domenica 4 novembre 2018

VLOG 239: Compleanno in casa #OperazioneNostalgia



-Cara: la settimana prossima è il compleanno del bambino!
-Ehhh: dobbiamo prenotare la sala.
-Dobbiamo prenotare il catering.
-Dobbiamo prenotare l'animatore.
-Dobbiamo prenotare tutto quanto! Così che sarà tutto quanto bello, pronto, sistemato, così il giorno del suo compleanno arriviamo, scarichiamo il bambino assieme a tutti gli amichetti lì nella sala, nella ludoteca. Ci pensano a tutto quanto gli animatori: li scaricano, li spompano, li fanno arrivare alla sera tutti stanchi. Poi arriviamo alla sera, peschiamo il primo bambino che capita e lo riportiamo a casa!
-Non è nostro figlio...
-Ma non importa: l'importante è che si siano divertiti! Giusto?
Ma una volta, come si festeggiavano i compleanni? Si facevano i compleanni in casa, e oggi proprio dei compleanni in casa parliamo.
Benvenuti a bordo viaggiatori: sono Grizzly e questo è Diario di Viaggio on the road #OperazioneNostalgia
[♪♫♪]
Un veloce aneddoto prima di cominciare: diversi anni fa siamo andati, con degli amici, alla Grande Apertura di un nuovissimo supermercato.
Ancora non era «periodo di centri commerciali»: c'erano i primi centri commerciali, comunque questo grandissimo supermercato che si apriva...
C'era, quindi, una festa molto grande: c'era la banda, c'era il buffet, c'era un grandissimo catering (eravamo andati là per quello), c'era un sacco di gente, c'era la musica, c'era l'animazione, c'erano gli sbandieratori, c'erano i palloncini... praticamente in realtà tutta l'animazione sarebbe cominciata verso le quattro del pomeriggio, ma noi siamo andati lì verso le dodici, le dodici e mezza, perché - naturalmente - siamo andati a scroccare il pranzo.
E la bambina, indicando un tavolo accanto a quello del catering, in cui faceva bella vista di sé una montagna di bicchieri di carta (di quelli ENORMI), una montagna di cappellini di carta e - in mezzo - un montarozzo di palloncini sgonfi, fa: “Papà: posso prendere due palloncini?”
E il papà: “Certo, ma ci mancherebbe! Mi sa che sono messi lì apposta. Magari devono prenderli alle quattro per distribuirli, e intanto sono lì”
E la bambina va lì e prende DUE palloncini, se li mette in tasca. E io guardo: “Senti un po': ma il tuo compleanno non è dopodomani?”
“eh sì...”
“Aspetta un attimo”
Vado lì, piglio una fila di bicchieroni di carta da mezzo litro (ne avrò presi una trentina), con questa fila di bicchieri piglio UNA VANGATA di palloncini, prendo una vangata di cappellini, glieli metto sopra, vado dalla bambina: “Tiè: la tua festa di compleanno la offre questo supermercato!”
E i genitori, magari: “Ma dai! Ma non mi sembra il caso!”
“Ma perché non ti sembra il caso? Qual è il problema? Che sui palloncini invece di «Buon Compleanno» c'è scritto il nome del supermercato? Vanno bene lo stesso!”
E se magari qualche anno fa era un po' discutibile avere i palloncini con il nome di un supermercato a una festa di compleanno... adesso sembra che invece sia normale avere i palloncini con il nome di una catena di fast-food a una festa di compleanno!
I tempi cambiano, le cose si evolvono e adesso va di moda andare in ludoteca, va di moda avere l'animatore, ma una volta come si faceva? Una volta si faceva la festa di compleanno in casa, soprattutto.
C'era il salone, questa stanza mistica in cui non c'entrava mai nessuno: lo stesso salone di casa mia è una stanza che - praticamente - non usiamo MAI; l'ultima volta che è stata usata intensamente...
... ci ha dormito Pio3D, dopodiché praticamente è una stanza in cui tu c'hai l'ombrello sgocciolante e lo lasci ad asciugare in salone...
Ma per l'occasione della festa di compleanno lo si puliva, lo si sistemava, si buttavano tutti i tavoli e le sedie di lato per lasciare lo spazio, perché era la stanza "grande" della casa e lì potevano entrare i bambini e ballare.
Parliamo di musica degli anni ‘80, magari di musica dei primi anni ‘90 (già c'era un po' di dance nei primi anni ‘90), ma negli anni ‘80 c'era della roba che noi consideravamo Rock Duro-Duro-Duro... adesso passa sulla radio "Classic" e mi sento ancora più vecchio di prima.
E quindi arrivava il giorno della festa, il giorno della festa che cosa succedeva? Succedeva che i tuoi genitori ti facevano mettere il Vestitino della Festa, perché bisognava essere eleganti! Ti sentivi un manichino dentro quella cosa terrificante, con la camicia tutta precisa e inamidata, magari col cravattino perché eri il festeggiato!
Sapevi che saresti finito al centro dell'attenzione, perché tua mamma ti diceva “Sì: sarai al centro dell'attenzione”
Sì: tutti mi indicheranno e si metteranno a ridere!
Ma - per fortuna - grazie al detto «mal comune, mezzo gaudio» anche tutti gli altri invitati dovevano essere vestiti dalle mamme e dai papà, e quindi “Eh no: bisogna andare a una festa, BISOGNA VESTIRSI ELEGANTI!”, per cui eravamo tutti quanti bardati come dei manichini, ragione per la quale *NON* *SI* *PARLAVA* *DEI* *VESTITI*, nessuno diceva “Oh, come sei vestito bene”: si parlava di tutt'altro, perché eravamo tutti quanti in un corposo imbarazzo.
C'era la torta che - spesso - era fatta in casa, magari dalla mamma o dalla nonna (o da entrambe), magari però qualche volta c'era la pasticceria vicino casa che faceva una torta molto buona, allora si prendeva la torta in pasticceria, ma il più delle volte la torta era fatta in casa, assieme a qualcos'altro, ma c'era ben poco da avere intorno alla torta: un po' di stuzzichini e la torta.
E si cantava «Tanti auguri a te», quello per fortuna si canta ancora adesso; non su YouTube perché - naturalmente - se no la Warner viene e ti tira giù il video (e ti mette uno strike): non si sa perché, visto che NON HANNO PIÙ IL COPYRIGHT SU QUELLA CANZONE, ma ci tengono...
E c'erano i regali, che sceglievano i genitori dei tuoi amici di concerto con i tuoi genitori, tendenzialmente. Quindi arrivavano una serie di vestiti terrificanti che probabilmente avresti messo solo una volta (a qualche altra festa di compleanno) o la famosa busta dei nonni con dentro le banconote, che poteva tornare sempre utile, quando i tuoi genitori non ti dicevano “Questa la teniamo noi, che così poi ti compriamo dei vestiti!”
-AAAARGH!! Ne ho un sacco di vestiti: compratemi dei giocattoli!
Ma ci si divertiva con poco, ci si divertiva con «Reality» de «Il tempo delle Mele»: sono stato uno di quelli che ha ballato su Reality, è una cosa che faceva molto figlio degli anni ‘80 (e - in fondo - sono nato nel ‘76, quindi SONO un figlio degli anni ‘80).
Io capisco che adesso le cose sono cambiate per molti motivi: uno dei motivi per cui sono le cose sono cambiate è che c'è questo bisogno di dover fare sempre tutto di corsa, e quindi c'è poco tempo per organizzarsi, e il pregio di avere la ludoteca - sicuramente - è quello che c'hai un luogo che magari piace già ai bambini, perché ci sono andati a fare altre feste: c'hai degli animatori molto bravi, c'hai delle persone che intrattengono tutti i bambini, giocano tutti assieme e tu vai lì, hai la possibilità di sederti con gli altri genitori, berti qualcosa, chiacchierare un po' mentre i bambini si scaricano.
Poi: ah tanti auguri a te, bravo, auguri, ecco i regali, bene, bravi, bis! E si va tutti a casa tranquilli e soddisfatti senza avere una casa *demolita* da andare a ripristinare il giorno dopo. Questo mi sta bene, però - insomma - non lo so: secondo me i compleanni in casa avevano un gusto molto differente.
Insomma ragazzi: queste erano le feste di compleanno negli anni ‘70, negli anni ‘80: la festa in casa. Voi invece che cosa mi raccontate? Come avete festeggiato i vostri compleanni quando eravate piccoli?
Li avete festeggiati in casa, li avete festeggiati in ludoteca, li avete festeggiati al fast-food? Avete avuto un po' e un po': magari voi avete fatto il compleanno in un fast-food ma qualcuno dei vostri amici e dei vostri compagni ha fatto il compleanno in casa? Parliamone!
Parliamone nei commenti qua sotto, oppure su Twitter con l'hashtag #DdVotr
Fatemi un po' sapere che cosa ne pensate, fatemi un po' sapere se avete qualche ricordo particolare di qualche compleanno particolare o di qualche cosa particolare che si faceva nei compleanni: io - come dicevo - la cosa che mi ricordo con più particolarità (e l'ho fatta almeno tre~quattro volte nel corso dei miei compleanni e dei compleanni dove sono andato) era - appunto - ballare Reality de Il tempo delle Mele: era il BRANO LENTO.
Qual è stato il regalo più particolare che avete ricevuto per il vostro compleanno? Particolare in senso positivo o negativo: può essere il regalo che vi ricordate perché l'avete immediatamente riciclato, non so come ulteriore regalo di compleanno o come regalo di natale.
Oppure il regalo che vi è rimasto più nel cuore. Oppure avete qualche altro ricordo: raccontatemi pure qualcosa.
Bene ragazzi: io sono Grizzly, questo era #OperazioneNostalgia; come sempre vi ricordo di mettere pollice-in-alto, condividere questo vlog, iscrivervi al canale, noi ci vediamo alla prossima puntata: ciao a tutti!

Mi resta solo un'ultima *piccola* curiosità: festa di compleanno con... MANDRIA di bambini urlanti e sbraitanti.
Arriverà il momento in cui: “E dai: scoppiamo tutti i palloncini!” SÌÌÌÌÌÌÌÌ!!
Dieci minuti dopo: “Bene: è il momento di aprire i regali. Oh, guarda: c'è un peluche dentro un palloncino. Ok: prendiamo uno stuzzicadenti e facciamolo scoppiare...” NUOOOOOOOH!!!
Metà degli invitati, compreso il festeggiato, scappano con le dita nelle orecchie... vabbè!

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