domenica 10 marzo 2019

VLOG 257: La danza dei ferrovieri giapponesi



Spento!
Zero giri al minuto, zero km/h, serbatoio: 7/8
Autoradio spenta…
Telecamera: ok!
Benvenuti a bordo, viaggiatori: io sono Grizzly e questo è Diario di Viaggio on the road.
E… parliamo di viaggi: siete mai stati in Giappone?
Se lo avete fatto, vi è capitato di prendere un treno o una metropolitana?
E in questo caso, avete fatto caso allo strano, particolarissimo e pittoresco comportamento del personale di stazione e del personale ferroviario?
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Sicuramente avrete notato che il personale ferroviario, in Giappone, ha l'abitudine a indicare con il dito e puntare in diverse direzioni, in certi casi anche pronunciando delle parole a voce alta in una maniera che sembra molto particolare e molto pittoresca.
Ora: perché questa procedura? Perché questa procedura che in certi casi avviene - proprio - anche in maniera particolarmente coreografica, con dei movimenti molto secchi e molto decisi, avviene pronunciando delle parole quasi come se fossero - non lo so - delle mosse di arti marziali?
Beh, alle spalle c'è un lavoro molto complesso, perché questa qui è una procedura di sicurezza che serve a tenersi focalizzati e concentrati quando si devono svolgere delle azioni ripetitive. Perché spesso è nelle azioni ripetitive, nella routine, che possono succedere gli errori o - addirittura - gli incidenti; mentre avere un sistema che ti permetta di restare sempre focalizzato, anche quando svolgi un'azione genericamente ripetitiva… sicuramente questo può aiutare a evitare errori, interpretazioni errate e, appunto, incidenti.
Bene: oggi, in questa puntata di #DdVotr voglio parlarvi dello «shisa kanko» (puntare e chiamare), per cui cominciamo il vlog: sigla!
Telecamera: spegni. Ok!
[♪♫♪]
Nella conduzione di un convoglio ferroviario (che sia un treno, che sia una metropolitana, che sia un tram) bisogna mantenere l'attenzione focalizzata su una serie di fattori; il più importante - sicuramente - che condurre (per esempio) una metropolitana (un convoglio di sei o sette vagoni) significa condurre un veicolo che ha spazi di frenata ESTREMAMENTE AMPI!
Se tu stai "guidando" una metropolitana alla velocità di (non so) 20~25km/h e devi inchiodare, devi dare il cosiddetto “pestone al freno” (in realtà non si dà un “pestone”, perché il freno ferroviario è un manettino, non è un pedale), non è che il treno si inchioderà in pochi metri: al contrario! Una metropolitana che si muova a 20~25km/h, un convoglio di sei o sette vagoni, richiederà ALCUNE CENTINAIA DI METRI prima di fermarsi!
Il conducente - per esempio - di una metropolitana che tutti i giorni conduce la stessa linea, fa ogni giorno la stessa tratta decine e centinaia di volte, naturalmente si abitua: è un'attività di routine.
Il problema è che quando un'attività è ripetitiva, quando un'attività diventa una routine è proprio nella routine, nel fare le stesse cose ogni giorno, che si nasconde il rischio della distrazione.
Ogni giorno fai questa tratta alle dieci del mattino, fai questa curva, rallenti a questa velocità e, dopo, trovi il semaforo verde. Ogni giorno, per due anni e mezzo.
Poi, una bella mattina, sei lì che: “Va bene: faccio questa tratta, dopo c'è il semaforo verde…”, passi: il semaforo era rosso…
E immediatamente - naturalmente - essendo una metropolitana non è che passi un semaforo rosso e non succede niente: succede DI TUTTO! Se superi un semaforo rosso il sistema che ripete i semafori in cabina suona una sfilza di allarmi, parte la frenatura di emergenza, etc.
Non succede una catastrofe, però è SEMPRE un errore da distrazione, è sempre un problema.
Ora: come si fa a evitare la distrazione quando si devono compiere delle attività che sono ripetitive? Beh, la risposta è evidente: bisogna fare attenzione e tenersi focalizzati nelle azioni che si compiono.
Allora bisogna trovare un sistema che permetta di (o contribuisca a) tenersi focalizzati durante l'esecuzione delle azioni ripetitive.
