domenica 5 gennaio 2020

VLOG 300: TV analogica #OperazioneNostalgia



Benvenuti a bordo, viaggiatori: io sono Grizzly, lui è Kent (la mia decorazione festiva), concludiamo questo periodo di feste con la prima domenica di gennaio e, proprio perché oggi è la prima domenica di gennaio 2020, vorrei parlarvi di una cosa che - probabilmente - entrerà in funzione entro il gennaio 2021 (forse - comunque - anche un po' prima): sto parlando del «Secondo Switch-OFF» del digitale terrestre, cambierà di nuovo il sistema televisivo, perché dobbiamo liberare le frequenze che vanno dai 694 ai 790MHz (ossia corrispondenti ai canali UHF che vanno dal 49 al 60), queste frequenze - infatti - dobbiamo liberarle per renderle disponibili per il segnale telefonico 5G.
E quindi sì, con buona pace di tutte quelle persone che sono lì a puntare il ditino e sbraitare che “il 5G è dannoso per la salute”, tralasciando (o dimenticando completamente) che queste frequenze sono state utilizzate non già dal segnale digitale terrestre quanto, addirittura, negli ultimi - credo - cinquant'anni proprio dal segnale televisivo analogico, perché sono - appunto - le frequenze corrispondenti ai canali dal 49 al 60 in banda UHF.
Il segnale televisivo analogico è qualcosa di cui voglio parlarvi oggi, perché voglio parlarvi proprio del sistema televisivo analogico che è stato in funzione, in Italia, sino al gennaio 2006, quando c'è stato lo «Switch-OFF» al completo digitale terrestre.
Pertanto vedremo come funzionava il segnale televisivo analogico e quali erano le sue limitazioni, e ne parleremo in questo episodio di Diario di Viaggio on the road #OperazioneNostalgia
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Grazie alle Smart-TV abbiamo la possibilità di ricevere segnale televisivo completamente interattivo: attraverso la connessione ad internet e “giocando” col telecomando possiamo interagire con la TV.
Ovviamente non è stato sempre così e una volta, con la TV analogica, tutto quello che potevamo fare era ricevere il segnale televisivo.
Come funzionava la trasmissione dei dati? Funzionava tramite trasmissione, in formato analogico, del segnale televisivo e del segnale audio (della traccia audio correlata).
Questo avveniva su delle frequenze radio: nello specifico utilizzavamo due bande di frequenza: il VHF, che era suddiviso in dieci canali (A, B, C, D, E, F, G, H… H1 E H2!)
Semplicemente c'erano questi dieci canali in ampiezza di banda di 7MHz in cui doveva transitare il segnale video e il segnale audio.
Dato che era molto limitante, con l'espansione del mercato televisivo, con la nascita di nuove emittenti, con la nascita di nuove esigenze, si crearono anche la "IV" e la "V" banda UHF: in questo caso avevamo a disposizione ben 48 canali (dal 21 al 69).
Sulla banda UHF, per via - proprio - del funzionamento della frequenza radio, i canali disponibili avevano un'ampiezza di banda leggermente più ampia del VHF: non erano più 7MHz, erano 8MHz.
E ora: come funzionava il segnale televisivo?
Si prendeva l'ampiezza del canale (per esempio, nel caso dell'UHF, 8MHz): circa 3MHz venivano utilizzati per la trasmissione del «segnale audio» in Modulazione di Frequenza [FM, ndG]: dato che un segnale in FM non ha bisogno di una banda così ampia, allora c'era la possibilità di utilizzare circa 1,5~2MHz per avere un segnale di altissima qualità, o magari per avere un segnale di BUONA qualità, intorno al MHz e qualcosa (1,25~1,33MHz): UN segnale in buona qualità e UN ALTRO segnale in buona qualità anche quello, avere DUE segnali paralleli per poter trasmettere un canale televisivo con due tracce audio separate (per esempio con l'italiano e con la lingua originale).
Queste erano cose, più che altro, sperimentali; ma principalmente si trasmetteva la traccia audio in modulazione di frequenza, e quindi sì: con uno scanner noi radioamatori potevamo “prendere” le frequenze corrispondenti ai vari canali audio e ascoltare la traccia audio del segnale televisivo.
La restante banda (4MHz e qualcosa) veniva utilizzata in Modulazione d'Ampiezza [AM, ndG] per la trasmissione del segnale TV analogico, del segnale VIDEO analogico.
Ora come funzionava il segnale video? C'avevamo il “tubo catodico”, aveva il “cannone” che lanciava gli elettroni contro il pannello e disegnava le linee sul pannello.
Si parla di (per il segnale PAL, qui in Europa) di 625 linee da disegnare 25 volte al secondo, quindi 625 linee che fanno un fotogramma 25 volte al secondo, per cui il segnale televisivo DESCRIVEVA questi 25 fotogrammi al secondo.
In realtà descriveva 50 volte al secondo un MEZZO FOTOGRAMMA, perché venivano inviati - interlacciati - un «colpo» le linee pari e un colpo le linee dispari, quindi 25 linee pari e 25 linee dispari interlacciate fra di loro: 50 mezzi fotogrammi ogni secondo (perché 25 dispari e 25 pari) e questo faceva il segnale TV: era proprio la descrizione fisica dei livelli di intensità che doveva avere il cannone nel «lanciare» gli elettroni che avrebbero eccitato i fosfori sul pannello.
Ora come ho detto avevamo a disposizione dieci canali in banda VHF e quarantotto canali in banda UHF: fanno un totale di 58 canali, ossia un televisore sarebbe stato in grado di ricevere AL MASSIMO - virtualmente - 58 emittenti televisive.
Per cui sì: tutti quei televisori che vendevano nei primi anni '90 in Italia, che dicevano di “poter ricevere fino a CENTO canali” erano una PALESE PRESA PER I FONDELLI!
Cinquantotto canali, per cui in ogni città avevamo a disposizione 58 emittenti televisive e ricevevamo 58 emittenti TV, che è limitante, però - insomma - sono una grossa quantità, giusto?
Beh… quasi!
Qui a Siracusa, in banda VHF, a memoria mia (che sono un non più giovane 43enne) c'erano solo DUE canali TV:
  • RAIUNO, che trasmetteva sull'11 e sul 18;
  • e KOPER CAPODISTRIA, che ha trasmesso per molto tempo in banda VHF sul 12.
Sulla banda VHF di dieci canali erano occupati solo tre canali, per due emittenti. Restava la banda UHF, dove c'erano a disposizione 48 canali.
In questi 48 canali c'era da dividersi lo spazio le emittenti nazionali e le emittenti locali.
Le emittenti locali che erano di due categorie: quelle proprio locali-locali (a livello "comunale") e quelle a livello "regionale".
Ora c'era molta confusione nell'ambito delle frequenze, quindi nel luglio 1999 il governo fece una gara per l'assegnazione delle concessioni per le frequenze in ambito nazionale, perché non c'erano moltissime TV nazionali. Erano destinati - di questi 48 canali - 40 per l'ambito locale e regionale, e 8 per l'ambito nazionale. Nello specifico stiamo parlando di otto canali nazionali, ossia: i tre canali RAI, i tre canali Mediaset (Rete 4, Canale 5 e Italia 1) e i due canali "Telemontecarlo" (TMC e TMC2); TMC2 che veniva dall'acquisizione di VideoMusic e che - poi - fu ceduto a MTV Italia.
Questi erano gli otto canali nazionali, giusto?
Beh… in realtà ci sarebbe una storia che riguarda proprio questa gara del 1999 e un imprenditore abruzzese, perché aveva tutte le caratteristiche per diventare un polo importante dell'emittenza televisiva italiana, ma è una storia molto complicata e merita un intero episodio di #OperazioneNostalgia che arriverà in futuro.
Per il momento sappiate solo che c'erano queste concessioni nazionali, e le concessioni regionali (e quelle locali), quindi c'erano solo 58 canali disponibili e - per esempio - qua a Siracusa (tralasciando i tre canali in banda VHF), nei 48 canali UHF complessivamente erano presenti 35 emittenti.
