domenica 17 aprile 2022

VLOG 402: Ghostbusters Legacy in quattro punti (NO SPOILER)



Benvenuti a bordo, viaggiatori: sono Grizzly, questo è Diario di Viaggio on the road, oggi parliamo di Ghostbusters Legacy: film che viene a quasi 40 anni di distanza dal Ghostbusters del 1984 (e dal Ghostbusters 2 del 1989) e che non tiene conto del reboot del 2016 (come se quel reboot fosse avvenuto in un differente universo cinematico).
Anche se devo ammettere che Ghostbusters Legacy, più che essere un Terzo Capitolo, lo possiamo considerare una sorta di Secondo Capitolo e Mezzo, perché tiene soprattutto conto di quello che è successo nel film del 1984, ma sono POCHISSIMI i riferimenti al film del 1989; non dimentichiamo che nel film del 1989 abbiamo avuto non solo grandi avventure, ma anche grandi fatti di cronaca, per esempio la Statua della Libertà che ha passeggiato per New York la notte di capodanno, ma questo non viene mai citato, quindi… in realtà il riferimento più importante al secondo capitolo è l'Occultoteca di Ray.
Prima di continuare con quest'analisi (che farò nei classici quattro punti): non farò spoiler, quindi se non avete visto il film, potete guardare quest'analisi e poi andare a recuperare il film quando volete… recuperatelo il film!
Però… non ho ancora deciso se mi è piaciuto o meno: anche nell'analisi, i quattro punti non vi dirò se sono positivi o negativi: decidete voi se sono positivi o negativi; anche le due scene, che vi voglio citare, non sono "La scena che mi ha fatto sorridere" e "quella che mi ha fatto riflettere", perché entrambe le scene mi hanno fatto sia sorridere che riflettere: una sorta di sorriso amaro in entrambi i casi.
Quindi cominciamo, primo ‘sorriso amaro’: i personaggi entrano nella casa del padre di Callie, e la prima cosa che trovano è l'assembramento simmetrico di libri, che è una bella citazione al primo capitolo (schiaccia l'occhio agli appassionati del franchise), e però… stiamo parlando di un posto dove ci sono anche dei terremoti.
Seconda scena (e giuro che è stato il ragionamento che ho fatto mentre la guardavo svolgersi): i ragazzi del fast-food, assieme a Trevor e Lucky, stanno andando a fare questa "gita fuori porta" (questa passeggiata in campagna); mentre li guardavo, dicevo:
-Mi sembra un po' il cliché della gita fuori porta dei ragazzi dell'Alabama. Ci manca, veramente, solo che - quando arrivano - uno di loro spara una cherry-bomb così, senza nessun motivo…
… cosa che avviene - puntualmente - dopo 30 secondi
Ma comunque cominciamo con i quattro punti.
Punto uno: NOSTALGIA - Questo film è una gigantesca operazione nostalgia per gli appassionati del franchise, e CONTINUA a schiacciare l'occhio a chi ha apprezzato il primo film, soprattutto. In certi momenti - forse - letteralmente si mette a sbraitare:
^EHY, GUARDA: COME NEL VECCHIO FILM!
E magari può essere anche un tantino eccessivo. Ma osservo - anche - che ci può stare, perché dopo tutto questo tempo, un pochino di operazione nostalgia ci sta anche bene.
Punto numero due: L'ATMOSFERA - L'aria che si respira, il modo che hanno (i personaggi di questo universo cinematico) di rapportarsi con i fantasmi (e - in questo film - anche con i terremoti) richiama, molto, la stessa atmosfera che c'era con i fantasmi nella New York del 1984: non è solo un richiamo nostalgico, è - proprio - un modo di rendere l'atmosfera che mi è piaciuto, perché è la stessa aria che si respira, funziona!
Punto numero tre: LA TRAMA - Per essere un film che si sviluppa - fondamentalmente - a 40 anni di distanza dal primo, la trama è molto ben fatta: è una storia molto interessante e molto coinvolgente.
Purtuttavia lo sviluppo della trama lascia un tantino a desiderare, perché i primi tre quarti di film sono particolarmente lenti, e la trama comincia ad accellerare (anche un po' troppo) solo nell'ultimo quarto di film, un po' come i romanzi di Dean Koontz (che fanno la "corsa finale") e… non lo so: magari si poteva cercare di sviluppare la trama un po' meglio lungo tutto il film.
E infine punto numero quattro: LE SCENE POST-CREDIT - Sono due, non vi faccio spoiler su queste scene, però vi dirò che queste due scene (entrambe) sono - ancora una gigantesca operazione nostalgia, uno schiacciare l'occhio agli appassionati del franchise, sbraitandogli contro
GUARDA: ABBIAMO A CHE FARE CON IL VECCHIO FILM!
E la seconda scena, che si conclude con qualcosa di particolarmente telefonato, secondo me.
Questa era la mia analisi di Ghostbusters Legacy.
Di nuovo: non so dire se mi è piaciuto o meno; mi è piaciuto molto a livello dell'operazione nostalgia, ma - se dovessi TOGLIERE l'operazione nostalgia - non so, sinceramente, come esprimermi: sto ancora (a distanza di diversi giorni) cercando di elaborare se questo film mi è piaciuto effettivamente, o meno.
Mi è piaciuto il fatto che è anche dedicato alla memoria di Harold Ramis (che non c'è più), mi è piaciuto - comunque, come dicevo - la trama, il racconto che ci porta sullo schermo: è una maniera funzionale di non fare - semplicemente - una sagra del brodo allungato del film del 1984…
… però non so ancora dire se - effettivamente - è un film che mi è piaciuto o meno, e questa domanda la faccio a voi: voi l'avete visto? Vi è piaciuto, non vi è piaciuto?
Vi è piaciuto come operazione nostalgia, ma siete d'accordo con me che non avete ancora deciso se, tolta l'operazione nostalgia, vi è piaciuto questo film o meno?
Non lo so: parliamone nei commenti qua sotto, oppure su Twitter con l'hashtag #DdVotr
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