domenica 30 luglio 2017

VLOG 174: Salvati col... traghetto!



Benvenuti a bordo, viaggiatori: sono Grizzly.
Durante la FAQ per i mille iscritti ho promesso che avrei raccontato in un video a parte il soccorso più complesso che abbiamo svolto come volontari di protezione civile.
Bene, mettetevi comodi: in questa puntata di Diario di Viaggio on the road vi racconterò proprio quella storia, per cui cominciamo. Sigla!
[♪♫♪]
Una veloce premessa: la nostra associazione di volontariato, svolgendo attività di protezione civile, ha a disposizione una serie di mezzi.
Vari mezzi, a cominciare dalla grandissima cucina da campo (che è stata anche in Abruzzo nel 2009), passando per pick-up antincendio, carrelli con gruppi elettrogeni, carrelli con torre-fari, pompe idrovore e via discorrendo.
Tra tutti questi mezzi, tempo fa la nostra associazione ha acquisito un mezzo anfibio: un FIAT 6640 che era stato dismesso dai Vigili del Fuoco.
Il FIAT 6640 è un coso come questo qua: fondamentalmente un barcone con quattro ruote, un'elica e un timone posteriori. Fino a circa 1,50 mt di profondità lavora "con le ruote", superato il metro e mezzo di profondità c'è la «linea di galleggiamento», a quel punto comincia a galleggiare e lavorerà con l'elica posteriore, tant'è che per guidare quest'affare sono richieste la patente "C" e la patente nautica.
Comunque cominciamo la nostra storia: era una notte buia e tempestosa...
... e SUL SERIO: era una notte di novembre e stava piovendo molto forte. Io mi ero addormentato verso le undici e mezza/mezzanotte meno un quarto, anche perché con la pioggia continuava, la luce, a staccarsi, quindi era impossibile fare qualsiasi cosa: io avevo letto un po' un libro, praticamente con la torcia, perché l'abat-jour continuava a spegnersi...
Mi ero addormentato verso le 23:45, fatto sta che a mezzanotte e mezza circa mi suona il cellulare; riconosco che è la suoneria della protezione civile (anche perché è una suoneria molto forte, apposta per svegliarmi), prendo il cellulare: il collega mi dice "Mirko, vieni subito in sede con gli stivali e la cerata: abbiamo un'emergenza"
Quando scendo, arrivo davanti al portone di casa. Davanti al portone c'è un pezzetto di marciapiede e il cortile. Il marciapiede sarà alto una decina di centimetri: sta piovendo così forte che l'acqua lambisce il marciapiede.
Ora, dove abito siamo sulla punta della collina, da casa mia tutte le strade partono IN DISCESA, ragion per cui quei 10cm di acqua non è che vengono dalla strada, perché sta scorrendo da qualche parte acqua, no: è solo acqua che sta PIOVENDO!
Stava piovendo letteralmente a secchiate, e c'erano 10cm di acqua in terra, davanti casa mia.
Fortunatamente la sede della protezione civile, rispetto a casa mia, si trova a 250 metri, che sono stati *massacranti*, perché salgo in auto, l'illuminazione stradale spenta perché mancava la corrente, e io (con i fari fendinebbia, perché non riuscivo a vedere nulla), e faticavo persino a vedere i tergicristalli per quanto forte stava piovendo.
Comunque arrivo in sede, trovo gli altri colleghi: stanno preparando il mezzo anfibio e stanno preparando la jeep, e il presidente ci dice che siamo stati chiamati dai carabinieri, perché c'è una situazione molto grave in un paese vicino Siracusa, che è Priolo Gargallo, per cui saliamo sui mezzi (io, un collega e il conducente sul mezzo anfibio). Comunque noi ci avviamo, arriviamo all'uscita di Siracusa, superiamo una rotonda (contromano, perché nel frattempo sulla rotonda c'erano degli scavi: la pioggia aveva allargato lo scavo e non si poteva passare, c'era la polizia municipale. Ci fa segno di passare contromano, quindi una cosa complicatissima), finalmente arriviamo non a Priolo, bensì più o meno a metà strada.
Di fronte alla zona industriale, dopo l'ennesima portineria della zona industriale, la strada fa 200mt dritta e una piccola curva. E vediamo che c'è una fila di auto (tipo sette~otto macchine) ferme con le quattro frecce. Davanti alla prima auto non c'è nulla (e comincia questa curva).
Insomma il mio collega guarda: "Mah... magari c'è stato un incidente dopo la curva, che è tipico con questa pioggia, no?"
E quindi ci fermiamo, ci mettiamo in fila assieme alle altre auto: "Cosa facciamo? Chiamiamo la Sala Operativa e gli diciamo che siamo bloccati?"
In quella sento qualcuno che chiama da fuori
"Scusatee!"
Il conducente è seduto, il mio collega è seduto, io sono in piedi dietro e dico: "Aspettate un attimo, vediamo chi è che sta chiamando"; vado dietro il mezzo, alzo il tendalino guardo fuori e c'è un carabiniere con la cerata che sta facendo segnale verso il mezzo.
Io: "Mi dica"
Lui: "A duecento metri c'è l'acqua alta più di un metro, e ci sono diverse persone bloccate nelle auto"

Capisco subito che il punto dove dovevamo andare non era "a Priolo città", ma "sulla strada per andare a Priolo".
Nel frattempo arriva la nostra jeep, quindi dico subito al carabiniere: "Guardi: spieghi tutto al mio collega, noi intanto facciamo manovra", perché eravamo in fila, quindi ritorno dentro e dico al collega "fai manovra, perché dobbiamo andare di là", gli spiego velocemente com'è la situazione; salgono i ragazzi, che hanno lasciato la jeep lì, sullo spartitraffico. Il collega che ha parlato col carabiniere ci spiega non solo che - appunto - quello è l'intervento che ci hanno chiesto.
C'è uno spezzone di strada di trecento metri con più di 1,50mt d'acqua, quindi ci sono le persone bloccate e i carabinieri col fuoristrada - comunque - non ci potevano entrare nemmeno loro (e quindi per quello ci hanno chiamato a noi, sapendo che avevamo il mezzo anfibio). Comunque il collega ci dice una cosa che ci gela il sangue, perché non solo, dice, ci sono una decina di persone bloccate tra le auto.
Tra queste persone c'è una donna che era con due bambini (di due anni e di pochi mesi), che ha chiamato il 112 dicendo che stava salendo l'acqua; L'operatore è arrivato a dirle di salire sul tetto dell'auto... ed è caduta la linea. E l'operatore del 112 non è più riuscito a mettersi in contatto con la signora!
Quindi *terrorizzati* partiamo, il collega supera contromano tutta questa fila di auto, "entriamo" praticamente nella situazione e cominciamo a vedere... la prima cosa che abbiamo visto - superata la curva - è appunto improvvisamente che comincia l'acqua. In mezzo a questo immenso lago delle persone (in fila indiana). E la cosa inquietante è questa: l'acqua - praticamente - era alta almeno 1,40~1,50mt, arrivava più o meno a quest'altezza.
Non faccio questo segno con la mano «per modo di dire»: quello che vedevamo erano persone sedute sui tetti delle auto, e dei tetti delle auto vedevamo 5~10cm... non si vedeva altro!
Quindi io e un collega usciamo, il collega si mette sul pianale anteriore del mezzo, io su quello posteriore, facciamo segnale al conducente, lo facciamo accostare alle varie auto, diamo una mano alle persone a saltare dal tetto dell'auto e salire sul mezzo; c'è una persona su un cordoletto a bordo muro, ci avviciniamo quindi anche a quel cordoletto, facciamo salire quella persona, il conducente cerca di andare avanti, ma questa persona si mette a gridare "No no fermo: c'è la mia macchina!"
C'era solo acqua lì davanti... praticamente questo signore aveva un cabrio... e scusatemi l'ironia: una FIAT Barchetta!
Talmente bassa 'sta macchina (era alta UN METRO) che praticamente si vedeva solo l'acqua: non si vedeva la macchina!
Quindi il collega fa retromarcia, fa manovra e ci avviciniamo all'ultima auto, dove non si vede nessuno.
Accendiamo il faro, cominciamo a guardare con le torce, chiamiamo... "Signora? C'è nessuno? Non c'è nessuno?" ma non si vede nessuno. Abbiamo recuperato dodici persone, l'ultima auto è deserta.
Ovviamente essendoci le persone a bordo, non è che diciamo che cosa stiamo cercando, ma siamo piuttosto preoccupati; quindi a un certo punto il collega torna indietro per parlare con i carabinieri, per dire che non riusciamo a trovare la signora e capire cos'è successo. Ma mentre torniamo indietro, il carabiniere ci fa segnale e ci dice che quantomeno, in merito alla signora e ai due bambini, per fortuna è a posto perché sono salvi: assieme al carabiniere c'è una guardia giurata (una guardia giurata uscita dalla zona industriale), una guardia giurata FRADICIA, totalmente fradicia (proprio gocciolante).
Praticamente la signora e i due bambini sono andati a prenderli due guardie giurate della zona industriale (letteralmente "a nuoto") prima che arrivassimo noi.
Quindi adesso erano in infermeria, "Le sta venendo a prendere un ambulanza per portarli in ospedale, per controllare che i bambini stiano bene", mentre noi possiamo andare verso la sala operativa della protezione civile di Priolo, perché nel frattempo dobbiamo recuperare altre persone.
Infatti ci "ributtiamo" in questa situazione profonda 1,50mt, superiamo quest'avvallamento (sono 350~400mt di strada), dopo di questa c'è un altro tratto di strada con 60cm di acqua; in mezzo c'è un pezzo (lungo 1km) con le persone bloccate. Alcune persone dicono che hanno intenzione di aspettare che smetta di piovere, perché per fortuna nel frattempo sembra piovere sempre di meno, e quindi hanno intenzione di aspettare che la situazione si stabilizzi, mentre altre che sono bloccate (perché hanno avuto danni all'auto) seguono noi, vengono con noi, perché quantomeno stiamo andando alla sede della protezione civile, dove troveranno qualcosa di caldo troveranno delle coperte, etc.
Quindi... il mezzo anfibio ha un difetto: non c'è una "scaletta per salire", dobbiamo predisporgliene una, quindi finché devi tirare fuori uno che è sul tetto dell'auto, è alla stessa altezza del mezzo. Ma quando devi tirare su qualcuno da terra, è molto difficile.
Quindi i colleghi scendono, danno una mano alle persone a salire, io e l'altro collega restiamo sopra e diamo una mano anche noi. E ci sono due persone anziane, che vengono praticamente prese di peso da tre colleghi, sedute sul mezzo e poi io e l'altro collega la prendiamo sempre questa signora (e poi l'altra signora) piano piano le facciamo salire a bordo. E infine a un certo punto, mentre facciamo salire le altre persone, insomma mi affaccio, do una mano, faccio salire una persona, mi affaccio, do una mano e mi trovo il mio dirimpettaio, lo guardo.
Io: "E tu che ci fai qua?"
Lui: "Io tornavo da Catania..."
All'una e mezza di notte succede anche questo.

By the way: per quale motivo ho intitolato questo video così? Perché finalmente - mentre stiamo andando alla sede della protezione civile di Priolo - le persone che sono a bordo del mezzo si sentono più tranquille, qualcuno tira fuori il telefonino e versa fuori una litrata di acqua... una persona riesce a ottenere un telefonino in prestito giusto per chiamare casa, e vediamo questa persona che chiama:

Tizio: "Mamma? Sì a posto. No, no: stiamo andando a Priolo. Noo: son venuti a prenderci i pompieri con il traghetto! No, no: è... con il traghetto sono venuti... Ma non lo so: pare un traghetto, però c'ha le ruote... non l'ho capito com'è sta cosa!"

Siamo scoppiati a ridere tutti quanti... vi dico per ANNI cioè... in realtà ancora adesso... ogni tanto quando diciamo "dobbiamo prendere il mezzo anfibio" lo chiamiamo «il traghetto» per questa piccola parentesi, no?

Insomma, in conclusione questo è stato il soccorso più particolare, più complesso che ci è capitato di andare a fare come volontari di protezione civile.
In varie occasioni è successo di svolgere altre attività di soccorso (dall'affrontare incendi di sterpaglie che potevano essere più o meno complessi, all'affrontare situazioni più complesse: persone scomparse, brutte situazioni a livello anche di alluvioni, di fango etc.), ma questa secondo me è stata l'esperienza più incredibile con cui ci è capitato di avere a che fare.

Fra parentesi, se ricordate la puntata di Vita da Tecnico "Pronto soccorso!" (che - se non ve la ricordate o non l'avete vista - ve la lascio linkata sul doobly-doo e sulla scheda), quella puntata racconta proprio un "piccolo incidente" con un cliente la mattina dopo quell'alluvione.

Io spero di essere riuscito a intrattenervi: se ce l'ho fatta vi ricordo di fare pollice-in-alto e condividere questo vlog con i vostri amici, anche su Whatsapp o Telegram.
Iscrivetevi, commentate, fatemi sapere se a qualcuno dei vostri familiari (o a voi) è mai successa una cosa simile a questa, o una cosa meno complicata... non lo so: parliamone nei commenti qua sotto, oppure su Twitter con l'hashtag #DdVotr

Io sono Grizzly, come sempre grazie, ciao a tutti e ci vediamo alla prossima!

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