domenica 18 dicembre 2016

VLOG 143: Centrale Solare Termodinamica Archimede #CentraliAperte



Bruciamo del combustibile, facciamo bollire dell'acqua, otteniamo del vapore, etc... ve l'ho detto la volta scorsa.
Eppure (a parte la nuvola) è una gran bella giornata di sole; se solo si potesse usare il sole per far bollire l'acqua, fare il vapore etc...
... eh! Ma come si fa? Qua ci vorrebbe il genio di Archimede e i suoi specchi... oh!
Benvenuti nella Centrale Solare Termodinamica Archimede, viaggiatori: sono Grizzly e questo è Diario di Viaggio on the road.
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Benvenuti a bordo, viaggiatori: sono Grizzly e questo è Diario di Viaggio on the road. La settimana scorsa vi ho portati nel "cuore della montagna" dentro la centrale idroelettrica "Anapo"; questa settimana - visto che si è verificata una situazione particolare - vi sto portando nella Centrale Archimede: quella che dicevo che erano undici anni che non visitavo, perché quando sono stato alla centrale Anapo ancora non si parlava di riaprire la centrale Archimede, invece dopo aver girato il video etc (dopo una settimana o due), è venuto fuori che doveva essere aperta la centrale Archimede sabato scorso.
Quindi sabato scorso sono stato alla centrale Archimede, solo che... c'era stata l'allerta meteo, quindi la manifestazione era stata spostata di una settimana.
Ora non ho idea se la centrale è aperta (intanto ci sto andando), perché questa settimana non c'è stata allerta meteo, però ieri sera ha diluviato e stamattina la giornata è un po' discutibile.
Speriamo bene! Se state vedendo questo video, tendenzialmente la centrale dovrebbe essere aperta e quindi facciamo un'altra esperienza, un'altra passeggiata dentro una centrale elettrica. In questo caso la Centrale Archimede è una centrale "Termica", ma una centrale termica che utilizza anche gli "specchi".
Allora: come la volta scorsa segue un montaggio della visita, delle attività che ci sono in centrale, della centrale stessa, e ci vediamo dopo il montaggio per le conclusioni. A dopo!
[♫ Musica: Elektronomia - "Energy" ♪]
Bene! Siamo giunti alla fine di questa passeggiata all'interno dell'area della Centrale elettrica Archimede, e siamo giunti alla fine di questa passeggiata: io sono uscito dalla centrale (che si trova qui, alle spalle) e sono venuto qui, nella Riserva Naturale delle Saline di Priolo.
Per due motivi, il primo motivo è "per allontanarmi un po' dalla confusione": ci sono molti ragazzi, ci sono molte scuole, ci sono molte attività... è stata comunque una giornata *veramente* molto interessante.
Il secondo motivo ha a che fare proprio con questa riserva, perché la centrale Enel Priolo è stata coinvolta in un'attività che ha riguardato queste saline, perché... dato che queste saline ormai - ovviamente - non sono più utilizzate per produrre sale (ma sono un'area protetta) sono anche un'area dove vengono molti uccelli migratori.
Nella parte delle saline, che era ridotta - veramente - a un pantano, Enel è venuta incontro al comune di Priolo perché c'è un sistema per il raffreddamento dell'olio lubrificante che utilizza l'acqua di mare.
Quindi l'acqua di mare viene aspirata (da delle pompe che si trovano proprio qui davanti) e viene portata all'interno del circuito, con uno scambiatore viene utilizzata per abbassare la temperatura dell'olio, e quindi l'acqua di mare, che si ritrova a una temperatura poco più alta (di qualche grado più alta in realtà) viene poi rigettata in mare. In questo caso, utilizzando le pompe di mandata e "girando" determinati tubi, anziché rigettare l'acqua di mare - appunto - in mare, parte è stata "deviata" e pompata all'interno delle saline per permettere di ripopolare in qualche modo di acqua (e di acqua di mare "fresca", non stagnante) la zona dell'acquitrino, quindi di migliorare la situazione.
È un progetto molto interessante, che ha avuto naturalmente successo, ed è un'altra cosa molto interessante che è stata fatta all'interno di questa centrale.
Ora, rispetto alla centrale dell'Anapo (che abbiamo visto la volta scorsa), questa centrale - naturalmente - ha un impatto ambientale superiore, molto superiore perché il gruppo principale è un gruppo "Turbogas", quindi è un gruppo che utilizza il metano e l'aria calda per riscaldare l'acqua etc. Però ha questo discorso degli specchi.
Questo discorso degli specchi, della centrale «solare termodinamica» è un discorso sperimentale. Vengo e mi spiego: il progetto era stato presentato dal Premio Nobel Carlo Rubbia con la collaborazione dell'ENEA.
E considerate che nel 2005, quando sono entrato la prima volta in questa centrale, ancora questo progetto era - appunto - solo «un esperimento di cui si parlava». Addirittura nel 2005 si ventilava l'ipotesi di "mettere in funzione" questa situazione intorno al 2025~2030, probabilmente con l'apporto dei cinesi.
E invece siamo oggi nel 2016 in uno spazio in cui è stata realizzata buona parte della centrale solare termodinamica.
È un discorso molto interessante per molti motivi: la centrale solare termodinamica, a parità di superficie rispetto alla centrale termica classica, naturalmente ha una capacità di generazione di corrente molto molto inferiore: considerate che la struttura che c'è degli specchi è veramente estesa, ciò nonostante tutta la struttura è in grado di generare - approssimativamente - fra i 4,5MW e i 5MW (contro la centrale termica classica, che a pieno regime va a generare una variazione fra i 760MW e gli 800MW).
Però è il principio sperimentale quello che conta, perché sono state trovate moltissime soluzioni e sono state considerate moltissime cose  proprio grazie al fatto che è stata sperimentata questa situazione.
Per esempio all'interno dei tubi che arrivano agli specchi gira un sale (un sale ovviamente fuso: sotto "forma liquida"), il sale che è una miscela di nitrato di sodio [NaNO3] e nitrato di potassio [KNO3].
Sono quindi dei sali "naturali": il nitrato di potassio (il classico "salnitro") è un sale che viene utilizzato come fertilizzante, come ossidante, addirittura lo si trova in uso anche alimentare; il nitrato di sodio è un sale del tutto simile al sale da cucina. E questo ha due pregi: il primo pregio è che utilizzare del sale liquido per accumulare calore permette di avere una buona resa calorifica rispetto ad altre sostanze.
Vi sono per esempio delle centrali... vi è una centrale (come questa) solare termodinamica in Spagna, che però utilizza un «olio diatermico» per accumulare calore. Ci sono una serie di rischi nell'utilizzare olio: il primo fra tutti, che in caso di perdita (di danneggiamento di uno dei tubi) naturalmente l'olio inquina. L'olio caldo è estremamente infiammabile.
Mentre il fatto di utilizzare del sale fuso ha dei pregi: innanzi tutto in caso di perdita, la prima cosa che succede è che il sale liquido a contatto con l'ambiente tende a solidificare (quindi in realtà tenderebbe proprio anche a "tappare" la perdita). In caso di dispersione di olio, rischia di infiltrarsi ed andare a finire nelle falde acquifere, mentre una dispersione di sale - a meno che non stia diluviando - tendenzialmente finisce in terra e lo si può raccogliere veramente con una pala.
Se si dovesse smantellare l'impianto (dismettere l'impianto) i sali che sono stati utilizzati non sono dei rifiuti tossici, mentre l'olio che viene smaltito è comunque un rifiuto di tipo tossico.
Quindi: se pur vero che - come dicevo - la centrale arriva a generare circa 5MW, è anche da considerare che la centrale (anche quella solare) ha un suo "consumo interno", per esempio le pompe che fanno circolare il liquido, i motori che servono a orientare gli specchi... naturalmente lo sbilanciamento è *estremamente* positivo rispetto al calore accumulato.