Quindi ricevevamo (a Siracusa) 37 emittenti.
Perché ci sono 48 canali (c'erano tutti questi canali occupati), eppure c'erano solo 35 emittenti sulla banda UHF? Perché le emittenti nazionali utilizzavano DUE CANALI a seconda del ripetitore che era coinvolto. Qui a Siracusa c'era il ripetitore di Monte Lauro (che sta in "alta" montagna) che trasmette a tutta la provincia, ma anche il ripetitore cittadino di Torre Zeta.
E queste due stazioni alcune emittenti le trasmettevano su due canali differenti, per esempio il segnale di Canale 5 era trasmesso da Monte Lauro sul 21 e dalla Torre Zeta sul 29; il segnale di Telemontecarlo (poi divenuto La7) da Monte Lauro sul 32 e da Torre Zeta sul 51, e avanti di questo passo, quindi una serie di «canali doppi» già levavano un po' le quantità; per questo erano disponibili 35 canali complessivamente, 37 considerando i due canali VHF occupati.
Però c'erano molte realtà locali e molte altre realtà che volevano diventare nazionali che spingevano per aprire il mercato; è arrivata la possibilità di utilizzare il segnale digitale terrestre in Time Division Multiple Access (in TDMA): permette di inviare sul singolo canale non più una singola emittente, ma di ospitare più emittenti differenti, siano esse di TV in definizione standard, TV in alta definizione con alta qualità audio e - addirittura - semplici stazioni radio, quindi anche segnali "solo audio".
Su ogni singolo canale è possibile ospitare MOLTI PIÙ SEGNALI, molte più emittenti, e quindi questo permette di espandere ulteriormente il mercato, e permette anche allo Stato di guadagnare sulle concessioni, che diventano non più semplicemente "otto concessioni nazionali", ma possono diventare molto elevate, perché possiamo avere a disposizione - sui 58 canali occupabili - quasi seicento emittenti.
Con la modifica del 5G ci saranno altre variazioni, cambia - nel frattempo - la tecnica del segnale, però la quantità di emittenti disponibili sia in ambito locale che in ambito generale è MOLTO ELEVATA.
Quindi questa era la TV analogica: su un singolo canale una singola emittente in modalità completamente analogica. Si è dovuto fare lo Switch-OFF perché l'invio del segnale digitale avviene in modulazione d'ampiezza [AM] e l'invio del segnale analogico avviene anche questo in modulazione d'ampiezza: è un éscamotage quello di inviare il segnale digitale in AM, perché il segnale digitale è una sequenza di 1 e 0, che si danno creando delle ampiezze ben prestabilite delle onde.
Ma naturalmente il segnale in AM digitale porta disturbi al segnale AM analogico che deve "descrivere" la forma d'onda, per questo si è fatto lo Switch-OFF.
Comunque questa era la TV analogica: sapevate che c'erano queste limitazioni? Che non si poteva ospitare più di 58 emittenti complessivamente? Ma che - in realtà - a disposizione c'erano solo otto emittenti nazionali e "cinquanta emittenti locali" (ma poi ce ne sono state - effettivamente - MOLTE di meno)?
Ci sono delle emittenti locali che vi ricordate, magari con particolare nostalgia?
Io - naturalmente - ricordo con particolare nostalgia Video66: l'emittente in cui ho lavorato per tanti anni…
ma a parte queste particolari storielle, c'è qualcosa che mi volete raccontare sulle emittenti analogiche di una volta? C'è qualcosa che non sapevate, o qualche altro dubbio che avete in merito al segnale televisivo?
Magari in merito allo Switch-OFF sul 5G?
Comunque farò un video in cui vi parlerò anche del 5G!
Ma per il momento parliamo un po' dell'ambito televisivo: nei commenti qua sotto, oppure su Twitter con l'hashtag #DdVotr
Bene: io sono Grizzly, questo era #OperazioneNostalgia
Come sempre vi invito a mettere pollice-in-alto, condividere questo vlog, iscrivetevi al canale, noi ci vediamo alla prossima puntata: ciao a tutti!

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