Se tu devi controllare i segnali ferroviari, devi controllare le rotaie etc e lo fai solo con gli occhi, guardi. Quello che succede è - come si suol dire - che guardi, ma puoi anche non vedere. Se tu anziché coinvolgere solo il senso della vista, provi a coinvolgere più sensi, provi a coinvolgere più parti del corpo, ecco che già diventa un'azione che - per quanto abitudinaria - è un'azione più complessa: richiede quel minimo di attenzione in più e quindi ti aiuta a tenerti focalizzato maggiormente.
Lo shisa kanko (puntare e chiamare) serve proprio a questo: quando su stai conducendo un mezzo ferroviario e devi confermare lo stato - per esempio - dei segnali, dei semafori, dei cartelli… non lo fai solo visivamente (e quindi coinvolgendo gli occhi): l'operatore utilizzerà il cervello, perché deve PENSARE a una serie di azioni coordinate;
utilizzerà le mani: punterà il dito verso il cartello/il semaforo/l'indicatore/la spia/etc;
oltre a puntare il dito, userà la propria voce: chiamerà il cartello/la spia e leggerà il suo stato.
«Semaforo: verde!»
Utilizzerà l'udito, perché sentirà quello che sta pronunciando e questo gli permetterà di ASCOLTARE quello che sta pronunciando e avere una conferma maggiore:
«Semaforo: rosso! Ehy: è rosso, mi devo fermare!»
Questa procedura aiuta a tenere l'attenzione focalizzata sulle azioni che si compiono.
Uno studio dell'Istituto di Tecnica e Ricerca Ferroviaria giapponese (del 1994) ha infatti confermato che applicare la procedura dello shisa kanko (puntare e chiamare) tende a aiutare a ridurre gli errori da distrazione sino all'85%, soprattutto, appunto, nelle attività ripetitive.
Un ulteriore studio dell'Università di Osaka del 2011 non solo ha confermato queste osservazioni, ma anche osservato un miglioramento medio dei tempi di reazione nel corso del lungo periodo.
Talvolta questa tecnica viene persino un pochino esagerata, applicando delle coreografie molto ‘violente’ e veloci e dei vocalizzi che danno quasi l'idea di - non so - dei gesti da arti marziali: in parte (ripeto) questa è anche una cosa dalla valenza turistica, anche un'attrattiva per i turisti; però piano piano questa tecnica di sicurezza si sta diffondendo non solo nell'ambito - in generale - del trasporto pubblico; diciamo che maggiormente è utilizzata nell'ambito ferroviario, ma piano piano si sta diffondendo appunto non solo nell'ambito del trasporto pubblico, ma in moltissimi ambiti industriali, in moltissimi ambiti dove si richiede di svolgere delle azioni che possono essere ripetitive e in cui proprio nella ripetizione, nella routine, ci può essere il rischio di errore o di incidente: piano piano - in Giappone (e in generale nel mondo asiatico: è una procedura che cominciamo a vedere anche in Cina) si sta diffondendo questa tipologia di procedura, quella di puntare e chiamare.
Anche negli USA e in alcuni stati europei ci sono dei luoghi, degli ambiti industriali, dove si sperimenta questa procedura.
Sicuramente non è una procedura perfetta al 100%, ma naturalmente è una procedura che AIUTA sicuramente a mantenersi focalizzati e quindi sicuramente è un aiuto efficace ed efficiente nell'ambito delle attività di sicurezza.
Ecco quindi la mia domanda: voi cosa ne pensate?
Pensate che la procedura di puntare e chiamare sia un efficace aiuto e dovrebbe essere implementata in altri ambiti? Pensate che ci possano essere dei meccanismi di sicurezza più efficienti per mantenersi focalizzati quando si compiono azioni ripetitive?
Conoscevate lo shisa kanko? Siete mai stati in Giappone e avete visto - appunto - gli operatori ferroviari che fanno questo puntare con il dito dappertutto?
Non la conoscevate? Non lo so: magari avete lavorato in Giappone nell'ambito ferroviario e la conoscevate già? Parliamone! Nei commenti qua sotto, oppure su Twitter con l'hashtag #DdVotr
Bene ragazzi: anche per oggi questo è tutto; come sempre spero di essere riuscito a intrattenervi, a stuzzicare la vostra curiosità, a farvi conoscere qualcosa di nuovo ed inaspettato: se ci sono riuscito, come sempre vi invito a mettere pollice-in-alto e condividere questo vlog con i vostri amici, anche su Whatsapp o Telegram.
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Io sono Grizzly (e mi sto puntando); prima di concludere ringrazio l'amico RaveTube per le immagini dell'operatore ferroviario che fa lo shisa kanko: questo è tutto, per cui come sempre: grazie, ciao a tutti e ci vediamo alla prossima!

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