Il punto di questione è il problema di tenere la centrale di generazione "ferma", come è successo per esempio in questi giorni che c'è maltempo.
Perché il punto è... vi ho fatto vedere nel video che ci sono due serbatoi: un serbatoio di sali a 290 gradi e un serbatoio di sali a 550 gradi.
La temperatura di esercizio con il sale "surriscaldato dal sole" è - appunto - di 540~550~560 gradi; il restante sale (questo è il cosidetto "serbatoio dei sali caldi"). Il restante sale viene tenuto a una temperatura superiore ai 290 gradi (al momento in cui abbiamo girato il sale era all'incirca intorno ai 330~340 gradi) perché viene mantenuto al di sopra della temperatura di fusione, cosicché è un liquido.
Ora il problema è QUESTO: quando la centrale è in funzione, il sale viene surriscaldato dal sole, viene utilizzato in uno scambiatore termico per surriscaldare l'acqua, poi ritorna nel serbatoio dei sali a 290 gradi ("serbatoio dei sali freddi", freddi relativamente: non ci metterei un ditino dentro in un sale a 300 gradi!) e ritorna in quel serbatoio, rimane costantemente caldo.
Ci sono delle resistenze sotto il serbatoio che permettono di controllare la temperatura, ma finché il sale è caldo, finché c'è questo ricircolo continua a entrare del sale "caldo", quindi comunque resta a temperatura. Il problema è quando la centrale si ferma, viene drenato tutto il sale dai tubi (per evitare che solidifichi): il problema è che bisogna tenere il sale caldo, quindi comunque ci sono delle resistenze che costantemente tengono a temperatura quel sale, con un consumo elettrico.
Ora, prima di concludere io ci tengo - innanzi tutto - a ringraziare Enel, che non ha sponsorizzato questi video ma comunque mi ha permesso di poter effettuare le riprese all'interno della Centrale dell'Anapo e all'interno di questa Centrale Archimede. Vi ricordo che l'iniziativa Centrali Aperte c'è in tutta Italia, quindi informatevi, guardate sul sito di Enel (o chiamate la sala stampa di Enel per chiedere informazioni), perché spesso succede che nei weekend (soprattutto il sabato) venga aperta una particolare centrale, magari nel vostro territorio. E può essere un'occasione molto interessante per approfondire un po' il discorso che c'è dietro la produzione di corrente che arriva alle vostre case, e soprattutto - quando si tratta di aprire delle centrali "particolari" (come delle centrali idroelettriche, come questa che è una centrale solare, come magari una diga) può essere anche un'occasione molto interessante di andare - anche con i bambini - a fare una passeggiata particolarmente istruttiva.
Infatti, come è stato per la Centrale dell'Anapo, anche in questo caso sono venute moltissime scuole, ed è una cosa che fa moltissimo piacere vedere - comunque - questo interesse. Sono venute tantissime persone, c'è stata tanta attività (attività sportiva, attività ricreativa e assaggio di prodotti tipici: c'era dell'ottimo pane con l'olio, perché c'è dell'olio tipico di queste zone, molto buono) ma comunque, al di là di quello è stata anche molto interessante questa passeggiata all'interno della centrale.
Bene ragazzi: io direi che ho concluso qui; io sono Grizzly, vi ringrazio per essere arrivati sino in fondo a questo vlog, vi ricordo - se questo vlog vi è piaciuto, se comunque siete incuriositi dall'iniziativa Centrali Aperte - di chiedere maggiori informazioni e di fare pollice-in-alto. Vi ricordo di condividere questo vlog con i vostri amici (anche su Whatsapp o Telegram).
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Detto questo, noi ci vediamo domenica prossima con i normali contenuti di #DdVotr, per cui di nuovo grazie, ciao a tutti e ci vediamo alla prossima!

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