla prossima!

0 commenti: