domenica 3 giugno 2018

VLOG 217: Quando diventai cosysop dell'RC Fidonet #OperazioneNostalgia



Eravamo tra aprile e maggio del 1998, ossia (tendenzialmente) esattamente vent'anni fa.
Vent'anni fa io ero già un soddisfatto utente di Linux e Linux già si dimostrava un sistema operativo adatto a determinati ambiti; ancora non c'era molta diffusione della rete internet, ma c'era una certa diffusione della rete Fidonet.
Quello di cui io voglio parlarvi oggi è cosa successe vent'anni fa, quando io diventai cosysop della BBS Speed of Life di Avola, e quindi voglio raccontarvi una piccola eppure simpatica ed importante pagina della telematica italiana, nonché della mia storia, in questa che è una puntata veramente speciale di Diario di Viaggio on the road #OperazioneNostalgia
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Mario Murè è stato un amico, è stato un sysop, è stato l'RC Fidonet (il Region Coordinator italiano, l'RC33 - oppure RC033: adesso non ricordo esattamente quale fosse la sigla) e all'epoca (nel 1998) era anche un soddisfatto utente Linux anche lui (assieme a me).
Comunque come dicevo la nostra storia comincia tra la fine di aprile e l'inizio di maggio del 1998, Mario ha la BBS, sta cambiando hardware, sta potenziando un pochettino il computer: ha preso una nuova scheda madre, ha preso un nuovo processore, ha preso della nuova ram...
Questo computer, però, sta dando degli strani problemi: una volta avviato il sistema operativo, entro massimo un minuto tende a bloccarsi.
Il problema è che l'amico che gli ha venduto i componenti hardware non è conoscente del sistema operativo Linux, quindi non sa aiutarlo più di tanto.
Quindi Mario si rivolge a me, sapendo che sono un tecnico informatico e che ho una certa esperienza col sistema operativo Linux.
Gli chiedo telefonicamente di fare una serie di test, in particolar modo test della memoria, cose di questo genere (già all'epoca c'era il Memory Test), ma diciamo che quello che vediamo è che sì: sembra che la macchina non presenti problemi alla ram, non presenti problemi al processore, non presenti problemi di raffreddamento... semplicemente durante l'esecuzione del sistema operativo Linux, dopo uno o due minuti dall'avviamento, tende a bloccarsi improvvisamente.
Era una cosa stranissima, talmente strana che venni a casa sua e cominciammo a fare qualche esperimento. Però, nonostante verifiche, nonostante tentativi di reinstallazione, nonostante avessi portato un'intera macchina che avevo da parte, un K5-PR100 con il mio sistema Slackware, con tutto quanto funzionante: una macchina dalla configurazione abbastanza simile. Quella di Mario era un Pentium 133 con 128Mb di ram, la mia era un K5-PR100 con 192Mb di ram: eravamo "lì per lì", più o meno sullo stesso tipo di macchina.
Avevamo fatto delle prove a scambiare la ram, avevamo fatto delle prove a scambiare l'hard disk, avevamo fatto delle prove ad avviare il mio sistema operativo Linux sulla sua macchina, per vedere se ci fosse un problema nell'installazione di Linux, ma a quanto pareva anche il mio sistema operativo - sulla sua macchina - si bloccava, mentre mettendo il suo sistema operativo sulla mia macchina (spostando l'hard disk fisicamente: una cosa che con Windows sarebbe TOTALMENTE INFATTIBILE: impazzirebbe a cercare di riconfigurare tutto quanto, mentre Debian e Slackware all'epoca digerivano veramente di tutto. Cambiavi la macchina, magari t'impazziva un modulo, perché la scheda di rete non corrispondeva, ma la macchina si avviava tranquillamente).
Infatti era proprio quello il problema: l'hard disk di Mario sulla mia macchina funzionava perfettamente; il mio hard disk - che sulla mia macchina funzionava perfettamente - su quella di Mario si piantava.
Ragion per cui gli dissi: "Senti Mario: qui la cosa è abbastanza semplice." Abbiamo guardato per bene il BIOS, abbiamo guardato per bene tutto quanto, alla fine gli ho detto "Secondo me è un problema di scheda madre. È un problema che quando la scheda madre va «sotto sforzo» (e con Linux può succedere molto velocemente), il sistema si pianta. Mi pare piuttosto evidente. Anche perché hai visto: l'installazione di Linux funziona perfettamente, prendiamo la tua installazione sulla mia macchina, la digerisce senza battere ciglio, cammina, fa tutto quanto."
Mario dice: "E vabbè, a questo punto mi toccherà andare a vedere di farmi cambiare la scheda madre: vediamo un pochettino come mi posso organizzare."
Però mi fa - giustamente - "E adesso è un problema: dovrò stare fermo con la BBS una settimana, perché il mio amico aveva finito le schede madri e dovrà ordinarne un'altra."
Alché gli ho detto: "Vabbè, non ci sono problemi: questa macchina che io ho portato (questo K5-PR100) è una macchina che io avevo in BBS, ma stavo utilizzando perché volevo anche io potenziare la BBS, ma per il momento l'ho accesa solo per verificare come si comportava, verificare se avesse dei problemi... dovevo trasferire il software, trasferire i dati. Ancora non ho trasferito nulla, per il momento ti lascio questa macchina."
E lui rimase sconvolto: "Come mi lasci questa macchina? Ma stai scherzando?"
"No, non sto scherzando, Mario: tu hai più bisogno della BBS di me, tu sei l'RC Italiano. Tu hai bisogno che la tua BBS funzioni. Io la mia BBS ce l'ho funzionante, con una macchina un pochino più scrausa: posso andare avanti tranquillamente una settimana. Dovevo fare l'aggiornamento, ma ancora sono in grado di funzionare. Tu non sei in grado di funzionare senza una macchina: non puoi restare una settimana fermo senza BBS, scusami."
Rimase molto colpito, non voleva accettare, continuava a dirmi "Ma no, ma portatela, ma stai tranquillo" e io continuavo a dirgli "No, Mario: tu lascia stare. Insomma, ripeto: sei l'RC Fidonet, tu non puoi stare una settimana fuori. Se io dovessi avere dei problemi sulla mia BBS, dovessi restare una settimana fuori, diciamo che ho il permesso dell'RC Fidonet ad avere la BBS che non mi risponde in ZMH... Oh! E che ce dovemo fà? Serve di più a te la macchina! Non ti preoccupare, tienila con calma, fai in modo di verificare - quando arriva la nuova scheda madre - che funzioni tutto correttamente, poi mi vengo a riprendere la macchina."
Passarono sei giorni, sette giorni... otto giorni, adesso non ricordo di preciso quanto, però diciamo che arrivò la nuova scheda madre, arrivò la nuova ram, montò di nuovo il computer, mi chiamò di nuovo per provare a fare delle verifiche, per accertarci che tutto funzionasse correttamente e - appunto - cambiata la scheda madre e rimontato l'hard disk suo questa nuova scheda madre, tutto quanto funzionava perfettamente, fu ripristinata la BBS, io mi riportai il K5-PR100 su cui poi montai la mia BBS, e tutto quanto a posto, tutto quanto finito lì, giusto?
Però no: perché quello che voglio raccontarvi riguarda quello che successe la sera in cui avevo lasciato il K5-PR100 a Mario, e poi ero ritornato a casa, avevo mangiato normalmente, avevo cenato... insomma verso le dieci di sera avevo fatto il poll (su Navigator BBS), avevo scaricato la posta per vedere un pochettino che cosa si muoveva nell'ambito Fidonet. All'epoca ero cosysop di Navigator BBS e quindi avevo accesso all'area sysop, cosa che Mario non sapeva, perché generalmente non scrivevo nell'area sysop: la leggevo. Il sysop di Navigator BBS era un'altra persona e io gli davo una mano - così - ogni tanto. Mi ero limitato a leggere l'area sysop più per curiosità che per altro.
Comunque quella sera, dopo aver fatto il poll, notai che c'era un nuovo messaggio nell'area sysop. Un messaggio di Mario nell'area SYSOP.ITA, il quale messaggio non aveva avuto risposte (perché poi fu il giorno dopo che cominciarono a vedersi le prime reazioni), ma un messaggio che io porto - veramente - ancora nel cuore, non solo per la gentilezza con cui Mario aveva raccontato di me a Fidonet Italia, ai sysop di Fidonet Italia, ma proprio il contenuto del messaggio.
Lui cominciava dicendo "Io oggi so come si è sentito Tom Jennings [il creatore di Fidonet ndG] quando si danneggiò il suo computer, si bruciò il suo 286, e gli amici gli COMPRARONO un nuovo computer... Parliamo di un periodo in cui un computer negli USA, un home computer, costava 3~4mila dollari, quindi non parliamo di un giocattolino da un centinaio di euro, parliamo di una macchina piuttosto pesante: gliela ricomprarono gli amici, dicendo ‘Tom: noi ci stiamo togliendo qualche decina di dollari dalle tasche, però a te il computer serve: a te serve VERAMENTE!’ Grizzly, il ragionamento che fatto con me è stato lo stesso. Mi ha detto ‘Io sono un sysop marginale, sono un point fidonet, sono uno che sulla rete ha comunque modo di accedere. Tu sei l'RC Fidonet, tu non puoi stare una settimana~dieci giorni senza la BBS, quindi io CI TENGO che tu prenda la mia macchina sinché non risolvi i tuoi problemi.’"
In questo bellissimo messaggio, oltre a esprimere il suo ringraziamento, oltre a parlare di come la telematica sia riuscita ad avvicinare persone che non si conoscevano per semplici gesti di pura amicizia, semplici gesti che stanno alla base di quello che era essere un hobbysta su Fidonet, quello che era essere un sysop Fidonet: non era una professione, era un modo di approcciarsi alla telematica totalmente hobbystico, totalmente amatoriale, e che però viveva su questi piccoli gesti, su piccoli gesti di amicizia.
Fu un messaggio che mi lasciò veramente molto piacevolmente stupito: non ho voluto rispondere a quel messaggio ma lo porto ancora oggi nel cuore, a distanza di vent'anni.
Un messaggio che mi è tornato in mente (come dire? Violentemente) quest'anno, perché il 16 aprile 2018 Mario Murè, grande amico, sysop di Speed of Life BBS, ci ha lasciati.
Mi ha lasciato un grande vuoto, mi ha lasciato un vuoto nostalgico, il vuoto del ricordo di una persona che era molto gentile, molto onesta, molto acculturata, molto simpatica, una persona con cui eravamo riusciti a tenere contatti nonostante tutto, anche andando avanti nel tempo: ci seguivamo su Twitter, lo seguivo su Instagram, era diventato un molto bravo fotografo...
I tempi cambiano, le cose finiscono e - forse - viviamo anche un po' troppo di nostalgia, quindi Fidonet è stata una grande ed importante esperienza, è stato un grande strumento per la telematica italiana, ma i tempi sono cambiati: adesso tutti abbiamo internet a disposizione nelle nostre case, nei nostri smartphone: vent'anni fa la telematica era ancora uno strumento soprattutto in mano a pionieri, soprattutto in mano ad hobbysti, soprattutto in mano a persone che ci mettevano di tasca propria: pagavano le bollette telefoniche, spendevano soldi per comprare attrezzatura... questa è stata la telematica in Italia solo vent'anni fa, eppure sembra un tempo così lontano.
Questo mio messaggio vuole essere un tributo a Mario Murè, vuole essere un tributo a Fidonet Italia, quindi grazie per avermi seguito sino a questo momento.
Io sono Grizzly, questo era #OperazioneNostalgia
Come sempre vi ricordo di mettere pollice-in-alto, condividere questo vlog, iscrivervi al canale: noi ci vediamo alla prossima, ciao a tutti... soprattutto ciao Mario!

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