domenica 22 gennaio 2017

VLOG 149: Attraverso lo schermo



Ieri sera il concerto è stato un successone: ma bellissimo, oh!
Ho fatto il video *tutto il tempo*
[♪ musica e urla dal cellulare♫]
Sì: è un po' sfocato...
Sì: traballa...
Sì: l'audio fa schifo, però dai: bellissimo! Come essere lì, giusto?

Ecco, dai... tranquillo. Non è niente [sciacquone] succede...
Dai: ma veramente faceva così schifo? Noooo: non ci credo...

Ho visto cose che voi umani non riuscite più ad immaginare: ho visto concerti *LIVE* con I MIEI OCCHI, senza avere un telefonino cellulare in mezzo, e quindi senza guardare attraverso lo schermo del cellulare, che è una cosa sempre più rara.
Ma vi venisse... veramente vi auguro di andare a sbattere contro lo stipite di una porta col mignolino del piede... AAAAARGHHHH! Mi fa un male boia solo a pensarci... sigla.
[♪♫♪]
Ne ho parlato in #OperazioneNostalgia: quando avevamo la fotografia analogica (e quindi avevamo il rullino da 24 o da 36 pose) usavamo parecchia parsimonia nello scegliere quali dovevano essere i ricordi che ci saremmo portati avanti per tutta la vita.
Adesso che abbiamo una caterva di strumenti digitali in grado di registrare la qualsiasi cosa, ci sono persone che *continuano* a registrare, un po' come se fossero dei cyborg: hanno un  «occhio bionico» che è questo cellulare (o questo tablet) sempre davanti agli occhi .
Ormai non si vive più la realtà: la realtà la si vive attraverso lo schermo del cellulare.
Che è una cosa che diventa eccessiva, e diventa eccessiva in situazioni come in un concerto, come uno spettacolo, come una festa di compleanno: non ti godi più i ricordi con i tuoi amici, con i tuoi parenti, con i tuoi figli. No: i ricordi te li devi godere dietro lo schermo di un cellulare.
Un concerto live registrato col cellulare: che... che senso c'ha? Tutte le immagini tremolanti, sfocate, quell'audio vergognosamente brutto: ma perché?
Ogni tanto potrebbe essere utile, veramente, ricordarsi di avere anche una vita, ricordarsi di avere anche degli occhi: crearsi un «ricordo» non con qualcosa che puoi filmare e riguardare due volte (e ti fa talmente schifo che, probabilmente, poi lo metti di lato. Oppure lo hai registrato e non lo riguarderai mai, perché È ORRENDO) e invece GUARDARE le cose con i propri occhi, costruirsi un ricordo basato sul "Siamo a un concerto: ci sono andato con gli amici", il divertimento che c'era stato con gli amici. Non tanto "le immagini" perché le hai girate col cellulare. [sospiro]
Il comico Sergio Sgrilli, che è bravissimo: l'ultima volta che sono stato a Milano ne ho approfittato per allungare la visita di un paio di giorni e sono stato all'Area Zelig a vedere il suo spettacolo (se vi capita di trovare un suo spettacolo nella vostra città, andateci, perché è veramente molto bravo). Sergio Sgrilli raccontò, quando gli era nata la bambina, della cosa più "inquietante" che è un po' un «gesto del XXI secolo»: questa brutta abitudine di filmare la qualsiasi cosa arriva al punto di girare un video in sala parto. Che se ci pensi, seriamente ti chiedi: poi cosa te ne fai di quel video?
"Ragazzi: dopo cena ci sbrachiamo tutti sul divano e ci guardiamo la mi' moglie, a cosce aperte, che SBRAITA COME UN'INDEMONIATA!"
No, ma veramente? Sta succedendo il «miracolo della vita»: goditelo, invece di filmarlo.
Secondo me questa rivoluzione digitale, questa possibilità di registrare e riprodurre continuamente le cose, ci ha fatto allontanare un po' dall'idea di quello che è vivere le proprie avventure, vivere le proprie esperienze, vivere la realtà... e ha trasformato la realtà in un "mondo virtuale". Ormai non è reale quello che vedi con i tuoi occhi: è reale quello che vedi attraverso lo schermo del cellulare, e secondo me questo è eccessivo.
Secondo me ci vuole un ritorno alla realtà, è importante un attimo sedersi, e un attimo pensare "Sì, ok: è bello avere anche il ricordo che resta fisso, ma è bello anche avere il ricordo dentro di sé." È bello vivere un'avventura, vivere un'esperienza perché la si è vista con i propri occhi, non perché si è riusciti a girare delle immagini tremolanti e sfocate con il cellulare.
Almeno: questo è quello che penso io: io faccio video, faccio fotografie, ma cerco anche di vivere le cose, non sto tutto il tempo con gli occhi sullo schermo del cellulare: mi piace anche guardare le cose, mi piace anche vivere le avventure e poterle raccontare direttamente, piuttosto che doverle filmare per farle vedere a qualcuno con queste immagini tremolanti e sfocate.
Voi cosa ne pensate? Parliamone: come sempre nei commenti qua sotto, oppure su Twitter, con l'hashtag #DdVotr.
Bene ragazzi: con il messaggio "Cerchiamo di vivere un po' la realtà, cerchiamo di non essere costantemente con gli occhi sul cellulare" voglio concludere questo vlog. Se sono riuscito a incuriosirvi, se sono riuscito a farvi pensare, se pensate che - forse - anche voi state vivendo un po' troppo la vostra vita attraverso lo schermo di un cellulare... se sono riuscito quindi a farvi guardare oltre lo schermo del cellulare, potete farmelo sapere facendo pollice-in-alto e condividendo questo vlog con i vostri amici, magari con quelli che hanno spesso gli occhi sul cellulare, e quindi anche su Whatsapp o Telegram.
Detto questo, vi ricordo - se non l'avete già fatto - di iscrivervi al mio canale YouTube: è gratuito e assumerete subito quel buon profumo di nuovo iscritto che ci piace così tanto. Che è un profumo reale: non è "attraverso lo schermo di un cellulare"!
Vi ricordo inoltre che se seguite anche il mio canale Telegram (che trovate linkato sul doobly-doo e sulla scheda) riuscirete anche a ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo video.
Infine: se c'è un argomento che vi piacerebbe che io trattassi in Diario di Viaggio on the road, potete farmi sapere anche questo in un commento qua sotto.
Bene: io sono Grizzly, come sempre grazie a tutti per essere arrivati in fondo a questo vlog, ciao e ci vediamo alla prossima!
[bleep]
E un grande pollice-in-alto anche per Otto, che mi ha aiutato a fare questo video; e tranquilli: non è stato male, è solo bravo a recitare, eh ;)

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